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Tag: Ciclismo

Andrea Piccolo licenziato alla vigilia del campionato italiano 2024: avrebbe trasportato sostanze dopanti

La squadra ciclistica EF Education-EasyPost ha comunicato ufficialmente di aver licenziato con effetto immediato il ciclista italiano Andrea Piccolo per aver trasportato sostanze dopanti. Piccolo, nato nel 2001, era già stato sospeso lo scorso marzo per aver assunto un sonnifero legale ma non autorizzato dal team, fatto che aveva costretto il corridore a una pausa forzata. La squadra aveva prontamente informato l’UCI, l’organo di governo del ciclismo, riguardo all’incidente.

La vicenda di Andrea Piccolo

Dopo aver scontato la sospensione e ripreso le competizioni, Piccolo è stato fermato dalle autorità italiane il 21 giugno mentre rientrava in Italia da un ritiro con la EF Education-EasyPost. Il ciclista è sospettato di trasportare ormone della crescita, una sostanza il cui possesso è illegale. Nel comunicato ufficiale, la squadra non ha menzionato l’uso della sostanza, ma solo il sospetto di trasporto, sottolineando comunque l’illegalità dell’atto.

La dichiarazione ufficiale della squadra recita: “EF Pro Cycling ha risolto il contratto di Andrea Piccolo con effetto immediato. Piccolo era stato sospeso internamente e senza stipendio a marzo 2024 dopo aver assunto un sonnifero non approvato dal team, nonostante fosse legale. La squadra ha segnalato immediatamente l’utilizzo all’UCI, ma a causa di motivi legali relativi al contratto standard del corridore, in quel momento non siamo stati in grado di rescindere il contratto. Dopo aver scontato la sospensione, è tornato alle competizioni al Giro d’Italia. Il 21 giugno 2024 Piccolo è stato fermato dalle autorità italiane al suo ingresso nel Paese perché sospettato di trasportare ormone della crescita. La nostra squadra coopererà pienamente con qualsiasi indagine sulla questione e invitiamo Andrea ad essere sincero e aperto con le autorità antidoping.”

Andrea Piccolo licenziato alla vigilia del campionato italiano 2024

Le possibili conseguenze di questa vicenda sono attualmente difficili da prevedere. L’unica certezza è che Andrea Piccolo non farà più parte della EF Education-EasyPost, che ha scelto di licenziarlo per proteggere la propria integrità. Il licenziamento arriva alla vigilia del campionato italiano in linea, che si svolgerà domani in Toscana. Ora non resta che attendere le indagini approfondite delle autorità competenti, che determineranno se il ciclista è colpevole o innocente. Le accuse mosse contro Piccolo sono comunque gravi e non devono essere sottovalutate.

La storia di Piccolo con la EF Education-EasyPost aveva già subito una battuta d’arresto nel corso del mese di marzo, quando la sua assunzione di un sonnifero non autorizzato dal team aveva portato alla sua sospensione. Nonostante il sonnifero fosse legale, la squadra aveva deciso di sospendere il ciclista per mantenere la trasparenza e il rigore nei confronti delle proprie regole interne. La EF Education-EasyPost aveva immediatamente informato l’UCI della situazione, ma non era stata in grado di risolvere il contratto a causa delle clausole legali standard del corridore.

I messaggi su Whatsapp

Il ritorno alle competizioni di Piccolo, avvenuto al Giro d’Italia 2024, sembrava segnare un nuovo inizio per il giovane ciclista. Tuttavia, il nuovo incidente del 21 giugno ha nuovamente compromesso la sua carriera. Fermato dalle autorità italiane mentre rientrava nel paese, Piccolo è stato sospettato di trasportare ormone della crescita. Questo sospetto ha portato la squadra a prendere la decisione definitiva di rescindere il contratto del ciclista.

Il sito Escape Collective ha reso noti i messaggi inviati da Piccolo a Jonathan Vaughters, team manager della squadra. Piccolo avrebbe scritto: “Jonathan ti parlo sinceramente perché ho già perso tutto e ne sono consapevole… ho portato dalla Colombia quattro farmaci che non voglio nominare, voglio assumermi la responsabilità per questo… Li hanno trovati e confiscati all’aeroporto. So che sono fuori dalla squadra e ti chiedo scusa, cercherò di risolvere questo problema perché non sono risultato positivo ad alcuna sostanza”.

La campionessa olimpica Anna van der Breggen torna a gareggiare dal 2025

Anna van der Breggen ha confermato il suo ritorno alle corse su strada nella prossima stagione, a distanza di tre anni dal suo ritiro. La trentaquattrenne olandese, campionessa olimpica a Rio 2016, aveva appeso la bicicletta al chiodo alla fine della stagione 2021 per assumere il ruolo di direttore sportivo della formazione SD Worx-Protime. Tuttavia, la due volte campionessa del mondo tornerà in gara il prossimo anno, sempre con i colori della SD Worx, come confermato dal team in una conferenza stampa.

Anna van der Breggen, il ritorno

Van der Breggen, che ha corso per l’ultima volta ai Mondiali di Leuven nel 2021, ha dichiarato di sentirsi motivata ed entusiasta di tornare a gareggiare, sottolineando che la pausa dalle corse le ha permesso di osservare lo sport “da una prospettiva diversa”.

Le dichiarazioni

Anna Van der Breggen ha spiegato che la sua mentalità riguardo alle corse sarà diversa rispetto al passato. Avendo già vinto molte delle gare più importanti del calendario, il suo focus sarà ora più sul “godersi lo sport” piuttosto che puntare a obiettivi specifici. La mentalità sarà quindi diversa: l’olandese sarà meno focalizzata sulle vittorie in determinate gare o sull’avere obiettivi chiari. La vincitrice di quattro edizioni del Giro D’Italia Donne ha anche aggiunto che, nonostante non cerchi di “spuntare” vittorie dalla sua lista, spera ancora di aggiungere altri successi ai suoi 62 trionfi in carriera.

“Voglio ancora essere una vincente? Certo, sento la competizione dentro di me,” ha detto. “Voglio sempre vincere. Tuttavia, questo non significa che si possa sempre vincere. Va bene così, perché questo rende le vittorie che ottieni ancora più belle.”

Nonostante parli di non cercare vittorie specifiche, Van der Breggen ha sottolineato che per lei è un privilegio essere di nuovo una ciclista nel 2025. Ha vissuto una carriera eccezionale su strada, correndo per dieci anni con Sengers Ladies, Rabobank-Liv e Boels-Dolmans, diventata poi SD Worx. Durante questo periodo, ha accumulato il record di sette vittorie alla La Flèche Wallonne, oltre alle due Liège-Bastogne-Liège il Giro delle Fiandre e la Strade Bianche. Oltre al lavoro come direttore sportivo per il team SD Worx-Protime, guidando cicliste come Demi Vollering, Lotte Kopecky e Lorena Wiebes verso le loro numerose vittorie, Van der Breggen ha anche provato le gare gravel. A maggio, ha partecipato alla sua prima gara, la The Traka 100km gravel race in Spagna, arrivando seconda in un podio tutto SD Worx-Protime insieme Marie Schreiber e Femke Markus.

Il vuoto lasciato da Demi Vollering

Il manager sportivo del team, Danny Stam, ha accolto con favore il ritorno alle gare della sua atleta. Lo staff aveva notato che, durante le gare a tappe, l’olandese si ritagliava sempre del tempo per pedalare da sola. La notizia del suo ritorno arriva a pochi giorni di distanza dall’annuncio del rientro a tempo pieno alle corse su strada di Pauline Ferrand-Prevot: la francese sarà quindi una delle principali avversarie di Anna van der Breggen nel corso delle gare del 2025. Inoltre, la presenza di van der Breggen va a colmare quel vuoto lasciato da Demi Vollering, che nel 2025 lascerà la formazione SD Worx-ProTime.

Italiani cronometro 2024: vince Guazzini, Longo Borghini penalizzata

Vittoria Guazzini, atleta della FDJ-SUEZ, ha conquistato per la prima volta i campionati italiani a cronometro tra le donne élite. La giovane 23enne aveva concluso i 23,2 chilometri della prova contro il tempo dei Campionati Italiani 2024 di Grosseto al secondo posto, dietro Elisa Longo Borghini. Tuttavia, la portacolori della Lidl-Trek, che l’aveva preceduta per soli 95 centesimi, è stata successivamente penalizzata di 20 secondi dalla giuria. La penalizzazione è stata inflitta perché, nonostante numerosi richiami, la sua ammiraglia non ha rispettato la distanza minima di 25 metri imposta dalle regole UCI per le cronometro.

Campionati italiani a cronometro 2024, Guazzini si impone tra le donne

Questa decisione della giuria ha permesso a Guazzini di ottenere la maglia tricolore, con una vittoria finale di 19 secondi su Longo Borghini, che aveva dominato le ultime quattro edizioni della competizione. Il terzo posto è andato a Elena Pirrone (Roland), che ha chiuso con un distacco di 1’02” dalla vincitrice, riuscendo a mantenere un vantaggio di 4 secondi su Gaia Masetti (AG Insurance-Soudal).

Federica Venturelli (UAE Development Team) ha ottenuto un ottimo ottavo posto assoluto, che le ha permesso di risultare la prima tra le Under-23, che gareggiavano in contemporanea alle donne elite sullo stesso tracciato. La 19enne, nella classifica delle Under, ha superato le sue compagne di squadra Carlotta Cipressi, che aveva vinto il titolo di categoria l’anno scorso e che ha concluso seconda a 1’10”, e Francesca Pellegrini, arrivata terza con un distacco di 1’25”.

Penalizzazione per Longo Borghini

La prova a cronometro di Grosseto ha visto le migliori atlete italiane sfidarsi su un percorso di 23,2 chilometri, caratterizzato da tratti pianeggianti e tecnici che hanno messo alla prova le loro abilità e la loro resistenza. Elisa Longo Borghini, favorita della vigilia, ha subito dimostrato di essere in grande forma, facendo segnare tempi intermedi molto competitivi. Tuttavia, la mancanza di rispetto della distanza regolamentare da parte della sua ammiraglia ha compromesso il suo risultato finale.

Ai campionati italiani a cronometro 2024, Vittoria Guazzini, dal canto suo, ha saputo mantenere un ritmo costante e potente, gestendo al meglio le energie lungo tutto il percorso. La sua performance le ha permesso di rimanere vicina ai tempi di Longo Borghini, tanto da terminare la prova con un distacco di meno di un secondo. La penalizzazione inflitta alla rivale ha poi sancito il trionfo della giovane toscana, che ha potuto così festeggiare il suo primo titolo italiano a cronometro tra le élite.

Venturelli prima Under 23

Con questa vittoria, Vittoria Guazzini si afferma come una delle atlete più promettenti del panorama ciclistico italiano, pronta a competere ai massimi livelli anche nelle gare internazionali. La giovane toscana, nata a Pontedera, ha già dimostrato di avere il talento e la determinazione necessari per emergere, e questo successo non farà che aumentare la sua fiducia e la sua visibilità nel mondo del ciclismo. Pier la portacolori della formazione francese FDJ-SUEZ si tratta del terzo centro stagionale.

Nel frattempo, anche Federica Venturelli ha mostrato grandi progressi, confermandosi come una delle migliori giovani promesse tra le Under-23. Il podio completato dalle sue compagne di squadra Carlotta Cipressi e Francesca Pellegrini testimonia l’ottimo lavoro svolto dalla UAE Development Team nella crescita delle nuove generazioni di cicliste italiane.

Campionati italiani ciclismo 2024, quinto tricolore per Filippo Ganna

Filippo Ganna si conferma ai campionati italiani a cronometro 2024. Il corridore piemontese ha dominato la prova contro il tempo dei Campionati Italiani di Toscana, vincendo nettamente sul percorso di 35,1 km completamente pianeggiante nei dintorni di Grosseto. Ganna ha completato il percorso in 39 minuti e 17 secondi, mantenendo una velocità media di 53,6 km/h. Un’ottima prestazione, non solo per la riconferma del titolo tricolore, ma anche in ottica futura: ricordiamo che nella seconda parte di stagione, Ganna, dopo i campionati italiani a cronometro 2024, affronterà un periodo di preparazione che dovrebbe portarlo al top della forma in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, dove si cimenterà sia nella cronometro che nelle gare su pista, in particolare nell’inseguimento a squadre.

Campionati italiani 2024, Ganna si prende la cronometro

Il tempo realizzato quest’oggi a Grosseto è davvero molto importante: non ha potuto fare nulla un pur ottimo Edoardo Affini, che ha conquistato la seconda posizione. Il corridore in forza al Team Visma | Lease a Bike ha dovuto accontentarsi della piazza d’onore, terminando a 23 secondi dal suo amico e coetaneo Ganna. Affini ha registrato tempi simili a quelli di Ganna nella seconda metà della gara, ma non è riuscito a colmare il divario. Dopo un avvio di stagione sicuramente non facilissimo, è interessante vedere di nuovo Edoardo Affini su livelli molto alti. L’azzurro non sarà al via del Tour de France con la sua squadra, la Visma | Lease a Bike, ma non è da escludere che possa magari essere convocato alla Vuelta a Espana.

Affini e Baroncini sul podio

Filippo Baroncini (UAE Team Emirates) ha conquistato il terzo posto, terminando a 54 secondi da Filippo Ganna al campionato italiano a cronometro 2024. Il portacolori della squadra emiratina ha prevalso nel confronto con Jonathan Milan (Lidl-Trek) per il terzo posto. Il friulano Milan aveva fatto registrare tempi leggermente migliori nella prima metà della gara, ma alla fine ha chiuso a 6 secondi dal romagnolo Baroncini. Interessante anche la prova di Lorenzo Germani: il giovane corridore della Groupama-FDJ ha chiuso in nona posizione a 1’59” da Filippo Ganna: bene anche Alessandro Verre (Arkea-Samsic), che termina con una buona decima piazza finale.

Ganna, trionfo al campionato italiano a cronometro con vista su Parigi

Con questa vittoria, Filippo Ganna ottiene il suo quinto titolo italiano a cronometro, avvicinandosi al record di Marco Pinotti, che ne ha vinti sei. Ma quello che fa più piacere è vedere un Filippo Ganna sempre altamente competitivo nelle cronometro: smaltita la delusione di Perugia al Giro d’Italia 2024, dove Filippo ha dovuto chinare il capo di fronte a uno scatenato Tadej Pogacar, l’azzurro si è preso la vittoria nella seconda cronometro individuale della corsa rosa, con arrivo a Desenzano del Garda. Anche in quel caso il duello con lo sloveno è stato senza esclusione di colpi, ma il corridore della Ineos-Grenadiers è riuscito a spuntarla con tanto di commozione finale.

Per Filippo Ganna, come accennavamo in precedenza, ci si attende ora un bel periodo di lavoro in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, dove sarà uno degli uomini più importanti di tutto il contingente italiano. Dopo la vittoria del quartetto dell’inseguimento a squadra a Tokyo 2020, capace di prendersi l’oro, adesso ci si attende un’altra bella prova dai ragazzi, che hanno nel corridore piemontese quello che è un vero e proprio leader, in bici e anche fuori.

Giro del Belgio 2024: ultima tappa a Merlier, a Waerenskjold la generale

Il Giro del Belgio 2024 si è concluso in un’entusiasmante volata a Bruxelles, dove Tim Merlier ha tagliato per primo il traguardo. Non ci sono stati problemi per Soren Waerenskjold della Uno-X Mobility, che ha chiuso nella parte principale del gruppo, aggiudicandosi così la vittoria finale della corsa. Merlier, portacolori della Soudal-QuickStep, ha scelto il momento giusto per uscire dalla ruota di Jasper Philipsen dell’Alpecin-Deceuninck, che era stato lanciato perfettamente dai suoi compagni di squadra. A completare il podio di giornata tutto belga è stato Tom Van Asbroeck della Israel-PremierTech, che ha superato Mathias Vacek della Lidl-Trek, il quale era vicino a un sorpasso beffa nella classifica generale.

Giro del Belgio 2024, a Merlier l’ultima tappa

Durante la tappa, la lotta per i secondi di abbuono tra gli uomini di classifica è stata intensa, ma Waerenskjold è stato abile nel mantenere le distanze dai rivali, conservando così il suo vantaggio. Il podio finale della classifica generale è stato completato da Alex Aranburu della Movistar. La tappa finale si è snodata su un circuito cittadino a Bruxelles. Nel primo giro, un gruppo di nove corridori ha tentato la fuga: Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Ceriel Desal (Bingoal WB), Sébastien Grignard (Lotto Dstny), Olivier Godfroid (Baloise Trek Lions), Kay de Bruckere (Pauwels Sauzen-Bingoal), Stijn Appel (Beat), Tristan Scherpenberg (Philippe Wagner/Bazin), Mauro Verwilt (Tarteletto-Isorex) e Thimo Willems (Volkerwessels). Tuttavia, il gruppo principale non ha concesso molto spazio, mantenendo un’andatura molto alta.

La volata a Bruxelles

La situazione è rimasta stabile fino a circa 50 chilometri dal traguardo, quando il gruppo ha accelerato ulteriormente per raggiungere i fuggitivi prima del Chilometro d’Oro, dove erano in palio preziosi secondi di abbuono. Come previsto, gli uomini di classifica hanno dato battaglia, con Waerenskjold che ha conquistato il primo sprint davanti ad Aranburu e Vacek, allungando così di due secondi il suo vantaggio in classifica generale.

Giro del Belgio 2024, seconda vittoria per Tim Merlier

Il gruppo è entrato compatto nell’ultimo giro del circuito, ma Matis Louvel (Arkéa-B&B Hotels) ha tentato di animare la corsa con un attacco. La sua azione è durata poco: a 32 chilometri dalla conclusione è stato riassorbito dal plotone, guidato da tempo dalla Soudal-QuickStep, raggiunta poi da altri team. Dopo lo sprint al traguardo volante, davanti si sono portati anche Total-Energies, Movistar, Alpecin-Deceuninck e TDT-Unibet Cycling Team. A 16 chilometri dalla fine, Michiel Coppens (BEAT Cycling Team) ha provato a evadere dal gruppo, riuscendo a guadagnare una decina di secondi. Tuttavia, è stato raggiunto da Gwen Leclainche (Philippe Wagner/Bazin), che lo ha superato e si è lanciato a sua volta in avanscoperta. La sua azione si è conclusa a 3,5 chilometri dalla fine, con Soudal-QuickStep e Uno-X tra le squadre più attive nel preparare la volata finale.

La volata finale

Presto sono arrivati davanti anche Alpecin-Deceuninck, Intermarché-Wanty e Visma-Lease a Bike. Negli ultimi due chilometri, il gruppo si è allungato a causa di una curva, mentre la successiva ha visto Olav Kooij (Visma-Lease a Bike) finire a terra. I suoi compagni di squadra, ignari del problema, hanno continuato a tirare in testa al gruppo, facilitando il lavoro degli Alpecin-Deceuninck. Philipsen è uscito dall’ultima curva in seconda posizione ed è stato il primo a lanciare lo sprint, ma Merlier è stato abile a uscire dalla sua ruota e a prendersi la seconda vittoria personale in questo Giro del Belgio. La vittoria di Merlier ha suggellato un Giro del Belgio 2024 emozionante, mentre Waerenskjold ha dimostrato grande abilità nel difendere la sua maglia di leader, mantenendo a distanza i rivali nella classifica generale. La competizione si è rivelata avvincente fino all’ultimo, con continui colpi di scena e una lotta serrata per ogni secondo di abbuono.

Giro di Svizzera 2024, Yates e Almeida arrivano in parata a Villars-sur-Ollon

La UAE Team Emirates ha dominato l’ultima tappa di montagna del Giro di Svizzera 2024, con Adam Yates e Joao Almeida che hanno staccato tutti nella salita conclusiva, arrivando al traguardo in parata. Yates ha piazzato la sua ruota leggermente davanti al compagno, aggiudicandosi quindi la tappa. Il terzo classificato è stato Matthew Riccitello (Israel Premier Tech), che ha tagliato il traguardo con 14 secondi di ritardo. Gli altri big, regolati da Wilco Kelderman (Visma | Lease a Bike), sono arrivati con 16 secondi di ritardo.

Giro di Svizzera 2024, un’altra doppietta Yates-Almeida

In classifica generale, Yates mantiene la maglia di leader, aumentando il suo vantaggio a 31 secondi sul compagno di squadra Almeida. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) conserva la terza posizione ma scivola a 1’51” dal primo. Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) si trova in quarta posizione, seguito da Riccitello, che supera Enric Mas (Movistar).

La tappa è iniziata subito in salita, incentivando numerosi corridori a tentare la fuga. Dopo circa sette chilometri, un gruppo di cinque corridori è riuscito ad avvantaggiarsi: Einer Rubio (Movistar), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Harold Martin Lopez (Astana Qazaqstan), Johannes Staune-Mittet (Team Visma | Lease a Bike) e Sylvain Moniquet (Lotto Dstny). Poco prima dello scollinamento del Col de la Croix, si sono aggiunti a loro Finlay Pickering (Bahrain Victorious) e Valentin Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale). Nella discesa, segnata dalle cadute di Yves Lampaert (Soudal-QuickStep) e Ion Izagirre (Cofidis), Jan Christen (UAE Team Emirates) ha colmato il gap, portando a otto il numero dei battistrada.

Yates e Almeida: show UAE in Svizzera

Raul Garcia Pierna (Arkéa-B&B Hotels) e Harrison Wood (Cofidis) hanno tentato di unirsi alla testa della corsa, ma senza successo. Con l’avvicinarsi della salita finale, il gruppo, guidato dalla Ineos Grenadiers, ha ridotto il distacco a 2’15”. Garcia Pierna ha desistito, venendo riassorbito dal plotone. La salita ha sgretolato il gruppo, perdendo outsider come Lenny Martinez (Groupama-FDJ) e Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease A Bike).

Oscar Rodriguez ha aumentato il ritmo, e i fuggitivi hanno iniziato a staccarsi. Staune-Mittet ha tentato l’ultimo attacco, ma il suo vantaggio è sceso a 50 secondi con l’ingresso nei 50 chilometri finali. La discesa successiva non ha cambiato la situazione, nonostante un problema di Egan Bernal abbia rallentato la Ineos Grenadiers. La UAE Team Emirates ha ripreso il controllo del gruppo, con Marc Hirschi in testa. Staune-Mittet, ormai senza energie, è stato ripreso da Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale) a quattro chilometri dall’arrivo.

Le fasi finali

L’accelerazione di Joao Almeida (UAE Team Emirates), seguita da Matthew Riccitello, ha portato con sé Adam Yates e Wilco Kelderman. Egan Bernal ha faticato a tenere il ritmo, costringendo Tom Pidcock ad attenderlo. A due chilometri dall’arrivo, Adam Yates ha accelerato, riprendendo Gall. Almeida ha seguito il compagno, mentre Riccitello ha cercato di restare in scia, senza successo. Yates e Almeida hanno proseguito fino all’arrivo, con Almeida che ha ceduto la vittoria a Yates. Riccitello è riuscito a resistere al ritorno degli altri uomini di classifica per un paio di secondi.

La UAE Team Emirates ha dimostrato ancora una volta la sua superiorità nell’ultima tappa di montagna del Giro di Svizzera 2024, consolidando le prime due posizioni nella classifica generale con Yates e Almeida. Una prova di forza a due settimane dal Tour de France 2024, dove Yates e Almeida saranno due uomini fondamentali per Tadej Pogacar.

La corsa femminile

A Villars-sur-Ollon ha preso il via anche il Giro di Svizzera femminile 2024, con vittoria dell’olandese Demi Vollering davanti all’azzurra Gaia Realini, tornata alle gare dopo la frattura rimediata alla Vuelta Femenina.

Ciclismo, dal 2025 arriva il cartellino giallo: cosa significa e quali sanzioni per chi lo riceve

Arriva il cartellino giallo anche nel mondo del ciclismo. L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha introdotto una serie di modifiche dei regolamenti nel ciclismo professionistico con l’obiettivo principale di aumentare la sicurezza nelle competizioni su strada. Queste novità, che includono l’introduzione di un sistema di “cartellino giallo”, saranno sperimentate fino alla fine dell’anno corrente e applicate in alcune gare, tra le quali il Tour de France, che inizierà tra poco più di due settimane.

Cartellino giallo nel ciclismo in arrivo dal 2025

Il sistema del cartellino giallo, che entrerà in vigore definitivamente nel 2025, rappresenta un’iniziativa del progetto SafeR dell’UCI, volto a migliorare la sicurezza nel ciclismo. Secondo le nuove regole, ogni infrazione che comprometta la sicurezza della gara sarà sanzionata con un cartellino giallo, con la possibilità di accumulare fino a 30 giorni di sospensione. Una volta scontata la sospensione, il conteggio dei cartellini tornerà a zero. Specifiche sanzioni sono previste per l’accumulo di cartellini: due cartellini gialli in una singola gara comportano la squalifica e una sospensione di sette giorni, mentre tre cartellini in 30 giorni comportano una sospensione di 14 giorni. Sei cartellini gialli in un anno comportano una sospensione di 30 giorni.

La questione sicurezza spinge all’inserimento del cartellino giallo nel ciclismo

Le infrazioni sanzionabili secondo l’articolo 2.12.007 del Regolamento UCI sono numerose. Tra queste, si annoverano comportamenti come l’uso della scia di un veicolo, attaccarsi a un’auto, comportamenti indecenti, il gettare rifiuti fuori dalla zona dedicata e la rimozione del casco durante la gara. Questi incidenti saranno rigorosamente monitorati dall’UCI, e il sistema dei cartellini gialli mira a prevenire comportamenti pericolosi e dannosi per la sicurezza dei ciclisti.

L’implementazione del cartellino giallo è stata proposta anche a seguito di un sondaggio condotto lo scorso anno, che ha evidenziato la necessità di un tale sistema per garantire la sicurezza dei corridori. Adam Hansen, presidente del sindacato dei ciclisti CPA, ha sottolineato che queste misure dimostrano l’impegno dell’UCI nel rispondere alle richieste dei corridori e migliorare le condizioni di gara.

La regola dei 3 km diventa dei 5 km

Un’altra modifica regolamentare significativa è l’estensione della “regola dei 3 km” a 5 km. In precedenza, questa regola prevedeva la neutralizzazione del tempo negli ultimi 3 km delle tappe di corsa su strada, eccetto per gli arrivi in quota, al fine di prevenire ritardi e incidenti. Ora, questa misura sarà estesa a 5 km, aumentando così la sicurezza nei momenti critici delle gare. La sperimentazione di questa nuova regola dovrebbe partire proprio dal Tour de France: in occasione delle volate alla Grande Boucle, che di regola sono molto caotiche e pericolose, con tante cadute che caratterizzano quelle giornate, potrebbe esser estesa la neutralizzazione del tempo non al passaggio ai -3 km dall’arrivo, ma ai -5 km. Sarà un sospiro di sollievo per tutti i corridori che ambiscono a vincere la classifica generale, che non dovranno più sgomitare con i velocisti quando l’andatura si fa già molto alta.

Un ulteriore aggiornamento riguarda l’uso delle radio da corsa. L’UCI ha annunciato che testerà una possibile restrizione nell’uso degli auricolari durante le gare, limitando la loro utilizzazione a due corridori per squadra. Questa modifica potrebbe ridurre la comunicazione radio tra i corridori e il team, mettendo alla prova la capacità di orientamento e strategia individuale durante le competizioni. Queste innovazioni regolamentari, che saranno osservate e valutate nei prossimi mesi, riflettono l’impegno dell’UCI nel promuovere un ciclismo più sicuro e nel rispondere in modo concreto alle esigenze dei ciclisti.

Il re del Tour de France 2012 Bradley Wiggins dichiara bancarotta

Sir Bradley Wiggins, vincitore del Tour de France 2012 dopo aver vinto tutto ciò che c’era da vincere nel ciclismo su pista, ha dichiarato bancarotta. La sentenza della Corte Distrettuale di Lancaster, riportata dal Times, ha messo fine a una serie di controversie giudiziarie che hanno coinvolto l’ex campione olimpico su pista e a cronometro. Già alla fine del 2023 erano emerse voci e indiscrezioni riguardanti la difficile situazione economica dell’ex fuoriclasse britannico, che negli ultimi anni è stato anche commentatore televisivo, e aveva già dichiarato bancarotta per le sue aziende Wiggins Rights Limited e New Team Cycling Limited.

Bradley Wiggins in bancarotta

Nonostante Wiggins avesse aderito a un accordo di composizione della crisi, che gli avrebbe permesso di ripagare i creditori in maniera dilazionata, sembra che non abbia mai rispettato i termini dell’accordo. Infatti, pare che non abbia rimborsato neppure una minima parte dei 1,1 milioni di euro dovuti. Questo ha portato la Corte del Lancaster a far dichiarare bancarotta a Bradley Wiggins, nominando dei curatori fallimentari incaricati di confiscare e rivendere tutti i suoi beni per saldare i debiti.

Bradley Wiggins, dalle medaglie olimpiche alla bancarotta

I beni che verranno confiscati comprendono trofei, medaglie olimpiche e persino i diritti sul cognome Wiggins. Al momento, l’ex campione non ha commentato pubblicamente la decisione del tribunale, ma nei mesi scorsi aveva difeso il suo operato, attribuendo la sua situazione economica alla “negligenza di altri” che lo avrebbe lasciato in una posizione finanziaria molto critica. La vicenda di Wiggins è emblematica delle difficoltà che possono colpire anche i grandi campioni dopo il ritiro dalle competizioni. Nonostante i successi ottenuti durante la carriera, la gestione delle finanze e delle attività imprenditoriali si è rivelata problematica per l’ex ciclista. La dichiarazione di fallimento e la conseguente vendita dei suoi beni rappresentano una caduta drammatica per uno degli atleti britannici più celebrati degli ultimi anni.

La vittoria del Tour de France 2012

Wiggins aveva raggiunto l’apice della carriera sportiva vincendo il Tour de France nel 2012 e ottenendo successi nelle competizioni su pista e a cronometro, culminando con le medaglie olimpiche, come quella di Londra 2012, quando, davanti al pubblico di casa, una settimana dopo aver vinto il Tour si aggiudicò anche l’oro olimpico nella prova contro il tempo. Tuttavia, le problematiche finanziarie hanno oscurato questi successi, portando a una serie di dispute legali che ora si sono concluse con la dichiarazione di fallimento.

I trofei

La decisione del tribunale di nominare curatori fallimentari per gestire la vendita dei beni di Wiggins è un passo obbligato per cercare di rimborsare i creditori. Questa misura, seppur dolorosa, rappresenta una procedura standard in casi di fallimento, mirata a recuperare almeno parte dei debiti accumulati. La vendita di trofei e medaglie, simboli dei suoi successi sportivi, aggiunge un ulteriore elemento di drammaticità alla vicenda, sottolineando la gravità della situazione economica in cui versa Wiggins.

La comunità sportiva e i tifosi attendono ora un commento da parte di Wiggins, che finora ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali. La sua difesa nei confronti delle accuse, incentrata sulla responsabilità di terzi nella gestione finanziaria, riflette il disagio e la frustrazione di un campione che si trova a dover affrontare una realtà molto distante dai trionfi sportivi che lo avevano reso celebre.

Giro del Delfinato 2024, seconda vittoria consecutiva per Roglic

Primoz Roglic ha ottenuto la sua seconda vittoria consecutiva al Giro del Delfinato 2024, consolidando ulteriormente la sua leadership in classifica generale. Lo sloveno ha sfoggiato ancora una volta la sua inarrestabile potenza, vincendo in maglia gialla davanti a Matteo Jorgenson e a Giulio Ciccone, quest’ultimo terzo a soli due secondi dal leader. Remco Evenepoel ha perso terreno, giungendo tredicesimo a 1’46” da Roglic e scendendo al sesto posto nella classifica generale.

Ancora una vittoria per Roglic al Delfinato 2024

Nella penultima tappa del Giro del Delfinato, gli scalatori hanno trovato un percorso impegnativo. Subito dopo la partenza, i ciclisti hanno affrontato il Col des Saisies (9,4 km al 6,6%), seguito dalla Côte d’Arâches (6,1 km al 7,1%). Dopo 118 chilometri, hanno scalato il Col de la Ramaz (13,9 km al 7,1%) prima di affrontare la salita finale di dieci chilometri al 9,3% verso Samoëns. La tappa è stata caratterizzata da numerose assenze di rilievo. Tao Geoghegan Hart, Hugo Toumire, Clément Russo e Logan Currie non si sono presentati alla partenza. Dopo il via, anche Ilan Van Wilder ha abbandonato a causa dei postumi di una caduta nella quinta tappa. Iván Ramiro Sosa, Iván Garcia, Cristián Rodriguez e Neilson Powless si sono ritirati poco dopo.

La fuga

Nel frattempo, in testa si è formato un gruppo di undici ciclisti che ha guidato fino al Col de la Ramaz. Questo gruppo comprendeva Koen Bouwman, Marc Soler, Dorian Godon, Nicolas Prodhomme, Kevin Geiets, Davide Formolo, Warren Barguil, Darren Rafferty, Guillaume Martin, Lorenzo Fortunato e Mark Donovan, che si è unito dopo un lungo inseguimento. La corsa si è animata ai piedi della salita finale, con Marc Soler in fuga con un vantaggio superiore ai due minuti, mentre il gruppo principale seguiva a oltre quattro minuti di distanza. Pavel Sivakov è riuscito a rientrare nel gruppo principale dopo una foratura e un lungo inseguimento, ma sia lui che Remco Evenepoel hanno ceduto presto. Evenepoel, secondo in classifica generale, ha iniziato a perdere terreno a sette chilometri dalla cima, riducendo il gruppo principale a una ventina di corridori.

Cuore Ciccone

Giulio Ciccone ha accelerato per primo, a sei chilometri dal traguardo, seguito da Aleksandr Vlasov, il cui ritmo ha fatto crollare Soler, ripreso a due chilometri dalla fine. Vlasov ha continuato a tirare fino a seicento metri dall’arrivo, quando Santiago Buitrago ha lanciato l’attacco. Oier Lazkano ha risposto, ma come spesso accade in questi casi, Roglic ha sprintato al momento giusto, mettendo a segno la sua seconda vittoria al Giro del Delfinato 2024 e consolidando la sua leadership in classifica generale.

Con la vittoria di Roglic, Jorgenson ha tentato di seguirlo, ma non è riuscito a superarlo. Roglic ha vinto per il secondo giorno consecutivo, rafforzando la sua posizione di leader. Evenepoel è arrivato tredicesimo, a un minuto e 46 secondi, scendendo al sesto posto in classifica generale. La prestazione di Roglic nelle ultime due tappe ha dimostrato la sua superiorità e determinazione, consolidando il suo ruolo di favorito per la vittoria finale. Ciccone, con la sua costante presenza nelle prime posizioni, si è confermato un avversario temibile e può confermare la propria crescita anche in vista del prossimo Tour de France.

Gp Gippingen 2024, Bettiol chiude secondo dietro van Gils

Maxim Van Gils ha trionfato nel GP Canton Argovia 2024, noto anche come GP Gippingen. Il corridore fiammingo ha superato Alberto Bettiol: il corridore azzurro sarà una delle speranze italiane in vista del prossimo Tour de France che scatterà il 29 giugno da Firenze, ma prima dell’appuntamento con la Grande Boucle il corridore azzurro dovrà affrontare il Giro di Svizzera, la corsa a tappe più prestigiosa subito dietro le corse a tappe di tre settimane.

Bettiol secondo al Gp Gippingen

Poco ha potuto fare quest’oggi il nostro Alberto Bettiol al cospetto di Maxim Van Gils al Gp Gippingen 2024. Il corridore della Lotto Dstny ha prevalso su un percorso collinare di quasi 175 chilometri, con arrivo in salita. Thibau Nys ha tentato di prendersi la vittoria, ma una caduta negli ultimi 300 metri gli ha impedito di competere fino alla fine. Una vittoria sfumata per il giovane belga che resta senza dubbio la grande rivelazione di questa stagione su strada.

Gp Gippingen, la buona gara di Alberto Bettiol

Quest’anno, il GP Canton Argovia si è svolto su giri locali attorno a Leuggern, con una finale caratterizzata da sette giri su un percorso che includeva il Rotberg (7,1 km al 3,7%). Dopo l’ultima salita, rimanevano ancora 13 chilometri fino al traguardo, situato su una collina. Negli anni precedenti, Thibau Nys, Marc Hirschi e Ide Schelling avevano già festeggiato su questo percorso, mentre Alberto Bettiol ha cercato al Gp Gippingen la continuità di risultati che sarebbe utile soprattutto per il morale.

La fuga del giorno ha visto in avanscoperta tre corridori svizzeri: Jan Stöckli (Corratec-Vini Fantini), Johan Jacobs (selezione nazionale svizzera) e Christophe Janssen (XSpeed United). Con loro c’erano anche il ceco Michael Kukrle (Felt Felbermayr) e l’irlandese Leo Doyle (XSpeed United). Il gruppo di testa ha ottenuto un vantaggio di quattro minuti sul plotone. Nel gruppo principale, squadre come Lotto Dstny, Bahrain Victorious, BORA-hansgrohe, EF Education-EasyPost e Lidl-Trek hanno mostrato fiducia nei loro leader. Con l’avvicinarsi dell’ultima ora di gara, i fuggitivi sono stati progressivamente ripresi. Jacobs e Kukrle hanno resistito più a lungo, ma sono stati catturati a due giri dalla fine.

Caduta di Nys nel finale

Il finale si è infiammato sulla penultima salita del Rotberg. Nessuno è riuscito a staccarsi in salita, ma in discesa un gruppo composto da Rui Costa, Sergio Higuita, Andrea Bagioli, Mauro Schmid e Jan Christen è riuscito a prendere del vantaggio. Dopo un’accelerazione di Christen, Costa è riuscito a staccarsi, ma il gruppo è rimasto compatto fino a poco prima dell’ultima salita del Rotberg, dove sono stati ripresi. Nella discesa finale, Lidl-Trek e EF Education-EasyPost hanno cercato di mantenere il gruppo compatto per uno sprint. Tentativi di fuga da parte di Marc Hirschi e Richard Carapaz sono stati neutralizzati, con la Lotto Dstny che ha mantenuto il controllo. Lo sprint è stato lanciato dalla Lidl-Trek, ma Nys non è riuscito a portare a termine l’azione. Van Gils ha mostrato di avere le gambe migliori, staccando gli avversari e conquistando la vittoria. Dietro di lui, Nys è caduto, compromettendo le sue possibilità di difendere il titolo. Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) è arrivato secondo, mentre Roger Adria (BORA-hansgrohe) ha completato il podio al terzo posto. Nella top-10 finale, oltre ad Alberto Bettiol, al Gp Gippingen troviamo tanta Italia con Vincenzo Albanese settimo e Alessandro Verre nono. Sfiora la top-10 Lorenzo Rota.

Zlm Tour 2024, van Uden si impone in volata nella seconda tappa

Volata senza storia nella seconda tappa dello ZLM Tour 2024, con Casper Van Uden (Team dsm-firmenich PostNL) che ha conquistato nettamente il successo al termine dei 193,8 chilometri da Middelburg a Wissenkerke. Van Uden, confermando la sua ottima condizione recente dopo la vittoria alla Rund um Köln e il secondo posto all’Heistse Pijl, ha dominato il primo sprint della corsa neerlandese, iniziata ieri con una cronometro. Il 22enne, alla terza vittoria stagionale e della carriera, ha lanciato lo sprint a 250 metri dal traguardo, staccando nettamente Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan) e Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty).

ZLM Tour 2024, van Uden trionfa allo sprint

Giovanni Lonardi (Team Polti-Kometa) si è fermato ai piedi del podio, seguito dall’altro italiano Mattia Pinazzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), mentre Jakub Mareczko (Team corratec-Vini Fantini) ha chiuso ottavo. Rune Herregodts (Intermarché-Wanty), vincitore della cronometro inaugurale, mantiene la maglia di leader con 12 secondi di vantaggio su Tim Van Dijke (Visma | Lease a Bike) e su Syritsa, che si è avvicinato grazie agli abbuoni al traguardo.

Van Uden ritrova la vittoria allo ZLM Tour

Il racconto della corsa è stato ricco di attacchi nei chilometri iniziali. Un drappello di sei uomini, tra cui Davide Gabburo (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Javer Serrano (Team Polti-Kometa), ha tentato di prendere il comando dopo soli 15 chilometri, ma il gruppo li ha rapidamente neutralizzati. Successivamente, un nuovo tentativo di fuga ha visto protagonisti Victor Vercouillie (Team Flanders-Baloise), Elmar Abma (VolkerWessels Cycling Team), Jelte Krijnsen (Parkhotel Valkenburg) e Guillaume Visser (Diftar Continental Cyclingteam). Questa volta, il gruppo ha concesso fino a quattro minuti di vantaggio, stabilizzando il gap appena sopra i 3 minuti.

Superata la metà tappa, il gruppo ha accelerato, riducendo il distacco a quaranta secondi ai -75 dalla conclusione. Bram Dissel (BEAT Cycling Club), Samuele Zoccarato (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Max Kroonen (VolkerWessels Cycling Team) sono riusciti a riportarsi sul drappello al comando a 60 chilometri dal traguardo, ridando vita al tentativo di fuga. Tuttavia, le squadre dei velocisti hanno iniziato a recuperare terreno, portandosi a un minuto a 20 chilometri dalla fine e neutralizzando anche Petr Kelemen (Tudor Pro Cycling Team). A 2500 metri dall’arrivo, la fuga è stata praticamente neutralizzata, ma Visser e Krijnsen hanno mantenuto qualche metro di vantaggio fino ai -800 dalla conclusione. Con una volata confusa, Casper Van Uden è riuscito a imporsi nettamente allo ZLM Tour, dimostrando ancora una volta la sua superiorità.

Tour of Britain Women, Kopecky batte Paternoster al fotofinish

È stato necessario il fotofinish per decretare la vincitrice della prima tappa del Tour of Britain Women 2024. Lotte Kopecky (SD Worx-Protime) e Letizia Paternoster (Liv Jayco AlUla), entrambe nel gruppo di nove atlete che aveva preso il comando a circa 40 chilometri dalla fine, sono arrivate praticamente appaiate sulla linea d’arrivo a Llandudno. Solo dopo diversi minuti di attesa, le immagini hanno confermato la vittoria della campionessa del mondo. La 24enne trentina, inizialmente indicata come vincitrice, ha perso per una questione di centimetri. Nonostante una notevole rimonta in volata, il successo su strada le sfugge da più di cinque anni. Sul terzo gradino del podio è salita Pfeiffer Georgi (Team dsm-firmenich PostNL), mentre il grosso del gruppo è arrivato al traguardo con un ritardo di 3’50”. Kopecky è quindi la prima leader della corsa britannica, con 3 secondi di vantaggio su Paternoster e 7 su Georgi.

Delfinato 2024, anche Evenepoel e Roglic coinvolti nella caduta: il bollettino medico

Remco Evenepoel è tra i big finiti a terra nella maxi caduta che ha caratterizzato la quinta tappa del Giro del Delfinato 2024. Dopo la conclusione della tappa neutralizzata, il leader della classifica generale ha spiegato di aver subìto un forte impatto sul lato destro del corpo, ma, nonostante la caduta, il campione del mondo a cronometro è pronto a lottare nelle prossime tappe di montagna per mantenere la leadership della corsa, con prudenza in vista del Tour de France, il suo grande obiettivo stagionale.

“Il mio lato destro è abbastanza segnato e danneggiato, ma non ho riportato fratture, altrimenti non sarei riuscito ad arrivare qui. Non posso dire di stare bene, perché non è certo una bella situazione. Ma fortunatamente me la cavo con poco. Ho preso un colpo al ginocchio, all’anca e alla spalla, quindi non è stato bellissimo. Sono pronto sia mentalmente che fisicamente a lottare col coltello tra i denti nelle prossime tappe di montagna, ma senza rischiare troppo, perché tra tre settimane inizia il Tour de France.

Dinamica della caduta

Delfinato 2024, nella caduta coinvolti anche Evenepoel e Roglic

Descrivendo l’incidente, Evenepoel ha dichiarato:

“Ero attorno alla decima o quindicesima posizione e alcuni corridori davanti si sono toccati la ruota o sono scivolati. È stato come al bowling. Non so esattamente cosa sia successo dietro di me, ma ero quasi riuscito a evitare la caduta, poi una bici è finita sotto la mia ruota posteriore e, visto che stavo frenando, sono andato a terra facendo una capriola in avanti, atterrando con la testa e la spalla. È stato un bel botto ma, tutto sommato, nulla di troppo speciale per quanto mi riguarda.”

Delfinato 2024, Evenepoel picchia il ginocchio nella caduta

Alla domanda su come si sentiva dopo la caduta, Evenepoel ha risposto di aver picchiato forte il ginocchio, probabilmente per via di un’altra bicicletta che lo ha colpito. È stato un colpo doloroso, ma in un primo momento pensava che fosse peggio di quanto è nella realtà. Il belga ha mandato i suoi auguri di pronta guarigione ai ragazzi che sfortunatamente hanno dovuto abbandonare la corsa e andare in ospedale. Riguardo il nervosismo in gruppo, Evenepoel ha commentato:

“Il finale era complicato, ma sarebbe comunque stato un arrivo in volata. Noi eravamo davanti, ma non per lottare per le prime posizioni. La discesa non era nemmeno difficile. Sicuramente c’è stress e nervosismo in gruppo, vuoi stare davanti perché piove ed è scivoloso. Non so se questo si poteva evitare, probabilmente no. Si tratta di una situazione di corsa che può succedere. Sono solo un po’ scocciato, perché sono passati solo cinque giorni dopo il mio rientro in gara e questa cosa mi infastidisce un pochino, soprattutto per quello che arriverà tra tre settimane. Non voglio rischiare nulla, ma è comunque il ciclismo: quando cadi, devi rialzarti e provare a lottare il più duramente possibile, cosa che farò nei prossimi giorni”.

C’è incertezza sul futuro di Primoz Roglic al Giro del Delfinato 2024 dopo la maxi caduta. Lo scalatore sloveno, uno dei tanti corridori coinvolti nella maxi-caduta che ha portato alla neutralizzazione della quinta tappa, non ha ancora deciso se continuerà la competizione. Attualmente secondo in classifica generale, Roglic ha spiegato di sentirsi complessivamente bene, ma ha espresso incertezza riguardo all’entità dei danni alla sua spalla e alla possibilità di prendere il via della sesta tappa.

“Sono caduto sulla spalla e non è una bella cosa, perché ho avuto un’operazione un paio di anni fa,” ha detto Roglič. “Adesso dobbiamo controllare per essere sicuri in che condizione è. Tutto sommato a me è andata sicuramente meglio rispetto ad altri ragazzi; io sono comunque riuscito a pedalare fino all’arrivo. Semplicemente è brutto che queste cose succedano.”

La maxi-caduta che ha segnato la quinta tappa del Giro del Delfinato 2024 ha portato al ritiro di sette corridori. Con oltre 50 atleti coinvolti, l’incidente ha avuto conseguenze significative, come confermato dal direttore di gara Thierry Gouvenou. Le cinque ambulanze presenti in carovana non sono state sufficienti per gestire tutte le evacuazioni necessarie. Tra i più colpiti ci sono Steven Kruijswijk, che ha subito un duro colpo al bacino, e Axel Mariault (Cofidis), entrambi evacuati rapidamente.

Il bollettino medico

Laurens Huys (Arkéa-B&B Hotels) e Rémy Rochas (Groupama-FDJ) hanno riportato traumi cranici. Rochas ha anche subito un coinvolgimento cervicale che richiede valutazione urgente. Dylan Van Baarle (Visma|Lease a Bike) ha subito la frattura della clavicola destra. Adne Holter (Uno-X Mobility), caduto più volte durante la giornata, è stato costretto a ritirarsi a causa della caduta di gruppo.

Anche Rainer Kepplinger (Bahrain-Victorious) ha dovuto abbandonare la corsa, con la squadra che applica il protocollo per sospetta commozione cerebrale. Le condizioni di Santiago Umba (Astana Qazaqstan), con una vistosa ferita al ginocchio, e Jasha Sutterlin (Bahrain-Victorious), che ha effettuato esami radiografici in ospedale, sono ancora in valutazione. Primoz Roglic (Bora-hansgrohe) ha subito un duro colpo alla spalla precedentemente operata e sarà sottoposto a ulteriori controlli. Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) ha riportato contusioni a anca, ginocchio e spalla, ma le sue condizioni sembrano meno gravi.

Juan Ayuso (UAE Team Emirates) è rimasto a lungo a terra, ma le sue condizioni saranno monitorate. Gregor Muhlberger (UAE Team Emirates), Tim Wellens, Nils Politt, Michael Vink, Bruno Armirail (Decathlon Ag2r La Mondiale), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Bart Lemmen (Visma|Lease a Bike), Odd Christian Eiking (Uno-X Mobility) e Markus Hoelgaard (Uno-X Mobility) sono tra i numerosi corridori coinvolti nella caduta. Le condizioni di Romain Combaud, Emils Liepins, Warren Barguil (Team DSM-Firmenich PostNL), Hugo Toumire (Cofidis), Neilson Powless e Harrison Sweeney (EF Education – EasyPost), così come di Guillaume Martin (Cofidis), sembrano rassicuranti.

Delfinato 2024, Evenepoel stravince la crono: “Felice di questo risultato”

Remco Evenepoel è pronto per il Tour de France 2024. La vittoria nella crono del Giro del Delfinato 2024 proietta il corridore belga verso un possibile buon risultato in classifica generale alla Grande Boucle. Il corridore belga, campione del mondo della cronometro, non ha deluso le aspettative, nonostante la corsa francese sia il suo ritorno alle corse dopo il brutto infortunio patito al Giro dei Paesi Baschi. Nella famosa caduta dove rimasero coinvolti anche Jonas Vingegaard e Primoz Roglic, Evenepoel si è fratturato una spalla: nonostante tutto è riuscito ad andare a svolgere il ritiro in Sierra Nevada, e ora ha dimostrato che i problemi sono ormai stati superati.

Delfinato 2024, Evenepoel vola a cronometro

Remco Evenepoel ha realizzato una delle sue migliori corse della sua carriera nella cronometro individuale al Giro del Delfinato 2024. Si è trattato della prova contro il tempo più lunga, in questa corsa, dal 2011: 34,4 chilometri ondulati culminati con una salita di 500 metri con una pendenza media del 5% poco prima del traguardo. Come da previsione, la prova contro il tempo ha rimescolato completamente la classifica generale e ha creato divari significativi tra i favoriti in vista delle tre tappe di montagna del fine settimana.

Delfinato 2024, le buone sensazioni di Evenepoel

Non appena ha lasciato la località di partenza, Remco ha assunto la sua ormai caratteristica posizione di “proiettile aerodinamico” e ha fatto segnare il miglior tempo al primo checkpoint intermedio. Il campione del mondo della cronometro, in sella a una bici nuova, ha continuato a fare una corsa mostruosa e a produrre la stessa notevole velocità anche nella salita che lo ha condotto fino al traguardo, fermando il cronometro in 41:49 ad una media di 49,35 km/h.

Evenepoel non ha nascosto la sua gioia dopo la vittoria della crono al Delfinato 2024.

“Sono molto felice e orgoglioso. Questa cronometro è stata un buon test dopo due mesi e la vittoria è una grande iniezione di fiducia e un buon segno in vista del Tour de France, a sole tre settimane di distanza. Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno supportato, la mia famiglia e il mio team, che sono stati sempre al mio fianco. Non so cosa possa significare questa vittoria per la classifica generale e non credo che indichi la mia forma per un buon risultato complessivo. Tutto quello che posso dire è che sono felice di indossare la bellissima maglia gialla del Delfinato, che insieme alla vittoria rende questa una settimana di successo. Ero concentrato sulla mia corsa e sull’ottenimento di un buon risultato oggi, continuerò a lavorare giorno dopo giorno per vedere cosa posso fare nelle tre tappe difficili che trascorreremo in montagna, dove possono ancora succedere molte cose”.

Le dichiarazioni di Roglic

Joshua Tarling e Primoz Roglic si sono piazzati rispettivamente secondo e terzo alle spalle di Remco Evenepoel. Lo sloveno è però il diretto concorrente di Evenepoel in classifica generale: anche per lui la cronometro è stata buona e ora può far valere la sua forza nelle tappe di montagna.

“È stata la mia prima lunga cronometro da quando sono passato alla Bora-hansgrohe. È un bel cambiamento, ma sono contento di come sia andata. Mi sono allenato molto. Ecco perché non ho ancora la migliore sensazione, ma questo Dauphiné è solo una parte dell’intero percorso. È meglio fare una gara che solo allenamenti, anche per affiatarsi meglio con il resto del team”.

Delfinato 2024, Pedersen torna alla vittoria: “Un successo perfetto”

Mads Pedersen torna alla vittoria al Giro del Delfinato 2024. Il corridore della Lidl-Trek, dopo una primavera da assoluto protagonista, è tornato con l’obiettivo di continuare a vincere. Un periodo di stacco è stato sicuramente utile anche per riprendersi dalle botte: il campione del mondo di Harrogate 2019 era caduto alla Dwars door Vlaanderen, nella terribile caduta che aveva messo fuori gioco Wout van Aert dalle classiche del nord: pur non avendo riportato fratture, non ha potuto affrontare il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix al top della condizione. Proprio dalla Roubaix, Pedersen non attaccava il numero sulla schiena, e ora al Delfinato 2024 ha ritrovato il successo nella prima tappa.

Pedersen, vittoria importante al Delfinato 2024

Queste le parole di Mads Pedersen dopo la vittoria nella prima tappa del Giro del Delfinato 2024:

“Non puoi lamentarti quando vinci. Naturalmente esamineremo i dettagli. Vogliamo rende perfetto lo sprint ogni volta e se possiamo imparare da oggi, lo faremo sicuramente, ma questo è il più vicino possibile alla perfezione, quindi sono super felice con i ragazzi. Penso che abbiamo impostato il treno giusto e ora dobbiamo solo continuare a ripeterlo ogni volta che possiamo”.

Delfinato 2024, arriva la vittoria di Mads Pedersen

Il grande obiettivo di Mads Pedersen per questa seconda parte di stagione è sicuramente l’appuntamento a cinque cerchi. Avvicinarsi a Parigi 2024 con una vittoria al Delfinato 2024 è per Pedersen una grande iniezione di fiducia. Da domani in poi la corsa propone però molte montagne, quindi il corridore danese si metterà a disposizione dei compagni, dato che l’obiettivo principale è stato raggiunto.

“Ogni vittoria mi dà sempre più fiducia. L’obiettivo qui al Delfinato era quello vincere una tappa e ora ce l’abbiamo, quindi da ora in poi continueremo a correre, allenarci molto, riprendere il ritmo nel gruppo. La mia ultima gara è stata la Parigi-Roubaix, quindi ho vissuto un lungo periodo di allenamento, ma le gare sono semplicemente diverse, quindi sono davvero felice di questa vittoria. Abbiamo un’altra possibilità per velocisti, ma da domani in poi mi metterò a disposizione dei miei compagni. Sono davvero felice di aver lavorato così bene insieme ai miei compagni oggi”.

La Brussels Cycling Classic

Nel frattempo, oggi si è disputata la Brussels Cycling Classic 2024, dove Jonas Abrahamsen ha ottenuto una vittoria importante. Il corridore della Uno-X Pro Cycling ha colto l’attimo seguendo l’attacco di Martin Svrcek, riuscendo poi a staccarsi in solitaria e resistendo al ritorno del gruppo dei favoriti, regolato da Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), che ha chiuso secondo a pochi secondi. A completare il podio è stato Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), protagonista nell’azione decisiva che ha frazionato il gruppo lasciando una quarantina di corridori in testa.

La corsa si è animata negli ultimi quindici chilometri, quando Marc Hirschi (UAE Team Emirates) ha tentato un attacco sulla Heiligekruiswegstraat, seguito da Biniam Girmay. Questo ha preparato il terreno per l’azione decisiva di Martin Svrcek e Jonas Abrahamsen, che hanno trovato subito intesa, guadagnando rapidamente venti secondi. Aimé De Gendt (Cofidis) ha tentato di inseguire ma è stato ripreso dal gruppo di inseguitori guidato dalla Intermarché-Wanty.

Attacco decisivo di Abrahamsen

A quattro chilometri dal traguardo, Abrahamsen ha lanciato l’attacco decisivo, staccando Svrcek, che è stato ripreso a due chilometri dalla fine. Nonostante una disperata rimonta da parte di Q36.5 Pro Cycling, Groupama-FDJ e UAE Team Emirates, Abrahamsen ha mantenuto il vantaggio, tagliando il traguardo da solo e festeggiando la sua prima vittoria da professionista. Biniam Girmay ha regolato il gruppo dei favoriti al secondo posto, mentre Kaden Groves ha chiuso terzo.

Vuelta a Espana 2025, possibile partenza dal Piemonte

C’è più di una possibilità che la Vuelta a Espana 2025 possa partire dal Piemonte. Nel corso del 2024 l’Italia ospiterà la grande partenza del Tour de France, ma nel 2025 il Belpaese potrebbe dare il via a un’altra grande corsa a tappe di tre settimane, la Vuelta a Espana. Javier Guillén, direttore della Vuelta, ha confermato in un’intervista con AS che ci sono effettivamente colloqui in corso con il Piemonte per organizzare la partenza della Vuelta nel 2025.

Vuelta 2025, verso la partenza dal Piemonte

La corsa iberica di quest’anno parte dal Portogallo e nel 2026 la Gran Salida si terrà a Monaco. La sede di partenza per il 2025 non è ancora stata annunciata ufficialmente, ma circolano voci da tempo che la carovana della Vuelta potrebbe iniziare il proprio cammino dal Piemonte. Guillén ha sottolineato che la Vuelta continuerà a superare i confini nazionali nei prossimi anni, con l’obiettivo di espandersi a livello internazionale e cercare nuove aree di interesse. Ha affermato che il Piemonte è effettivamente interessato a ospitare la Gran Salida nel 2025 e che le trattative stanno procedendo bene. Il direttore di corsa ha espresso entusiasmo per questa possibilità, sottolineando che l’Italia è un paese con una forte tradizione ciclistica, come dimostrato dal fatto che quest’anno ospiterà anche il Tour de France. La Vuelta desidera arrivare in questa zona per ampliare ulteriormente il suo prestigio internazionale.

Guillén ha dichiarato che ci sono ancora dettagli da definire e che non c’è ancora una conferma ufficiale da entrambe le parti. Tuttavia, ha espresso ottimismo sul fatto che le trattative stanno procedendo nella giusta direzione. L’idea è di fare un annuncio ufficiale per la Vuelta del 2024.

La Vuelta a Espana 2026 partirà da Monaco, nel 2025 si attende il Piemonte

Nel frattempo, la Gran Salida del 2026 è stata confermata a Monaco, segnalando l’intenzione della Vuelta di continuare a esplorare nuove località internazionali per le partenze della gara. Questo sforzo di espansione geografica riflette l’ambizione della Vuelta di crescere ulteriormente come evento ciclistico di rilevanza mondiale.

Partecipanti di alto livello attesi per il 2024

Per quanto riguarda la Vuelta del 2024, Guillén si aspetta un campo di partecipanti molto competitivo. Ha confermato che Sepp Kuss, vincitore dell’edizione precedente, ha già dichiarato che difenderà il suo titolo. Questo è un fattore molto importante per la gara, in quanto garantisce la presenza di un campione affermato. Guillén ha espresso la speranza che anche Jonas Vingegaard e Primož Roglič, che erano sul podio con Kuss l’anno scorso, tornino a competere. La loro partecipazione dipenderà anche dai risultati del Tour de France di quest’anno. Se tutto andrà bene, sarà una buona notizia per la Vuelta, che potrà contare su un parterre di alto livello. Non dimentichiamo che Sepp Kuss sarà anche uno dei capitani del Team Visma | Lease a Bike al Tour de France: si prospetta quindi un doppio importante impegno per il corridore statunitense, che vuole confermare il grande risultato ottenuto lo scorso anno, quando ha conquistato il primo gran Tour della propria carriera, lui che ha sempre lavorato come gregario e che è finalmente riuscito a ritagliarsi i gradi di capitano.

Giro del Delfinato 2024, la Bahrain schiera anche Antonio Tiberi

Dopo l’ottimo Giro d’Italia disputato, la Bahrain-Victorious ha deciso di puntare di nuovo su Antonio Tiberi anche in vista del Giro del Delfinato, la corsa che tradizionalmente è la prova generale in vista del Tour de France. La decisione di schierare al via della corsa francese Antonio Tiberi certifica quanto sia ottima la sua condizione di forma, anche se la squadra ha deciso di preservarlo dalla Grande Boucle per permettergli un po’ di recupero e provare di nuovo a fare classifica alla Vuelta a Espana.

Giro del Delfinato 2024, anche Antonio Tiberi al via

Mentre l’entusiasmo inizia a crescere in vista del Grand Départ del Tour de France 2024 da Firenze, il Team Bahrain Victorious e tutte le altre principali formazioni sono concentrati sui preparativi finali per la 76a edizione del Giro del Delfinato, che inizierà il 2 giugno. Il direttore sportivo Neil Stephens ritiene che la gara sia la piattaforma perfetta per la preparazione finale in vista del Tour:

“Questa è una gara molto importante in vista del Tour de France insieme al Tour de Suisse Tutti i protagonisti di queste due gare si stanno mettendo a punto in vista del Grand Départ, e noi faremo lo stesso con i nostri corridori”.


Il Giro del Delfinato 2024 si compone di otto tappe nella regione francese dell’Alvernia-Rodano-Alpi e prevede una tappa pianeggiante di apertura per i velocisti, tre tappe intermedie, una cronometro individuale di 34,3 km e tre estenuanti tappe di montagna per concludere la gara. Negli otto giorni i corridori percorreranno 1.187 km, con un dislivello di quasi 22.000 metri. La Bahrain Victorious si schiererà al via del Giro del Delfinato 2024 con Antonio Tiberi che sarà il co-capitano insieme a Santiago Buitrago: entrambi cercheranno quindi di lottare per la classifica generale nel corso degli otto giorni.

Bahrain-Victorious, Tiberi e Buitrago leader al Delfinato

Già durante il Giro d’Italia, Antonio Tiberi aveva spiegato che la sua stagione non sarebbe continuata con il Tour de France, in quanto l’obiettivo principale era quello di preparare la Vuelta a Espana. La grande prestazione fornita, con il quinto posto in classifica generale, hanno spinto la dirigenza della Bahrain-Victorious a schierarlo al via della corsa a tappe francese. All’interno della formazione del Bahrain, Jack Haig e Santiago Buitrago andranno entrambi al Delfinato con l’obiettivo di svolgere un test prima del Tour e faranno del loro meglio per classificarsi in alto nella classifica generale. La squadra ha invece spiegato in un comunicato che Antonio Tiberi, che viene da una fantastica prestazione al Giro, sarà al via del Giro del Delfinato 2024 senza alcuna pressione: l’obiettivo sarà quello di valutare come se la caverà nei giorni precedenti la cronometro e le montagne.

Un ottimo Giro d’Italia

Antonio Tiberi era arrivato al primo giorno di riposo del Giro d’Italia 2024 in 6° posizione nella classifica generale e al 2° posto nella classifica dei giovani. L’obiettivo dichiarato era quello di un risultato tra i primi 5 in classifica generale e competere per la maglia bianca di miglior giovane. L’azzurro è andato davvero molto forte nella prima cronometro individuale a Perugia, registrando il 6° tempo. Nel finale della tappa regina della corsa rosa, con arrivo a Livigno, Antonio Tiberi ha avuto un momento di difficoltà e ha rischiato di perdere la maglia bianca, ma in seguito è apparso molto più brillante. Il finale di Giro d’Italia in crescendo, con la quinta posizione in classifica finale, hanno quindi convinto i tecnici del Team Bahrain Victorious a schierarlo al via anche di una delle corse a tappe più importanti al mondo, il Giro del Delfinato.

Ciclismo, la Bora-hansgrohe smentisce gli arrivi di Pidcock e van Aert

Ralph Denk, team manager della Bora-hansgrohe, ha smentito che possa esserci la possibilità di ingaggiare Tom Pidcock e Wout van Aert. Nell’ultimo periodo, infatti, le voci di ciclomerctao inerenti la possibilità di ingaggiare questi due corridori si era fatta sempre più insistente in seguito all’ufficialità dell’ingresso di Red Bull come partner principale del team. A partire dal prossimo 29 giugno, giorno in cui il Tour de France 2024 partirà dall’Italia, la formazione assumerà la nuova denominazione di Red Bull – Bora – hansgrohe.

Pidcock e van Aert, la Bora-hansgrohe smentisce l’ingaggio

L’arrivo di Red Bull come nuovo proprietario e sponsor della squadra ha portato a molte speculazioni sul possibile ingaggio delle due stelle del ciclismo, che sono anche legate a Red Bull con accordi di sponsorizzazione singola. Tuttavia, Denk ha sottolineato che gli accordi di Red Bull con Van Aert e Pidcock sono separati dalla partnership tra Red Bull e Bora-hansgrohe. Inoltre, entrambi hanno dei contatti a lungo termine: van Aert è legato alla Visma – Lease a Bike fino al 2026, Tom Pidcock ha firmato un contratto che lo lega alla Ineos – Grenadiers fino al 2027. In una serie di dichiarazioni rilasciate alla tv belga Sporza, Ralph Denk ha precisato che la partnership di Bora-hansgrohe è con la sede centrale di Red Bull in Austria, mentre Van Aert e Pidcock hanno accordi rispettivamente con Red Bull Belgium e Red Bull UK.

Pidcock e van Aert non andranno alla Bora-hansgrohe

Denk ha chiarito che non ci sono state discussioni su queste possibili acquisizioni nelle riunioni della squadra con il nuovo partner. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di rispettare i contratti attualmente in vigore. Nonostante il nuovo budget e le opportunità che l’arrivo di Red Bull porta alla squadra, Denk ha ribadito la necessità di rispettare gli impegni contrattuali esistenti. Ha chiarito che la squadra non intende intraprendere azioni che possano interferire con gli attuali accordi dei corridori.

L’unico dato certo, ad oggi, è il grande incremento del budget: grazie a questa operazione, la Red Bull -Bora – hansgrohe avrà a disposizione 46 milioni di euro, soldi che la faranno diventare la seconda formazione di ciclismo più ricca al mondo subito dopo la Ineos-Grenadiers, che ha a disposizione 50 milioni di euro.

L’arrivo di Red Bull

Le speculazioni sull’interesse di Bora-hansgrohe per Van Aert e Pidcock sono emerse a seguito dell’annuncio dell’ingresso di Red Bull nella proprietà della squadra. La presenza di due atleti di tale calibro sarebbe certamente un grande vantaggio per qualsiasi squadra, ma Denk ha chiarito che qualsiasi mossa in tal senso sarebbe in linea con le normative e i contratti esistenti. Questa dichiarazione di Denk serve a placare le voci e a sottolineare la trasparenza e la correttezza della squadra nelle loro operazioni. Proprio Ralph Denk, lo scorso inverno, si è lamentato del modo in cui Cian Uijtdebroeks ha lasciato la sua formazione per accasarsi alla Visma – Lease a Bike, al punto tale che è stato necessario trovare un accordo tra le parti, visto che il corridore belga era sotto contratto per un altro anno con il team tedesco. Nel mondo del ciclismo, in linea di principio, è sempre molto difficile effettuare una risoluzione del contratto in anticipo, a meno che non ci sia, da entrambe le parti, la volontà di chiudere il percorso che si sta portando avanti insieme.

Van Aert verso la rinuncia al Tour de France 2024: “E’ stato un periodo difficile”

Wout Van Aert potrebbe rinunciare a partecipare al Tour de France 2024. Il corridore belga della Visma | Lease a Bike tornerà oggi a gareggiare al Giro di Norvegia, corsa che gli permetterà di tornare ad assaporare di nuovo il ritmo gara dopo la frattura della clavicola riportata alla Dwars door Vlaanderen. A causa di quell’incidente, il corridore belga ha dovuto rinunciare sia al Giro delle Fiandre che alla Parigi-Roubaix, i suoi due principali obiettivi stagionali. Van Aert ha dovuto dire addio anche al Giro d’Italia 2024, dove avrebbe corso per la prima volta nella sua carriera. La caduta e la rinuncia a così tanti obiettivi stagionali ha avuto un forte impatto psicologico sul corridore, come lui stesso ha spiegato in un’intervista a Sporza.

Tour de France 2024, Van Aert: “Difficile che possa esserci”

“I problemi sono durati più a lungo di quanto avessi pensato. Nella mia testa, quella frattura della clavicola era una sorta di verdetto. La riabilitazione è è stata abbastanza altalenante, ma in generale tutto quello che ho vissuto in questo periodo è stato difficile da accettare. Ero stanco di dover guardare le corse in televisione. Solo due settimane fa ho iniziato a stare meglio e ad avere maggiore mobilità: sono andato in Spagna e là ho potuto allenarmi tutti i giorni, ma da questo Giro di Norvegia non cerco chissà cosa, vorrei solo avere delle risposte per poter poi programmare meglio gli impegni nel resto della stagione”.

Van Aert verso la rinuncia al Tour de France 2024

Nell’opinione comune, sembrava che Wout van Aert potesse tornare a gareggiare in occasione del Tour de France, che partirà da Firenze il prossimo 29 giugno. Ma il belga mette le mani avanti in questo senso, specificando che probabilmente un obiettivo più realistico può essere la partecipazione ai Giochi Olimpici, anche se sarà al via solo laddove ci dovesse essere davvero la possibilità di fare bene. Ricordiamo che nel 2021, a Tokyo, Van Aert ha conquistato la medaglia d’argento nella gara in linea alle spalle di Richard Carapaz.

“Sono realistico. Spero di poter tornare a casa con fiducia e poi prepararmi per le gare più importanti che si svolgeranno in estate. Il Tour de France? E’ difficile poter essere al via. C’è poco tempo e torno in gara solo oggi. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 possono essere un obiettivo più realistico, ma parteciperò solo se dovessi avere la possibilità di essere davvero competitivo fino alla fine”.





Le parole del belga e le condizioni di Vingegaard

In casa Visma | Lease a Bike si fa quindi la conta degli uomini in vista del prossimo Tour de France 2024: oltre a Van Aert, anche la presenza di Jonas Vingegaard è in forse per la Grande Boucle. Il vincitore delle ultime due edizioni della corsa francese sta cercando di riprendersi dal brutto infortunio subito al Giro dei Paesi Baschi, reso ancora più complicato dalla presenza di diverse fratture e uno pneumotorace. Ad oggi, l’unico corridore che non ha avuto intoppi nella preparazione è Sepp Kuss, che partirà con l’obiettivo di confermarsi dopo la vittoria della Vuelta a Espana dello scorso anno.

Elisa Balsamo sarà operata, Parigi 2024 a rischio

La speranza olimpica di Elisa Balsamo per Parigi 2024 è appesa a un filo dopo il violento impatto contro le transenne durante la volata della prima tappa della Vuelta a Burgos Feminas. L’incidente ha costretto la campionessa italiana a ritirarsi dalla corsa spagnola e a fare rotta verso Milano, dove sarà sottoposta a un intervento chirurgico per rimediare alle fratture riportate. Nonostante le preoccupanti conseguenze dell’impatto, Balsamo non ha ancora abbandonato il sogno di partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, il suo grande obiettivo stagionale.

Balsamo, la caduta e Parigi 2024

La dinamica dell’incidente è stata terribile. Nel concitato finale di tappa, mentre le cicliste sfrecciavano a velocità massima, Elisa Balsamo ha toccato inavvertitamente la connazionale Sofia Bertizzolo. L’impatto ha causato lo sbandamento della bici della campionessa del mondo 2021, facendola finire violentemente contro le transenne che delimitavano il percorso. Le immagini dell’impatto hanno suscitato grande apprensione tra i presenti e i telespettatori. Balsamo è rimasta cosciente, ma il team Lidl-Trek ha immediatamente richiesto l’intervento dei soccorsi. Dopo le prime valutazioni mediche sul posto, la piemontese è stata trasportata d’urgenza all’Hospital Universitario di Burgos, accompagnata dal medico sociale della squadra.

Il Responso Medico: Fratture e Commozione Cerebrale

I primi esami avevano già rivelato un quadro clinico preoccupante per Elisa Balsamo. La ciclista ha riportato la frattura dell’osso nasale, del secondo metacarpo della mano sinistra e una commozione cerebrale. Meno critica, invece, la situazione di Sofia Bertizzolo, la cui caduta ha innescato quella di Balsamo. La ciclista della UAE Team ADQ ha rimediato una frattura all’avambraccio sinistro, un infortunio che dovrebbe richiedere tempi di recupero più brevi rispetto a quelli della portacolori della Lidl-Trek.

Elisa Balsamo, il sogno olimpico di Parigi 2024 in bilico

Nonostante il violento impatto contro le transenne, Elisa Balsamo non ha ancora abbandonato il sogno di partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’appuntamento olimpico rappresenta il vero obiettivo stagionale della 26enne cuneese, già campionessa del mondo nella prova in linea Elite disputata nelle Fiandre nel 2021. Tuttavia, i tempi di recupero saranno cruciali per determinare la partecipazione di Balsamo all’evento di Parigi, che prenderà il via il 26 luglio. Inizialmente, si temeva che l’incidente avrebbe compromesso l’intera stagione della ciclista, ma ora si apre uno spiraglio di speranza per la sua presenza ai Giochi.

Il Viaggio verso Milano e l’Intervento Chirurgico

Dopo il ricovero d’urgenza a Burgos, Elisa Balsamo è stata trasferita in Italia. Sabato pomeriggio, la campionessa è tornata a casa e oggi sarà ricoverata presso la Casa di Cura La Madonnina di Milano, dove domani sarà sottoposta a un intervento chirurgico. L’operazione prevede due fasi distinte. Innanzitutto, Balsamo sarà sottoposta a un intervento maxillo-facciale per ridurre la frattura delle ossa nasali e del setto nasale. Successivamente, i chirurghi si occuperanno di sistemare la frattura del secondo metacarpo della mano sinistra. L’intervento chirurgico sarà eseguito dall’équipe del professor Federico Biglioli, il chirurgo maxillo-facciale che ha già operato Elisa Balsamo in seguito al suo precedente incidente nel maggio 2023, quando la ciclista aveva riportato una frattura alla mandibola. La presenza di un team medico esperto e conoscitore delle condizioni fisiche di Balsamo rappresenta un fattore rassicurante per la buona riuscita dell’operazione e per il successivo percorso di recupero.

Il recupero e la corsa contro il tempo

Dopo l’intervento chirurgico, Elisa Balsamo dovrà affrontare un periodo di riabilitazione per recuperare la piena forma fisica. Al momento, qualsiasi ipotesi sui tempi di recupero sarebbe prematura, ma la campionessa italiana e il suo team faranno di tutto per accelerare il processo e non compromettere la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi. La corsa contro il tempo sarà cruciale, poiché Balsamo dovrà non solo rimettersi in sesto dalle fratture, ma anche ritrovare la condizione atletica ottimale per affrontare una competizione di livello olimpico. La determinazione e la forza di volontà della ciclista saranno fondamentali in questa fase delicata. Solo dieci giorni prima dell’incidente di Burgos, Elisa Balsamo aveva effettuato un sopralluogo del percorso olimpico di Parigi 2024 insieme alle compagne di nazionale. Un’occasione per studiare i dettagli del tracciato e prepararsi al meglio per l’evento clou della stagione.

Wout Van Aert torna in gara al Giro di Norvegia, la il Tour de France 2024 è in forse

Wout Van Aert farà il suo ritorno alle competizioni al Giro di Norvegia, che si svolgerà dal 23 al 26 maggio 2024. Il corridore belga torna a gareggiare dopo quasi due mesi di assenza a causa di un grave incidente occorso durante la Dwars door Vlaanderen, dello scorso 27 marzo. La sua squadra, la Visma-Lease a Bike, ha annunciato ufficialmente il rientro del corridore, il quale ha voluto puntualizzare di non sentirsi al massimo della forma, in quanto la gara è solo un test, ma non vede l’ora di rimettersi il numero sulla schiena. Ricordiamo che nell’incidente, Wout Van Aert aveva riportato fratture a una clavicola, allo sterno e a sette costole.

Van Aert torna a gareggiare al Giro di Norvegia

L’incidente ha fatto grande scalpore nel mondo del ciclismo in quanto Flanders Classics, comitato organizzatore della corsa belga, aveva deciso di inserire alla Dwars door Vlaanderen la discesa del Kanarieberg, dove Van Aert e Jasper Stuyven sono caduti, ma aveva deciso di toglierla dal Giro delle Fiandre, in quanto era considerata eccessivamente pericolosa per una classica monumento. la non uniformità di giudizio del comitato organizzatore ha lasciato perplessi un po’ tutti, soprattutto alla luce di questo incidente nel quale è rimasto coinvolto anche Mads Pedersen, l’unico che non ha riportato fratture, insieme a Biniam Girmay.

Van Aert, la stagione 2024 riparte dalla Norvegia

L’incidente non solo ha fatto saltare a Wout Van Aert la prima partecipazione in carriera al Giro d’Italia, ma mette in dubbio anche la sua partecipazione al Tour de France 2024, un altro dei suoi principali obiettivi stagionali. Van Aert ha spiegato che per lui è già una vittoria ricominciare, viste le condizioni in cui si è trovato, ma almeno è già un punto di ripartenza. Al Giro di Norvegia, che si terrà dal 23 al 26 maggio, Van Aert avrà modo di affrontare quattro tappe per riprendere confidenza con il ritmo gara. Nelle ultime tre settimane il corridore della Visma | Lease a Bike ha potuto aumentare i carichi di allenamento, ma andare in corsa resta comunque un’altra cosa. L’obiettivo è quello di fare un primo test, ha spiegato il vincitore della Milano-Sanremo 2020 e tre volte campione del mondo di ciclocross.

Tour de France ancora in forse

Oltre al Tour de France, Van Aert ha anche nel mirino la prova in linea ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, per la quale c’è più tempo per potersi preparare. La sua partecipazione al Tour de France resta ancora incerta: anche la squadra, infatti, preferisce non esprimersi ancora sulla possibilità che il proprio scudiero possa essere al via della corsa a tappe più importante del mondo, che partirà da Firenze il prossimo 29 giugno. Ricordiamo che Van Aert aveva deciso di saltare, in questa stagione, la Milano-Sanremo, al fine di poter puntare tutto sul Giro delle Fiandre e sulla Parigi-Roubaix. Purtroppo, gli appassionati non hanno potuto assistere al duello tra lui e Mathieu van der Poel, né al Fiandre né alla Roubaix. La stagione però non è finita e c’è tempo per poter programmare nuovi obiettivi: al Giro di Norvegia, Van Aert e la sua squadra potranno avere le risposte che cercano.

Giro d’Ungheria 2024, Thibau Nys si prende la generale, Poels l’ultima tappa

Il giovane Thibau Nys ha compiuto un notevole passo avanti nella sua promettente carriera ciclistica, imponendosi dell’edizione 2024 del Giro d’Ungheria. Questo successo rappresenta un traguardo significativo per il 22enne belga, già affermato nel ciclocross ma ora in rapida ascesa anche su strada. Nys ha dimostrato una maturità impressionante nel gestire le insidie di una corsa a tappe, resistendo agli attacchi degli avversari e mantenendo un approccio tattico impeccabile. La sua vittoria finale non solo consolida la sua reputazione di talento cristallino, ma apre anche nuovi orizzonti per future imprese su palcoscenici ancora più prestigiosi. L’ultima frazione della corsa ungherese è stata invece vinta da Wout Poels, corridore della Bahrain-Victorious, il quale, all’ultimo momento, non ha potuto prendere parte al Giro d’Italia.

Giro d’Ungheria 2024, il trionfo di Thibau Nys

L’epilogo del Giro d’Ungheria 2024 è stato un vero spettacolo, con la tappa conclusiva che ha messo a dura prova la determinazione dei corridori. Il percorso prevedeva tre ascese dell’impegnativa Bárány-straat, una salita di 1,9 km con una pendenza media dell’11%, un vero banco di prova per le gambe dei ciclisti. Nys ha affrontato questa sfida con coraggio e lucidità tattica. Nonostante gli attacchi incessanti degli avversari, il belga è riuscito a mantenere la calma e a gestire sapientemente le proprie energie. La sua capacità di rispondere agli scatti dei rivali e di rimanere sempre nelle posizioni di testa è stata fondamentale per preservare il vantaggio accumulato nelle tappe precedenti. Ricordiamo infatti che Nys ha vinto le due frazioni precedenti della corsa ungherese, che gli hanno permesso di prendersi la maglia di leader della generale.

La strategia vincente della Lidl-Trek

Il successo di Thibau Nys non sarebbe stato possibile senza il supporto incondizionato del suo team, la Lidl-Trek. La squadra ha saputo orchestrare una strategia impeccabile, proteggendo il proprio capitano e fornendogli il sostegno necessario nei momenti cruciali. I compagni di squadra di Nys hanno svolto un ruolo fondamentale nell’controllare gli attacchi degli avversari e nel mantenere un ritmo sostenuto che ha permesso al belga di gestire al meglio le proprie energie. Questa sinergia di squadra è stata la chiave per neutralizzare le offensive delle rivali come UAE Emirates e BORA-hansgrohe.

Giro d’Ungheria 2024, Thibau Nys controlla in salita

Nonostante gli sforzi della Lidl-Trek, la corsa ha vissuto momenti di alta tensione sulla temibile Bárány-straat. Il tedesco Emanuel Buchmann, della BORA-hansgrohe, ha lanciato una serie di attacchi micidiali sulle rampe più ripide della salita, mettendo a dura prova la resistenza degli avversari. Le accelerazioni di Buchmann hanno causato una vera e propria esplosione del gruppo dei migliori, con solo pochi corridori in grado di resistere al suo ritmo forsennato. Tra questi, però, c’erano Thibau Nys, che ha dimostrato una tenacia eccezionale nel rimanere aggrappato alla ruota del tedesco, e anche Wout Poels, che ha agito con grande lucidità nonostante la fatica accumulata in questi giorni.

La rivincita di Wout Poels

Mentre la battaglia per la classifica generale infuriava, un altro protagonista di giornata è emerso nella lotta per la vittoria di tappa. Wout Poels, reduce dalla delusione della non convocazione per il Giro d’Italia, ha colto l’opportunità per riscattarsi e conquistare un successo prestigioso. Il corridore olandese ha sfruttato al meglio le proprie doti di scalatore, riuscendo a staccare gli avversari diretti sulle rampe finali della Bárány-straat. Poels ha così potuto festeggiare una vittoria di tappa meritata, confermando il suo talento e la sua determinazione nel superare le avversità. Tra gli italiani, il migliore al traguardo è Diego Ulissi, sesto all’arrivo e quarto in classifica generale.

Giro d’Italia 2024, presentazione e favoriti ottava tappa Spoleto-Prati di Tivo

L’ottava tappa del Giro d’Italia 2024 presenta il secondo arrivo in salita con la dura ascesa verso Prati di Tivo, posta dopo 152 chilometri di continue salite e discesa da Spoleto. Un vero e proprio tappone appenninico per il gruppo: la salita finale, che non compare al Giro da 49 anni, è stata affrontata sia alla Tirreno-Adriatico che all’ultimo Giro d’Abruzzo, dove c’è stato il trionfo di Alexey Lutsenko. Questa giornata sarà quindi dominata dagli scalatori puri e potrebbe portare a cambiamenti significativi in classifica, anche se non è da escludere la possibilità di una vittoria da parte di una fuga. Ricordiamo che alla Tirreno-Adriatico, negli ultimi anni, i successi a Prati di Tivo sono stati conquistati da uomini molto abili in salita come Vincenzo Nibali e Chris Froome.

Giro d’Italia 2024, si sale a Prati di Tivo

Il percorso di questa tappa è estremamente impegnativo, con più di 3500 metri di dislivello in soli 152 chilometri. Dopo la partenza da Spoleto, i ciclisti si troveranno subito ad affrontare la salita verso Forca di Cerro, seguita da Forca Capistrello. Lungo il percorso, ci saranno continui saliscendi, tra i quali una ascesa verso Leonessa, dove sarà situato il primo traguardo volante, e la salita di Valico di Casale Bottone. Dopo una discesa e il transito allo sprint Intergiro di Capitignano, si inizierà la salita verso il gran premio della montagna di Croce Abbio, seguita da una lunga discesa che porterà ai piedi dell’ultima asperità, Prati di Tivo. Questa ascesa di 14,6 chilometri, con una pendenza media del 7% e punte fino al 12%, potrebbe creare distacchi significativi, considerando le difficoltà già affrontate durante la tappa.

Giro d’Italia 2024, secondo arrivo in salita a Prati di Tivo

Sembra fuori da ogni dubbio che oggi tutti si aspettino l’ennesimo show al Giro di Tadej Pogacar, anche a Prati di Tivo, ma è anche vero che la maglia rosa, in linea teorica, potrebbe iniziare a dosare le energie e far andare via una fuga. La decisione dipenderà anche dalle squadre degli altri contendenti al primato, che potrebbero cercare di sfruttare la debolezza mostrata dal team UAE Emirates in alcuni frangenti della corsa e tentare di superare la maglia rosa. Come al solito, tutto dipenderà dagli equilibri e dalle tattiche dei corridori.

Se la fuga prendesse il sopravvento, ci sono alcuni scalatori che potrebbero puntare alla vittoria di tappa, tra i quali Romain Bardet, distanziato di oltre cinque minuti dalla maglia rosa e noto per attaccare da lontano. Altri corridori come Filippo Zana potrebbero anche essere presi in considerazione per indossare la mmaglia rosa e garantire un fine settimana più tranquillo al team UAE Emirates.

Fuga o show di Pogacar?

Altri contendenti che potrebbero tentare l’attacco sono Esteban Chaves, Juan Pedro Lopez, Michael Storer, Alex Baudin, Aurelien Paret-Peintre, Jan Hirt, Mauri Vansevenant, Nairo Quintana, Damiano Caruso, Maximilian Schachmann e Giulio Pellizzari. Domenico Pozzovivo, che punta a lasciare il segno in quello che potrebbe essere il suo ultimo Giro, potrebbe anche essere un nome da tenere d’occhio.

Molti italiani abili in salita, come Davide Piganzoli, Matteo Fabbro, Davide Bais, Christian Scaroni, Nicola Conci, Alessandro Verre, Edoardo Zambanini, Marco Frigo e Alessandro De Marchi, potrebbero cercare il successo in questa tappa. Alcuni potrebbero anche puntare a guadagnare punti nella classifica dei gran premi della montagna.