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Tag: Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2024, Vingegaard si impone a Valle Castellana ed è nuovo leader

Jonas Vingegaard si impone al termine di un vero e proprio show nella quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2024, la Torricella Sicura-Valle Castellana di 144 km. Il corridore danese, vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, ha ottenuto un successo davvero importante grazie a un’azione solitaria nata a 29 km dal traguardo, sulle ultime rampe della salita di San Giacomo, posta prima del finale. Uno scatto che ha lasciato i propri compagni sul posto: Vingegaard si impone distanziando tutti gli avversari di più di un minuto, e diventa così il nuovo leader della Tirreno-Adriatico 2024 a due tappe dalla conclusione.

Tirreno-Adriatico 2024, fuga solitaria di Vingegaard a Valle Castellana

La tappa odierna ha visto l’azzurro Jonathan Milan partire con la maglia di leader dopo il grande trionfo ottenuto ieri allo sprint. Ma oggi, con l’arrivo delle prime salite, era inevitabile che l’azzurro della Lidl-tre avesse dovuto cedere il simbolo del primato. La frazione è stata animata da una fuga di dieci corridori: Alessandro De Marchi (Jayco AlUla), Niccolò Bonifazio (Corratec-Vini Fantini), Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale), Clement Davy (Groupama-FDJ), Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Simon Clarke (Israel-PremierTech), Ivan García Cortina (Movistar), Damien Howson (Q36.5), Kasper Asgreen (Soudal-QuickStep) e Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility).

29 km di fuga per Vingegaard

Nel finale, sulla salita di San Giacomo, rimangono da soli in testa Alessandro De Marchi, Andrea Vendrame e Magnus Cort Nielsen, ma la Visma – Lease a Bike impone un ritmo elevato, che non concede tregua ai fuggitivi. Quando la squadra olandese è ancora nel pieno controllo della situazione, Vingegaard lancia l’attacco. Mancano 29 km alla conclusione, in particolare siamo a 5 km dalla vetta del San Giacomo, la salita più dura di giornata. Il danese scollina da solo, si lancia giù per la discesa e affronta senza problemi l’asperità che porta fino al traguardo.

Tirreno-Adriatico 2024, Valle Castellana è di Jonas Vingegaard

Dietro Jonas Vingegaard si piazzano Juan Ayuso e Jai Hindley, che chiudono a 1’12” dal vincitore. Il primo degli italiani al traguardo è Lorenzo Fortunato, undicesimo a quasi 3 minuti. Vingegaard ha fatto il vuoto e ha così ipotecato la classifica generale della Tirreno-Adriatico 2024 a due tappe dalla conclusione, anche perchè la graduatoria dice che il danese è in testa con 54″ su Ayuso e 1’20” su Hindley. Migliore degli italiani in classifica generale è il laziale Antonio Tiberi, nono a 2’57”.

La dedica

Con questa vittoria ottenuta nella Giornata Internazionale della Donna, Jonas Vingegaard ha voluto dedicare il trionfo a sua moglie. Il corridore della Visma – Lease a Bike aveva deciso di saltare la Strade Bianche proprio per rimanere un po’ di più con la famiglia in un mese, quello di marzo, che lo vedrà molto poco a casa.

“Dedico questa vittoria a mia moglie, è grazie a lei se negli ultimi anni sono riuscito a migliorare tanto come corridore. Mi sta sempre vicino, è sempre al mio fianco e questo per me è molto importante. La squadra ha fatto un grande lavoro, come avevamo pianificato. Abbiamo fatto la corsa dura e sull’ultima salita i ragazzi mi hanno lanciato nel modo perfetto per lanciarmi da solo. Sapevo che la mia condizione era buona, quindi abbiamo preso al volo l’occasione di prendere la maglia azzurra. Come squadra siamo stati fortissimi e sono felice di aver ripagato i miei compagni per il grande lavoro svolto. Domani sarà un’altra giornata dura, vedremo cosa succederà. Per ora mi godo la maglia azzurra e la vittoria di tappa”.

Parigi-Nizza 2024, la tappa regina modificata per la neve

La tappa regina della Parigi-Nizza 2024, che avrebbe dovuto disputarsi domani con partenza da Nizza e arrivo in salita ad Auron, è stata pesantemente modificata a causa delle pessime condizioni meteo che si stanno abbattendo sulle Alpi marittime. In particolare, la neve sta mettendo a dura prova tutta la zona, rendendo impossibile per la carovana salire ad alte quote. La frazione di domani, sabato 9 marzo, presentava oltre 3500 metri di dislivello: il nuovo tracciato proposto dal comitato organizzatore ne prevede solo 2000, mantenendola quindi impegnativa ma non così dura come inizialmente preventivato.

Parigi-Nizza 2024, la neve blocca la tappa regina

La neve si abbatte sulla Parigi-Nizza 2024: a causa delle avverse condizioni meteorologiche previste nel dipartimento delle Alpi Marittime, il comitato organizzatore della corsa si è ritrovata costretta a modificare pesantemente la tappa più attesa. La frazione di sabato 9 marzo 2024 manterrà solo i primi 89 chilometri, con la cancellazione della salita di La Colmiane e l’ascesa finale verso Auron. I ciclisti si dirigeranno verso la salita di Madone d’Utelle, che sarà l’unica ascesa della giornata. Lunga 15,3 chilometri con una pendenza media del 5,7% e tratti all’8%, questa salita porterà all’arrivo dopo appena 104 chilometri di gara. Le condizioni meteorologiche avverse, con la minaccia di neve in quota, hanno spinto gli organizzatori a prendere questa decisione in consultazione con giudici di gara, rappresentanti delle squadre e dei corridori, al fine di garantire la sicurezza dei partecipanti.

Neve sulla Parigi-Nizza 2024

Non è la prima volta, nella storia della Parigi-Nizza, che le condizioni meteorologiche avverse portano a una cancellazione. Già la cronometro di questa edizione 2024 è stata fortemente condizionata dalla pioggia che si è abbattuta su Auxerre, ma anche nel recente passato diverse tappe della corsa francese sono state modificate a causa di cattive condizioni meteo. Il freddo si è abbattuto sulla Francia proprio nel mese di marzo, momento in cui i corridori stanno preparando le classiche di Primavera: la Parigi-nizza è un appuntamento fondamentale per tutti i ciclisti che la prossima settimana vogliono affrontare la Milano-Sanremo, ma la neve ha fatto sì che la corsa venisse pesantemente modificata.

Il nuovo percorso

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale rilasciato dal comitato organizzatore, a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli che si stanno vivendo dal dipartimento delle Alpi Marittime, e in funzione delle previsioni meteorologiche per il fine settimana, al fine di garantire la sicurezza dei corridori, gli organizzatori hanno deciso di modificare il percorso della tappa 7. La decisione è stata presa in accordo con la città di Nizza, il Metropolis della Costa Azzurra, la prefettura delle Alpi Marittime e d’intesa con il collegio dei commissari dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), i rappresentanti delle squadre e dei corridori (A.I.G.C.P, C.P.A). L’arrivo sarà quindi in vetta alla Madone d’Utelle, 15,3 km di salita con una pendenza media del 5,7%, e passaggi all’8%. La Madone d’Utelle ha già ospitato la Parigi-Nizza nel 2016, con Ilnur Zakarin ha alzato le braccia davanti a Geraint Thomas e Alberto Contador.

Partendo da Nizza, i corridori avranno molto da fare con un programma di 104 chilometri e 2.000 metri di dislivello. Vengono mantenuti i primi 89 chilometri della tappa iniziale. A Saint-Jean La Rivière i corridori saranno ai piedi della salita finale che promette una spettacolare battaglia finale tra i favoriti per la vittoria della classifica generale.

Parigi-Nizza 2024, Olav Kooij vince la volata di Sisteron

Vittoria dell’olandese Olav Kooij nella tappa odierna della Parigi-Nizza 2024, la Saint-Sauveur-de-Montagut – Sisteron (193.5 km). Un gran bel successo per il portacolori della Visma – Lease a Bike, che ha superato il campione del mondo di Harrogate 2019, Mads Pedersen, e Pascal Ackermann. Grazie all’ottima prova dell’olandese, la Lidl-Trek non riesce a realizzare la doppietta dopo essersi imposta alla Tirreno-Adriatico con Jonathan Milan.

Parigi-Nizza 2024, Kooij si impone a Sisteron

La tappa è stata animata da una fuga composta da Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Mathijs Paasschens (Lotto Dstny), Alexis Gougeard (Cofidis), Mathias Norsgaard (Movistar), Sandy Dujardin e Pierre Latour (TotalEnergies). Il loro vantaggio non è mai andato oltre i due minuti. Questo ha dato a Victor Campenaerts e a Pascal Eenkhoorn la possibilità di rientrare sui fuggitivi a 80 km dal traguardo. In questa situazione così particolare, il gruppo è riuscito a prendere in mano le redini della situazione con le squadre dei velocisti che hanno colmato il gap a 10 km dal traguardo. Imperiale, all’ultimo chilometro, è stata la volata di Olav Kooij, che ha potuto alzare le braccia al cielo davanti al campione del mondo di Harrogate 2019.

La classifica generale

La classifica generale della Parigi-Nizza 2024, dopo la vittoria di Kooij a Sisteron, vede Luke Plapp vestire la maglia gialla di leader della classifica generale con 13 secondi di vantaggio sul colombiano Santiago Buitrago e 27 secondi sull’americano Brandon McNulty. Non ci sono italiani nelle prime posizioni della classifica generale: sta tuttavia continuando a disputare un’ottima Parigi-Nizza il nostro Matteo Trentin, settimo al traguardo quest’oggi. Il suo passaggio alla Tudor Pro Cycling Team, dopo diversi anni alla UAE Team Emirates, sembra aver dato nuovo vigore al corridore italiano, che potrebbe provare a ritagliarsi un ruolo da protagonista sulle prossime classiche del pavè.

Parigi-Nizza 2024, Kooij punterà al Giro d’Italia

Per Olav Kooij, invece, si tratta del quarto successo stagionale e il secondo in questa edizione della Parigi-Nizza: un grande avvio di stagione per il corridore della Visma – Lease a Bike, che affronterà per la prima volta in carriera, a maggio, il Giro d’Italia. Il suo obiettivo sarà quello di imporsi nelle volate grazie anche al supporto di un grande fuoriclasse come Wout van Aert, anch’egli al via della gara a tappe italiana.

Finale difficile

La Parigi-Nizza 2024 riprenderà domani con la Sisteron – La Colle-sur-Loup (198.2 km), un’altra frazione particolarmente impegnativa dove chi punta alla classifica generale può ambire a fare il colpaccio. Non dimentichiamo però che nel fine settimana ci attendono due tappe davvero molto impegnative: sabato ci sarà la Nizza – Auron (173 km), con arrivo in salita, mentre domenica, sul circuito di Nizza, ci saranno sei gran premi della montagna da affrontare. sarà quindi un finale di corsa molto difficile, che prenderà il corridore più completo. In questo momento, la squadra da battere è la UAE Team Emirates, che ha dimostrato di avere, con i propri corridori, un’ottima condizione di forma: Remco Evenepoel, Primoz Roglic ed Egan Bernal proveranno a far saltare il banco, probabilmente già a partire da domani. Di terreno per attaccare ce ne è molto ma non si può arrivare ad aspettare l’ultima tappa con la speranza di ribaltare la classifica generale.

Tirreno-Adriatico 2024, Jonathan Milan si prende tappa e maglia a Giulianova

Si tinge d’azzurro la Tirreno-Adriatico 2024: Jonathan Milan conquista la tappa di Giulianova, la quarta di questa edizione, e grazie al successo si prende anche la maglia di leader della classifica generale strappandola allo spagnolo Juan Ayuso. Un grande trionfo per il corridore friulano, che nei giorni scorsi aveva dimostrato davvero grande regolarità: terzo nella cronometro nella giornata inaugurale di lunedì, secondo ieri a Gualdo Tadino e vincitore oggi a Giulianova. Una Tirreno-Adriatico perfetta fino ad oggi, ultima tappa per velocisti prima delle salite che contraddistinguono le frazioni di domani e di sabato.

Jonathan Milan, colpo doppio a Giulianova

Il colpo doppio di Jonathan Milan. Giulianova è arrivato al termine di una giornata caratterizzata ancora una volta da meteo incerto: dopo la partenza da Arrone, i 207 km sono stati animati dalla fuga di Alex Toilo (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Davide Bais (Team Polti Kometa), Lorenzo Quartucci (Team Corratec – Vini Fantini), Mirco Maestri (Team Polti Kometa), Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling Team) e Jonas Abrahamsen (Uno-X). Quest’ultimo corridore è riuscito a resistere fino a 500 metri dal traguardo, posto in leggera ascesa: una volata non proprio per specialisti, ma per corridori capaci di resistere anche in salita. Milan ha dimostrato di essere migliorato tantissimo, rispetto allo scorso anno, quando la strada tende ad andare in ascesa: dopo il grande lavoro dei suoi compagni è riuscito a superare nientemeno che Jasper Philipsen, il corridore che, senza dubbio, è l’uomo più forte del gruppo quando bisogna affrontare questo tipo di finali.

Tirreno-Adriatico 2024, la classifica dopo la vittoria di Milan a Giulianova

La nuova classifica generale della Tirreno-Adriatico 2024, al termine della frazione con arrivo a Giulianova, vede Jonathan Milan nuovo leader della classifica generale (maglia azzurra) con con 4 secondi di vantaggio sullo spagnolo Juan Ayuso, 18″ sul francese Kévin Vauquelin, 21″ su Antonio Tiberi e 26″ su Jonas Vingegaard. Proprio questi ultimi due corridori sono sotto la lente d’ingrandimento in vista della tappa di domani, la Torricella Sicura – Valle Castellana, 144 km con arrivo al termine di una salita non complicata ma non adatta agli sprinter, anche perchè posizionata subito dopo l’ascesa di san Giacomo, a sua volta lunga 11,9 km. Insomma, gli scalatori sono chiamati a dare il massimo: Jonas Vingegaard è il campione in carica degli ultimi due Tour de France, quindi è chiamato a dare un segnale importante. Antonio Tiberi deve invece dimostrare di aver ottenuto dei miglioramenti in salita, lui che nasce cronoman e che potrebbe diventare uomo da grandi corse a tappe.

Milan può sognare la Milano-Sanremo

Anche se domani Jonathan Milan perderà la maglia di leader della classifica generale, è stato dato un segnale forte in vista della Milano-Sanremo: il friulano può davvero competere per vincere la Classicissima. Queste le due dichiarazioni in conferenza stampa dopo il trionfo:

“Ho lanciato un urlo liberatorio, cercavo il successo da diversi giorni e oggi ci siamo riusciti. Questa Tirreno-Adriatico è molto importante per me perchè mi sto preparando per le classiche: lì avremo un team molto forte, per ora punto a finire bene la Tirreno, poi vedremo cosa succederà. Nei giorni scorsi ho fatto degli errori: a volte sono rimasto scoperto troppo presto, altre volte non ho seguito i miei compagni: ogni giorno ci sono molti fattori che influenzano il risultato. A volte si vorrebbe fare tutto alla perfezione ma non è possibile, l’importante è crescere e migliorare sempre di più. Sono felice di essere migliorato in salita, oggi ho avuto qualche difficoltà ma in generale è sia il frutto del lavoro che una grande condizione. I Giochi Olimpici di Parigi su strada? Per ora so che sarò impegnato su pista, se dovesse arrivare la convocazione su strada mi metterò a disposizione. E’ un peccato che il programma olimpico non permetta di fare l’abbinata: vorrei fare un po’ tutto, ma le date sono quelle che sono”.

Parigi-Nizza 2024, Buitrago vince sul Mont Brouilly: Plapp nuovo leader

Santiago Buitrago ha conquistato la vittoria in solitaria nella quarta tappa della Parigi-Nizza 2024, la prima in salita, con arrivo a Mont Brouilly. Il ciclista colombiano del Bahrain Victorious ha preceduto di pochi secondi Luke Plapp (Team Jayco-AlUla), che aveva lanciato l’azione decisiva sulla penultima salita, ma è stato raggiunto e superato da Buitrago nell’ascesa conclusiva.

Buitrago show sul Mont Brouilly

E’ quindi doppietta per la Bahrain-Victorious in questa splendida giornata per l’intero team. Dopo il trionfo nella tappa della Tirreno-Adriatico 2024, la formazione del Bahrain è andata a vincere anche alla Parigi-Nizza con il corridore colombiano, ragazzo che in futuro potrebbe provare a conquistare la classifica generale di una grande corsa a tappe. Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) ha vinto la volata dei battuti, piazzandosi terzo dietro i primi due. I primi due della tappa, invertendo le posizioni, hanno anche conquistato le prime due posizioni della classifica generale: il campione australiano si è infatti assicurato la Maglia Gialla con un vantaggio di 13 secondi sul colombiano, mentre l’ex leader Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è scivolato in terza posizione a 27 secondi. Una Parigi-Nizza che continua quindi a cambiare leader in una corsa incerta fin dal primo giorno.

La tappa

La tappa odierna della Parigi-Nizza è stata caratterizzata da numerosi attacchi e contrattacchi nei primi chilometri, ma nessuno è riuscito a prendere il largo fino al primo GPM della giornata. Successivamente, una fuga si è formata con Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Jasper De Buyst (Lotto Dstny), Stefan Bissegger (EF Education – Easypost) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). L’azione è stata ripresa a 45 km dal traguardo: il ritmo altissimo è proseguito fino alla fine, quando Plapp, che ha tentato l’azione solitaria, è stato raggiunto da Buitrago. Il colombiano ha superato il proprio avversario nell’ultimo chilometro e mezzo e si è così imposto in solitaria.

Parigi-Nizza 2024, Buitrago si impone sul Mont Brouilly

Per quanto riguarda i grandi favoriti della vigilia alla Parigi-Nizza, dopo la vittoria di Buitrago sul Mont Brouilly, ha conquistato la quarta posizione Remco Evenepoel, alle spalle di Skjelmose, mentre Egan Bernal e Primoz Roglic chiudono poco più indietro, con un ritardo di 39 secondi da Buitrago. Tra gli uomini di classifica, quello messo peggio è senza dubbio Primoz Roglic, che deve ancora recuperare 1’10” dal leader Luke Plapp, ma è anche vero che da qui a domenica ci sono ancora molte salite che potrebbero sconvolgere la corsa. Per quanto riguarda gli italiani, il migliore in classifica generale è Luca Vergallito, in 34/a posizione.

La tappa di domani

La corsa riprenderà domani con la Saint-Sauveur-de-Montagut – Sisteron (193.5 km), frazione che si concluderà con una lunghissima discesa. Senza dubbio ci sarà ancora spazio per poter attaccare in una corsa così incerta e combattuta: chi avrà gambe e generosità da vendere può arrivare fino al traguardo e provare a guadagnare posizioni in classifica.

Tirreno-Adriatico 2024, Phil Bauhaus si impone a Gualdo Tadino

Vittoria di Phil Bauhaus nella terza tappa della Tirreno-Adriatico 2024, con arrivo a Gualdo Tadino. Il gruppo ha lasciato la Toscana per approdare in Umbria con una frazione molto lunga (225 km) caratterizzata da tanto freddo e pioggia. La corsa si è decisa allo sprint, con il corridore della Bahrain-Victorious che ha superato in volata Jonathan Milan, secondo dopo l’ennesima grande prova. La maglia di leader della classifica generale resta sulle spalle di Juan Ayuso (UAE Team Emirates).

Tirreno-Adriatico 2024, sprint vincente di Bauhaus a Gualdo Tadino

A Gualdo Tadino brilla la stessa di Phil Bauhaus, corridore che è al suo secondo sigillo in carriera nella Corsa dei Due Mari. Il tedesco non vince spesso, ma quando è in condizione riesce sempre a dire la sua nelle volate ristrette. Il finale di una frazione così impegnativa ha messo a dura prova tutti: correre una tappa così lunga sotto la pioggia non è semplice, e nel finale non sono mancate alcune cadute. La prima parte di gara è stata animata da una fuga di Jan Stöckli (Team corratec – Vini Fantini), già all’attacco ieri, e Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè): quest’ultimo è stato ripreso solo a pochi chilometri dalla fine, dimostrando grandissima combattività. A fare l’andatura nelle fasi finali sono stati soprattutto gli uomini della EF – EasyPost, ma negli ultimi chilometri è stata la Bahrain-Victorious a pilotare al meglio le operazioni. Agli ultimi 300 metri, una caduta fa fuori Jasper Philipsen: il corridore, vincitore ieri a Follonica, ha affrontato male l’ultima curva e ha toccato terra, travolgendo anche un altro corridore della Cofidis. L’incidente è occorso quando la volata era già lanciata: Jonathan Milan sembrava in grado di rimontare, ma Bauhaus è stato più forte. Il tedesco, dopo la tappa, ha dichiarato che non pensava di poter riuscire a vincere, ma si è trovato a proprio agio in una frazione così impegnativa.

Ayuso resta leader della generale

Cambia un po’ la classifica generale dopo la tappa di Gualdo Tadino della Tirreno-Adriatico 2024: lo spagnolo Juan Ayuso resta sempre leader della generale, con Jonathan Milan secondo a sei secondi di ritardo dalla vetta della graduatoria. Il francese Kévin Vauquelin della Arkea-B&B Hotels è ora terzo a 14″, mentre il laziale Antonio Tiberi occupa la quarta posizione a 17″. Nelle parti alte della generale c’è anche Jonas Vingegaard, il vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, che è quinto. In attesa del complicato arrivo di domani a Giulianova, la corsa è quindi davvero molto aperta, con tanti corridori che possono ambire a vestire la maglia azzurra al termine della frazione conclusiva prevista per domenica a San Benedetto del Tronto, come da tradizione.

Tirreno-Adriatico, Milan secondo allo sprint a Gualdo Tadino

Al termine dello sprint finale caratterizzato dalla caduta di Jasper Philipsen, Jonathan Milan è soddisfatto del buon piazzamento conquistato: l’azzurro ha spiegato che il fatto di aver tenuto bene in classifica dopo così tanti chilometri è sicuramente un segnale importante in vista dei prossimi appuntamenti. Insieme a Filippo Ganna, quello di Milan è uno dei nomi papabili in casa Italia per una possibile vittoria alla Milano-Sanremo: per un velocista come lui, resistere sulle salite proposte oggi è senza dubbio un segnale di grande forma. Mancano ancora dieci giorni alla Classicissima di Primavera e si può ancora lavorare per migliorare.

Ciclismo, l’UCI cambia le regole sui caschi da cronometro

L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha deciso di imporre delle nuove regole inerenti i caschi da cronometro. La decisione è stata resa nota attraverso un comunicato stampa ufficiale e fa seguito alla cronometro che ha aperto l’edizione 2024 della Tirreno-Adriatico, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore, e alla cronometro a squadre che si è disputata il giorno seguente con partenza e arrivo ad Auxerre per la Parigi-Nizza. In entrambe le circostanze, diverse squadre hanno fatto correre i propri corridori con dei caschi nuovi, decisamente vistosi dal punto di vista estetico, che hanno suscitato anche l’ilarità da parte di una fetta di pubblico. Adesso, però, le cose sono destinate a cambiare.

L’UCI interverrà sui caschi da cronometro

Secondo quanto riportato dall’UCI, i caschi da cronometro, negli ultimi anni, hanno avuto degli studi sempre più importanti riguardo l’aerodinamica. E’ infatti necessario, per i corridori, essere un tutt’uno con la propria bicicletta: ogni anno vengono realizzati degli studi importanti in galleria del vento per capire come avere dei guadagni aerodinamici quando si pedala da soli contro il tempo. L’UCI spiega però che la priorità di chi progetta i caschi da crono deve essere quella di salvaguardare la sicurezza dei corridori: la funzione primaria del casco deve essere infatti quella di proteggere il ciclista in caso di caduta, e questa deve essere sempre la priorità quando si realizza un casco.

Sicurezza al primo posto

L’attenzione dei media e degli appassionati è stata molto alta, in questi ultimi giorni, sui caschi da cronometro. Il team Visma – Lease a Bike si è presentato al via della cronometro inaugurale della Tirreno – Adriatico 2024 con un casco molto grande: a detta degli ingegneri che lo hanno progettato, la forma così particolare del casco serve proprio per andare a riempire quello spazio che si forma tra le leve del manubrio e la testa dei corridori.

Stretta dell’UCI sui caschi da cronometro

Altri caschi sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’UCI: in particolare, diverse squadre stanno utilizzando dei caschi da crono con una parte inferiore fatta a mò di cuffia, che avvolge tuta la parte inferire del viso. Anche questa cuffia è stata studiata per rendere sempre più aerodinamico il corridore. Si è fatto però notare che le vittorie nelle cronometro della Parigi-Nizza e della Tirreno-Adriatico 2024 sono andate a corridori della UAE Team Emirates, che non hanno fatto uso di caschi eccessivamente particolari per affrontare la prova contro il tempo. Al di là di tutto, sono molti gli osservatori che si domandano se questa ricerca così esasperata dell’aerodinamica possa portare a un vero beneficio in termini di risultati: Jonas Vingegaard, nella giornata di lunedì, ha chiuso nono la cronometro della Tirreno-Adriatico indossando il nuovo casco, ma la sua prova è stata condizionata dal maltempo. Anche nella cronosquadre di ieri alla Parigi-Nizza, però, la Visma-Lease a Bike, con i nuovi caschi, non è riuscita ad ottenere la vittoria, conquistando il quinto posto.

Nuove regole in arrivo

Quello che è certo è che dal 2 aprile 2024 entreranno in vigore delle nuove regole che saranno varate dall’Unione Ciclistica Internazionale inerenti l’utilizzo di questi caschi da cronometro. L’UCI vuole puntare a porre l’accento più sulla sicurezza dei corridori che sull’aerodinamicità, anche nelle prove contro il tempo, dove si raggiungono delle velocità davvero elevate. Nel frattempo, questi caschi finiti sotto la lente d’ingrandimento non potranno essere usati in corsa, ma si tornerà ai caschi da crono più tradizionali, come nel recente passato.

Parigi-Nizza 2024, la cronosquadre è della UAE Team Emirates: McNulty in giallo

UAE Team Emirates sugli scudi nella cronosquadre della Parigi-Nizza 2024, con partenza e arrivo ad Auxerre. La formazione degli Emirati Arabi è stata la più veloce sul percorso di 26,9 km, fermando l’orologio sul tempo di 31’23”. Grazie a questa bellissima prestazione di squadra, Brandon McNulty è la nuova maglia gialla della Parigi-Nizza, davanti ai suoi compagni Finn Fisher-Black e Joao Almeida.

Parigi-Nizza 2024, festa UAE Team Emirates nella cronosquadre

c’era grande attesa alla Parigi-Nizza 2024 riguardo la cronosquadre di oggi: anche il fatto che il tempo sarebbe stato preso sul primo corridore e non sull’ultimo ha destato molta curiosità, in quanto in genere il tempo, in questo tipo di esercizio, viene preso sul quarto al traguardo di ogni squadra. La formazione della UAE Team Emirates ha confermato di essere in ottima condizione di forma, non solo con un Pogacar straripante alla Strade Bianche, ma anche grazie alle belle prestazioni fornite dal resto della squadra. L’americano Brandon McNulty, nuovo leader della classifica generale, ha già vinto due gare in questa stagione, e sarà un uomo da tenere in considerazione anche in vista delle classiche. La UAE Team Emirates ha superato di 15 secondi la formazione australiana della Jayco-AlUla, team che tradizionalmente è specializzato nelle cronometro a squadre, e ha rifilato 20 secondi alla EF – EasyPost.

Parigi-Nizza, la cronosquadre non premia Evenepoel e Roglic

Si ferma ai piedi del podio la Soudal Quick Step di Remco Evenepoel: il corridore belga dovrà quindi mettere in conto di affrontare anche Joao Almeida e Brandon McNulty nelle prossime tappe se vuole ambire a conquistare la maglia gialla di leader della classifica generale. Evenepoel deve recuperare ora 18 secondi in graduatoria: un gap non eccessivo da qui alla fine della corsa, ma sicuramente considerevole se si pensa che la formazione belga, sulla carta, avrebbe potuto ambire a fare molto di più.

Se Remco Evenepoel non ride, Primoz Roglic non può essere soddisfatto al termine di questa cronosquadre della Parigi-Nizza ad Auxerre. L’undicesimo posto della Bora-hansgrohe a 54 secondi dalla UAE Team Emirates non è un buon risultato né per la squadra tedesca né per il corridore sloveno, che è partito con l’ambizione di vincere la Corsa al Sole. Va meglio, invece, la Ineos-Grenadiers di Egan Bernal, che ottiene la quinta posizione finale alle spalle della Soudal Quick Step.

Visma-Lease a Bike, i nuovi caschi non convincono

A poco sono invece serviti i nuovi caschi futuristici della Visma – Lease a Bike. Da ieri, tra gli appassionati di ciclismo, non si parla di altro: la formazione olandese si è presentata al via della cronometro di ieri alla Tirreno-Adriatico e alla cronosquadre di oggi alla Parigi-Nizza con dei caschi da cronometro molto grandi e ingombranti, ma non sono arrivate vittorie. Ieri Jonas Vingegaard è arrivato nono in Italia, mentre oggi in Francia la squadra ha ottenuto la sesta piazza. Alla fine, la UAE Team Emirates può davvero festeggiare e studiare una strategia per cercare di portare a casa la maglia gialla, anche se la corsa è ancora molto lunga, in quanto fino a domenica ci sono ancora tante salite da affrontare e tante tappe a trabocchetto. La Parigi-Nizza è solo all’inizio, e con questi risultati ci si aspetta che Evenepoel, Roglic e Bernal possano lanciare tanti attacchi per cercare di ribaltare la situazione.

Tirreno-Adriatico 2024: a Follonica vince Philipsen, Ayuso resta leader

Jasper Philipsen trionfa nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2024, la Camaiore-Follonica di 199 km. Una frazione che si è risolta con la bella volata del corridore belga, capace di sfruttare gli errori del suo connazionale Tim Merlier: alcuni errori di valutazione non hanno permesso al portacolori della Soudal Quick Step di lottare fino alla fine per il successo finale. Delusione anche in casa Italia, con Filippo Ganna e Jonathan Milan che non sono riusciti a sprintare con i migliori nonostante il grande lavoro dei loro rispettivi team negli ultimi chilometri di gara.

Tirreno-Adriatico 2024, Philipsen vince a Follonica

La Camaiore-Follonica è stata animata da una fuga di quattro corridori, si trattava di Lorenzo Quartucci (Team Corratec – Vini Fantini), Jan Stöckli (Team Corratec – Vini Fantini), Davide Bais (Team Polti Kometa) e Filippo Magli (VF Group-Bardiani CSF- Faizanè). I tre attaccanti non sono mai riusciti ad avere un vantaggio notevole rispetto al gruppo: l’obiettivo delle principali squadre era infatti quello di chiudere la corsa con una volata di gruppo, vista la presenza di un gran numero di velocisti in corsa.

Tante cadute

Il ricongiungimento è avvenuto nel momento in cui il gruppo è arrivato nel circuito finale. L’alta velocità e il nervosismo portano inevitabilmente a delle cadute: ad assaggiare l’asfalto sono stati Mark Cavendish prima e Chris Froome dopo. Il vincitore di quattro Tour de France è stato il corridore uscito maggiormente malconcio rispetto agli altri: al termine della frazione ha infatti tagliato il traguardo in ritardo, scortato da due suoi compagni di squadra alla Israel Premier Tech.

A Follonica Philipsen batte Merlier

Mentre dietro ci si lecca le ferite, le squadre dei velocisti lanciano lo sprint finale: nonostante il grande lavoro della Soudal Quick Step, Tim Merlier compie un errore di valutazione uscendo dall’ultima curva prima del traguardo troppo presto. Jasper Philipsen rimane alla sua ruota, e nel momento in cui il suo avversario smette di pedalare per la fatica accumulata si alza sui pedali e lancia il proprio sprint, andando a vincere di gran carriera sul traguardo di Follonica. Chiude in seconda posizione Tim Merlier, mentre il podio di giornata viene chiuso da Axel Zingle, francese della Cofidis. Non brillano gli italiani in questa giornata: Filippo Ganna e Jonathan Milan non riescono a lottare con i migliori, e al traguardo il primo degli azzurri è Giovanni Lonardi, portacolori del Team Polti Kometa, in settima piazza. Ci si aspettava molto di più soprattutto da Milan, che ha chiuso in nona posizione: dopo la cronometro di ieri, il friulano sembrava in grande condizione di forma, ma nel finale il corridore della Lidl-Trek è rimasto chiuso.

Tirreno-Adriatico, Ayuso leader davanti a Ganna e Milan

La maglia di leader della classifica generale, dopo la seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2024, resta sulle spalle di Juan Ayuso, il corridore spagnolo della UAE Team Emirates, che conserva un secondo di vantaggio su Filippo Ganna e 12 su Jonathan Milan. In attesa della tappa di domani, la Volterra – Gualdo Tadino (225 km), la Alpecin-Deceuninck può esultare per questo primo trionfo stagionale di Jasper Philipsen, corridore che nel 2023 arrivò secondo alla Parigi-Roubaix dietro al proprio compagno di squadra Mathieu Van der Poel. I due saranno entrambi capitani alla prossima Milano-Sanremo: Van der Poel, campione del mondo in carica e vincitore della Classicissima l’anno scorso, cercherà di rimanere davanti quando ci saranno degli attacchi sulla Cipressa e sul Poggio, mentre Philipsen cercherà di dire la sua in caso di arrivo in volata. I due dovranno vedersela con Tadej Pogacar dopo il grande trionfo all’ultima Strade Bianche, dove è stato capace di imporsi dopo 81 km di fuga. Sarà lui l’uomo da battere in vista della classica di primavera.

Tirreno-Adriatico 2024, seconda tappa a Follonica: percorso, favoriti e diretta tv

La seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2024 si snoderà lungo la costa tirrenica e l’entroterra toscano. Questa frazione di 199 chilometri molto probabilmente sarà un’occasione per i numerosi velocisti pronti a lottare per la vittoria. Da Camaiore, il gruppo percorrerà quasi duecento chilometri prima di scoprire a Follonica il nome del vincitore di quella che è la prima tappa in linea della Tirreno-Adriatico 2024. Lo stesso traguardo che un anno fa ha visto trionfare Fabio Jakobsen, anche se quest’anno non partecipa poiché è impegnato nella Parigi-Nizza.

La Tirreno-Adriatico arriva a Follonica: il percorso

I ciclisti partiranno da Camaiore, non lontano dal luogo della cronometro inaugurale. Il percorso inizierà con una leggera salita verso Montemagno, una sfida che probabilmente non sarà troppo impegnativa ma potrebbe essere il momento per la prima fuga del giorno. La gara tornerà presto al livello del mare, attraversando la provincia di Lucca e poi entrando nel territorio pisano dopo aver passato la città della torre pendente. Dopo una breve incursione nella provincia di Livorno, la corsa farà ritorno nell’entroterra pisano.

Un solo gran premio della montagna

Continuando a scendere verso sud, il gruppo affronterà l’unico Gran Premio della Montagna (GPM) della giornata, con una salita dolce fino al pittoresco borgo di Castellina Marittima al chilometro 96,4. Un’altra salita di circa 40 chilometri porterà poi al traguardo volante di Canneto. Da qui, la strada entrerà nella provincia di Grosseto attraversando la Val di Cornia, dirigendosi verso Follonica per incontrare nuovamente il mare. A 24,5 chilometri dalla conclusione, il gruppo entrerà nel circuito finale, con un lungo giro di 18,1 chilometri. Sebbene il finale sia completamente pianeggiante, i team dei velocisti dovranno lavorare sodo per catturare eventuali fuggitivi e prevenire pericolosi tentativi di evasione.

Tirreno-Adriatico, a Follonica occasione per i velocisti: i favoriti

Dopo un lungo rettilineo, il gruppo dovrà affrontare una curva a 90 gradi a 300 metri dal traguardo. Essere ben posizionati sarà cruciale per lanciare con successo lo sprint finale. I principali favoriti per questa tappa della Tirreno-Adriatico 2024 sono Tim Merlier della Soudal-QuickStep e Jonathan Milan della Lidl-Trek, ma non bisogna sottovalutare gli altri nomi davvero molto importanti al via: Jasper Philipsen dell’Alpecin-Deceuninck, Caleb Ewan della Jayco-AlUla, Phil Bauhaus della Bahrain-Victorius, Mark Cavendish dell’Astana Qazaqstan, Casper Van Uden della dsm-firmenich PostNL, Biniam Girmay dell’Intermarché-Wanty e Alexander Kristoff dell’Uno-X Mobility.

Tirreno-Adriatico, verso Follonica con Ayuso leader

A partire con la maglia di leader sarà Juan Ayuso, il corridore spagnolo della UAE Team Emirates, che nella cronometro di ieri ha superato i nostri Filippo Ganna e Jonathan Milan. Proprio Milan quest’oggi parte come favorito per il successo: se le cose dovessero mettersi in un certo modo, non è da escludere che possa prendere anche la maglia azzurra di leader della generale. Difficile immaginare che gli uomini di classifica possano muoversi oggi: le ultime tappe di questa edizione della Tirreno-Adriatico sono davvero molto impegnative ed è molto probabile che i big, dopo lo sforzo nella cronometro di ieri, lunga 10 km, possano approfittarne per riprendere un po’ di fiato in vista delle prossime giornate. Già dopodomani il gruppo arriverà in Abruzzo, dove, nell’arrivo di Giulianova, si possono tentare delle azioni di grande importanza.

La corsa in tv

La seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2024 sarà trasmessa in diretta su dalle 13:05 alle 15:00 Rai Sport, dalle 15:00 su Rai 2. Diretta anche su Eurosport 2 .

Parigi-Nizza 2024, oggi la cronosquadre ad Auxerre: percorso, favoriti e dove vederla in tv

La terza tappa della Parigi-Nizza 2024 promette di essere un’altra cronosquadre fuori dal comune. A differenza delle consuete regole, il tempo verrà misurato sul primo corridore che attraversa il traguardo, e non sul quarto, come avviene di solito. Nonostante questa particolarità, la filosofia della gara rimane incentrata sull’armonia perfetta tra i compagni di squadra nei 26,9 chilometri intorno ad Auxerre. L’obiettivo è far funzionare ogni ingranaggio in modo ottimale per ottenere il miglior risultato possibile. Questa tappa avrà anche un impatto significativo sulla classifica generale, con quasi 27 chilometri di percorso impegnativo.

Auxerre attende la cronosquadre della Parigi-Nizza

Il tracciato presenta una salita intorno al quinto chilometro, con pendenze del 4,5% per i successivi due chilometri. Dopo una breve discesa e un tratto pianeggiante, i corridori affronteranno un’altra ascesa verso la Côte de Jussy, rappresentando il punto cruciale della prova. L’intermedio sarà posizionato in cima a questa ascesa, da cui le squadre inizieranno il ritorno ad Auxerre. La strada sarà prevalentemente in discesa, ad eccezione dell’ultimo chilometro, con una salita del 3,1%. La vittoria sarà determinata dal tempo del primo corridore a tagliare il traguardo, rendendo essenziale un sforzo corale e ben coordinato lungo l’intero percorso.

I favoriti

Le squadre meglio attrezzate per questa cronosquadre sono Soudal-QuickStep, Bora-hansgrohe e UAE-Team Emirates, tutte con capitani decisi a salire sul podio finale. La Soudal-QuickStep può contare su Remco Evenepoel, mentre Bora-hansgrohe ha il Campione olimpico Primož Roglič e UAE-Team Emirates schiera Joao Almeida come forte cronoman. Altre squadre in grado di fare bene includono Visma | Lease a Bike e Ineos Grenadiers, con corridori di talento come Matteo Jorgenson e Joshua Tarling. Movistar e EF-EasyPost presentano specialisti come Remi Cavagna e Stefan Bissegger. Infine, Jayco-AlUla, Lidl-Trek e Bahrain-Victorious, anche se prive di specialisti, possono comunque offrire prestazioni degne, contando su atleti potenti come Luke Durbridge, Tim Declerq e Pello Bilbao rispettivamente.

Si riparte dopo la vittoria di De Kleijn

Nella giornata di ieri, la seconda frazione della Parigi-Nizza è stata conquistata da Arvid De Kleijn, corridore olandese in forza alla Tudor Pro Cycling Team. Tutti si attendevano un grande arrivo in volata: con i big chiusi a risparmiare energie in vista dello sforzo di oggi, la formazione Svizzera è riuscita a conquistare un successo che vale oro. Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling) è stato perfettamente lanciato dai suoi compagni e ha vinto la volata resistendo al ritorno di Laurence Pithie (Groupama-FDJ), che si può consolare con la maglia di leader della classifica generale. Il podio è stato completato da Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), mentre Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe) ha cercato di anticipare ma è stato superato nel finale.

Parigi-Nizza, la cronosquadre di Auxerre in diretta tv

Secondo il programma odierno, la prima squadra partirà alle 14:40, l’ultima arriverà alle 16:34. La gara sarà trasmessa in diretta su RaiSport o RaiPlay3 dalle 16:05 alle 16:50, su Eurosport 2 dalle 15:45 alle 16:45 e su Eurosport e Discovery+ dalle 14:50 alle 16:50.

Parigi-Nizza 2024, De Kleijn mette in fila tutti i velocisti nella seconda tappa

La Tudor Pro Cycling team continua ad ottenere vittorie di grande peso: stavolta è stato Arvid De Kleijn a imporsi nella volata odierna della Parigi – Nizza, al termine della Thoiry – Montargis (177.6 km). Dopo due secondi posti conquistati allo UAE Tour, il corridore olandese in forza alla formazione svizzera riesce a conquistare un successo di grande prestigio nella “corsa al sole”, come viene definita la Parigi-Nizza.

De Kleijn, bella vittoria alla Parigi-Nizza

Il resoconto della tappa odierna della Parigi-Nizza 2024 descrive una giornata di corsa dinamica e tattica, con Arvid De Kleijn che ha conquistato la vittoria grazie a una volata perfetta. La sua squadra, la Tudor Pro Cycling, ha svolto un ruolo cruciale nel pilotarlo fino ai 200 metri dal traguardo, dove ha potuto dare forza a tutta la sua potenza e vincere la tappa. La fuga iniziale di Jonas Rutsch e Mathieu Burgaudeau è stata interessante, con Rutsch che ha rafforzato la sua leadership nella classifica della Maglia a Pois. Tuttavia, i due sono stati riassorbiti dal gruppo dopo il primo GPM. Successivamente, Pascal Eenkhoorn ha provato a fuggire, ma anche lui è stato ripreso, portando il gruppo a un nuovo compatto.

Una nuova fuga

Il secondo gran premio della montagna di giornata, la Côte de Villeconin, ha visto Pierre Latour pilotare il compagno di squadra Burgaudeau l’ottenimento dei punti per la speciale classifica, strappando la Maglia a Pois a Rutsch grazie ai punti doppi. Dopo questa azione, il gruppo è tornato nuovamente compatto. Nei chilometri successivi, un corridore della Visma | Lease a Bike ha guidato il plotone, e l’unica accelerazione è avvenuta vicino al traguardo volante di Puiseaux. Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe) ha anticipato Mads Pedesen e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), portando a casa il traguardo volante.

Parigi-Nizza, De Kleijn vince allo sprint

L’arrivo della tappa è stato caratterizzato da una preparazione frenetica per la volata. Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling) ha allungato il gruppo a due chilometri dal traguardo, ma nessuna squadra sembrava avere il controllo completo del gruppo. Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling) è stato perfettamente lanciato dai suoi compagni e ha vinto la volata resistendo al ritorno di Laurence Pithie (Groupama-FDJ), che si può consolare con la maglia di leader della classifica generale. Il podio è stato completato da Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), mentre Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe) ha cercato di anticipare ma è stato superato nel finale.

Domani la cronometro a squadre

la Parigi-Nizza, dopo la vittoria di De Kleijn, riprenderà domani con la cronometro a squadre di Auxerre. Ci sono 27 km da affrontare in una tappa che, sulla carta, non sembra essere disegnata per i cronoman puri: Bora-hansgrohe e Soudal Quick Step sono chiamate a fare bene per dare una forte scossa alla classifica generale.

Tirreno-Adriatico 2024, Ayuso batte Ganna e Milan nella cronometro

Lo spagnolo Juan Ayuso detta legge nella prima frazione della Tirreno-Adriatico 2024, la cronometro individuale di 10 km con partenza e arrivo a Lido di Camaiore. Pochi si aspettavano un possibile successo di Ayuso: le sue doti da scalatore erano conosciute a tutto l’ambiente, ma vincere una cronometro per specialisti davanti a Filippo Ganna è davvero qualcosa di molto importante. Ayuso è senza dubbio un grande talento: lo scorso anno, in allenamento con la UAE Team Emirates, ha fatto segnare sul Coll de Rates un tempo migliore di quello di Tadej Pogacar in salita: numeri che fanno quindi ben sperare per il futuro del giovane corridore iberico, che con questa vittoria si prende anche la maglia di leader della classifica generale dopo la prima tappa della Tirreno-Adriatico.

Tirreno-Adriatico, Ayuso si impone a cronometro

A onor del vero, Ayuso si impose a cronometro anche lo scorso anno in una frazione del Tour de Suisse: la situazione era però differente, in quanto Remco Evenepoel è stato battuto all’ultima tappa, quando le energie residue erano quelle che erano dopo una corsa a tappe particolarmente impegnativa. Trionfare così, davanti a un Filippo Ganna in grande condizione di forma, è senza dubbio un successo molto importante. Il piemontese si è fermato a un solo secondo dalla vittoria: Ayuso ha coperto la cronometro di Lido di Camaiore con il tempo di 11’24”. In una giornata caratterizzata da pioggia a tratti, si è distinto anche Jonathan Milan, che ha dimostrato di avere un ottimo motore non solo nelle volate ma anche nelle cronometro: il corridore della Lidl-Trek ha chiuso terzo a 12 secondi di ritardo da Ayuso.

Vingegaard in top-10

Grande atteso della vigilia era Jonas Vingegaard. Il corridore danese ha deciso di partire tra i primi, in quanto le previsioni meteo erano molto discordanti sui momenti nei quali sarebbe scesa giù la pioggia. Il vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France ha ottenuto la nona posizione, distante 22 secondi da Juan Ayuso. Sicuramente, dopo tanti duelli con Tadej Pogacar, sarà interessante vedere una possibile lotta a due in salita tra Ayuso e Vingegaard, rinnovando ancora una volta il dualismo tra la UAE Team Emirates e la Visma – Lease a Bike. Questa Tirreno – Adriatico, come di consueto, è stata disegnata per premiare un corridore completo: sarà la strada a dare il responso definitivo. Chiude invece in settima posizione un altro corridore italiano sul quale c’è grande attesa, il laziale Antonio Tiberi: il portacolori della Bahrain Victorious è stato autore di un’ottima cronometro, chiudendo in settima posizione finale. L’azzurro sta preparando la sua prima partecipazione al Giro d’Italia, che affronterà da capitano della sua formazione.

Tirreno-Adriatico, Ayuso primo leader

Domani si svolgerà la seconda tappa della Tirreno-Adriatico, la Camaiore – Follonica (198 km). La frazione è quasi completamente pianeggiante: i due grandi favoriti sono Jonathan Milan e Tim Merlier, che sulla carta sono gli sprinter più accreditati per una possibile vittoria di tappa. Un finale a tutta velocità potrebbe premiare uno di questi due corridori, anche se le sorprese sono sempre dietro l’angolo in queste corse.

Parigi-Nizza 2024, a Montargis un arrivo per velocisti: percorso, favoriti e dove vederla in tv

I velocisti si preparano per la seconda tappa della Parigi-Nizza 2024. La corsa si prospetta infatti come un’opportunità chiara per le ruote veloci. Mentre la prima frazione presentava un profilo più vario e ondulato, il tracciato della seconda giornata di gara sarà notevolmente più pianeggiante, offrendo quindi l’ideale scenario per una spettacolare arrivo in volata di gruppo. Con poche difficoltà altimetriche, concentrate principalmente nella prima parte del percorso, questa tappa risulta essere la più agevole e lineare dell’intera competizione. Il via verrà dato da Thoiry, per poi concludersi a Montargis dopo 179 chilometri.

Parigi-Nizza, oggi c’è la Thoiry-Montargis

La seconda tappa della Parigi-Nizza 2024 avrà inizio nella cittadina di Thoiry, situata nella periferia ovest di Parigi, e immediatamente porterà i corridori verso sud attraverso le dolci colline delle regioni Île-de-France e Centro-Valle della Loira. Pur essendo considerata la tappa più agevole e lineare di questa edizione, non mancheranno le sfide. Nella prima metà del percorso, si incontreranno due GPM di terza categoria: Côte des Mesnuls (1,3 km al 5,7%) e Côte de Villeconin (700 m al 6,3%). Questi tratti saranno interessanti per fuggitivi e aspiranti portatori della maglia di leader della classifica scalatori.

La fuga ci proverà

La seconda metà della tappa sarà prevalentemente pianeggiante e vedrà il consueto duello tra il gruppo di fuggitivi e quello dei velocisti, desiderosi di sfruttare al massimo questa favorevole opportunità. Una sorta di prova generale per lo sprint finale si terrà al chilometro 132, nel traguardo volante di Puiseaux. I successivi 47 chilometri saranno caratterizzati da una serrata lotta per il posizionamento in testa al gruppo, con i treni dei velocisti al centro dell’azione. La volata finale a Montargis potrebbe risultare caotica, vista la presenza di numerosi pretendenti, ma le strade non presentano particolari criticità e il leggerissimo vento previsto non dovrebbe causare problemi significativi.

Parigi-Nizza, i favoriti per la tappa di Montargis

A meno di sorprese eclatanti, i protagonisti principali della seconda tappa saranno indubbiamente i velocisti. Numerosi sono gli sprinter di grande calibro che potrebbero contendersi la vittoria in questa frazione, perfettamente adatta alle loro abilità. In particolare, spicca il giovane olandese Olav Kooij (Visma | Lease a bike), vincitore della prima volata. Altri velocisti di alto livello che hanno dimostrato una buona forma rimanendo nel gruppo di testa della prima tappa includono Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling), Bryan Coquard (Cofidis) e Sam Bennett (Decathlon-AG2R). Questi atleti sono probabili protagonisti di un finale che si prevede riservato ai velocisti.

Nuovo sprint in arrivo

D’altra parte, coloro che non sono riusciti a giocare le proprie carte nella prima volata della Parigi-Nizza, ma che sulla carta hanno le qualità per farsi valere nello sprint a Montargis, includono sicuramente Fabio Jakobsen (Team DSM-Firmenich). Il ciclista olandese, supportato da una squadra ricca di elementi adatti a un finale simile, sarà motivato dalla voglia di rivalsa. In cerca di riscatto saranno anche velocisti di prim’ordine come Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels), Pascal Ackermann (Israel-Premier Tech), Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e Dylan Gronewegen (Jayco-AlUla). E’ molto più difficile che gli uomini di classifica possano muoversi, come invece era accaduto ieri, in quanto la frazione inaugurale era molto più nervosa di quella odierna.

Parigi-Nizza, dove vedere in tv la tappa di Montargis

Come per tutte le tappe, la Parigi-Nizza sarà trasmessa da Rai Sport HD dalle 16.05 ed Eurosport2 dalle 15.45.

Tirreno-Adriatico 2024: percorso, favoriti e dove vederla in tv

Inizia oggi con una cronometro individuale di 10 km a Lido di Camaiore la Tirreno-Adriatico 2024. Come di consueto negli ultimi anni, sarà la città toscana ad ospitare il via della Corsa dei Due Mari, manifestazione che in origine era nata con l’obiettivo di essere una preparazione ideale per i corridori che volevano preparare la Milano-Sanremo, ma che nel corso degli ultimi anni è diventata soprattutto un trampolino di lancio per i corridori che puntano alle vittorie nelle grandi corse a tappe. A testimoniarlo sono gli ultimi vincitori della corsa: Tadej Pogacar si è imposto nel 2021 e nel 2022, mentre lo scorso anno vinse la classifica generale Primoz Roglic.

Tirreno-Adriatico 2024, Jonas Vingegaard al via

Quest’anno, le attenzioni sono tutte rivolte su Jonas Vingegaard, corridore che due anni fa chiuse in seconda posizione. Era ancora poco conosciuto al grande pubblico, ma in quella stagione si consacrò come uno dei corridori più forti al mondo vincendo la sua prima maglia gialla al Tour de France. Il due volte campione delle ultime due edizioni della Grande Boucle potrebbe già oggi prendere la maglia azzurra di leader della classifica generale, in quanto la cronometro può essere particolarmente adatta alle sue caratteristiche. Jonas Vingegaard, fino ad oggi, ha esordito nella corsa spagnola O Gran Camino, affrontata come prima corsa stagionale: ha vinto tre tappe su tre disputate (una è stata cancellata), quindi ad oggi è sostanzialmente imbattuto. Sulla carta, ci si attende un bel duello tra il danese e Filippo Ganna, corridore che in passato si è già imposto nella cronometro di Camaiore. I due affronteranno la Tirreno-Adriatico con un piglio differente l’uno dall’altro: l’azzurro vuole preparare la Milano-Sanremo, unica classica alla quale prenderà parte quest’anno, mentre Vingegaard sta già preparando l’assalto al prossimo Tour de France.

Gli altri big

Tra gli altri big al via troviamo Jai Hindley, vincitore del Giro d’Italia 2022, che rinnoverà la sua sfida a Richard Carapaz: i due, in quella stagione, lottarono fino all’ultima tappa per la conquista della maglia rosa. Al via anche il vincitore del Giro d’Italia 2020, Tao Geoghegan Hart, che sta ritrovando il giusto colpo di pedale dopo il brutto incidente alla corsa rosa dello scorso anno.

Tirreno-Adriatico 2024, si parte da Lido di Camaiore

Si oggi domani con una cronometro individuale di 10km a Lido di Camaiore. Il percorso è completamente piatto, quindi adatto agli specialisti della disciplina, ma la pioggia potrebbe influenzare l’andamento della corsa. Il primo corridore a partire sarà Alex Tolio (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) alle 12.35. L’ultimo corridore a partire sarà Mark Stewart (Corratec Vini Fantini) alle 15.29. La gara sarà anticipata da una prova contro il tempo riservata alla categoria juniores che partirà alle 9.45 con la partecipazione di 46 corridori e da una prova che coinvolgerà 10 atleti paralimpici della Nazionale Italiana.

Tirreno-Adriatico 2024, dove vederla in tv

L’edizione 2024 della Tirreno Adriatico potrà contare su una diffusione televisiva globale. In Italia, la gara sarà trasmessa in diretta dalla Rai, con un primo collegamento su Rai Sport HD e la diretta delle fasi salienti di gara su Rai 2. Copertura capillare anche su Eurosport, che trasmetterà tutte le frazioni della Corsa dei Due Mari.

Le tappe

04.03.2024 Tappa n. 1 Lido di Camaiore-Lido di Camaiore (ITT), 10 km
05.03.2024 Tappa n. 2 Camaiore-Follonica, 198 km
06.03.2024 Tappa n. 3 Volterra-Gualdo Tadino, 220 km
07.03.2024 Tappa n. 4 Arrone-Giulianova, 207 km
08.03.2024 Tappa n. 5 Torricella Sicura-Valle Castellana, 146 km
09.03.2024 Tappa n. 6 Sassoferrato-Cagli (Monte Petrano), 180 km
10.03.2024 Tappa n. 7 San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto, 154 km

Ciclismo, Longo Borghini vince il Trofeo Oro in Euro

La prima vittoria stagionale di Elisa Longo Borghini arriva al Trofeo Oro in Euro. Dopo il secondo posto conquistato ieri alla Strade Bianche, alle spalle di Lotte Kopecky, la campionessa d’Italia ha ottenuto il suo primo successo in questa stagione, staccando tutte e alzando le braccia al cielo dopo una cavalcata solitaria.

Trofeo Oro in Euro, si impone Elisa Longo Borghini

Il Tricolore sventola lungo il lungomare del Cinquale di Montignoso, dove Elisa Longo Borghini, campionessa italiana, ha conquistato con un’azione solitaria il Trofeo Oro in Euro. A distanza di 12 anni dal trionfo del 2012, la punta di diamante della Lidl – Trek ha lanciato il suo attacco decisivo nell’ultima salita alla Fortezza, guadagnando subito una ventina di secondi e mantenendo questo vantaggio fondamentale fino al traguardo. L’azzurra ha spiegato che alla partenza di questa mattina non sapeva cosa aspettarsi, considerando la grande fatica accumulata ieri alla Strade Bianche. La Lidl – Trek era partita con due punte, lei e Gaia Realini. La squadra ha lavorato duramente, ma la Realini ha sofferto il freddo, quindi Longo Borghini ha preso in mano le redini della situazione e ha coronato il lavoro perfetto di tutta la Lidl – Trek.

La corsa

Alle spalle della campionessa italiana, con un ritardo di 18″, hanno concluso la gara l’olandese Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ) e Ruth Edwards (Human Powered Health). Il momento che ha deciso la corsa è maturato sull’ultima ascesa alla Fortezza, dove la giovane Julie Bego, campionessa del mondo juniores a Glasgow, ha tentato ad anticipare il resto del gruppo. Elisa Longo Borghini si è posizionata sulla sua ruota, lanciando poi il suo contrattacco solitario verso il successo. Dopo la Strade Bianche, la piemontese ha spiegato che l’inverno è stato una vera e propria ricostruzione dopo una stagione 2023 fatta di alti e bassi: la brutta caduta al Giro d’Italia donne ha certamente rovinato molti dei piani che erano nella testa della campionessa d’Italia. Adesso, però, Elisa ha dimostrato di essere davvero in un’ottima condizione di forma e di poter competere ad armi pari sia con la corazzata della SD – Worx Protime che con le altre formazioni.

Longo Borghini show al Trofeo Oro in Euro

Continua anche l’ottimo momento della UAE Team ADQ. Erica Magnaldi ha confermato le proprie doti da scalatrice ottenendo la sesta posizione, mentre Silvia Persico, sua compagna di squadra, ha ottenuto l’ottava piazza. Proprio la UAE Team ADQ sembra essere molto attiva sul fronte del ciclomercato: nelle ultime settimane si vocifera che la dirigenza della squadra sia pronta ad offrire un milione di euro di ingaggio a Demi Vollering, l’olandese che lo scorso anno si è imposta nella classifica generale finale del Tour de France Femmes. L’unica cosa certa, ad oggi, è che Vollering non rinnoverà il proprio contratto con la SD – Worx Protime. Chiude decima Gaia Realini, che aveva vinto il Trofeo Oro in Euro lo scorso anno. Anche per la Realini c’è grande attenzione in questa stagione appena iniziata: lo scorso anno è stata l’autentica rivelazione del ciclismo femminile azzurro e in questa stagione ci si attende la sua conferma, soprattutto nelle corse in salita. In linea teorica, potrebbe essere la punta della Lidl – Trek in vista del prossimo Giro d’Italia donne: ma la stagione è ancora molto lunga e qualche soddisfazione importante potrebbe arrivare anche prima.

Parigi-Nizza 2024, Kooij batte Pedersen nella prima tappa

Trionfo della Visma – Lease a Bike nella prima tappa della Parigi-Nizza. Olav Kooij si è imposto allo sprint battendo Mads Pedersen nella Les Mureaux – Les Mureaux (157.7 km), frazione di apertura della corsa francese. Il giovane velocista olandese, dopo un finale ricco di saliscendi, ha battuto di mezza ruota il corridore danese, già campione del mondo nel 2019 ad Harrogate. Grazie a questa vittoria, Kooij è anche il primo leader della corsa WorldTour.

Parigi-Nizza, Kooij batte Pedersen

La prima frazione della Parigi-Nizza, vinta da Kooij su Pedersen, è stata un continuo saliscendi, con tre salite negli ultimi 60 chilometri: la Côte d’Herbeville (2,6 km a 5,1%), la Côte de Bazemont (1,7 km a 6,6%) e ancora la Côte d’Herbeville. C’è stata anche una salita non categorizzata verso Montainville (pendenza massima del 10%). Dopo l’ultima salita, c’erano ancora ben 12 chilometri fino al traguardo posto in leggera salita. La corsa è stata animata da una fuga di tre corridori: per la EF Education – EasyPost, si sono lanciati in avanscoperta Jonas Rutsch e Stefan Bissegger, mentre la TotalEnergies ha mandato avanti Mathieu Burgeaudeau. I tre uomini hanno rapidamente preso tre minuti di vantaggio, ma Lidl-Trek, Soudal Quick-Step e Lotto Dstny hanno ridotto il margine con l’obiettivo di far terminare la corsa in volata.

Attacchi continui in corsa

Al primo passaggio al traguardo a Les Mureaux, a 55 chilometri dal traguardo, il divario era di soli 50 secondi. I fuggitivi hanno iniziato a scattare continuamente senza avere più un accordo per portare avanti l’azione: sulla salita di Montainville, Matteo Jorgenson ha preso 6 secondi di abbuono davanti a Remco Evenepoel (4 secondi) e Egan Bernal (2 secondi). Da lì il gruppo si è unito, ma non era ancora tutto pronto per lo sprint. All’ultimo passaggio sulla Côte d’Herbeville (2,6 km al 5,1%) è stato Bernal ad aprire il gas, con Remco Evenepoel alla sua ruota. In questo modo i due hanno costretto Primoz Roglic all’inseguimento, cosa alla Bora-hansgrohe è riuscita perfettamente. Nel finale, Anthony Turgis ha cercato di sorprendere i velocisti, ma il suo tentativo è stato neutralizzato a due chilometri dal traguardo. Nell’ultimo chilometro è diventata una gara tra Visma – Lease a Bike e Lidl-Trek: Pedersen è stato il primo a lanciare la volata, ma Kooij è riuscito a resistere nel finale. Alla fine, il velocista della Visma – Lease a Bike ha vinto con una differenza di mezza ruota rispetto al danese. Laurence Pithie (Groupama-FDJ) è arrivato terzo, poco prima di Nils Eekhoff (dsm-firmenich PostNL).

Kooij leader davanti a Pedersen

Grazie a questo successo, Kooij è in testa nella classifica generale con quattro secondi di vantaggio su Pedersen e sul compagno di squadra Jorgenson. Seguono Remco Evenepoel (a 6 secondi) e Egan Bernal (a 8 secondi), grazie agli abbuoni catturati lungo la strada. Il migliore degli italiani è Matteo Trentin, settimo al traguardo e decimo in classifica generale. Un’ottima prestazione per il corridore italiano, che in questo avvio di stagione si sta mostrando sempre a livelli davvero molto alti. Domani, la Parigi-Nizza riparte con la Thoiry – Montargis (177.6 km), frazione che presenta meno dislivello rispetto alla giornata di oggi, e che strizza gli occhi ancora una volta ai velocisti. Kooij e Pedersen potrebbero lottare ancora spalla a spalla per il successo finale.

Strade Bianche 2024, Pogacar: “Il piano non era questo, ho colto l’attimo”

Tadej Pogacar scrive una pagina storica alla Strade Bianche 2024. L’impresa epica del talento sloveno si materializza quando decide di prendere la testa della corsa da solo, a 81 chilometri dal traguardo, approfittando delle avverse condizioni meteorologiche che già rendevano estremamente impegnativa una gara naturalmente sfidante. Questa mossa audace è nata spontaneamente, influenzata dal contesto particolare, ma probabilmente in cuor suo aveva coltivato l’idea di lanciare un attacco a lunga gittata. Tadej non è nuovo a queste invenzioni e nelle corse di un giorno, soprattutto negli ultimi anni, ci sono delle azioni da lontano che arrivano in porto. Un esempio può essere proprio la Strade Bianche dello scorso anno e di due anni fa, quando proprio Pogacar nel 2022 e Pidcock nel 2023 attaccarono a 50 km dal traguardo, portando a casa il successo in solitaria

Pidcock: “Mi sentivo come se fossi nel gruppetto”

Lo scorso anno, Tom Pidcock si impose dopo 50 km di fuga, ricalcando l’impresa di Tadej Pogacar del 2022, quando vinse la corsa dopo un’azione identica. Il corridore britannico della Ineos-Grenadiers ha affermato candidamente che quando Pogacar ha attaccato oggi, a 81 km dal traguardo, ha capito subito che non avrebbe potuto reagire. Si sentiva come se fosse nel gruppetto, come viene chiamato in gergo il gruppo che chiude la corsa, che contiene i corridori maggiormente in difficoltà e che puntano ad arrivare entro il tempo massimo. Per Tadej Pogacar si tratta di una vittoria all’esordio: è dal 2020 che lo sloveno non sbaglia la gara di apertura della sua stagione

Pogacar, record alla Strade Bianche

La fuga di 81 km portata avanti da Tadej Pogacar quest’oggi entra negli annali come una delle più importanti fughe solitarie andate in porto in una grande classica di un giorno. Il record spetta a Fausto Coppi, il quale, alla Milano-Sanremo del 1946, riuscì a far segnare il record di 147 km di fuga solitaria, andati in porto con il trionfo. Non è la prima volta che per Tadej Pogacar si scomodano paragoni così illustri con il passato: negli ultimi anni si era assistito a una specializzazione estrema dei corridori. Chi faceva le grandi corse a tappe non prendeva parte alle classiche monumento, e viceversa. Uno dei corridori che negli ultimi anni è riuscito a vincere dappertutto è stato Vincenzo Nibali, in quanto è stato capace di vincere sia tutti e tre i grandi giri che corse di un giorno come la Milano-Sanremo e Il Lombardia. Per Pogacar, però, non c’è differenza: ha vinto due tour de France, è arrivato due volte secondo, ha vinto un Giro delle Fiandre, una Liegi e tre edizioni de Il Lombardia, oltre a un’Amstel Gold Race e una Freccia Vallone. Insomma, su qualsiasi terreno, anche i meno ideali per lui, lo sloveno riesce a vincere.

Strade Bianche, Pogacar: “La Strade Bianche è imprevedibile”

Il corridore della UAE Team Emirates ha fatto leva su una delle più importanti caratteristiche della Strade Bianche, la sua imprevedibilità.

“Non era questo il mio piano, Ma la Strade Bianche è imprevedibile. Quando siamo arrivati a quel settore, le condizioni meteorologiche erano terribili, pochi corridori erano rimasti nel gruppo. La squadra ha svolto un lavoro straordinario e ho pensato che fosse il momento giusto per attaccare, magari rimanendo in un piccolo gruppetto per animare la gara. Ho colto l’occasione, ho dato tutto e ho visto che stavo guadagnando un bel vantaggio. In quel momento ho pensato che forse era un po’ presto, ma sapevo che tutti stavano soffrendo per le condizioni del tracciato. Il circuito finale è stato straordinario, su Le Tolfe c’era un’atmosfera incredibile, non ho mai visto così tante persone in una corsa italiana. È stata un’esperienza incredibile.”

Strade Bianche 2024, Longo Borghini seconda dietro Kopecky

Ottimo secondo posto per Elisa Longo Borghini alla Strade Bianche: l’azzurra ha chiuso alle spalle della campionessa del mondo Lotte Kopecky dopo una lotta serrata culminata sulla salita di Santa Caterina. Le due atlete erano insieme da sole in testa nel momento in cui hanno approcciato la salita: la campionessa del mondo in carica è riuscita a fare la differenza al termine di una gara particolarmente complicata, superando la campionessa italiana. Chiude in terza piazza la compagna di squadra di Kopecky, Demi Vollering, dopo che lo scorso anno le due fecero doppietta con Vollering prima e Kopecky seconda. Per Elisa Longo Borghini, invece, si tratta del secondo piazzamento d’onore conquistato in carriera alla Strade Bianche.

Strade Bianche, secondo posto di Elisa Longo Borghini

Come di consueto, la Strade Bianche è stata una gara particolarmente sentita tra le ragazze. Alla vigilia della corsa, la formazione della SD Worx Protime era indicata da tutti come la principale favorita per il successo finale. Lo scorso anno ci fu un arrivo allo sprint tra le due compagne di squadra Demi Vollering e Lotte Kopecky, con la prima che superò la seconda. Dopo il traguardo è apparso qualche malumore, in quanto, almeno in linea teorica, la leader della squadra doveva essere Kopecky, ma Vollering ha conquistato il successo proprio davanti alla sua capitana. A onor del vero, sia Vollering che Kopecky sono state le dominatrici della stagione 2023, quindi un’incomprensione poteva assolutamente starci, basti pensare che Vollering ha vinto il Tour de France Femmes, mentre Kopecky il mondiale e tante corse molto importanti, su tutte il Giro delle Fiandre femminile.

Il Santa Caterina decide la corsa

Negli ultimi chilometri la gara vede un autentico braccio di ferro tra la SD Worx Protime e la Lidl- Trek, che lavora compatta per Elisa Longo Borghini. Le due squadre mettono alle corde le altre: solo Asia Niewiadoma riesce a mantenere il ritmo delle avversarie. Longo Borghini e Kopecky riescono a prendere del margine di vantaggio su Vollering e Niewiadoma, arrivando sole ai piedi della salita di Santa Caterina, l’ascesa breve ma terribile che caratterizza l’ingresso nel centro storico di Siena. Lungo l’ascesa, la campionessa del mondo si è letteralmente involata verso il successo, conquistando così quella gara che gli è mancata nel 2023. Nello sprint per la terza posizione la spunta Demi Vollering, con la polacca Kasia Niewiadoma quarta. Al termine dei 137 km di Strade Bianche troviamo anche Silvia Persico che chiude come seconda delle azzurre in quattordicesima posizione. E’ stata una corsa particolarmente dura per le ragazze, con la pioggia che ha caratterizzato le fasi salienti di una manifestazione già di per sé molto impegnativa, considerata a tutti gli effetto come una grande classica del ciclismo mondiale.

Strade Bianche, le parole di Elisa Longo Borghini

La campionessa d’Italia Elisa Longo Borghini, al termine della Strade Bianche, ha commentato così la giornata.

“Corriamo sempre per vincere, questo è il nostro approccio alla gara. Non corriamo per il podio, ma il secondo posto è il meglio che potevo fare oggi. Alla fine ha vinto la più forte, ma possiamo essere soddisfatti per quello che abbiamo fatto e come abbiamo corso. Il mio secondo posto è la ciliegina sulla torta, perchè come squadra siamo stati davvero tutte protagoniste. Il finale è stato molto emozionante e davvero frenetico. I nostri concorrenti sapevano che la nostra squadra è forte e hanno cercato di isolarci. Sapevo per istinto che la mossa di Lotte era quella giusta, lo sentivo e non ho esitato a seguirla. Sulla salita finale in Via Santa Caterina ho fatto del mio meglio per rispondere al suo attacco ma… sì, era forte e avevo le gambe un po’ vuote”.

Parigi-Nizza 2024, si parte domenica con un percorso insidioso

Percorso molto insidioso per la Parigi-Nizza 2024, che mantiene la tradizione delle edizioni precedenti, confermandosi come una corsa a tappe estremamente impegnativa. Il percorso ideato dagli organizzatori francesi per l’evento che si svolgerà dal 3 al 10 marzo presenta tappe complesse, promettendo una competizione incerta fino all’ultimo chilometro. Il tracciato prevede una sola tappa chiaramente dedicata ai velocisti, mentre i chilometri di salita e discesa saranno numerosi. Anche la cronometro a squadre, proposta dagli organizzatori, sarà impegnativa, seguendo il formato dell’anno precedente, con il tempo calcolato sul primo corridore che attraversa il traguardo.

Parigi-Nizza 2024, il percorso

La prima tappa, con partenza e arrivo a Les Mureaux, è descritta come pianeggiante ma presenta un profilo altimetrico ondulato con saliscendi e rampe impegnative. Il percorso include diversi Gran Premi della Montagna, tra i quali la Côte de Bazemont e la Côte de Herbeville, rendendo la tappa sfidante per i velocisti. La seconda giornata sarà più tranquilla, con un percorso pianeggiante da Thoiry a Montargis, favorevole ai velocisti.

La terza tappa sarà una cronometro a squadre di Auxerre, con tratti in salita nella prima metà e un finale con pendenza. La metà della competizione sarà segnata da una tappa spettacolare da Chalon-sur-Saône, con cinque GPM di Seconda categoria e un dislivello positivo di 3300 metri. La quinta tappa da Saint-Sauveur-de-Montagut a Sisteron sarà caratterizzata da un percorso ondulato, con opportunità per le fughe.

Parigi-Nizza 2024, un percorso in salita anche nel finale

La sesta tappa, la più lunga dell’edizione, da Sisteron a La Colle-sur Loup, avrà un profilo movimentato con tre GPM, una discesa e salite impegnative come la Côte de La Colle-sur-Loup. La settima tappa si dirigerà verso Auron dopo una salita a La Colmiane, mentre l’ottava e ultima tappa a Nizza presenterà diverse ascese, tra cui il Col d’Eze e il Col des Quatre Chemins, promettendo un finale emozionante.

Le tappe della Parigi-Nizza 2024

Tappa 1 (03/03): Les Mureaux – Les Mureaux (157,7 km)
Tappa 2 (04/03): Thoiry – Montargis (179 km)
Tappa 3 (05/03): Auxerre – Auxerre (cronosquadre – 26,9 km)
Tappa 4 (06/03): Chalon-sur-Saône – Mont Brouilly (183 km)
Tappa 5 (07/03): Saint-Sauveur-de-Montagut – Sisteron (193,5 km)
Tappa 6 (08/03): Sisteron – La Colle-sur-Loup (198,2 km)
Tappa 7 (09/03): Nice – Auron (173 km)
Tappa 8 (10/03): Nice – Nice (109,3 km)

Il borsino dei favoriti

Il confronto più atteso vedrà sicuramente protagonista Primoz Roglic e Remco Evenepoel. Il ciclista sloveno della Bora-hansgrohe si presenta per la prima volta in questa stagione e indossa per la prima volta la nuova maglia. Ricordiamo che Roglic vinse la corsa nel 2022, mentre lo scorso anno si impose alla Tirreno-Adriatico. Il campione belga Remco Evenepoel ha invece iniziato la stagione con una vittoria in grande stile in Portogallo ed è al debutto nella competizione francese. Sarà una sfida di altissimo livello.

Tuttavia, non mancano possibili contendenti: la UAE Team Emirates presenta una coppia di attacco con Joao Almeida e Brandon McNulty, mentre nella squadra Bora-hansgrohe c’è un’ulteriore carta da giocare con Aleksandr Vlasov. Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che ha impressionato in Francia nella scorsa stagione, è pronto a confermare le sue prestazioni. Tra gli altri possibili protagonisti ci sono Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che sembra essere tornato ai suoi massimi livelli, Mattias Skjelmose (Lidl – Trek), David Gaudu (Groupama – FDJ) e Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers). La competizione si preannuncia quindi avvincente e ricca di talento.

Strade Bianche 2024: percorso, favoriti e dove vederla in tv

La Strade Bianche è la corsa che viene considerata dagli appassionati la sesta classica monumento del ciclismo. Ne esistono 5 ufficialmente, ma per la sua bellezza, i panorami unici e la presenza dello sterrato, non sono pochi gli osservatori che vorrebbero che la Strade Bianche di Siena possa essere riconosciuta come la sesta monumento. Per l’edizione 2024, la Strade Bianche avrà un tracciato decisamente impegnativo, molto di più del passato, in quanto si supereranno per la prima volta i 200 km complessivi, arrivando a 215 km da affrontare. Come di consueto, partenza e arrivo sono posti a Siena: lo start alla Fortezza Medicea, l’arrivo in Piazza del Campo. Gara molto impegnativa anche per le donne, con 137 km da affrontare: il finale sarà contraddistinto da un circuito che permetterà ai tanti tifosi che come ogni anno non mancano a bordo strada di poter incitare più volte i propri beniamini.

Strade Bianche 2024, il percorso

Il percorso della Strade Bianche 2024 prevede circa 71 km di strade sterrate divise in 15 settori (dei quali 12 sono in comune con la corsa femminile). La parte cruciale della corsa arriva dopo il secondo passaggio a Buonconvento, in quanto da lì ci sono due settori di sterrato prima che il gruppo possa raggiungere il Monte Sante Marie, che spesso ha deciso le sorti della corsa senese. A Vico d’Arbia inizia il circuito finale con i settori di Colle Pinzuto (14°) e delle Tolfe (15°) posizionati, al secondo passaggio, a 10 km dal traguardo. Gli ultimi chilometri della corsa prevedono la salita di via Santa Caterina, con punte del 16%, già nel cuore di Siena. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa fino al traguardo, che come di consueto sarà posizionato a Piazza del Campo.

Strade Bianche 2024, i favoriti

Nel 2023 si sono imposti Demi Vollering tra le donne e Tom Pidcock tra gli uomini, e nella giornata di domani partiranno entrambi come principali favoriti per la vittoria. Più in generale, in campo femminile, le attenzioni sono tutte rivolte verso la SD Worx Protime, che schiererà al via anche la campionessa del mondo Lotte Kopecky. Le speranze italiane sono principalmente legate a Elisa Longo Borghini, che affronterà la corsa in qualità di leader della Lidl-Trek. Per quanto riguarda gli uomini, invece, i possibili favoriti sono molti: oltre a Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), le attenzioni principali sono rivolte a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che farà il proprio esordio stagionale. Pidcock e Pogacar sono gli ultimi due vincitori della corsa senese e potrebbero sfidarsi in un bel duello nel quale si potrebbero inserire Julian Alaphilippe (Soudal Quick Step), Ben Tulett (Visma Lease a Bike), Christophe Laporte (Visma Lease a Bike), Matej Mohoric (Bahrain Victorious) e Richard Carapaz (EF EasyPost). Le speranza italiane sono tutte su Alberto Bettiol, Andrea Bagioli, Lorenzo Rota, Davide De Pretto e Filippo Zana. Gli azzurri non riescono a vincere la Strade Bianche dal 2013, anno in cui si impose Moreno Moser: è stato anche l’unico trionfo italiano in questa classica così amata dal pubblico e dai corridori, appuntamento imprescindibile di inizio stagione.

Diretta tv

La Strade Bianche 2024 sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport dalle 12.45 alle 14.00 con passaggio su Rai Due dalle 14.00. La corsa sarà trasmessa anche su Eurosport 2 dalle 14.00. Diretta streaming: Rai Play, Eurosport.it, Discovery+, NOW, SkyGo, DAZN.

Ciclismo, il Giro di Sicilia diventa Giro d’Abruzzo

Manca solo l’ufficialità, ma a partire da quest’anno il Giro di Sicilia si trasformerà in Giro d’Abruzzo. La corsa organizzata da Rcs Sport quindi non si perderà, ma cambierà la propria denominazione, anche perchè la scelta di una nuova location impone la necessità di cambiare radicalmente la corsa. L’Abruzzo continua quindi ad essere grande protagonista del movimento ciclistico italiano: dopo aver ospitato la grande partenza del Giro d’Italia lo scorso anno e dopo essersi aggiudicata l’organizzazione dei campionati europei del 2029, la regione abruzzese organizzerà una nuova corsa. Non cambieranno le date, in quanto l’impegno resterà in calendario dal 9 al 12 aprile.

Il Giro di Sicilia diventa Giro d’Abruzzo

Il Giro di Sicilia aveva ospitato l’ultimo trionfo in carriera di Vincenzo Nibali. Era stato un po’ come chiudere il cerchio per il corridore siciliano, che in carriera ha vinto tutti e tre i grandi giri, la Milano – Sanremo e due edizioni de Il Lombardia. Anche un altro siciliano come Damiano Caruso si è aggiudicato questa corsa, così come lo statunitense Brandon McNulty. Una manifestazione che era cresciuta molto, anche perchè collocata intelligentemente a poco meno di un mese dalla partenza del Giro d’Italia. Un trampolino di lancio ideale per tutti coloro che volevano tentare l’assalto alla maglia rosa, un ottimo test per la condizione fisica in vista dell’appuntamento principale.

Scelte differenti

Alla base della decisione di “spostare” il Giro di Sicilia in Abruzzo ci sono delle decisioni che ha portato avanti la Regione Sicilia, diverse dalla possibilità di ospitare un’altra edizione di questa corsa. Senza dubbio, lo spostamento in Abruzzo cambierà anche la morfologia della gara, rendendola probabilmente molto più impegnativa per gli scalatori. Sono tante le salite che contraddistinguono l’Abruzzo e non è da escludere che possano essere proposti anche degli arrivi in quota qualora il meteo dovesse permettere di salire in alto.

Il Giro di Sicilia si sposta in Abruzzo

Attualmente, sul sito dell’Unione Ciclistica Internazionale, il Giro di Sicilia è ancora in calendario, ma la necessità di mantenerlo nel calendario dell’organo che dirige il ciclismo mondiale deriva dal fatto che la piena cancellazione farebbe perdere a Rcs Sport le date. In un calendario così fitto e ricco di appuntamenti, si rende necessario agire tutelando i giorni di gara. La cosa più importante, per l’Italia, è che non si perde una corsa, ma viene semplicemente trasformata: i corridori che avevano programmato di venire a correre in Italia possono quindi continuare nella loro preparazione e venire a pedalare alle nostre latitudini senza alcun tipo di problema. In un ciclismo dove ogni minimo dettaglio fa la differenza, avere la certezza di poter gareggiare nelle stesse date è senza dubbio di fondamentale importanza per corridori e squadre, che si ritroveranno al via in Abruzzo, con le tappe che sono ancora da definire, ma che dovrebbero essere annunciate a breve.