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Tag: Ciclismo

Ciclismo, Giulio Ciccone si ferma per 4 settimane

Giulio Ciccone si ferma per 4 settimane. Il corridore abruzzese della Lidl – Trek si è dovuto sottoporre ieri a un intervento chirurgico che non gli permetterà di salire in sella nel corso del prossimo mese. Una brutta tegola per l’azzurro e per tutta la sua formazione, che dovrà rinunciare a schierarlo come capitano in vista della prossima Tirreno-Adriatico. La corsa dei due mari avrebbe dovuto segnare il suo esordio stagionale.

Intervento chirurgico, Ciccone si ferma per 4 settimane

Secondo quanto riportato in un comunicato rilasciato dalla Lidl – Trek, una ciste perineale ha costretto Giulio Ciccone a interrompere la preparazione in vista dell’esordio stagionale. A causa di una forte infiammazione, il corridore è stato sottoposto nella giornata di ieri, lunedì 5 febbraio, ad un intervento chirurgico per rimuovere la ciste. I medici hanno imposto una sospensione di quattro settimane da qualsiasi allenamento in bicicletta, a seconda anche degli sviluppi post-operatori. Seguirà la fase riabilitativa.

Lo stop di Giulio Ciccone per quattro settimane porta a una riprogrammazione della stagione, o almeno della parte iniziale: il corridore azzurro non potrà fare il proprio debutto alla Tirreno-Adriatico, ma dovrà per forza di cose iniziare a gareggiare più tardi. Verrebbe da pensare, in linea teorica, che il corridore di Chieti possa prendere parte alla Volta Catalunya, una delle corse a tappe dove dovrebbero esserci al via i più importanti contendenti alla classifica generale del prossimo Giro d’Italia e del prossimo Tour de France. Ovviamente si tratta di una supposizione: bisognerà vedere come Ciccone reagirà all’intervento chirurgico e quando ricominceranno gli allenamenti in bicicletta.

Lidl-Trek, una brutta tegola

Senza dubbio, un Giulio Ciccone che si ferma per quattro settimane è una brutta tegola per la Lidl – Trek. La squadra aveva programmato per lui la partecipazione al Giro d’Italia, e ora bisognerà valutare quali saranno le sue condizioni di salute alla vigilia della corsa rosa. Lo scorso anno Ciccone dovette rinunciare al sogno di partecipare all’edizione della corsa rosa che partiva a due passi da casa sua, dalla Costa dei Trabocchi. In quella circostanza fu fermato da una positività al Covid-19, che non gli ha permesso di essere nel gruppo dei corridori che hanno affrontato la gara a tappe italiana. Nel 2023 si presentò poi al via del Tour de France, riuscendo a vincere la maglia a pois, che contraddistingue il leader della classifica degli scalatori. E’ stato quindi possibile vedere un po’ di Italia sul podio di Parigi.

In forse anche le classiche

A causa di questo intervento chirurgico, Giulio Ciccone potrebbe non prendere il via delle classiche del Nord, in particolare potrebbe non essere al via della Liegi – Bastogne – Liegi, la corsa di un giorno che maggiormente si adatta alle sue caratteristiche. L’abruzzese è però un corridore molto combattivo, quindi si può essere sicuri del fatto che farà di tutto per cercare di tornare competitivo quanto prima. Il 2023 è stato un anno che ha permesso a Ciccone di togliersi parecchie soddisfazioni, a cominciare dalla maglia a pois al Tour de France, senza contare le vittorie di tappa al Giro del Delfinato, alla Volta a la Comunitat Valenciana e alla Volta Ciclista a Catalunya. L’obiettivo dichiarato per il 2024, inoltre, sarà la convocazione in nazionale per partecipare al mondiale di Zurigo: su un percorso molto duro, un corridore come Ciccone potrebbe davvero fare la differenza, facendo sì che la nazionale guidata dal commissario tecnico Daniele Bennati possa essere competitiva dal primo all’ultimo chilometro. C’è ancora molto tempo fino a settembre: l’obiettivo sarà quello di recuperare con calma dall’intervento per poi ritrovare la giusta condizione di forma per affrontare nuove importanti sfide.

Ciclismo, ancora un infortunio per Marta Cavalli

La sfortuna si accanisce ancora su Marta Cavalli. La ciclista azzurra in forza alla FDJ-Suez, vincitrice dell’Amstel Gold Race e della Freccia Vallone nel 2022, ha subìto una microfrattura del bacino in seguito ad una caduta in allenamento. Cavalli dovrà quindi fermarsi per qualche settimana.

Marta Cavalli, infortunio in allenamento

Il 2024 di Marta Cavalli inizia con l’infortunio in allenamento che la costringerà a posticipare il suo debutto stagionale di alcune settimane. La vincitrice dell’Amstel Gold Race e della Freccia Vallone nel 2022, ha riportato un infortunio al bacino nel corso del training camp della squadra a Benidorm, costringendola a un periodo di riposo.

La squadra francese, nel comunicato ufficiale, ha spiegato che gli esami medici hanno rivelato una contusione ossea al bacino. La venticinquenne sta seguendo un protocollo medico specifico per avere una completa guarigione. La squadra ha espresso i migliori auguri per una pronta guarigione e non vede l’ora di rivederla in azione sulle strade del grande ciclismo.

Marta Cavalli, nata a Cremona, rappresenta una figura chiave per la FDJ-Suez. Il direttore generale Stephen Delcourt ha sottolineato l’importanza della salute e del recupero di Marta come massima priorità, elogiando la sua eccezionalità come atleta ed esprimendo fiducia nella sua capacità di tornare più forte che mai.

Il post su Instagram

La stessa Marta ha condiviso le sue riflessioni sull’incidente tramite un post su Instagram, descrivendo l’incidente avvenuto durante il ritiro con il team e l’attuale microfrattura che la terrà ferma per alcune settimane. Pur esprimendo dispiacere e tristezza, Marta ha sottolineato la necessità di accettare la situazione e guardare avanti.

Marta Cavalli, l’infortunio e la sfortuna

Il 2024 dovrebbe essere l’anno del riscatto per Marta Cavalli. Dopo una primavera 2022 trionfale, con le vittorie all’Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone, l’azzurra è stata vittima di una caduta terribile nel corso della prima edizione del Tour de France Femmes. I postumi le hanno permesso di tornare a gareggiare solo nel mese di ottobre, ma le conseguenze psicologiche della caduta hanno avuto ripercussioni anche nella prima parte di stagione 2023. Dopo un grande lavoro svolto di concerto Coin la squadra, Marta Cavalli, nel finale di 2023, ha avuto delle soddisfazioni importanti, vincendo il CIC-Tour Féminin International des Pyrénées, il Tour Cycliste Féminin International de l’Ardèche e chiudendo seconda il Giro dell’Emilia Donne. Tasselli importanti verso un 2024 che deve essere la stagione del riscatto, e invece il punto di partenza non è ottimale. La grinta di Marta, però, avrà sicuramente la meglio su questa situazione: i tifosi la aspettano già sulle Ardenne, su quelle salite dove ha dimostrato tutta la sua classe.

Obiettivo Tour de France Femmes

L’altro grande obiettivo di Marta Cavalli per il 2024 dovrebbe essere la partecipazione al Tour de France Femmes: la FDJ-Suez è una formazione transalpina e vuole presentarsi al via della Grande Boucle femminile con una squadra particolarmente competitiva. L’anno scorso Marta ha preso parte al Giro d’Italia femminile rivestendo i panni della leader del proprio team e ha affrontato il Tour correndo in appoggio a Cecile Uttrup Ludwig: molto probabilmente, una volta che l’infortunio sarà alle spalle, la stagione di Marta dovrebbe ricalcare a grandi linee quella del 2023. E chissà che non possa esserci anche una chiamata in nazionale per lei che ha dimostrato di andare davvero molto forte nelle corse di un giorno. Oltre alla squadra, resta alla finestra anche il commissario tecnico azzurro Paolo Sangalli, nella speranza di rivedere presto Marta Cavalli ai nastri di partenza delle grandi corse.

Ciclismo, Franck Bonnamour sospeso per anomalie passaporto biologico

Il ciclista francese Franck Bonnamour, corridore della Decathlon Ag2R La Mondiale, è stato sospeso in via cautelare dalla propria squadra in quanto sono state rilevate delle anomalie nel suo passaporto biologico. Il ventottenne transalpino difende i colori della formazione World Tour dallo scorso anno: la sospensione cautelare si è resa necessaria nell’attesa delle controanalisi.

Anomalie passaporto biologico, sospeso Franck Bonnamour

Franck Bonnamour aveva già fatto il suo esordio stagionale in questo 2024 in quanto è stato uno dei ciclisti che ha partecipato alla trasferta australiana di gennaio. Il francese aveva preso parte sia al Down Under Classic che al Tour Down Under, la corsa che ha dato il via al calendario World Tour. Non sono arrivati per lui risultati importanti in questa trasferta: nel corso della sua carriera, fino ad oggi, è riuscito a conquistare un solo trionfo a La Polynormande 2022, corsa di un giorno, al termine della quale è riuscito a superare l’azzurro Lorenzo Rota in uno sprint a ranghi ristretti. Da segnalare anche il secondo posto alla Parigi-Tours nel 2021. La sospensione in via cautelare si è resa necessaria in quanto sono state rilevate anomalie nel passaporto biologico del corridore della Decathlon AG2R La Mondiale. Al momento, l’UCI non rilascerà ulteriori dettagli relativi al caso Bonnamour, ma si resta in attesa delle controanalisi per accertare che sia stato fatto davvero uso di una sostanza illecita.

Cos’è l’anomalia nel passaporto biologico

Un Adverse Analytical Finding consiste in una segnalazione di un laboratorio accreditato WADA, in cui si identifica la presenza di una sostanza proibita, i suoi metaboliti (sostanza chimica che si forma durante il metabolismo), marcatori o la prova dell’uso di un metodo proibito. Tutti i corridori delle categorie WorldTour e ProTour hanno un passaporto biologico, una registrazione elettronica di tutti i loro test antidoping. La misura è stata introdotta nel 2008 ed è gestita da un’entità indipendente, l’International Testing Agency (ITA), che completa i test del sangue e delle urine sia dentro che lontano dalle gare. Nei prossimi giorni, Franck Bonnamour dovrà rendere noto se ha fatto uso di una possibile sostanza dopantesi o se ha assunto un farmaco grazie a una TUE, un’esenzione che permette l’utilizzo di alcuni medicinali per scopi terapeutici. nel frattempo, il transalpino non potrà gareggiare. Per lui era previsto un calendario tutto in terra transalpina, in quanto avrebbe dovuto prendere parte sia alla Classic Van che al Tour des Alpes Maritimes, manifestazioni molto sentite in Francia e dagli stessi corridori francesi, che sono sempre seriamente intenzionati a vincere le corse che si disputano in casa. L’UCI non ha stabilito quanto durerà la sospensione provvisoria di Bonnamour, ma ha reso noto che “i procedimenti sono in corso”.

Futuro incerto

Resta quindi incerto il futuro di Franck Bonnamour. Il corridore francese non ha preso parte ad alcuna grande corsa a tappe nel corso della passata stagione: nel 2022, quando difendeva i colori della B&B Hotels – KTM, aveva preso parte al Tour de France, ottenendo la sessantacinquesima posizione in classifica generale. Anche l’anno precedente aveva preso parte alla Grande Boucle, ottenendo però una buona ventiduesima posizione nella classifica generale finale, corredata dal premio di super combattivo: difendeva sempre i colori della B&B Hotels – KTM, formazione che ha poi chiuso i battenti alla fine del 2022. La dirigenza del team aveva annunciato che la squadra avrebbe proseguito, ma le difficoltà economiche non hanno permesso alla squadra di poter continuare con l’ambizione di crescere, visto che era prevista anche la possibilità di aprire un team femminile.

Ciclismo, a Besseges si rivede Bettiol: a Vauquelin l’ultima tappa

L’Etoile de Besseges si chiude con un’ottima notizia per l’Italia: Alberto Bettiol ha infatti conquistato il terzo posto nell’ultima tappa della corsa francese. Il corridore azzurro, vincitore del Giro delle Fiandre 2019, ha chiuso alle spalle del francese Kevin Vaquelin, vincitore dell’ultima frazione, e di Mads Pedersen, il corridore danese iridato nel 2019 ad Harrogate, che ha conquistato il primo posto nella classifica generale. Un buon segnale per il commissario tecnico azzurro Daniele Bennati, che potrebbe decidere di puntare su Bettiol in vista dei Giochi Olimpici, e per i prossimi mondiali. Vero è che a cronometro l’Italia può e deve puntare su Filippo Ganna, ma Bettiol ha sempre dimostrato che quando è in forma può dire la sua anche nelle prove contro il tempo

A Besseges si rivede Bettiol

La cronometro finale di Alès era lunga 10 km. Un percorso con i primi chilometri quasi completamente piatti, ma i corridori hanno poi affrontato una difficile salita di 2,6 chilometri al 5,8% verso il santuario di Notre-Dame des Mines-Ermitage d’Alès. Mads Pedersen (Lidl-Trek), già leader della classifica generale alla vigilia, aveva un piccolo vantaggio di sei secondi su Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck), ed è partito per questa cronometro per ultimo, intorno alle 15.30. Il primo vero tempo di riferimento è venuto dall’americano Sean Quinn, uno dei ciclisti della EF Education-EasyPost. All’intertempo, solo i suoi compagni sono riusciti ad avvicinarsi al suo parziale. Stefan Bisseger, Simon Carr e Alberto Bettiol stanno fatto davvero molto bene. L’azzurro è riuscito a mantenere un ritmo altissimo fino alla fine, conquistando così un terzo posto che dà molto morale in vista dei prossimi impegni stagionali.

A Besseges il trionfo è di Mads Pedersen

La classifica generale finale viene conquistata da Mads Pedersen. Il corridore danese era uno dei principali favoriti della vigilia e non ha deluso le attese: il corridore della Lidl – Trek ha scelto la Francia per iniziare un 2024 durante il quale vuole continuare ad essere protagonista nel corso delle classiche del nord. E con una condizione simile potrebbe davvero decidere di provare l’assalto alla Milano – Sanremo, corsa che non ama particolarmente, secondo quanto da lui stesso dichiarato in passato, ma si tratta pur sempre di una classica monumento particolarmente adatta a un corridore veloce come lui. Pedersen, lo scorso anno, pur non essendo sostenuto da un’ottima condizione di forma, è stato uno dei grandi protagonisti del Giro delle Fiandre: andato in fuga a circa 100 km dall’arrivo, il danese è stato l’ultimo corridore che è stato ripreso da Mathieu Van der Poel e dal vincitore Tadej Pogacar. Pedersen ha chiuso la gara in terza posizione, confermando di essere sempre uno degli uomini da battere nelle corse dure, e quest’anno potrebbero arrivare altre grandi soddisfazioni per lui.

Bettiol terzo anche in classifica generale a Besseges

Si rivede Alberto Bettiol anche in classifica generale: l’azzurro in forza alla EF – EasyPost ha conquistato la terza posizione finale a Besseges grazie alla grande prova a cronometro e alla continuità di risultati offerta in questi ultimi giorni. L’augurio è che Bettiol possa non avere più problemi fisici, quei tanti problemi che hanno caratterizzato questi ultimi anni. E’ ancora negli occhi di tutti la sua immagine a Tokyo, quando nel 2021, nella prova olimpica, fu fermato dai crampi. Bettiol ha vinto in carriera un Giro delle Fiandre, una corsa che non si vince a caso: ha dimostrato di essere un corridore molto forte nelle grandi classiche ed è per questo motivo che la nazionale azzurra ha bisogno di lui. Qualora riuscisse a trovare continuità sarebbe una pedina davvero fondamentale per la nostra nazionale.

Ciclismo, Volta Valenciana, confermata la morte di uno spettatore

Confermata la morte di uno spettatore ieri nel corso della tappa della Volta Valenciana. La notizia era nell’aria e ha iniziato a circolare dal momento in cui il comitato organizzatore aveva deciso di accorciare di 15 km la penultima tappa, il cui traguardo era stato inizialmente posto a Vall d’Ebo. L’organizzazione della Volta a la Comunitat Valenciana, al termine della frazione vinta dallo statunitense Brandon McNulty, ha reso poi noto il motivo del “taglio” degli ultimi chilometri della frazione.

Morte di uno spettatore alla Volta Valenciana

La morte di uno spettatore durante la tappa di ieri della Volta Valenciana è stata ufficialmente confermata. Nonostante i sospetti circolassero già pochi minuti dopo la comunicazione del taglio degli ultimi 15 km, il comitato organizzatore ha annunciato la tragica notizia solo al termine della penultima frazione.

La tappa, vinta da Brandon McNulty, è stata accorciata di 15 km e si è conclusa sull’Alto del Miserat. La giornata è stata caratterizzata da un accorciamento improvviso attribuito a “cause di forza maggiore” dall’organizzazione della gara. Dopo il traguardo, i corridori sono stati indirizzati al punto finale originariamente previsto, ma a una velocità controllata e fuori competizione, solo al fine di raggiungere i bus parcheggiati nella zona. I sospetti di un fatto tragico sono stati alimentati anche in seguito alla decisione di non far svolgere il consueto cerimoniale di premiazione dopo la tappa, con la consegna della maglia di leader della classifica generale che è stata conquistata dal corridore statunitense in forza alla UAE Team Emirates.

Circostanze non chiare

Le circostanze della morte dello spettatore alla Volta Valenciana non sono chiare, in quanto è stata preservata la privacy della vittima e dei familiari. Si presume che la vittima fosse un cicloamatore coinvolto in un incidente con un mezzo prima del passaggio della corsa: i fatti sono accaduti prima della chiusura delle strade. L’incidente è avvenuto nelle vicinanze del traguardo originariamente previsto a Vall d’Ebo: nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, che sono arrivati con un elicottero, i tentativi di rianimazione sono purtroppo risultati infruttuosi. Sui social media della corsa iberica, l’organizzazione ha espresso profondo rammarico per l’evento tragico e ha inviato le condoglianze alla famiglia del defunto.

Volta Valenciana, si riparte dopo la morte di uno spettatore

Brandon McNulty, vincitore della tappa e nuovo leader della classifica generale, sarà premiato questa mattina prima della partenza dell’ultima frazione, che vedrà il proprio arrivo a Valencia. La Betera – Valencia di 93 km prevede un lungo finale in pianura e una passerella del gruppo nel centro di Valencia, che come di consueto ospiterà il gran finale della tradizionale corsa che si svolge ogni anno tra gennaio e febbraio. Fino ad oggi, la corsa ha dato degli spunti davvero molto importanti anche per il ciclismo italiano: la vittoria ottenuta venerdì da Jonathan Milan e la doppietta della VF – Bardiani – CSF nel corso della prima tappa, che aveva portato alla leadership provvisoria di Alessandro Tonelli, sono tutti segnali molto importanti per il movimento azzurro. In occasione del traguardo di ieri gli azzurri hanno sofferto un po’, ma la corsa, al di là del risultato odierno, si chiuderà con delle ottime prestazioni da parte dei nostri corridori. Senza dubbio, per la vittoria finale nella tappa odierna, il favorito numero uno resta Jonathan Milan: l’azzurro della Lidl – Trek vuole provare a bissare il trionfo conquistato nella giornata di venerdì, quando la squadra lo ha lanciato perfettamente negli ultimi chilometri. Una volata imperiosa per il corridore friulano, che ha quasi vinto per distacco.

Volta Valenciana, la penultima tappa è di McNulty: l’americano è il nuovo leader

Alla Volta Valenciana Brandon McNulty ha vinto la quarta tappa. La frazione è stata accorciata di 15 km rispetto a quanto era stato programmato, in quanto la corsa sarebbe dovuta terminare a Vall d’Ebo, ma l’organizzazione ha deciso in extremis di inserire il traguardo quindici chilometri prima, in cima all’Alto del Miserat.

Volta Valenciana, McNulty vince ma è mistero sulla tappa

C’è ancora un velo di mistero su quanto possa essere accaduto per portare al “taglio” degli ultimi 15 km. Secondo alcune voci che sono trapelate sui social e sul posto, sembrerebbe che un cicloamatore sia morto in prossimità del traguardo, ma la notizia non è stata confermata dalle autorità. L’organizzazione ha riportato che per cause di forza maggiore, è stato deciso di far terminare la tappa in cima a El Miserat. I corridori hanno poi proseguito a velocità neutralizzata verso il traguardo di Vall d’Ebo, dove sono stati parcheggiati i bus. A lanciare il sospetto della morte di un cicloamatore è una frase riportata dal comitato organizzatore su X: “Per rispetto, le cerimonie di premiazione previste per oggi saranno sospese”. Nelle ultime ore si è parlato di un grave incidente, ma non si conoscono altri dettagli. La cerimonia di premiazione si svolgerà domani mattina prima della partenza dell’ultima tappa della Volta Valenciana, con McNulty leader della generale.

La tappa

La frazione odierna della Volta a la Comunitat Valenciana è stata animata da un’azione di Sam Oomen (Lidl-Trek) e Alex Molenaar (Illes Balears Arabay), Mikel Bizakarra (Euskaltel-Euskadi), Jokin Murguialday (Caja Rural-Seguros RGA), James Whelan (Q36.5), Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Pelayo Sánchez (Movistar). Sulla salita finale la Movistar ha imposto un ritmo alto, poi la Bora-hansgrohe ha preso il sopravvento. Il gruppo ha perso molte pedine soprattutto quando Jai Hindley si è messo al servizio di Aleksandr Vlasov. Nel gruppo c’erano anche Santiago Buitrago, Welay Hagos Berhe e Brandon McNulty. Quest’ultimo è riuscito a scattare sulle pendenze più arcigne dell’ascesa conclusiva, regalando una vittoria spettacolare alla UAE Team Emirates. Lo statunitense, con questo successo, ha strappato la leadership della classifica generale al nostro Alessandro Tonelli, e domani c’è l’ultima frazione con la passerella finale a Valencia.

Vittoria francese a Besseges

Nel frattempo in Francia è trionfo transalpino nella penultima tappa dell’Etoile de Besseges. Samuel Leroux ha vinto la penultima frazione con arrivo a Méjannes le Clap: un trionfo inaspettato, visto che il corridore difende i colori della piccola squadra Continental Van Rysel-Roubaix. Si tratta della terza serie del ciclismo mondiale dopo le categorie World Tour e Professional. Il corridore transalpino ha superato Stefan Bissegger e Dries De Bondt. Mads Pedersen rimane leader della gara a tappe francese. Si è distinto Alberto Bettiol: il corridore italiano della EF – EasyPost ha conquistato la sesta posizione finale.

La vittoria del corridore francese è arrivata al termine di una lunga fuga dove erano presenti anche Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), Jonas Hvideberg (Uno-X Mobility) e Léo Danès (CIC U Nantes Atlantique). La Lidl – Trek di Mads Pedersen ha lasciato fare, gestendo il vantaggio di Pedersen in classifica generale rispetto agli avversari. Domani il danese, in vista dell’ultima frazione, può portare a casa il successo nella corsa francese, partita con un giorno di ritardo a causa della protesta degli agricoltori che sta paralizzando la Francia e che si sta facendo sentire anche in Italia dopo essersi sparsa a macchia d’olio in tutta Europa.

AlUla Tour 2024, Simon Yates si prende l’ultima tappa e la generale

Vittoria di Simon Yates all’AlUla Tour: il portacolori della Jayco-AlUla ha conquistato l’ultima frazione della corsa saudita, con arrivo in salita, prendendosi così la maglia di leader della classifica generale. In una volata ristretta il corridore britannico ha regolato il sorprendente William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step) e Finn Fisher-Black (UAE Emirates).

AlUla Tour, Yates in trionfo

L’AlUla Tour si è concluso con una tappa molto difficile: alla partenza si sapeva già che Tim Merlier non avrebbe potuto mantenere la maglia di leader della generale in quanto l’arrivo odierno non sorrideva di certo ai velocisti. Negli ultimi 15 chilometri i corridori hanno dovuto affrontare prima una salita molto difficile di 2,8 chilometri al 12,5% di pendenza, poi un’altra ascesa di nove chilometri fino al traguardo a Skyviews Harrat Uwayrid. La giornata è stata animata dalla fuga di Henrik Pedersen (Uno-X Mobility), Filippo Conca (Q36.5), Sebastian Kolze Changizi (Tudor), Tegsh-bayar Batsaikhan, Polychronis Tzortzakis (entrambi della Roojai Insurance), Yuma Koishi e Matteo Malucelli (entrambi JCL Team UKYO). Questi corridori però non sono mai riusciti a prendere il largo rispetto al gruppo, che li ha controllati chilometro dopo chilometro. L’azione è stata neutralizzata molto presto, a circa 50 km dal traguardo.

Corsa decisa sull’ultima salita

La corsa si è sostanzialmente decisa sull’ultima ascesa: Simon Yates, Davide Formolo, Rafal Majka, Finn Fisher-Black, Matteo Sobrero e Anders Halland Johannessen sono rimasti davanti a giocarsi il successo insieme a William Junior Lecerf, sempre insieme ai migliori. A poco più di un chilometro dal traguardo il belga ha attaccato, ma quando la salita si è fatta più ripida Yates ha lanciato l’attacco decisivo, lanciandosi verso la volata. Uno sprint sul traguardo finale, con la grande festa per tutta AlUla, partner del team rappresentato dal corridore britannico.

Festa all’AlUla Tour

Yates è stato il primo a lanciare lo sprint negli ultimi 300 metri ed è riuscito a tenere Lecerf e Fisher-Black alle spalle. Grazie agli abbuoni (10 secondi al primo, 6 al secondo e 4 al terzo) hanno fatto sì che Yates potesse riuscire a mettere a segno il colpo doppio. Una vittoria importante al termine di una corsa dove anche gli italiani sono stati bravi a mettersi in mostra. Nella classifica generale finale, infatti, Matteo Sobrero ha confermato la quarta posizione. Un piazzamento importante per il cronoman azzurro, passato alla Bora-hansgrohe nel corso dell’ultima sessione di ciclomercato: potrà essere una pedina molto importante non solo nelle prove contro il tempo, ma anche nelle brevi corse a tappe. Chiudono rispettivamente quinto e sesto Gianluca Brambilla e Davide Formolo, con tre azzurri nella top-10 della classifica generale finale dell’AlUla Tour vinto da Yates.

Le altre classifiche

Tim Merlier, che fino a questa mattina aveva la maglia di leader della classifica generale, porta a casa la maglia che contraddistingue il leader della classifica a punti. Il belga ha vinto due frazioni della corsa saudita e ha confermato di essere uno degli uomini più importanti del gruppo quando si arriva in volata. William Junior Lecerf, a 21 anni, conquista invece la maglia di leader della classifica dei giovani: questo ragazzo ha dimostrato di avere talento da vedere quando la strada sale e potrebbe continuare a mettersi in mostra anche nei prossimi appuntamenti, a testimonianza di come la Soudal Quick Step riesca sempre a cercare degli ottimi talenti nelle categorie giovanili. Questa settimana di gare in Arabia Saudita ci dà anche un’altra conferma: Simon Yates è sempre pronto a ben figurare nelle corse a tappe. E chissà che non possa arrivare finalmente una soddisfazione importante nel corso di questa stagione.

Ciclismo su pista, Viviani secondo nell’Omnium alla Nations Cup

Elia Viviani chiude secondo nell’Omnium alla Nations Cup: il corridore italiano, dopo il grande avvio di stagione in Australia, è rimasto in Oceania per affrontare le gare valevoli per la prima prova della Nations Cup, un test molto importante in vista dei Giochi Olimpici di Parigi.

Viviani secondo nell’Omnium

Il risultato è davvero significativo in ottica cinque cerchi visto che l’Omnium è la gara per eccellenza di Elia Viviani, quella nella quale ha conquistato la medaglia d’oro ai Giochi di Rio 2016 e il bronzo a Tokyo. L’azzurro ha chiuso con gli stessi punti del vincitore, il canadese Dylan Bibic, ma con un piazzamento peggiore nella volata conclusiva. Per Viviani si chiude una rassegna che lo ha portato a vincere anche una medaglia di bronzo nell’inseguimento a squadre.

Scendendo nel dettaglio delle prove che compongono l’Omnium, Viviani ha ottenuto il primo posto nello scratch iniziale, poi il settimo posto nella Tempo race e il nono nell’Eliminazione, approdando alla corsa a punti in seconda posizione. Nella prova finale ha conquistato 12 punti (con due successi allo sprint e altrettanti piazzamenti), sufficienti a riportarlo a ridosso del canadese ma non a superarlo. Sul terzo gradino del podio sale il belga Lindsay de Vylder.

Viviani, un 2024 partito molto bene

E’ iniziato sicuramente molto bene il 2024 di Elia Viviani: secondo nell’Omnium ieri, l’azzurro ha dimostrato di essere in grande condizione di forma anche su strada, dove ha preso parte al Tour Down Under. Nella trasferta portata avanti con la Ineos-Grenadiers, Viviani ha conquistato un secondo posto nella terza tappa del Tour Down Under, la prima corsa World Tour dell’anno, e un secondo posto alla Surf Classic, gara di un giorno che è stata conquistata da Biniam Girmay. I piazzamenti conquistati anche su pista, fanno capire che l’azzurro potrebbe definitivamente lasciare alle spalle delle annate molto amare su strada per cercare di conquistare trionfi sia su pista che su strada. Carta d’identità alla mano, per il veronese potrebbe essere l’ultima partecipazione in carriera ai Giochi Olimpici, quindi non mancherà la motivazione per fare bene. Il prossimo importante appuntamento per Elia Viviani sarà lo UAE Tour, dove potrà confrontarsi con alcuni dei migliori velocisti in circolazione. Verosimilmente il veronese non affronterà le classiche, in quanto la Ineos-Grenadiers dovrebbe schierare Filippo Ganna come capitano alla Milano-Sanremo dopo il secondo posto dello scorso anno, quindi la squadra dovrebbe essere incentrata intorno a lui. Sarà molto probabile rivedere Elia Viviani alla Volta Catalunya, dove vedremo anche alcuni dei principali contendenti per la maglia gialla al prossimo Tour de France. Le scelte saranno tutte finalizzate per arrivare in forma a Parigi 2024: nel cammino che affronterà Elia Viviani ci dovrebbe essere anche il Giro d’Italia, dove potrebbe ritagliarsi uno spazio importante tra i corridori che vanno a caccia di successi di tappa. Anche in questo caso, il Giro può essere considerato un appuntamento cruciale in vista di Parigi.

Viviani secondo nell’Omnium, l’Italia brilla ad Adelaide

Sono stati buoni anche i risultati conquistati dagli altri azzurri in gara nella Nations Cup di Adelaide. Nella Madison femminile Martina Alzini e Martina Fidanza hanno ottenuto la sesta posizione finale nella gara in cui si è imposta la Gran Bretagna di Archibald/Barker. Sul podio finale troviamo l’Australia, con la coppia Baker/Manly, e gli Stati Uniti, con Valente e Williams. Nella velocità femminile conquista il successo la tedesca Emma Hinze, davanti a Mina Sato e Mathilde Gros. Miriam Vece è tredicesima. Nel Keirin maschile Mattia Predomo è 28° nella gara dominata dagli atleti asiatici con Awang davanti a Nakano e Ota. La nazionale guidata da Marco Villa può essere ottimista in vista dei prossimi impegni, visti anche gli ottimi risultati ottenuti nel corso dell’ultimo europeo, dove gli azzurri si sono tolti delle soddisfazioni importanti pur senza essere al top della forma.

Mondiali ciclocross Tabor 2024: programma gare e dove vederle in tv

Sono scattati i mondiali di ciclocross di Tabor 2024: in Repubblica Ceca verranno assegnate le maglie di campione del mondo della specialità invernale. La manifestazione ha preso il via già oggi con il team relay, la prova a squadre mista, dove la nazionale italiana ha ottenuto il quinto posto finale. A vincere la prima gara della rassegna iridata è stata la Francia.

Mondiali ciclocross Tabor 2024, tutti contro Van der Poel

Mathieu Van der Poel sarà l’uomo da battere per ciò che riguarda la gara regina, quella degli uomini elite. L’olandese è stato il grande mattatore della stagione invernale, vincendo tutte le gare di ciclocross alle quali ha preso parte nel corso dell’inverno. Solo a Benidorm ha dovuto cedere il passo a Wout Van Aert, il quale non sarà però al via della rassegna iridata. Grande assente anche Tom Pidcock: la scelta è stata dettata dal fatto che il 2024 sarà una stagione molto impegnativa, in quanto il britannico affronterà anche la gara olimpica di mountain bike.

Donne, Van Empel per la riconferma

Se Mathieu Van der Poel parte da campione in carica e da favorito per il successo finale ai mondiali di ciclocross di Tabor 2024, Fem Van Empel non è da meno tra le donne. L’obiettivo della nazionale olandese sarà quindi quello di realizzare la doppietta in Repubblica Ceca, sul percorso dove Mathieu Van der Poel si è imposto per la prima volta in carriera nella gara elite. La concorrenza tra le ragazze è decisamente più alta rispetto a quella che può esserci contro Mathieu Van der Poel: Kata Blanca Vas, Lucinda Brand e Ceylin del Carmen Alvarado sono solo alcuni dei nomi che potrebbero impensierire la campionessa in carica.

Mondiali ciclocross Tabor 2024, l’ultima di Zdenek Stybar

I Mondiali di ciclocross di Tabor 2024 saranno l’ultima gara in carriera di Zdenek Stybar: il corridore ceco, a 38 anni, dopo una lunga carriera su strada, ha deciso di appendere la bici al chiodo. Stiby è diventato per la prima volta campione del mondo proprio a Tabor, nel 2010, e l’anno seguente è stato ingaggiato dalla Quick Step, diventando un uomo fondamentale per la squadra nel corso delle grandi classiche del nord. Il ceco è anche salito due volte sul podio della Parigi-Roubaix oltre ad aver vinto la Strade Bianche nel 2015. L’ultima gara della sua carriera sarà in casa, e non avrà nulla da perdere di fronte agli altri concorrenti.

Gli italiani

La nazionale italiana diretta da Daniele Pontoni parte senza dubbio come favorita per ciò che riguarda la gara Juniores, in quanto ci sarà Stefano Viezzi, corridore che la scorsa settimana ha vinto la Coppa del Mondo della sua categoria. Ai mondiali di ciclocross di Tabor 2024 c’è possibilità anche per le donne, in particolare con Federica Venturelli nelle Under 23 e con Sara Casasola nelle elite. Nella massima categoria maschile le speranze sono affidate tutte a Gioele Bertolini e al campione d’Italia Filippo Fontana.

Mondiali ciclocross Tabor 2024, il programma e dove vederli in tv

Sabato 3 Febbraio
Donne Junior – 11:00-11:45 (Eurosport Player e RaiPlay3 in diretta, RaiSport differita alle 16.20)
Uomini Under-23 – 12:30-13:30 (Eurosport Player in diretta, RaiSport differita alle 00.30)
Donne Élite – 14:30-15:30 (Eurosport 2 e RaiPlay3 in diretta, RaiSport differita alle 16.20)

Domenica 4 Febbraio
Uomini Juniores – 11:00-11:45 (Eurosport Player e RaiPlay3 in diretta, RaiSport differita alle 20.30)
Donne Under-23 – 12:30-13:30 (Eurosport Player in diretta, RaiSport differita alle 21.45)
Uomini Élite – 14:30-15:40 (Eurosport 2 e RaiPlay3 in diretta, RaiSport differita alle 20.30)

Ciclismo, AlUla Tour: Merlier concede il bis

Tim Merlier concede il bis all’AlUla Tour: il corridore della Soudal Quick Step, dopo la vittoria ottenuta ieri nel giorno del primo compleanno di suo figlio, si è imposto anche nella Hegra – Maraya, frazione di 142 km. Un altro arrivo allo sprint nella corsa saudita e una nuova vittoria per il corridore belga, che conferma di essere sempre di più uno degli uomini da battere quando ci sono degli arrivi a ranghi compatti.

AlUla Tour, bis di Merlier

Il bis di Merlier all’AlUla Tour arriva davanti a Bryan Coquard, corridore francese della Cofidis, e Casper van Uden, il corridore olandese del Team dsm-firmenich PostNL, che ha dovuto cedere la maglia di leader a Merlier. Al di là di questo, van Uden è senza dubbio la rivelazione di questo AlUla Tour: fino ad oggi il neerlandese ha difeso la leadership senza grossi problemi, sostenuto da una squadra dove tutto sta girando alla perfezione. Il migliore degli italiani al traguardo, nella quarta tappa dell’AlUla Tour, è Matteo Moschetti, sesto davanti a Davide Cimolai. Matteo Sobrero è sempre il migliore dei nostri in classifica generale, in quanto si trova in quarta posizione.

Domani ci sarà l’ultima frazione dell’AlUla Tour, la AlUla Old Town – Skyviews of Harrat Uwayrid. Lungo i 150 km che compongono la frazione c’è tutta pianura fino all’ascesa conclusiva, che deciderà chi sarà il vincitore di questa edizione della corsa saudita. Fino ad oggi la gara è stata improntata soprattutto sugli sprinter, ma domani vedremo gli scalatori all’opera.

Pedersen si impone a Besseges

Nel frattempo, in Francia, si sta svolgendo l’Etoile de Besseges: Mads Pedersen si è preso la rivincita dopo il secondo posto di ieri, imponendosi sul traguardo di Besseges. E’ la seconda vittoria di giornata per la Lidl – Trek, che si è imposta anche alla Volta a la Comunitat Valenciana con Jonathan Milan. Grazie a questo successo, Mads Pedersen, campione del mondo ad Harrogate 2019, si prende la leadership della gara a tappe che si chiuderà domenica, e che è partita con una frazione di ritardo a causa delle proteste degli agricoltori.

La frazione odierna è stata molto impegnativa in quanto il gruppo ha dovuto affrontare il Col de Trélis (2,9 km a 6,3%), la Côte de Long (10 km a 3,2%), il Col de Portes (6,7 km a 3,6%) e per tre volte il Col des Brousses (2,4 km al 5,1%). La giornata è stata animata dalla fuga di Simon Carr (EF Education-EasyPost), Sander De Pestel (Decathlon AG2R La Mondiale), Thibault Guernalec (Arkéa-B&B Hotels), Alexis Gougeard (Cofidis), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Thomas Gachignard (TotalEnergies). Grazie al lavoro delle ruote veloci, l’azione è stata ripresa dal gruppo. Marco Brenner (Tudor) ha sorpreso tutti negli ultimi chilometri con un attacco, ma la Lidl – Trek e le altre formazioni delle ruote veloci sono riusciti a tenere la gara cucita. Allo sprint, Pedersen ha superato il belga Milan Menten, che non ha potuto fare niente contro lo strapotere dell’ex campione del mondo. Domani la corsa riprendere con la quarta tappa, la Méjannes-le-Clap – Méjannes-le-Clap di 158 km.

Ciclismo, Jonathan Milan brilla alla Volta Valenciana

Alla Volta Valenciana Jonathan Milan si impone di forza. Il corridore italiano, in forza alla Lidl – Trek, si è imposto grazie a uno sprint di potenza, tipici per la sua fisicità che gli permettono di sprintare in maniera così esplosiva. Ma più in generale il trionfo è di tutta la Lidl – Trek, formazione diretta dal team manager Luca Guercilena: la squadra è stata infatti impeccabile nel finale, al punto tale che Simone Consonni, nel momento in cui ha lanciato Jonathan Milan, ha imposto un ritmo troppo alto per gli altri team. Il friulano ha praticamente vinto per distacco, alzando le braccia al cielo al termine della San Vicente del Raspeig – Orihuela, tappa di 161 km.

Jonathan Milan, alla Volta Valenciana il primo sigillo

Alla Volta Valenciana per Jonathan Milan è arrivato il primo successo stagionale. L’azzurro, che sarà uno dei punti fermi anche per la nazionale di ciclismo su pista ai Giochi Olimpici, agli ordini del commissario tecnico Marco Villa, è apparso in grande forma già nella prima frazione della corsa spagnola. In quella circostanza fu però l’abilità dei corridori in fuga, in particolare del duo della VF – Bardiani – CSF, a far sì che non ci fosse lo sprint finale a decidere la frazione. Nella top-10 di tappa troviamo davvero tanta Italia, ancora una volta, in questa Volta a la Comunitat Valenciana: ha chiuso in seconda posizione il belga Arne Marit della Intermarchè Wanty, ma dietro di lui ci sono Giovanni Lonardi, portacolori della Polti – Kometa che sta crescendo di condizione, e Filippo Fiorelli, ancora una volta piazzato in questa edizione della corsa spagnola. Subito dietro troviamo Simone Consonni, che aveva lanciato la volata finale a Jonathan Milan.

La classifica generale

Al termine della terza frazione della Volta a la Comunitat Valenciana, Alessandro Tonelli (VF – Bardiani – CSF) conserva la maglia di leader della classifica generale con 1’08” di vantaggio sullo sloveno Matej Mohoric (Bahrain – Victorious). Alexander Vlasov (Bora – hansgrohe) è terzo a 1’30” davanti a Filippo Fiorelli. C’è quindi tantissima Italia in questa edizione della Volta a la Comunitat Valenciana: dopo la doppietta del team di Bruno e Roberto Reverberi nella prima frazione, che ha portato alla leadership di Alessandro Tonelli, è arrivato un altro trionfo quest’oggi per gli azzurri.

Volta Valenciana: Jonathan Milan, l’anno della maturità

Vincitore della maglia ciclamino nel corso dell’ultima edizione del Giro d’Italia, Jonathan Milan è senza dubbio uno dei corridori più attesi nel corso di questa stagione che lo vedrà protagonista non solo su strada, ma anche su pista, ai Giochi Olimpici di Parigi. L’azzurro ha soli 23 anni, ma il suo talento è fuori da ogni discussione e le sue potenzialità sono enormi: lo ha dimostrato proprio nel corso dell’ultimo Giro d’Italia, non solo perchè è riuscito a indossare la maglia della classifica a punti a Roma, ma anche per la vittoria e i tanti piazzamenti conquistati nel corso delle tre settimane. Alla Lidl – Trek ci si attende un’ulteriore maturazione per Milan, che potrebbe diventare presto il velocista di riferimento del movimento italiano.

La strada sale

Dopo questo finale allo sprint, la Volta a la Comunitat Valenciana vivrà domani la sua quarta tappa che si preannuncia ideale per gli scalatori: la Teulada Moraira – Vall d’Ebo di 171 km si preannuncia molto difficile in quanto ci sono cinque gran premi della montagna da affrontare prima dell’arrivo in salita. La penultima ascesa, in particolare, è classificata come GPM di prima categoria: sarà una fatica importante prima del gran finale previsto per domenica a Valencia.

Ciclismo, via libera a Besseges dopo la protesta degli agricoltori

Via libera a Besseges: la protesta degli agricoltori che ha portato all’annullamento della prima tappa, prevista per ieri, è alle spalle. Il comitato organizzatore era particolarmente fiducioso riguardo il fatto che la situazione potesse tornare alla normalità, o quantomeno permettere di far disputare una gara ciclistica. Dopo l’annullamento della prima tappa si è quindi disputata oggi la seconda frazione dell’Etoile de Besseges, prima corsa a tappe nel calendario francese, dove il transalpino Axel Laurance ha battuto il grande favorito di giornata, l’ex campione del mondo Mads Pedersen.

A Besseges si corre dopo la protesta degli agricoltori

La protesta degli agricoltori aveva colpito anche l’Etoile de Besseges: la prima tappa è stata annullata in quanto non c’era la possibilità di schierare un numero sufficiente di forze dell’ordine lungo le strade interessate dal passaggio della corsa. I corridori hanno quindi messo nelle gambe una giornata in più di allenamento prima di partire oggi per quella che è diventata la nuova frazione inaugurale dell’Etoile de Besseges, la Marguerittes – Rousson di 163 km. Ad imporsi è stato Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck), che ha superato in volata Mads Pedersen (Lidl-Trek). Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) completa il podio. Grazie a questo successo, Axel Laurance indossa la prima maglia di leader della classifica generale di questa 54a edizione della corsa dopo la cancellazione della prima tappa.

La gara

La prima tappa dell’Etoile de Besseges – Tour du Gard è stata animata da una fuga di tre corridori, tutti francesi: Maximilien Juillard (Van Rysel-Roubaix), Matisse Julien (CIC U Nantes Atlantique) e Jean-Louis Le Ny (Nice Métropole Côte d’Azur). Quando i tre corridori sono stati facilmente ripresi nel finale, il nervosismo è aumentato sempre di più in gruppo, in quanto gli ultimi chilometri prevedevano una salita molto difficile. A terra sono finiti tre corridori della EF – EasyPost, tra di loro anche il nostro Alberto Bettiol, che è partito con il numero uno. Gli altri corridori a terra erano Stefan Bisseger e Simon Carr. Il finale è stato un’apoteosi per la Alpecin-Deceuninck con la bellissima vittoria allo sprint di questo ragazzo francese, che lo scorso anno si è imposto nel mondiale degli Juniores, vincendo la maglia iridata a Glasgow. C’era quindi molta attenzione su di lui, ma vincere subito nei professionisti è sinonimo del fatto che c’è davvero del grande talento in questo corridore francese. Chiude ancora una volta secondo, nella frazione inaugurale dell’Etoile de Besseges, Mads Pedersen: il corridore danese era il principale favorito in caso di arrivo allo sprint, ma come avvenuto nel 2023 si deve accontentare della seconda piazza. La Lidl – Trek è andata vicinissima alla vittoria anche in Spagna, con la squadra impegnata alla Volta a la Comunitat Valenciana, ma il successo non è arrivato per il team guidato da Luca Guercilena.

Etoile de Besseges, proteste degli agricoltori alle spalle

Con la speranza che le proteste degli agricoltori non interferiscano più con il regolare svolgimento della corsa, domani l’Etoile de Besseges affronterà la sua terza tappa, con partenza e arrivo a Besseges. Ci sono cinque gran premi della montagna da affrontare per il gruppo in una frazione che si preannuncia quindi davvero dura e impegnativa. Chi vuole conquistare la maglia di leader della classifica generale conclusiva deve dare un segnale su queste strade: c’è molto terreno per attaccare, quindi sarà molto difficile tenere la corsa cucita. Per quanto riguarda gli italiani, il migliore degli azzurri è il romano Valerio Conti, che ha ottenuto la diciannovesima posizione nella prima frazione e occupa la medesima posizione in classifica generale. Anche lui potrà essere uno degli uomini da tenere maggiormente sott’occhio nella tappa di Besseges.

Volta Valenciana, Mohoric batte gli italiani

Matej Mohoric batte gli italiani nella seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2024. Il corridore sloveno della Bahrain – Victorious si è imposto nella Canals – La Valldigna, frazione di 162 km. Superati gli italiani Giovanni Lonardi (team Polti – Kometa), che chiude in seconda posizione, e Simone Consonni (Lidl – Trek), che chiude sul terzo gradino del podio di giornata. Alle sue spalle, piazzati nei primi cinque, c’è ancora tanta Italia con Filippo Fiorelli, che ha cercato di replicare il successo per la VF-Bardiani-CSF, e il talento Davide De Pretto, che ha ottenuto la quinta piazza finale.

Volta Valenciana, italiani battuti da Mohoric

La Slovenia continua a fare la voce grossa nel mondo del ciclismo professionistico. Matej Mohoric ha vinto la Milano-Sanremo nel 2022 e con questo successo dimostra che la Classicissima di primavera può essere ancora alla sua portata: proprio come avvenuto in quella edizione della grande classica italiana, Mohoric ha attaccato in discesa, confermando di essere uno dei corridori più abili quando c’è da pennellare le curve. Grazie a questo successo, Mohoric è attualmente in seconda posizione nella classifica generale della Volta a la Comunitat Valenciana, distante 1’08” da Alessandro Tonelli. Il corridore della VF Group Bardiani CSF, che ieri ha vinto la tappa davanti al suo compagno di squadra Manuele Tarozzi, realizzando la doppietta azzurra, mantiene quindi il comando della generale. Nei primi dieci troviamo anche il suo compagno di squadra Filippo Fiorelli, quarto, e Giovanni Aleotti, quinto.

La tappa

La frazione odierna della Volta a la Comunitat Valenciana è stata animata da una fuga di sette corridori. Si tratta di Txomin Juaristi (Euskaltel), Gorka Sorarrain (Caja Rural), Eugenio Sanchez (Kern Pharma), Sinuhè Fernandez (Burgos), Jose Maria Garcia (Illes Balears Arabay), Johan Meens e Sebastien Van Poppel (Bingoal). Il gruppo è riuscito a riprendere i fuggitivi poco prima dell’ultima salita di giornata: sfruttando anche l’ottimo lavoro di Santiago Buitrago, Matej Mohoric si è lanciato lungo la discesa conclusiva, con un’azione molto simile a quella con la quale si è imposto alla Milano – Sanremo nel 2022. Gli azzurri ce l’hanno messa tutta nel tentativo di riprendere Mohoric, ma non c’è stato nulla da fare: per lo sloveno arriva quindi il primo sigillo stagionale in questo 2024 e si candida ancora una volta ad essere protagonista delle grandi classiche di primavera.

Ancora bene gli italiani

Italiani ancora sugli scudi in questa edizione della Volta a la Comunitat Valenciana. Dopo la doppietta di ieri della VF Group Bardiani, oggi sono arrivati molti piazzamenti, tra i quali spicca anche il nome di Marco Tizza, nella top-10 finale. Solo il grande talento di Mohoric ha fatto sì che lo sprint finale non fosse una lotta tutta italiana: Giovanni Lonardi deve così aspettare ancora per alzare le braccia al cielo. Il suo ultimo sigillo personale risale al 2020, quando si impose in una frazione del Tour of Antalya, ma oggi ha dimostrato di poter davvero essere in condizione di poter vincere una corsa. Molto bene anche Simone Consonni, che nel corso dell’ultima sessione di ciclomercato ha lasciato la Cofidis per passare alla Lidl-Trek: l’azzurro ha avuto campo libero dopo aver dovuto lavorare per Jonathan Milan nella giornata di ieri. Consonni è partito con il piede giusto in questo 2024 e potrà sicuramente togliersi delle grandi soddisfazioni su strada: lo aspettiamo anche su pista per i Giochi Olimpici, dove sarà una delle colonne portanti della nazionale guidata dal commissario tecnico Marco Villa.

Domani la terza tappa

Si svolgerà domani la terza tappa della Volta a la Comunitat Valenciana, la San Vicente del Raspeig – Orihuela, 161 km molto impegnativi nella prima parte e più agevoli nella seconda. Potrebbe quindi essere la volta buona per un arrivo allo sprint, visto che c’è molto tempo per poter recuperare dopo lo sforzo iniziale. Grande favorito sarà Jonathan Milan, in cerca del primo colpo stagionale: qualora si arrivasse in volata, l’azzurro può essere davvero l’uomo da battere.

AlUla Tour, Merlier si sblocca nella terza tappa

Acuto di Tim Merlier all’AlUla Tour: il corridore belga si è imposto nella terza frazione della corsa che si sta svolgendo in Arabia Saudita, la AlUla International Airport – AlUla Camel Cup Track di 170 km. Un finale ad altissima velocità, dove il corridore belga è riuscito a centrare il successo nel giorno del primo compleanno di suo figlio Jules.

AlUla Tour, centro di Merlier

La motivazione non poteva mancare per il portacolori della Soudal – Quick Step: dopo il terzo posto nella prima tappa e dopo una giornata non ottimale ieri, Merlier è finalmente riuscito ad imporre la propria legge in volata. Battuti due olandesi: Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) ha ottenuto la seconda piazza, mentre Casper van Uden (Team dsm-firmenich PostNL), che aveva battuto Merlier nella prima frazione, si è classificato terzo. Il migliore degli italiani al traguardo è stato Davide Formolo, che ha ottenuto la tredicesima posizione finale.

La tappa

La terza tappa dell’AlUla Tour è stata caratterizzata da una lunga fuga di Luis Angel Maté (Euskaltel-Euskadi), Yuma Koishi (JCL Team Ukyo) e Polychronis Tzortzakis (Roojai). Lo spagnolo e il greco sono rimasti poi da soli in fuga fino a 25 km dal traguardo: uno sforzo importante per i due corridori che sono stati però ripresi dal gruppo dei migliori, con le squadre dei velocisti che hanno fatto di tutto per non perdere un’altra ghiotta occasione. Mathias Norsgaard è stato il corridore che ha provato più volte negli ultimi quattro chilometri ad anticipare la volata e anche i corridori della Tudor Pro Cycling Team sono stati molto attivi con l’obiettivo di rovinare i piani dei velocisti. I corridori della Soudal Quick-Step e del Team dsm-firmenich PostNL hanno però poi imposto il proprio ritmo, con Merlier che si è regalato una gioia immensa in un giorno così importante. Proprio oggi, infatti, suo figlio Jules, avuto con la sua compagna Cameron Vandenbroucke, figlia del compianto Frank, compie un anno: i due passeranno questa giornata parecchio distanti, ma è arrivata un’importante soddisfazione. Merlier ci era andato vicino già in occasione della prima tappa, ma stavolta le cose hanno funzionato meglio per tutta la Soudal Quick Step: per il belga si tratta della prima vittoria nella prima gara alla quale ha preso parte in questa stagione.

AlUla Tour: Merlier Vince, Van Uden leader della generale

Casper van Uden (Team dsm-firmenich PostNL) resta leader della classifica generale dell’AlUla Tour: Tim Merlier, che oggi ha vinto la tappa, è secondo a due secondi, mentre sale in terza piazza il nostro Matteo Sobrero, corridore che, nel corso dello scorso inverno, è approdato alla Bora-hansgrohe con l’obiettivo di migliorare sempre di più, soprattutto nella disciplina che più gli compete, quella della cronometro. Nei primi dieci della classifica generale troviamo anche Gianluca Brambilla, che è attualmente in decima posizione. Domani la corsa riprenderà con la Hegra – Maraya: i chilometri da affrontare sono 142, quindi si preannuncia una frazione breve ma decisamente esplosiva, dove i continui saliscendi potrebbero rendere molto impegnativa la giornata. Sarà la penultima frazione della corsa, in quanto l’ultima fatica è prevista per sabato: chi vuole vincere la classifica generale deve battere un colpo domani, anche perchè i distacchi sono veramente minimi e c’è parecchio terreno per poter fare la differenza.

Ciclismo, Quintana torna al Giro d’Italia dopo il caso tramadolo

Nairo Quintana sarà al via del Giro d’Italia 2024 dopo il caso-tramadolo che lo ha coinvolto nel 2022. Sono passati dieci anni dall’unica vittoria di Nairo Quintana al Giro d’Italia nella propria carriera. Il corridore colombiano è reduce da due anni molto travagliati, ma in questo 2024 potrebbe provare a vivere una nuova giovinezza con la squadra che lo ha lanciato nel mondo del ciclismo World Tour, il Movistar Team, formazione con la quale ha ottenuto tutti i maggiori trionfi della propria carriera.

Quintana al Giro d’Italia dopo il caso-tramadolo

Nairo Quintana ha preso parte a una sola corsa nel 2023, il campionato nazionale colombiano, corso senza una squadra. Dalla fine del 2022, il corridore colombiano è infatti rimasto senza un team di riferimento. Al termine del Tour de France 2022, affrontato con la formazione transalpina Arkea-Samsic, il corridore colombiano è risultato positivo al tramadolo, una sostanza che non era considerata dopante all’epoca dei fatti, ma che era sconsigliata dalla Wada. Sulla base del regolamento che vigeva fino al 31 dicembre 2023, Quintana non ha ricevuto una squalifica, ma gli sono stati tolti tutti i risultati conquistati nel corso di quel Tour de France, in quanto il controllo antidoping nel quale era stata accertata la positività a questa sostanza si era svolto durante la Grande Boucle. Il clamore che ne è seguito ha spinto l’Arkea Samsic a licenziare il colombiano, che da quel momento in poi è rimasto senza squadra. per un team francese, avere un corridore positivo nel corso della gara più importante di casa non ha di certo portato a un ritorno d’immagine.

Un 2023 senza squadra

Nel corso del 2023 si è parlato a lungo del fatto che Nairo Quintana potesse ritirarsi dall’attività agonistica, ma il vincitore del Giro d’Italia 2014 e della Vuelta a Espana 2016 ha sempre allontanato la possibilità che potesse realizzarsi questa opzione. Dopo un anno lontano dalle corse è arrivata l’ufficialità del ritorno a casa: Quintana è stato nuovamente ingaggiato dalla Movistar, formazione nella quale ha militato dal 2012 al 2019. L’esordio stagionale con i colori del team spagnolo è già avvenuto, in quanto ha preso parte ai campionati nazionali colombiani, centrando un quarto posto nella prova a cronometro.

Quintana, Giro d’Italia nel mirino

Nairo Quintana affronta il 2024 con il Giro d’Italia nel mirino. Nonostante la non più giovane età (33 anni), il colombiano è motivato a fare bene alla corsa rosa, lungo un percorso che non prevede molti passaggi sopra i 2000 metri, altitudini dove i corridori come lui riescono sempre a fare la differenza. Per affrontare il Giro al top della forma, Quintana prenderà parte a diverse gare di preparazione come il Tour Colombia, O Gran Camiño, la Volta Catalunya e il Giro dei Paesi Baschi. Al suo fianco, in molte di queste competizioni, dovrebbe esserci il giovane Einer Augusto Rubio, uno dei corridori maggiormente seguiti in Colombia per le proprie abilità in salita, considerato l’erede di una generazione che si è tolta grandi soddisfazioni nel mondo del ciclismo professionistico. Nairo Quintana dovrebbe comunque essere il leader del Movistar Team al Giro d’Italia, in quanto Enric Mas dovrebbe prendere parte nuovamente al Tour de France dopo la brutta esperienza dello scorso anno, quando è stato fatto fuori da una caduta che ha coinvolto anche Richard Carapaz nella prima tappa. Una sfortuna incredibile per il corridore iberico, che si era messo adeguatamente in mostra nel corso della parte finale di stagione 2022, dopo aver lavorato a lungo con uno psicologo per fronteggiare la paura di affrontare le discese. La Movistar cercherà quindi di essere competitiva in entrambi i grandi giri, anche se la presenza di Tadej Pogacar per la lotta alla maglia rosa è davvero molto ingombrante per la concorrenza.

Ciclismo, a Waerenskjold la seconda tappa dell’AlUla Tour 2024

Vittoria danese nella seconda tappa dell’AlUla Tour 2024: Søren Waerenskjold, portacolori della Uno – X Mobility, si è imposto al termine della AlUla Winter Park – Sharaan Nature Reserve, frazione lunga quasi 200 km. Dopo la vittoria di Casper van Uden nella frazione inaugurale della corsa che si sta svolgendo in Arabia Saudita, oggi c’è stato un altro arrivo in volata, con Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan) che ha chiuso in seconda posizione davanti a Nils Eekhoff (Team dsm-firmenich PostNL). Grazie a questo successo, Waerenskjold è il nuovo leader della classifica generale.

La legge di Waerenskjold all’AlUla Tour

Non è stato facile arrivare in volata a Sharaan: il percorso è stato particolarmente complicato e presentava una salita finale di cinque chilometri al 4%. Sarebbe stato il trampolino di lancio per gli attaccanti, ma i velocisti sono riusciti ad avere la meglio. La frazione è stata animata da una fuga scattata grazie ai ventagli che hanno caratterizzato la prima parte di gara. Dal gruppo sono partiti Ali Al Shaikhahmed (selezione saudita), Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Cycling Team), Unai Zubeldia (Euskaltel-Euskadi), Yuma Koishi (JCL Team UKYO) e Arttasorn Pansaard (Roojai Insurance). Una volta che si è calmato il vento, però, il gruppo è riuscito a imporre un ritmo molto elevato che ha permesso il ricongiungimento e il gran finale in volata. La tappa è stata caratterizzata, nel finale, anche da un brivido che ha riguardato Davide Formolo: il corridore italiano in forza alla Movistar si è ritrovato con entrambe le ruote a terra a circa 35 km dalla conclusione, ma grazie al lavoro di suoi due compagni di squadra è riuscito a rientrare agevolmente in gruppo.

Lo sprint

Tra i tanti attacchi della giornata, il francese Pierre Latour ha provato ad anticipare la volata a un chilometro e mezzo dalla conclusione, ma il treno della Uno – X Mobility è stato impeccabile e lo ha ripreso a 300 metri dalla conclusione. Il Team dsm-firmenich PostNL ha cercato di scombinare i piani della formazione norvegese, ma non sono riusciti nell’impresa di vincere un’altra tappa dell’AlUla Tour. Lontani gli italiani dalle posizioni migliori: Gianluca Brambilla è undicesimo, mentre Matteo Sobrero ha chiuso subito dietro. Nella classifica generale provvisoria, Sobrero è il migliore degli azzurri, in quanto occupa la sesta posizione. Il portacolori della Jayco – AlUla è senza dubbio molto motivato a fare bene, non solo per ragioni di sponsor che coinvolgono la sua squadra, ma anche perchè ha dimostrato di essere partito con il colpo di pedale giusto in questo 2024.

AlUla Tour, vince Waerenskjold: la Uno – X guarda al Tour de France

La Uno – X Mobility conferma di essere una delle formazioni Professional più attrezzate per affrontare le corse più importati al mondo. Il team norvegese è stato invitato anche quest’anno a partecipare al Tour de France, nell’edizione che scatterà da Firenze. Il successo odierno dà molto morale a una squadra che affronterà la corsa francese ancora una volta con l’obiettivo di distinguersi al meglio nelle tappe, con l’obiettivo di cercare un successo parziale. La squadra è composta solo ed esclusivamente da corridori norvegesi e danesi e il corridore maggiormente di spicco per la Uno – X Mobility è senza dubbio Alexander Kristoff, corridore capace di vincere molte classiche del Nord nella propria carriera. Un corridore che può fare da chioccia a tanti giovani atleti che si stanno mettendo in evidenza in questa formazione così volenterosa di far bene. E domani si riparte: l’AlUla Tour affronterà la propria terza frazione, la AlUla International Airport – AlUla Camel Cup Track di 170 km. In gruppo ci sarà anche Alessandro De Marchi: il corridore della Jayco-AlUla, dopo la tappa di ieri, è stato curato con un cerotto sotto il mento, che si è reso necessario dopo una brutta caduta. Il friulano ha affrontato senza grossi problemi la frazione odierna.

Vuelta Valenciana, doppietta VF-Bardiani: Tonelli e Tarozzi in parata

La Vuelta Valenciana inizia con la doppietta della VF-Bardiani-CSF: la formazione italiana ha ottenuto la vittoria della prima frazione della corsa iberica con Alessandro Tonelli, che ha tagliato il traguardo in parata con il suo compagno di squadra Manuele Tarozzi. Un uno-due spettacolare per la squadra diretta da Bruno e Roberto Reverberi, squadra più piccola a livello di budget rispetto alle formazioni di categoria World Tour, ma formazione che non si tira mai indietro quando c’è da far crescere i giovani.

Doppietta VF-Bardiani alla Vuelta Valenciana

Alessandro Tonelli e Manuele Tarozzi facevano parte della fuga che ha animato la corsa fin dalle prime battute. Insieme a loro erano presenti nell’azione anche Fran Muñoz (Polti Kometa), Iñigo Elosegui (Kern Pharma), Gorka Sorarrain (Caja Rural), Alex Molenaar (Illes Balears Arabay) e Jetse Bol (Burgos). I sette fuggitivi sono andati d’accordo fino a 25 km dalla conclusione, quando, sulla salita conclusiva di giornata, il duo della VF-Bardiani ha superato tutti gli altri e si è involato verso il traguardo. La VF-Bardiani-CSF conquista così la tappa Benicássim – Castellón di 167 km vivendo anche un brivido finale, in quanto proprio negli ultimi 800 metri i due battistrada avevano sbagliato a girare ad un bivio e stavano per uscire fuori dal tracciato. Chiude in terza posizione lo spagnolo Oier Lazkano: il corridore del Movistar Team ha chiuso a 1’09”, mentre poco più indietro troviamo un altro dei fuggitivo di giornata, Alex Molenaar, che ha ottenuto la quarta piazza.

Milan regola la volata dei battuti

Ci ha pensato Jonathan Milan a regolare poi la volata dei battuti al termine della prima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana: il corridore della Lidl – Trek ha ottenuto la quinta piazza finale, andando a imporsi allo sprint dei corridori che hanno potuto lottare solo per un piazzamento. Nella classifica finale di tappa troviamo anche Filippo Fiorelli, altro corridore della VF-Bardiani-CSF, che ha conquistato l’ottava posizione, mentre Giovanni Aleotti ottiene il decimo posto. Da segnalare che Milan è riuscito a superare anche un corridore abile come Michael Matthews, segnale che l’azzurro sta attraversando davvero un ottimo periodo di forma: la Lidl – Trek, nel finale, ha cercato di colmare il gap, ma queste prime frazioni della Volta a la Comunitat Valenciana non sono semplici per i velocisti: i continui saliscendi della zona che si snoda nei dintorni di Valencia non aiuta le squadre delle ruote veloci, che devono sempre fare bene i calcoli per capire quando andare a riprendere gli attaccanti. Nel braccio di ferro tra fuggitivi e gruppo principale, questa volta ha vinto la fuga, ma già da domani ci potrebbe essere la rivincita del plotone.

Valenciana, doppietta VF-Bardiani anche in classifica generale

Al termine della prima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana è doppietta VF-Bardiani anche in classifica generale: Alessandro Tonelli è primo con 3 secondi di vantaggio sul proprio compagno di squadra. Per Tonelli si tratta di un ritorno alla vittoria dopo molti anni, in quanto si era imposto per la prima volta da professionista nel 2018, andando a vincere una frazione del Tour of Croatia. Da lì in poi non sono più arrivati acuti per il corridore che ha sempre difeso la divisa della squadra diretta da Bruno e Roberto Reverberi. A 31 anni è una bella soddisfazione, così come è un bel segnale il secondo posto di Tarozzi, corridore di 25 anni professionista dal 2022. Domani la Volta a la Comunitat Valenciana riprenderà con la seconda tappa, la Canals – Mancom de la Valldigna di 162 km.

Ciclismo, la Ineos-Grenadiers vuole salvare il Tour of Britain

La Ineos-Grenadiers vuole salvare il Tour of Britain. La corsa ciclistica britannica, la più importante che si svolge nel territorio inglese, è in seria difficoltà da diverso tempo, e si è parlato a lungo di una possibile cancellazione dal calendario. La formazione britannica, la più ricca al mondo con i suoi 50 milioni di euro l’anno di budget complessivo, vuole intervenire per far sì che la corsa non si perda.

Tour of Britain, la Ineos-Grenadiers al fianco degli organizzatori

La manifestazione britannica dovrebbe, nel corso del 2024, spegnere le 20 candeline. L’ex comitato organizzatore del Tour of Britain, SweetSpot, è entrato in “liquidazione volontaria” all’inizio di gennaio in quanto ha aver dovuto affrontare cause legali per oltre 1 milione di sterline. La società britannica ha gestito la gara dal 2004 al 2023, ma British Cycling ha ritirato l’accordo con SweetSpot. La società doveva infatti ancora versare nelle casse della federazione britannica circa 750.000 sterline, somma che si riferisce anche a tutti gli arretrati del passato.

il nuovo CEO John Allert ha cercato di lavorare fin da subito per far sì che il Tour of Britain non si perdesse. Trattandosi della corsa di casa, la Ineos-Grenadiers ha quindi deciso di lavorare al fianco degli organizzatori per far sì che in Gran Bretagna ci possa essere ancora una prestigiosa gara di ciclismo su strada. La notizia dell’intervento della Ineos-Grenadiers per il Tour of Britain è stata resa nota dallo stesso Allert, il quale ha dichiarato di essere desideroso di collaborare con la squadra britannica per salvare la gara.

La corsa potrebbe continuare

Allert è stato promosso a CEO del Tour of Britain proprio in seguito a diversi cambiamenti societari che hanno riguardato la Ineos-Grenadiers. Dopo l’addio di Rod Ellingworth e il ritiro di Dave Brailsford dal suo ruolo operativo, in quanto è diventato coordinatore di tutte le attività delle squadre sponsorizzate da Ineos, Allert è stato chiamato in causa per salvare le sorti della corsa. Grazie all’intervento di Ineos-Grenadiers, il Tour of Britain potrebbe salvarsi, mentre è ancora incerto il futuro della corsa femminile.

Ineos-Grenadiers, Bernal ritrova le sue buone sensazioni

In casa Ineos-Grenadiers sono arrivate recentemente delle buone notizie da Egan Bernal. Il vincitore del Tour de France 2019 e del Giro d’Italia 2021 ha preso parte ai campionati nazionali in Colombia come prima gara della stagione e ha ottenuto un sesto posto a cronometro oltre a un terzo posto nella prova in linea. Bernal ha chiuso alle spalle di Alejandro Osorio (GW Erco Shimano), che si è laureato campione colombiano, e di Sergio Higuita (Bora-hansgrohe). Il corridore, che ha perso tutta la stagione 2022 a causa di un terribile incidente in allenamento, quando è finito contro un autobus, ha affermato di sentirsi decisamente meglio rispetto al passato e di aver trovato la giusta condizione di forma, almeno per ora. I campionati nazionali potrebbero essere quindi un nuovo punto di partenza per Egan Bernal, corridore cresciuto sportivamente in Italia e che da diversi anni difende la maglia del team inglese. Nel corso del 2023 Bernal non ha ottenuto grandi risultati, ma se dovesse tornare ad avere il colpo di pedale del 2019 e del 2021 potrebbe davvero provare a lottare per la classifica generale del Tour de France con Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic. E’ ancora presto per poter lanciare un guanto di sfida contro i suoi avversari, ma il colombiano può davvero puntare a tornare il corridore che era, provando a fare classifica in una grande corsa a tappe, dove può far valere le sue doti di scalatore.

Ciclismo, cancellata la prima tappa dell’Etoile de Besseges per la protesta degli agricoltori

La protesta degli agricoltori in Francia hanno portato alla cancellazione della prima tappa dell’Etoile de Besseges, manifestazione ciclistica che avrebbe dovuto disputarsi oggi. La decisione si è resa necessaria in quanto la Prefettura del Gard ha spiegato che non sarebbe stato possibile mantenere le condizioni di sicurezza dei corridori in gara.

Etoile de Besseges e la protesta degli agricoltori

L’Etoile de Besseges è vittima della protesta degli agricoltori: il comitato organizzatore della corsa non avrebbe un numero di forze dell’ordine da schierare lungo il percorso per garantire la chiusura totale del traffico, e quindi la sicurezza dei ciclisti in gara. Gli agricoltori francesi, nei giorni scorsi, hanno bloccato diverse zone nei dintorni di Calais per poi assediare Parigi. Anche se la corsa si disputa nel sud della Francia, nei pressi di Nimes, il dispiegamento di forze dell’ordine è talmente grande che non è possibile impiegare le forze dell’ordine anche su questo fronte. La prima tappa dell’Etoile de Besseges, per la protesta degli agricoltori, viene così cancellata e non sarà recuperata.

Apertura del calendario francese

L’Etoile de Besseges è la prima gara a tappe del calendario ciclistico francese. La frazione inaugurale si sarebbe dovuta tenere a Bellegarde, lungo un circuito di 160 km che avrebbe ospitato sia la partenza che l’arrivo della corsa. Sono iscritti ciclisti davvero molto importanti a questa gara, particolarmente sentita non solo dalle formazioni francesi, ma anche da tutti i corridori che stanno preparando i primi obiettivi stagionali: uno dei nomi più prestigiosi al via è quello del corridore danese Mads Pedersen, campione del mondo ad Harrogate 2019, come quello di Alberto Bettiol, il corridore italiano che, sempre nel 2019, ha vinto il Giro delle Fiandre. Al via c’è anche la Corratec – Vini Fantini, formazione italiana che aveva deciso di schierare Valerio Conti come capitano.

Programmata su cinque giorni di corsa, prima della cancellazione della tappa odierna per la protesta degli agricoltori, l‘Etoile de Besseges ha ancora in calendario quattro tappe, tutte previste nel sud della Francia. Il comitato organizzatore non si è ancora espresso sulla possibilità di cancellare anche le altre tappe o se ci saranno delle modifiche ai percorsi: la situazione è tutta in divenire e questo non aiuta sicuramente i corridori, che programmano la stagione in ogni minimo dettaglio per arrivare in forma agli appuntamenti clou della stagione. La situazione è però difficilmente gestibile: proprio questa mattina gli agricoltori hanno bloccato la A63 a Marcheprime, nel dipartimento della Gironda. I loro mezzi hanno occupato tutta la strada, bloccando l’intero traffico.

Protesta degli agritolcoti, l’Etoile de Besseges vuole andare avanti

Nonostante la prima tappa sia stata annullata, il comitato organizzatore dell’Etoile de Besseges è seriamente intenzionato ad andare avanti nell’organizzazione della corsa. L’obiettivo è quindi quello di partire domani a Marguerittes, anche perchè la situazione nel nord del dipartimento dovrebbe essere un po’ più tranquilla. Resta da capire se questa ferma volontà di organizzare l’Etoile de Besseges, nonostante la protesta degli agricoltori, possa portare a delle modifiche sostanziali del tracciato. Per i corridori attesi al via della corsa, quindi, oggi c’è stata una giornata in più di allenamento nell’attesa che possano essere sciolte tutte le riserve inerenti il futuro dell’Etoile de Besseges – Tour du Gard, corsa che, stando alle indicazioni arrivate fino ad oggi, si farà. La cancellazione porterebbe infatti a un danno economico troppo importante per gli organizzatori, che non riuscirebbero a dare visibilità ai tanti partner che da molti anni sostengono la manifestazione ciclistica. E’ chiaro però che il protocollo UCI per la sicurezza dei ciclisti in gara ha delle regole molto chiare e definite, quindi è necessario trovare un punto d’incontro tra le forze disponibili e le esigenze di una corsa così prestigiosa.

Volta a la Comunitat Valenciana 2024: percorso, favoriti e dove vederla in tv

E’ tutto pronto per la classica corsa a tappe di inizio anno per il ciclismo europeo: la Volta a la Comunitat Valenciana è giunta all’edizione numero 75 e si disputerà su cinque tappe con sette squadre World Tour al via. Percorsi non troppo difficili ma ondulati attendono i corridori che affronteranno la gara che si disputerà dal 31 gennaio al 4 febbraio.

Volta a la Comunitat Valenciana 2024, il percorso

Scendiamo nel dettaglio del percorso della Volta a la Comunitat Valenciana 2024. La prima tappa si concluderà dopo il Desierto de Las Palmas, salita di 7,7 km al 5%. Dopo la punga picchiata, bisognerà vedere se i velocisti saranno stati in grado di tenere botta a questa ascesa. Senza dubbio gli attaccanti possono cercare di portare via un piccolo gruppo per giocarsi la vittoria finale. La conclusione della seconda frazione sarà molto simile alla prima: si concluderà dopo l’Alto Pla de Corrals, che non è la salita più difficile di questa Volta a la Comunitat Valenciana, ma sicuramente può rendere la vita complicata ai velocisti. L’ascesa misura più di cinque chilometri al 4%, con punte massime fino al 6%. Gli sprinter che riescono a tenere in salita possono ambire al successo. Sembra sorridere di più ai velocisti la terza frazione, la San Vicente del Raspeig – Orihuela (161 km), che farà da preludio alla frazione regina della Volta a la Comunitat Valenciana, la Teulada Moraira – Vall D’Ebo (175 km). Il traguardo è posto in salita dopo Puerto de BenimantellPuerto de ConfridesAlto de la Cabaña Puerto de Tollos, per un dislivello complessivo di 3600 metri. Domenica ci sarà la passerella conclusiva a Valencia, che come di consueto ospiterà il gran finale della corsa.

I favoriti

BORA – hansgrohe, UAE Team Emirates, Bahrain Victorious, Jayco AlUla, Intermarchè – Wanty, Lidl – Trek e Movistar, sono le formazioni World Tour al via. Insieme a loro ci saranno nove Pro Teams e tre formazioni Continental. Sulla carta, la BORA – hansgrohe parte con i favori del pronostico, in quanto può puntare sia su Alexander Vlasov che su Jai Hindley come capitani. La UAE Team Emirates risponde con Pavel Sivakov come leader: il corridore ha lasciato la Ineos – Grenadiers nel corso dell’ultima sessione di ciclomercato ed è molto motivato a fare bene con la nuova divisa. Schiera una formazione molto combattiva anche la Movistar, con Einer Rubio e Pelayo Sanchez, vincitore recentemente a Maiorca, che potrebbero provare a far saltare il banco. La Lidl – Trek cercherà di giocare le proprie carte in volata con Jonathan Milan, che torna a gareggiare dopo il lungo inverno. Vincitore della maglia ciclamino nel corso dell’ultima edizione del Giro d’Italia, il friulano vuole continuare a ben figurare dopo il passaggio nella formazione diretta da Luca Guercilena: il team sembra interamente dedito a lui in questa edizione della Volta a la Comunitat Valenciana. Attenzione anche alla Bahrain – Victorious, che potrebbe puntare alla classifica generale con Pello Bilbao, e alla Jayco – AlUla, che punterà su Filippo Zana.

Volta a la Comunitat Valenciana 2024, dove seguirla in tv

Gli italiani in gara alla Volta a La Comunitat Valenciana saranno 21. Tra di loro spiccano i nomi dei su citati Jonathan Milan e Filippo Zana, ma ci saranno anche, tra gli altri, Filippo Fiorelli, Marco Tizza, Alessandro Covi e Mirko Maestri. Lo scorso anno, ad imporsi alla Volta a La Comunitat Valenciana, fu Alberto Rui Costa, corridore già campione del mondo a Firenze nel 2013: il portoghese era riuscito a superare Giulio Ciccone, che fu autore di un ottimo avvio di 2023. In terza posizione chiuse il britannico Tao Geoghegan Hart, che ha anticipato lo spagnolo Pello Bilbao. La Volta a la Comunitat Valenciana sarà trasmessa in diretta tv tutti i giorni su Eurosport 2 e in streaming su Discovery Plus, eurosport.it, Sky Go e DAZN.

Ciclismo, il percorso della Strade Bianche 2024 supererà i 200 km

Grande novità per il percorso della Strade Bianche 2024: la corsa ciclistica che molti osservatori vorrebbero fosse considerata come la sesta classica monumento del ciclismo mondiale, avrà un percorso che per la prima volta nella sua storia supererà i 200 km. Il tracciato sarà quindi lungo 215 km contro i 187 km dello scorso anno.

Il percorso della Strade Bianche 2024

Si avvicina ormai. grandi passi il grande weekend delle Strade Bianche: sabato 2 marzo la corsa dello sterrato aprirà la stagione delle corse italiane di categoria UCI World Tour e UCI Women’s World Tour sotto l’organizzazione di RCS Sport. La Classica del Nord più a Sud d’Europa si rinnova aumentando chilometraggio e settori di sterrato sia nella versione femminile (137 km con 12 settori per 40 km di Strade Bianche) che in quella maschile (215 km con 15 settori per 71 km di Strade Bianche). La grande novità è l’introduzione di un circuito finale da ripetere due volte, previsto sia per gli uomini che per le donne: una scelta voluta per permettere al numeroso pubblico di assistere a più passaggi di entrambe le corse. Come di consueto, infatti, il pubblico non mancherà a Siena: sono moltissimi i cicloamatori che il giorno seguente prendono parte alla Granfondo, una delle più prestigiose gare amatoriali del calendario internazionale, e questi appassionati il giorno precedente la loro gara si riversano a bordo strada per applaudire i professionisti. Ad oggi ci sono già più di 7000 iscritti alla corsa senese per amatori.

Un percorso con tanto sterrato

Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi ripidi su sterrato. Sono presenti circa 71 km di strade sterrate divise in 15 settori (dei quali 12 sono in comune con la corsa femminile). La partenza verrà data dalla Fortezza Medicea di Siena e i primi chilometri saranno ondulati su asfalto fino a raggiungere il primo settore sterrato (2.1 km) perfettamente rettilineo costantemente in lieve discesa. Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera asperità della corsa che presenta un lungo tratto in salita con pendenze anche oltre il 10%. Dopo due settori impegnativi si affronta la salita di Montalcino, la seconda asperità di giornata (4 km, 5%). Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11.9 km) e 6° (8.0 km) settore di sterrato, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi, con parecchie curve e saliscendi. Dopo il secondo passaggio in Buonconvento la corsa arriva a Monteroni d’Arbia. Ancora due settori prima di raggiungere il Monte Sante Marie, che spesso ha deciso le sorti della corsa senese. A Monteaperti c’è poi il 9° settore di soli 600 m, ma con uno strappo in sterrato con pendenze a doppia cifra. A Vico d’Arbia inizia il circuito finale con i settori di Colle Pinzuto (14°) e delle Tolfe (15°) posizionati, al secondo passaggio, a 10 km dal traguardo.

Gli ultimi chilometri della corsa si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo Da lì inizia la salita di via Santa Caterina, con punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. fino al traguardo, che come di consueto sarà posizionato a Piazza del Campo. Nel 2023 si sono imposti Demi Vollering tra le donne e Tom Pidcock tra gli uomini.

AlUla Tour 2024, van Uden beffa Groenewegen nel primo sprint

Vittoria del giovane Casper van Uden nella prima tappa dell’AlUla Tour, corsa a tappe che ha preso il via quest’oggi in Arabia Saudita. L’olandese ha superato allo sprint nientemeno che Dylan Groenewegen, il principale favorito per il successo finale alla vigilia della frazione che si è disputata lungo 149 km, con partenza e arrivo ad Al Manshiya Train Station. Grazie a questo successo van Uden guida l’AlUla Tour, indossando la maglia di leader della classifica generale.

AlUla Tour, Van Uden in trionfo

A soli 22 anni, Casper van Uden ottiene la sua prima vittoria in carriera all’esordio stagionale in questo 2024. Il corridore olandese, cresciuto all’interno del Development Team Dsm, la formazione giovanile del Team dsm-firmenich PostNL, si era messo in evidenza nel 2021 vincendo la Ronde van de Achterhoek, prestigiosa corsa olandese. Ma ora il giovane olandese ha messo in fila nientemeno che Dylan groenewegen e il belga Tim Merlier, rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Si tratta quindi di una vittoria decisamente importante, che conferma anche l’ottimo stato di salute generale del Team dsm-firmenich PostNL, che come squadra ha già centrato due successi stagionali.

Si rivede Malucelli

Buon guizzo di Matteo Malucelli nella prima tappa dell’AlUla Tour. Il corridore romagnolo, nel corso dell’inverno, è stato ingaggiato dalla formazione giapponese JCL Team UKYO dopo una stagione trascorsa con la Bingoal-WB: partito senza pressioni, l’azzurro ha centrato una top-10 importante. Bene anche Davide Cimolai, nei primi 10 dopo un ottimo avvio di stagione in Spagna. In classifica generale il migliore degli italiani è invece Matteo Sobrero, quarto: l’azzurro ha conquistato la posizione grazie agli abbuoni che sono stati messi in palio nel corso della frazione inaugurale dell’AlUla Tour.

Van Uden vince lo sprint caotico all’AlUla Tour

Negli ultimi chilometri c’è stato davvero molto caos e non è stato facile, per i velocisti, prendere la posizione giusta, nemmeno per Van Uden. Proprio il corridore olandese ha spiegato infatti che c’è stata davvero una grande battaglia per le posizioni migliori. L’obiettivo del Team dsm-firmenich PostNL era quello di essere davanti a tutti negli ultimi metri: il segreto del successo è stato senza dubbio dettato dal fatto che i corridori del treno sono riusciti a mantenere la calma in una situazione tutt’altro che semplice. Per Van Uden, ora c’è un piccolo peso dalle sue spalle, poiché l’anno scorso non è sempre stato facile. L’olandese era atteso ai nastri di partenza anche nel 2023, ma dopo il traguardo ha spiegato che lo scorso anno avrebbe voluto fare troppe cose, e da questa sua volontà di arrivare un po’ dappertutto ne sono nati parecchi errori. Parole di elogio sono state rivolte anche nei confronti di John Degenkolb, che ha rinnovato il contratto con il Team dsm-firmenich PostNL fino al 2025: tutta la squadra considera il vincitore della Milano-Sanremo e della Parigi-Roubaix 2015 come un padre, quindi la notizia del rinnovo è stata accolta con entusiasmo da tutto il gruppo.

La seconda tappa

La seconda tappa dell’AlUla Tour 2024 inizierà con Van Uden in maglia di leader della classifica generale. La seconda frazione, la AlUla Winter Park – Sharaan Nature Reserve (199.1 km) presenta un finale accidentato, che renderà sicuramente difficile la vita ai velocisti. C’è quindi da attendersi un lungo braccio di ferro tra i team delle ruote veloci, che cercheranno fino alla fine di portare i propri capitani a giocarsi il successo in volata, e le altre formazioni, che vorranno far sì che vada in porto la fuga. Come di consueto avviene in Arabia Saudita, anche il vento sarà un fattore chiave nell’economia della tappa. Bisognerà quindi valutare bene tutte le varianti per capire quale potrà essere la strategia vincente per portare a casa il successo in questa manifestazione.