Andrea Piccolo licenziato alla vigilia del campionato italiano 2024: avrebbe trasportato sostanze dopanti
La squadra ciclistica EF Education-EasyPost ha comunicato ufficialmente di aver licenziato con effetto immediato il ciclista italiano Andrea Piccolo per aver trasportato sostanze dopanti. Piccolo, nato nel 2001, era già stato sospeso lo scorso marzo per aver assunto un sonnifero legale ma non autorizzato dal team, fatto che aveva costretto il corridore a una pausa forzata. La squadra aveva prontamente informato l’UCI, l’organo di governo del ciclismo, riguardo all’incidente.
La vicenda di Andrea Piccolo
Dopo aver scontato la sospensione e ripreso le competizioni, Piccolo è stato fermato dalle autorità italiane il 21 giugno mentre rientrava in Italia da un ritiro con la EF Education-EasyPost. Il ciclista è sospettato di trasportare ormone della crescita, una sostanza il cui possesso è illegale. Nel comunicato ufficiale, la squadra non ha menzionato l’uso della sostanza, ma solo il sospetto di trasporto, sottolineando comunque l’illegalità dell’atto.
La dichiarazione ufficiale della squadra recita: “EF Pro Cycling ha risolto il contratto di Andrea Piccolo con effetto immediato. Piccolo era stato sospeso internamente e senza stipendio a marzo 2024 dopo aver assunto un sonnifero non approvato dal team, nonostante fosse legale. La squadra ha segnalato immediatamente l’utilizzo all’UCI, ma a causa di motivi legali relativi al contratto standard del corridore, in quel momento non siamo stati in grado di rescindere il contratto. Dopo aver scontato la sospensione, è tornato alle competizioni al Giro d’Italia. Il 21 giugno 2024 Piccolo è stato fermato dalle autorità italiane al suo ingresso nel Paese perché sospettato di trasportare ormone della crescita. La nostra squadra coopererà pienamente con qualsiasi indagine sulla questione e invitiamo Andrea ad essere sincero e aperto con le autorità antidoping.”
Andrea Piccolo licenziato alla vigilia del campionato italiano 2024
Le possibili conseguenze di questa vicenda sono attualmente difficili da prevedere. L’unica certezza è che Andrea Piccolo non farà più parte della EF Education-EasyPost, che ha scelto di licenziarlo per proteggere la propria integrità. Il licenziamento arriva alla vigilia del campionato italiano in linea, che si svolgerà domani in Toscana. Ora non resta che attendere le indagini approfondite delle autorità competenti, che determineranno se il ciclista è colpevole o innocente. Le accuse mosse contro Piccolo sono comunque gravi e non devono essere sottovalutate.
La storia di Piccolo con la EF Education-EasyPost aveva già subito una battuta d’arresto nel corso del mese di marzo, quando la sua assunzione di un sonnifero non autorizzato dal team aveva portato alla sua sospensione. Nonostante il sonnifero fosse legale, la squadra aveva deciso di sospendere il ciclista per mantenere la trasparenza e il rigore nei confronti delle proprie regole interne. La EF Education-EasyPost aveva immediatamente informato l’UCI della situazione, ma non era stata in grado di risolvere il contratto a causa delle clausole legali standard del corridore.
I messaggi su Whatsapp
Il ritorno alle competizioni di Piccolo, avvenuto al Giro d’Italia 2024, sembrava segnare un nuovo inizio per il giovane ciclista. Tuttavia, il nuovo incidente del 21 giugno ha nuovamente compromesso la sua carriera. Fermato dalle autorità italiane mentre rientrava nel paese, Piccolo è stato sospettato di trasportare ormone della crescita. Questo sospetto ha portato la squadra a prendere la decisione definitiva di rescindere il contratto del ciclista.
Il sito Escape Collective ha reso noti i messaggi inviati da Piccolo a Jonathan Vaughters, team manager della squadra. Piccolo avrebbe scritto: “Jonathan ti parlo sinceramente perché ho già perso tutto e ne sono consapevole… ho portato dalla Colombia quattro farmaci che non voglio nominare, voglio assumermi la responsabilità per questo… Li hanno trovati e confiscati all’aeroporto. So che sono fuori dalla squadra e ti chiedo scusa, cercherò di risolvere questo problema perché non sono risultato positivo ad alcuna sostanza”.