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Tag: Ciclismo

Chi ha vinto il Tour de France 2024? Chiappucci incorona il fenomeno Pogacar

Tadej Pogacar non ha vinto, ma ha stravinto il Tour de France, edizione 2024. Lo sloveno ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, di avere una marcia in più e sulle due salite decisive ha fatto il vuoto dietro di sè. Vingegaard ed Evenepoel hanno provato a stargli dietro e fino a un certo punto sembravano poterci riuscire, ma alla fine la loro grande prestazione è servita a poco, se non a sottolineare, con enorme sorpresa di tutti, la grande condizione fisica del danese, nonostante la caduta di pochi mesi fa e la conseguente operazione. Niente da fare per i pochi italiani in gara e soprattutto per Ciccone, che finisce fuori dalla top 10 dopo la crono finale. Dunque chi ha vinto il Tour de France 2024? L’ex ciclista Claudio Chiappucci, in esclusiva a Tag24, incorona il fenomeno Pogacar.

Chi ha vinto il Tour de France 2024? Chiappucci incorona Pogacar

D: Pogacar trionfa al Tour de France, dimostrando di essere un campione straordinario, era quello che si aspettava?

R: Che vincesse il Tour era nelle previsioni, soprattutto perché ha alle spalle una squadra molto forte. Quello che non mi aspettavo è che lui riuscisse a battere uno dopo l’altro tutti i record, invece li ha disintegrati. Questo è qualcosa che va addirittura al di là.

D: In questo momento è di un livello superiore rispetto a tutti gli altri e non ha rivali?

R: Ci sono anche altri corridori che hanno battuto i record prima di lui, ma lui è nettamente superiore. Ha una caratteristica particolare, fa di ogni corsa un risultato straordinario. Ci sono anche i momenti di difficoltà, le crisi, che possono essere passeggeri o più importanti, ma lui non ha mai dimostrato segni di cedimento e anzi, ha scalato sempre, fino alla fine. Questo è ciò che sanciscono le ultime vittorie che ha fatto.

D: C’è stata un’altra bella sorpresa, ovvero lo stato fisico di Vingegaard. Immaginava che potesse essere già a questo livello?

R: Non pensavo che potesse fare ciò che poi ha effettivamente fatto. Prima del Tour ero scettico e non sapevo se alla partenza si sarebbe presentato come un bluff o fuori condizione. Invece è stata una via di mezzo, è arrivato forte e pimpante sin dall’inizio e anche lui non ha mai dato segni di cedimento. Aveva avuto una caduta pesante e aveva toccato i polmoni. Non c’è nulla di banale perché là respirazione nel ciclismo è fondamentale. Se pensiamo a quel che ha fatto, è davvero tanta roba.

D: Nell’immediato futuro continuerà ad essere lotta a due?

R: Non so quanto sarà lungo questo futuro, ma attualmente sono completamente superiori agli altri, che li vedono solo quando passano. Il terzo è forse Evenpool, perché è più giovane di loro e ha l’opportunità di crescere ancora. Dopo quello che ha fatto vedere in questo Tour, si attesta come uno di quelli che potrà mettere i bastoni tra le ruote a questi campioni, in futuro.

Il ciclismo in Italia

D: Andiamo alle note dolenti, risultati negativi per i correttori italiani. C’è un buco vero e proprio?

R: Già avevamo pochi italiani in corsa, nessuna squadra, e quelli che hanno partecipato non sono riusciti ad essere all’altezza. Ci si aspettava di più da Ciccone ovviamente, ma anche lui ha dimostrato di far fatica a fare classifica ai grandi giri. Ha una grossa mancanza a cronometro e trova uomini superiori in salita. Mi aspettavo una gara pazza, avrebbe dovuto guardare meno la classifica e puntare a una maglia a pois, come lo scorso anno. Purtroppo però non è andata così.

D: Il problema è che guardando al futuro non ci sono atleti su cui riporre tutte le nostre aspettative, è così?

R: Non ne abbiamo e non so fino a quando non ne avremo. Purtroppo stiamo vivendo un momento complicato, in cui non riusciamo a trovare atleti che possono mantenere quel ritmo nella corsa a tappe. Nelle competizioni di un giorno possiamo ancora essere all’altezza e tornare competitivi, ma per il resto siamo molto lontani.

D: È un peccato, specie per un Tour partito per la prima volta nella storia dell’Italia. Cosa ha rappresentato questo per il ciclismo?

R: Evento secolare, mondiale, unico nel suo genere e che non si ripeterà più. Il Tour che parte dall’Italia ha dato una grande immagine rispetto a questo sport e si è visto anche sul movimento. Ha smosso molto e avvicinerà tanti atleti. La curiosità la vediamo anche quando arriva il Giro, ma con il Tour si sono avvicinate molte più persone. Tutti volevano essere presenti e mi auguro che abbiano capito cos’è davvero questa macchina da guerra. 

Giro dell’Appennino 2024, trionfo di Jan Christen

Il Giro dell’Appennino 2024 si è concluso con la vittoria spettacolare di Jan Christen, giovane talento della UAE Team Emirates. L’elvetico ha tagliato il traguardo di Genova in solitaria, con un vantaggio di circa un minuto sul gruppo degli inseguitori, consolidando così la sua posizione di astro nascente del ciclismo professionistico.

Giro dell’Appennino 2024, trionfo di Christen

Christen, ventenne promettente, ha messo in mostra tutta la sua forza e determinazione attaccando sulla salita della Madonna della Guardia, a circa 29 chilometri dal traguardo. Il suo attacco deciso ha lasciato indietro tutti i rivali, permettendogli di giungere solitario al traguardo. Per lui, questa è la seconda vittoria da professionista dopo il successo nella seconda tappa del Giro d’Abruzzo di quest’anno.

La corsa è iniziata con numerosi tentativi di fuga, ma è stato solo dopo una quindicina di chilometri che un gruppo di sette corridori è riuscito a staccarsi dal plotone. Tra i fuggitivi c’erano Simone Olivero (Team corratec-Vini Fantini), Travis Stedman (Q36.5 Continental Team), Zachary Walker e Simone Lucca (Rime Drali), Alessandro Motta (Biesse-Carrera), Gabriele Casalini (Team MBH Bank Colpack Ballan) e Samuel Jenner (Team BridgeLane). Questo gruppo ha rapidamente guadagnato più di tre minuti di vantaggio.

Christen vince il Giro dell’Appennino 2024

Avvicinandosi alla prima salita di giornata, il Passo della Castagnola, il gap ha raggiunto i 5 minuti e 20 secondi, per poi scendere a 4 minuti e 30 secondi dopo lo scollinamento. Con UAE Team Emirates e Arkéa-B&B Hotels a tirare il gruppo, il distacco è ulteriormente diminuito in avvicinamento al Passo dei Giovi, scendendo sotto i tre minuti e mezzo dopo il breve Gran Premio della Montagna (GPM).

Sulla salita della Crocetta d’Orero, Zachary Walker ha tentato un allungo, restando da solo in testa, ma il gruppo, spinto da un ritmo elevato, lo ha ripreso prima dell’inizio della salita della Bocchetta. La corsa si è accesa definitivamente sulla salita della Madonna della Guardia, dove Christen ha sferrato l’attacco decisivo. Staccando tutti i rivali, è riuscito a scollinare con più di un minuto di vantaggio su un gruppo di inseguitori composto da compagni di squadra come Diego Ulissi, Filippo Baroncini e Finn Fisher-Black, oltre a corridori del calibro di Louis Barré (Arkéa-B&B Hotels), Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Simone Velasco (Astana Qazaqstan) e Jhonatan Caicedo (Petrolike).

L’arrivo a Genova

Nella discesa verso Genova, Christen ha mantenuto un margine di circa un minuto, favorito anche dalla superiorità numerica della UAE Team Emirates nel gruppo inseguitore. Ai dieci chilometri dalla conclusione, il vantaggio di Christen era di 1 minuto e 20 secondi, un margine che ha gestito perfettamente fino alla fine.

Al Giro dell’Appennino 2024, Christen ha tagliato il traguardo di Genova con le braccia alzate, celebrando una vittoria netta e meritata. La volata del gruppo inseguitore è stata vinta da Simone Velasco (Astana Qazaqstan), che ha battuto Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Filippo Baroncini (UAE Team Emirates), rispettivamente secondo e terzo.

Elisa Longo Borghini vince il Giro d’Italia Women 2024

Elisa Longo Borghini ha conquistato il Giro d’Italia Women 2024, mantenendo la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa. L’azzurra ha resistito a un finale estremamente difficile, con solo un secondo di vantaggio sulla campionessa del mondo Lotte Kopecky alla vigilia dell’ultima tappa, la Pescara-L’Aquila di 117 km. Questo esiguo margine significava che un solo abbuono avrebbe potuto far perdere a Longo Borghini la maglia rosa. Tuttavia, tutto è andato per il verso giusto per l’italiana, che ora si prepara per Parigi 2024 con l’obiettivo di confermare le medaglie olimpiche già conquistate nel 2016 e nel 2021.

Giro d’Italia Women 2024, Longo Borghini chiude in rosa

La tappa odierna del Giro d’Italia Women 2024 è stata decisiva. Una fuga di tre atlete ha conquistato tutti gli abbuoni disponibili, permettendo a Longo Borghini di mantenere il suo esiguo vantaggio. L’azzurra ha chiuso al quarto posto, con uno scatto finale che ha lasciato indietro la campionessa del mondo. La vittoria di tappa è andata a Kimberley Pienaar, atleta delle Isole Mauritius, seguita da Ruth Edwards e Franziska Koch. La fuga è stata cruciale per Longo Borghini, poiché gli abbuoni sono stati assegnati alle tre atlete in fuga, neutralizzando il pericolo rappresentato da Kopecky.

Il Giro d’Italia Women 2024 è di Longo Borghini

Durante tutta la giornata, Elisa Longo Borghini ha marcato stretta Lotte Kopecky, rimanendo costantemente vicina alla ruota della campionessa del mondo. La tappa di 117 km da Pescara a L’Aquila ha visto l’italiana mantenere il controllo della situazione fino alla fine. Sull’ultimo strappo, la maglia rosa ha superato Kopecky, assicurandosi il quarto posto nella tappa e la vittoria finale nella classifica generale.

Elisa Longo Borghini ha dominato il Giro d’Italia Women 2024 fin dalla prima tappa, imponendosi nella cronometro di Brescia e non cedendo mai il simbolo del primato. Questa vittoria segue di tre mesi il suo successo al Giro delle Fiandre, il secondo della sua carriera in questa prestigiosa classica. La determinazione e la forza dimostrate dall’azzurra in questa competizione sono state straordinarie, consolidando la sua posizione tra le migliori cicliste al mondo.

Lotte Kopecky seconda

Sul podio finale del Giro d’Italia Women 2024, insieme a Longo Borghini, troviamo Lotte Kopecky al secondo posto e Neve Bradbury al terzo. La performance di Longo Borghini è stata completata da un altro ottimo piazzamento italiano, con Gaia Realini che ha chiuso in settima posizione. La vittoria di Longo Borghini segna un ritorno al successo per l’Italia nel Giro d’Italia femminile, un’impresa che non si vedeva dal 2008, quando Fabiana Luperini vinse la corsa. Luperini è stata l’ultima italiana a conquistare la maglia rosa prima di oggi.

L’impresa di Longo Borghini è particolarmente significativa non solo per il prestigio della vittoria, ma anche per le circostanze in cui è stata ottenuta. La pressione di mantenere un vantaggio così esiguo contro una campionessa del calibro di Kopecky ha reso la sua vittoria ancora più impressionante. La capacità di Longo Borghini di mantenere la calma e gestire la gara strategicamente è stata determinante per il suo successo.

Verso Parigi 2024

Con questa vittoria, Longo Borghini dimostra di essere in una forma eccellente e pronta per affrontare le prossime sfide, inclusa l’attesissima partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. La sua carriera, già ricca di successi, continua a crescere, e il suo nome è ormai sinonimo di eccellenza nel ciclismo femminile. La determinazione, la strategia e la forza fisica dimostrate al Giro d’Italia Women 2024 confermano Elisa Longo Borghini come una delle protagoniste assolute del ciclismo internazionale.

Giro d’Italia Women 2024, Lippert torna al successo

Liane Lippert vince al Giro d’Italia Women e torna alla ribalta. Dopo un inverno difficile e un inizio di stagione complicato, la ciclista tedesca del Team Movistar ha trionfato nella sesta tappa del Giro d’Italia Women. La tappa dei muri da San Benedetto del Tronto a Chieti, attesa per possibili stravolgimenti in classifica, ha visto invece le contendenti alla generale mantenere le loro posizioni, lasciando spazio alle attaccanti. Decisivo è stato l’attacco a 37 km dal traguardo, di cui Lippert è stata una delle protagoniste. A Chieti, Ruth Edwards (Human Powered Health) si è piazzata seconda, mentre Erica Magnaldi (UAE Team Adq) ha ottenuto il terzo posto. Elisa Longo Borghini (Lidl Trek) ha concluso quarta, mantenendo la maglia rosa con un vantaggio di 3 secondi su Lotte Kopecky (Team SD Worx Protime).

Lippert vince al Giro d’Italia Women 2024

La tappa più lunga del Giro d’Italia Women, e una delle più attese, si è svolta sui 159 km da San Benedetto del Tronto a Chieti, inaugurando il trittico finale della corsa rosa, che comprende anche il Blockhaus e l’arrivo a L’Aquila. Il percorso era caratterizzato da continui saliscendi, rendendo praticamente impossibile trovare tratti di pianura. I tre GPM della giornata, tutti di terza categoria, hanno aggiunto ulteriore difficoltà, in una frazione resa ancora più impegnativa dal caldo intenso (oltre 38°C registrati).

La tappa da San Benedetto del Tronto a Chieti

Per i primi 100 km, la corsa è rimasta relativamente tranquilla, con il gruppo compatto, probabilmente a causa della lunghezza della tappa e delle condizioni climatiche. Tuttavia, sulla salita di Penne, il Team DSM ha iniziato a imprimere un ritmo più sostenuto, causando la prima grande selezione della giornata. Alcune atlete hanno tentato di attaccare, ma nessuna è riuscita a guadagnare più di quindici secondi di vantaggio.

A circa 37 km dall’arrivo, una caduta di Elise Chabbey (Canyon Sram) ha portato alla formazione di un quartetto in testa: Ane Santesteban (Laboral), Liane Lippert (Team Movistar), Ruth Edwards (Human Powered Health) ed Erica Magnaldi (UAE Team Adq). Le quattro hanno collaborato efficacemente, aumentando il loro vantaggio fino a 2’30”, mentre il gruppo inseguiva sotto la guida del Team DSM, che lavorava a supporto della capitana Juliette Labous, senza però attaccare.

Giro d’Italia Women 2024, Lippert sugli scudi

Nella salita finale verso Chieti, Erica Magnaldi ha cercato di sfiancare le avversarie, mantenendo un ritmo alto in testa alla corsa. Solo Ane Santesteban ha perso contatto con il gruppo di testa. La vittoria tra le tre rimaste si è decisa in volata, con Liane Lippert che ha superato Edwards e Magnaldi grazie alla sua maggiore velocità. Nel gruppo maglia rosa, Lotte Kopecky ed Elisa Longo Borghini hanno cercato di animare la gara, ma sono state prontamente riassorbite dal plotone. Elisa Longo Borghini ha comunque accelerato negli ultimi metri, conquistando la quarta piazza.

Alla vigilia della tappa regina, dopo la vittoria di Lippert al Giro d’Italia Women 2024, le prime posizioni nella classifica generale rimangono invariate. Elisa Longo Borghini, in maglia rosa per il sesto giorno consecutivo, mantiene un vantaggio di 3 secondi su Lotte Kopecky e 38 secondi su Cecilie Uttrup Ludwig. Con questi distacchi, il gruppo si prepara ad affrontare la tappa più temuta, la Lanciano-Blockhaus. I 120 km di percorso, durissimi, includono la doppia scalata al Passo Lanciano, culminando con il Blockhaus. Domani, nessuna atleta che ambisca alla maglia rosa potrà nascondersi.

Tour de France 2024, Girmay fa tris a Villeneuve-sur-Lot: Roglic perde 2’27”

Biniam Girmay cala il tris al Tour de France 2024. Il corridore eritreo della Intermarché-Wanty si è imposto anche nella volata di Villeneuve-sur-Lot, portando a casa il terzo successo in un’edizione della Grande Boucle che lo vede sempre più in maglia verde. Grazie anche al sesto posto odierno di Jasper Philipsen, Girmay ha fatto un significativo balzo in avanti nella classifica a punti: ad oggi, infatti, l’eritreo è l’unico corridore del gruppo che è riuscito a vincere più di una frazione.

Tour de France 2024, tris di Girmay

La tappa di oggi, che prevedeva una volata finale, è stata tutt’altro che tranquilla. Negli ultimi dieci chilometri di corsa, Primoz Roglic è caduto a terra a seguito di una sbandata di Alexey Lutsenko, che ha colpito uno spartitraffico, innescando una caduta che ha coinvolto anche il campione del mondo Mathieu van der Poel. L’intera formazione della Red Bull – Bora – hansgrohe si è fermata per assistere il proprio capitano e aiutarlo a rientrare, soprattutto perché la neutralizzazione del tempo avviene solo all’interno dei cinque chilometri. Roglic, vincitore del Giro d’Italia dello scorso anno, è apparso visibilmente dolorante e sarà sottoposto a accertamenti medici nelle prossime ore. Con questa caduta, Roglic ha accumulato un ritardo di 2’27”, scivolando dal quarto al sesto posto nella classifica generale, ora a 4’42” da Tadej Pogacar, che ha conservato la maglia gialla.

Il furto di biciclette

Anche per il leader della generale la giornata non è stata completamente tranquilla, dato che è finito a terra nelle fasi iniziali della corsa. La carovana del Tour è stata ulteriormente scossa dalla notizia del furto di biciclette che ha colpito la TotalEnergies, la formazione francese che ha vinto la nona tappa a Troyes con Anthony Turgis. Durante la notte sono state infatti rubate 11 biciclette, per un valore complessivo di circa 140.000 euro, oltre a molti degli attrezzi dei meccanici. Una giornata difficile per tutti, quindi, ma che ha visto emergere nuovamente il sorriso di Biniam Girmay, e anche di Wout van Aert, secondo al traguardo, che ha dimostrato di aver superato i problemi fisici dopo la caduta alla Dwars door Vlaanderen.

Girmay, un tris leggendario

La tappa odierna del Tour de France 2024 ha confermato Biniam Girmay, che ha calato il tris, come uno dei protagonisti assoluti di questa edizione. Con tre vittorie all’attivo e una solida posizione nella classifica a punti, l’eritreo si sta affermando come uno dei velocisti più forti e consistenti del gruppo. La volata finale a Villeneuve-sur-Lot ha visto un confronto serrato tra i migliori velocisti del gruppo. Girmay, con una rimonta spettacolare, ha superato Wout Van Aert, autore di uno sprint di grande forza, e Arnaud Démare, ben supportato dai suoi compagni di squadra. Con questa vittoria, la terza in questa edizione del Tour, Girmay fa tris e consolida ulteriormente la sua posizione nella classifica a punti, distanziando ulteriormente il suo principale rivale, Jasper Philipsen, che ha dovuto affrontare la volata quasi da solo a causa dell’assenza di Mathieu van der Poel, coinvolto nella maxi-caduta.

La caduta

L’incidente ha avuto un impatto significativo anche su altre squadre e corridori. La Red Bull – Bora – hansgrohe, che ha fermato tutta la squadra per aiutare Roglic, ha perso preziosi secondi in una tappa che doveva essere relativamente semplice. La gestione degli ultimi chilometri è stata complicata per molte squadre, che hanno dovuto riorganizzarsi rapidamente dopo la caduta. La neutralizzazione del tempo nei cinque chilometri finali ha comunque permesso ad alcuni corridori di limitare i danni.

Nonostante queste difficoltà, Tadej Pogacar continua a mantenere il comando della classifica generale, con un vantaggio di 1’06” su Remco Evenepoel e 1’14” su Jonas Vingegaard. Pogacar, caduto nelle fasi iniziali della corsa, ha mostrato ancora una volta la sua resilienza, riuscendo a rimanere in testa nonostante gli imprevisti. La giornata ha evidenziato come la tensione e le sorprese possano sempre essere dietro l’angolo al Tour de France, rendendo ogni tappa imprevedibile e avvincente.

Giro d’Italia Women 2024, a Foligno si impone Kopecky

Lotte Kopecky ha trionfato nella quinta tappa del Giro d’Italia Women 2024 a Foligno, dimostrando di essere la più veloce nella volata di gruppo. La ciclista del team SD Worx – ProTime ha superato nettamente le sue avversarie, con l’azzurra Chiara Consonni seconda e Arlenis Sierra terza.

Kopecky si impone a Foligno al Giro d’Italia Women 2024

La quinta tappa, lunga 108 chilometri, si è svolta da Frontone a Foligno. La prima parte della gara presentava una salita graduale, mentre nella seconda parte predominava la discesa. Sembrava una giornata ideale per le velociste, motivo per cui non c’era molto interesse per le fughe della prima ora. Cristina Tonetti (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi) è stata una delle poche che ha tentato la fuga, ma è stata rapidamente ripresa dal gruppo.

Le fughe solitarie hanno continuato a caratterizzare la tappa. Alessia Vigilia (FDJ-SUEZ) ha provato a staccarsi dal gruppo, ma anche lei è stata ripresa dopo pochi chilometri. Lo stesso destino è toccato ad Ana Vitória Magalhães (Bepink-Bongioanni). Nel frattempo, c’è stato il ritiro di Elisa Balsamo, a causa di una tonsillite.

Le fughe

La successiva a tentare la fuga è stata Marta Jaskulska (CERATIZIT-WNT). La ciclista polacca è partita all’attacco a 35 chilometri dalla fine e ha mantenuto il vantaggio fino a otto chilometri dall’arrivo, quando è stata raggiunta dal gruppo che si preparava per lo sprint finale.

Nel chilometro conclusivo, il team EF Education-Cannondale ha preso il comando, ma la SD Worx-ProTime ha rapidamente preso il controllo prima dell’ultima curva. Barbara Guarischi ha preparato perfettamente lo sprint per Lotte Kopecky, che ha vinto con grande superiorità. Grazie a questa vittoria di tappa, la leader del team SD Worx-ProTime ha migliorato anche la sua posizione nella classifica generale, avvicinandosi alla leader Elisa Longo Borghini di soli tre secondi.

Giro d’Italia Women 2024, l’emozione di Kopecky a Foligno

La quinta tappa del Giro d’Italia Women 2024, pur breve, ha offerto diverse emozioni grazie ai tentativi di fuga e alla battaglia per la posizione nel gruppo. Le prime fughe di Tonetti, Vigilia e Magalhães non hanno avuto successo, ma hanno comunque animato la gara. La lunga fuga solitaria di Jaskulska ha dimostrato coraggio e determinazione, tenendo il gruppo in sospeso fino agli ultimi chilometri.

Nel finale, la preparazione della volata è stata cruciale. EF Education-Cannondale ha cercato di impostare il ritmo, ma SD Worx-ProTime ha dimostrato una maggiore coesione e strategia. Barbara Guarischi ha condotto Kopecky in una posizione perfetta per lanciare lo sprint, permettendo alla sua compagna di squadra di conquistare una vittoria netta.

Il finale

La vittoria di Kopecky non è solo importante per la singola tappa, ma ha anche implicazioni significative per la classifica generale. Avvicinandosi a Elisa Longo Borghini, Kopecky ha ora la possibilità concreta di competere per la maglia rosa nelle prossime tappe. La tensione e l’aspettativa crescono mentre il Giro d’Italia Women prosegue, con le cicliste che continuano a sfidarsi su ogni chilometro del percorso.

La quinta tappa del Giro d’Italia Women 2024 a Foligno ha quindi visto Lotte Kopecky emergere come la velocista più forte, grazie a una strategia di squadra impeccabile e alla sua eccezionale forma fisica. La corsa continua a riservare sorprese e colpi di scena, mantenendo alta l’attenzione degli appassionati di ciclismo.

Tour de France 2024, presentazione dodicesima tappa Aurillac – Villeneuve-sur-Lot (203,6 km)

La dodicesima tappa del Tour de France 2024 si presenta particolarmente incerta. I 203,6 chilometri che separano Aurillac da Villeneuve-sur-Lot sono caratterizzati da un percorso piuttosto ondulato nella prima parte, favorendo la formazione di fughe. Gli attaccanti cercheranno di guadagnare un vantaggio consistente prima di affrontare il tratto finale più pianeggiante, dove i team dei velocisti tenteranno di portare i loro uomini alla vittoria in uno sprint. Questo arrivo potrebbe rievocare quello del 1996, quando Massimo Podenzana vinse con una mossa decisiva nel finale.

Tour de France 2024, la dodicesima tappa

Il percorso della tappa inizierà con una serie di saliscendi, pur non classificati come Gran Premi della Montagna (GPM), che potrebbero comunque incentivare le fughe. La prima salita categorizzata come GPM sarà la Côte d’Autoire (2,7 km al 5,9%) dopo 62,8 chilometri, seguita dalla Côte de Rocamadour (2,0 km al 5,8%).

La tappa continuerà con saliscendi fino al traguardo volante di Gourdon al chilometro 110, proseguendo poi verso la Côte de Montcléra (2,0 km al 4,6%) a 68,1 chilometri dall’arrivo. Dopo questa salita, il percorso presenta altri strappi, come quelli di Flumel e Sauvetat-sur-Lede, prima degli ultimi 5 chilometri pianeggianti fino al traguardo di Villeneuve-sur-Lot.

Velocisti favoriti

Tra i favoriti per la vittoria della dodicesima tappa del Tour 2024, i velocisti saranno sicuramente protagonisti, data la relativa pianura del finale. Jasper Philipsen, vincitore dell’ultimo sprint, è uno dei principali contendenti grazie alla sua velocità e all’aiuto del compagno di squadra Mathieu Van der Poel. Anche Biniam Girmay, in maglia verde, ha buone probabilità di successo, avendo già vinto due volate in questo Tour. Dylan Groenewegen, altro velocista di punta, necessita di un buon posizionamento in gruppo per primeggiare.

Pascal Ackermann, Arnaud De Lie e Fernando Gaviria hanno dimostrato costanza negli sprint, spesso chiudendo tra i primi dieci. Mark Cavendish, nonostante l’età, ha ancora la capacità di lottare per la vittoria, come dimostrato nella volata vincente di Saint Vulbas. Tuttavia, sarà cruciale per lui mantenere una buona posizione durante lo sprint finale.

La dodicesima tappa del Tour 2024 adatta agli sprinter

Velocisti come Phil Bauhaus, Sam Bennett e Alexander Kristoff hanno avuto maggiori difficoltà finora, ma possiedono le qualità per competere. Altri corridori come Bryan Coquard, Arnaud Demare, Fabio Jakobsen e Marijn Van Den Berg sembrano più destinati a lottare per un piazzamento. Wout Van Aert, caduto nella tappa precedente, dovrà valutare le sue condizioni prima di prendere ulteriori rischi in uno sprint ad alta velocità.

Nonostante la probabile conclusione con una volata di gruppo, non si può escludere la possibilità che una fuga ben organizzata possa anticipare tutti. Tra i potenziali attaccanti ci sono corridori di squadre senza velocisti favoriti come Jasper Stuyven, Alex Aranburu, Yves Lampert, Magnus Cort, Dorian Godon, Paul Lapeira, Stefan Bissegger e Anthony Turgis.

La corsa in tv

Il trasferimento inizierà alle 12:35, con partenza alle 12:50 e l’arrivo previsto tra le 17:16 e le 17:41. La diretta TV sarà disponibile su Rai2 e Eurosport, mentre lo streaming sarà su Discovery+

Giro d’Italia Women 2024, Emond vince la quarta tappa

Clara Emond ha vinto la quarta tappa del Giro d’Italia Women da Imola a Urbino. La ciclista canadese del team EF Education-Cannondale è riuscita a mantenere il vantaggio conquistato nella fuga di giornata, nonostante una finale pericolosa verso Urbino. Soraya Paladin (Canyon-SRAM) è arrivata seconda e Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-SUEZ) terza. Elisa Longo Borghini ha conservato la maglia rosa.

Giro d’Italia Women 2024, show della canadese Emond

La quarta tappa del Giro d’Italia Women è iniziata con una fase pianeggiante, seguita da un tratto molto impegnativo. Il gran finale è iniziato con la salita verso San Marino (5,4 km al 6,9%), ascesa seguita dalla seconda grande salita della giornata: il Monte Osteriaccia (8 km al 4,2%). L’ultima salita, da Ponte in Foglia, si estendeva per 11,5 chilometri con una pendenza media del 3% verso Urbino. La tappa si è conclusa con un muro finale di 470 metri su pavè con una pendenza dell’8,4%, e punte massime del 14%.

La fuga di giornata ha guadagnato più di tre minuti sul gruppo. Nella fase centrale della tappa, particolarmente insidiosa, si è formata un gruppo di inseguitrici pericolose. Tra loro c’erano Elena Cecchini, Justine Ghekiere, Elise Chabbey, Cecilie Uttrup Ludwig, Sanne Cant, Femke de Vries e Anouska Koster, a cui si è unita successivamente anche Kim Le Court.

Longo Borghini in maglia rosa

Ai piedi dell’ultima salita verso Urbino, Clara Emond era ancora in testa, con tre minuti di vantaggio sul gruppo principale. Chabbey ed Erica Magnaldi si erano staccate dal gruppo-Le Court, che era il meglio piazzato tra le inseguitrici. L’ultima salita non era particolarmente dura, permettendo a Emond di mantenere il suo vantaggio. Nell’ultimo chilometro, ha affrontato con successo il muro finale, festeggiando così una vittoria straordinaria.

Nel gruppo inseguitore, Paladin ha dimostrato di essere la migliore, conquistando il secondo posto davanti a Ludwig. Nel gruppo principale, Lotte Kopecky ha tentato un attacco sul muro finale, ma Elisa Longo Borghini, in maglia rosa, ha risposto prontamente e ha persino superato Kopecky al traguardo. La maglia rosa rimane quindi sulle spalle della ciclista italiana del team Lidl-Trek.

Emond corona la fuga al Giro d’Italia Women

La performance di Clara Emond al Giro d’Italia Women è stata straordinaria. Dopo essere stata in fuga per gran parte della giornata, ha dimostrato resistenza e determinazione, mantenendo il vantaggio sugli inseguitori in una tappa molto impegnativa. Il successo di Emond è un risultato significativo per il team EF Education-Cannondale, e un momento di grande orgoglio per la ciclista canadese.

Soraya Paladin, con il suo secondo posto, ha confermato il suo ottimo stato di forma, mentre Cecilie Uttrup Ludwig ha dimostrato ancora una volta di essere una delle cicliste più competitive del gruppo. Elisa Longo Borghini, con la sua difesa della maglia rosa, ha mostrato la sua esperienza e abilità tattica, fondamentali per mantenere la leadership in un Giro d’Italia Women molto combattuto.

La quarta tappa ha evidenziato la varietà e la difficoltà del percorso del Giro d’Italia Women, che richiede alle cicliste di essere preparate su tutti i terreni. La salita finale verso Urbino, con il suo muro in pavè, è stata una vera prova di resistenza e abilità, premiando le cicliste più forti e resistenti. La gara continua a offrire spettacolo e suspense, con numerose tappe ancora da affrontare e molte cicliste pronte a lottare per la vittoria finale.

Tour de France 2024, presentazione decima tappa Orléans – Saint-Amand-Montrond (187,3 km)

La decima tappa del Tour de France 2024 parte con apparente calma, seguendo il giorno di riposo, e prevede un percorso pianeggiante senza alcun Gran Premio della Montagna (GPM). Il tracciato di 187,3 chilometri da Orléans a Saint-Amand-Montrond presenta un dislivello complessivo inferiore ai mille metri, rendendolo ideale per i velocisti. Tuttavia, l’attenzione dovrà rimanere alta, specialmente nel finale, a causa del rischio di venti trasversali che potrebbero creare ventagli e frazionamenti, visti i numerosi cambi di direzione e le strade esposte in mezzo ai campi.

Tour de France 2024, oggi la decima tappa

Per la decima tappa del Tour de France 2024, il gruppo parte da Orléans e si dirige verso sud, attraversando la foresta di Sologne che offre riparo dai venti nei primi 60 chilometri. Dopo il traguardo volante a Romorantin – Lanthenay, il percorso cambia direzione. Gli ultimi 60 chilometri, specialmente dopo Issoudun, sono esposti ai venti laterali che in passato hanno causato problemi alla Grande Boucle. Con tre cambi di direzione negli ultimi trenta chilometri, è possibile che alcuni ciclisti tentino di mettere in difficoltà i rivali. In ogni caso, se i velocisti riusciranno a evitare sorprese, avranno una buona occasione di trionfare a Saint-Amand-Montrond.

I favoriti

Il finale della tappa sembra destinato a una volata, con Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) come principale favorito. Philipsen, nonostante non abbia ancora vinto quest’anno, ha dimostrato una grande costanza con tre secondi posti. La sua squadra sta progressivamente ritrovando la forma che l’aveva resa una macchina da guerra l’anno scorso. Un altro contendente è Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), unico ad aver vinto due tappe finora. Nonostante non sia un velocista puro, le condizioni della tappa potrebbero favorirlo, grazie alla sua capacità di emergere nelle giornate difficili.

Groenewegen e Cavendish puntano la decima tappa del Tour 2024

Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla) e Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), già vincitori in questo Tour, cercheranno di ripetersi. Entrambi hanno squadre dedicate al loro servizio, pronte a proteggerli anche in caso di venti laterali. Cavendish ha già vinto qui nel 2013 in condizioni simili. Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e Fernando Gaviria (Movistar), che sono andati vicini alla vittoria, potrebbero essere protagonisti. De Lie ha mostrato una buona condizione, mentre Gaviria compensa con esperienza e tempismo. Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) è un altro che potrebbe emergere se la corsa diventasse più dura del previsto.

Fabio Jakobsen (Team DSM-Firmenich PostNL) e Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels) hanno sofferto finora ma questa tappa offre loro un’opportunità di riscatto. Pascal Ackermann (Israel Premier Tech), in crescita nelle ultime giornate, e Danny Van Poppel (Red Bull – Bora – Hansgrohe), potrebbero cercare di farsi spazio da soli. Anche Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike) e Christophe Laporte potrebbero tentare di creare ventagli, così come Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), che potrebbe giocarsi le sue carte in caso di imprevisti.

Il possibile sprint finale

Tra gli altri sprinter, Sam Bennett (Decathlon Ag2r La Mondiale), Bryan Coquard (Cofidis) e Marijn van den Berg (EF Education – EasyPost) potrebbero essere della partita, sebbene necessitino di una giornata più impegnativa per emergere.

In una corsa più aperta, attenzione a passisti come Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Victor Campenaerts (Lotto Dstny) e Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Anche Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) potrebbe cercare un’opportunità se la corsa esplodesse, così come Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates).

Morte Andrè Drege, l’ipotesi è quella di un copertone forato

La tragedia che ha colpito il mondo del ciclismo al Giro d’Austria 2024 con la morte di Andrè Drege ha sconvolto la comunità sportiva. Secondo le testimonianze e le indagini della polizia austriaca, riportate dal quotidiano norvegese VG, l’incidente che ha causato la morte del ciclista norvegese potrebbe essere stato dovuto a una foratura della ruota posteriore. Jaka Primožič, unico testimone oculare, ha raccontato alle autorità che Drege ha perso il controllo della bicicletta durante la discesa del Großglockner, con la fuoriuscita di un liquido bianco dal copertone, probabilmente il sigillante usato nei tubeless.

Morte Andrè Drege, l’indagine è ancora in corso

Drege, membro del Team Coop-Repsol, si stava distinguendo in questa stagione con diverse vittorie e prometteva una brillante carriera. Era già in procinto di passare al World Tour con la Jayco-AlUla, grazie ai successi ottenuti in Grecia, al Giro delle Ardenne e al Tour Loir e Cher in Francia. Al momento dell’incidente, occupava il 38° posto nella classifica generale del Giro d’Austria.

La caduta è avvenuta durante la quarta tappa, su un tratto particolarmente impegnativo della discesa del Großglockner. Nonostante la tragica perdita, la tappa è stata completata e Filippo Ganna ha vinto, ma la cerimonia di premiazione è stata annullata in segno di rispetto. Rimane incerto se l’ultima tappa, prevista per il 7 luglio, si disputerà.

La tragica scomparsa

Questo incidente riporta alla mente la tragica morte di Gino Mader, ciclista della Bahrain-Victorious, avvenuta un anno fa in circostanze simili durante il Giro di Svizzera. La perdita di Drege solleva nuovamente questioni sulla sicurezza nelle competizioni ciclistiche. Il team di Mader, dopo la sua morte, ha affrontato un percorso di supporto psicologico per tornare a competere, dedicando due vittorie al Tour de France in suo onore.

La tragica scomparsa di Drege è un doloroso promemoria dei pericoli insiti nel ciclismo professionistico. La sua carriera promettente è stata tragicamente interrotta, e il mondo del ciclismo è in lutto, ricordando un giovane talento con grande potenziale. La sicurezza durante le gare è di nuovo al centro dell’attenzione, con la speranza che si possano adottare misure per prevenire future tragedie.

La tappa annullata per commemorare Andrè Drege

Nella giornata di ieri, in seguito alla morte di Andrè Drege, il comitato organizzatore del Giro d’Austria ha deciso di annullare l’ultima frazione. Ì corridori si sono schierati alla partenza e hanno fatto un giro ad andatura turistica dopo un minuto di silenzio. Non ci sono state celebrazioni: la magistratura, comunque, sta ancora indagando sulla scomparsa del giovane ciclista, quindi è molto difficile ottenere ulteriori informazioni su come stia proseguendo l’indagine.

I risultati

Ricordiamo che proprio i risultati ottenuti in questa stagione erano stati determinati per far sì che Drege potesse approdare nella massima categoria: il norvegese ha infatti vinto due corse in Grecia a marzo, oltre a una tappa del Giro delle Ardenne e una al Tour Loir e Cher, difficile corsa che ogni anno si disputa in Francia. Lo scorso anno si era imposto anche in Belgio, confermando di poter potenzialmente essere un uomo da classiche. A soli 25 anni, il suo talento era ancora tutto da scoprire. La sua tragica scomparsa ha senza dubbio sconvolto tutto il mondo dello sport.

Sibiu Tour 2024, Caicedo trionfa nella terza tappa

La terza tappa del Sibiu Tour 2024 ha visto il trionfo di Jonathan Caicedo sul traguardo di Bâlea Lac, dopo 207 chilometri di gara, caratterizzata da una lunga salita sulla splendida strada Transfăgărășan. Il ciclista ecuadoriano del team Petrolike ha preceduto di 12 e 14 secondi i giovani emergenti Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) e Florian Lipowitz (Red Bull – Bora – hansgrohe). Grazie a questo risultato, Lipowitz diventa il nuovo leader della classifica generale, superando Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) di 20 secondi e George Bennett (Israel – Premier Tech) di 38 secondi.

Caicedo vince a Sibiu

La giornata di gara è stata animata da una fuga iniziale che ha coinvolto dieci corridori, tra cui Mark Stewart (Corratec-Vini Fantini), Jeroen Bloem, Jordy Bouts (TDT-Unibet), Sam Gademan (VolkerWessels), Nicolas Heinrich, Roger Kluge (Rad-Net Oßwald), Leo Doyle (XSpeed), Edgar Nieto (Victoria Sports), Rowan Baker (Saint Piran) e Anton Lenneman (Bike Aid). Il gruppo di fuggitivi ha accumulato un vantaggio di oltre sei minuti prima che il plotone principale iniziasse a ridurre il divario.

Nel corso della lunga salita finale, il gruppetto di testa si è ridotto, lasciando solo Kluge e Bouts al comando, presto raggiunti dagli inseguitori. A 12 chilometri dal traguardo, sono iniziati gli attacchi tra i big della classifica, con Sergio Higuita (Red Bull-Bora-hansgrohe), David de la Cruz (Q36.5) e Jhonatan Caicedo (Petrolike) che hanno guadagnato terreno sugli altri. Anche George Bennett (Israel-PremierTech) è riuscito a unirsi al gruppo di testa.

La fuga

Con il ricongiungimento di Andreas Leknessund (Uno-X) e Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe), Caicedo ha tentato nuovamente l’attacco. La sua mossa non ha preoccupato gli altri in ottica classifica generale, permettendogli di guadagnare dieci secondi di vantaggio. Nonostante i tentativi di rimonta degli avversari, Caicedo ha mantenuto il suo margine, con Van Eetvelt e Lipowitz che hanno chiuso rispettivamente al secondo e terzo posto. La vittoria di Caicedo è stata netta, ma Lipowitz ha festeggiato il nuovo primato nella generale, in vista di un’ultima tappa che non dovrebbe creargli problemi.

Il gran finale

La fuga iniziale ha offerto uno spettacolo emozionante, con i corridori che hanno collaborato per mantenere il vantaggio sul gruppo principale. Tuttavia, quando la gara è entrata nella fase decisiva, la selezione naturale del percorso ha fatto la differenza, premiando gli scalatori più forti. Caicedo ha dimostrato la sua abilità in salita e la sua determinazione, cogliendo un’importante vittoria di tappa che lo rilancia nelle gerarchie del team e del circuito internazionale.

Lennert Van Eetvelt ha confermato il suo talento emergente con una prestazione solida, mentre Florian Lipowitz ha dimostrato la sua continuità di risultati, consolidando la leadership nella generale. Andreas Leknessund, nonostante la decima posizione nella tappa, ha mantenuto un buon piazzamento in classifica, restando un contendibile avversario per le fasi finali della corsa.

Sibiu, îl trionfo di Caicedo

La tappa è stata anche un banco di prova per molti corridori, con George Bennett che ha mostrato un’ottima forma e una strategia di gara efficace. La lotta per la maglia gialla è ora più aperta che mai, con diversi corridori in lizza per il podio finale. La quarta e ultima tappa sarà decisiva per determinare il vincitore del Sibiu Tour 2024 dopo il trionfo odierno di Caicedo, con aspettative di grande battaglia fino all’ultimo chilometro.

Giro d’Italia Women 2024, Consonni vince la seconda tappa

Sigillo di Chiara Consonni nella seconda tappa del Giro d’Italia Women, la Sirmione-Volta Mantovana di 110 km. La giornata stata caratterizzata da una lunghissima fuga, un inseguimento altrettanto intenso e una volata emozionante fino all’ultimo metro. La brasiliana Ana Vitória Magalhães è stata la protagonista assoluta della giornata, mantenendosi in fuga per oltre 100 km, prima di essere raggiunta dal gruppo a soli 1.800 metri dal traguardo. Alla fine, Chiara Consonni ha trionfato superando la campionessa del mondo Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) a pochi metri dal traguardo, rendendo vano il tentativo finale della belga. Elisa Balsamo (Lidl Trek) ha ottenuto un convincente terzo posto, molto importante dopo il brutto infortunio che ha caratterizzato gli ultimi mesi dell’azzurra, che sarà comunque presente ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Giro d’Italia Women 2024, Consonni sugli scudi

Poco dopo la partenza da Sirmione, Ana Vitória Magalhães (Bepink – Bongioanni) e Alessia Missiaggia (Top Girls Fassa Bortolo) hanno preso l’iniziativa guadagnando una manciata di secondi sul gruppo. Al passaggio da Montichiari, le due atlete avevano un vantaggio di 2’18” sul gruppo maglia rosa. Successivamente, Beatrice Rossato e Valeria Curnis, entrambe della Isolmant – Premac – Vittoria, si sono lanciate all’inseguimento.

Al Traguardo Volante di Mendole, Missiaggia è passata per prima, seguita da Magalhães, con Rossato a 4’20” di ritardo. Al primo passaggio dal GPM di Cavriana, Magalhães ha preso il comando, staccando Missiaggia e le due atlete della Isolmant – Premac – Vittoria, che sono state riassorbite dal gruppo a trenta chilometri dalla conclusione.

Le fasi iniziali

Magalhães ha mantenuto la testa della corsa fino al primo passaggio dal traguardo, con il gruppo sempre più vicino a Missiaggia. A quindici chilometri dalla conclusione, Missiaggia si è rialzata, mentre il gruppo maglia rosa ha intensificato l’inseguimento alla brasiliana, che ha vinto anche il secondo GPM di giornata, assicurandosi la maglia azzurra di miglior scalatrice.

Lo sprint di Consonni al Giro d’Italia Women

A due chilometri dal traguardo, quando il gruppo sembrava ormai compatto, Anouska Koster della Uno X ha tentato un contropiede, ma è stata rapidamente ripresa. Le squadre Lidl Trek, SD Worx e UAE ADQ hanno quindi organizzato i loro treni per la volata finale. Chiara Consonni è riuscita a superare la campionessa del mondo in carica Lotte Kopecky negli ultimi metri, conquistando una vittoria che fa il bis con quella ottenuta lo scorso anno al termine dell’ultima frazione. Per Chiara Consonni, questo 2024 si preannuncia molto promettente, e sarà una delle speranze azzurre su pista in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Questo Giro d’Italia Women servirà a Consonni per mettere chilometri nelle gambe anche in vista dell’appuntamento olimpico”.

La tappa di domani

La terza tappa, in programma domani, partirà da Sabbioneta e arriverà a Toano. Elisa Longo Borghini indosserà la Maglia Rosa, Chiara Consonni sarà in Maglia Rossa, Ana Vitória Magalhães continuerà a vestire la maglia azzurra di miglior scalatrice e la giovane Antonia Niedermaier, di soli 21 anni, indosserà la maglia di miglior giovane. Questo emozionante inizio del Giro d’Italia Women promette altre giornate ricche di azione e colpi di scena, con le atlete pronte a darsi battaglia per conquistare le diverse maglie e, naturalmente, il titolo finale.

Giro d’Italia Women 2024, Longo Borghini è la prima maglia rosa

Elisa Longo Borghini non ha deluso le aspettative nella prima tappa del Giro d’Italia Women 2024. La ciclista della Lidl-Trek, cinque volte campionessa italiana, ha conquistato la cronometro di 15,7 km a Brescia con un tempo di 20’37”, mantenendo una media di 45,67 km/h. La seconda posizione è andata all’australiana Grace Brown della FDJ SUEZ, che ha chiuso con un ritardo di solo un secondo. La campionessa del mondo Lotte Kopecky è giunta quinta, con un distacco di 25 secondi. Urška Žigart si è piazzata al 24° posto, mentre Elisa Balsamo, reduce da un infortunio, ha terminato con un distacco di 1’48”.

Giro d’Italia Women 2024, la prima è di Longo Borghini

La lotta tra Longo Borghini e Brown è stata serrata, con entrambe che hanno registrato lo stesso tempo al primo intertempo. Alla fine, Longo Borghini ha prevalso per soli 87 centesimi di secondo, assicurandosi così la prima maglia rosa del Giro d’Italia Women 2024.

La tappa si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di André Drege, corridore della Coop-Repsol, tragicamente scomparso il giorno precedente in una caduta al Giro d’Austria. Questo evento ha aggiunto un tono solenne alla giornata, ma non ha distolto Longo Borghini dal suo obiettivo.

Dopo aver seguito alla lettera il ritmo impostole dagli allenatori, Elisa Longo Borghini ha mantenuto una prestazione costante lungo tutto il percorso. Il suo sforzo è stato premiato quando, dopo l’arrivo dell’ultima delle 153 atlete, ha potuto finalmente rilassarsi e celebrare la sua vittoria. La sua conquista della prima maglia rosa è stata un momento di grande orgoglio e soddisfazione personale.

Domani occasione per velociste

Domani il Giro d’Italia Women proseguirà con la seconda tappa, un percorso di 110 km da Sirmione a Volta Montana, offrendo la prima occasione per le velociste. Questo nuovo segmento della gara promette di essere altrettanto avvincente, con molte atlete pronte a darsi battaglia per guadagnare terreno nella classifica generale.

La grande stagione di Longo Borghini

La vittoria di Elisa Longo Borghini nella cronometro di apertura ha messo in evidenza la sua eccellente forma e determinazione. Questa prestazione iniziale l’ha posta in una posizione favorevole per affrontare le prossime sfide del Giro. Con il supporto del suo team e la sua comprovata abilità nelle gare a cronometro, Longo Borghini sembra essere sulla buona strada per un Giro d’Italia Women che possa portare grandi soddisfazioni. Le velociste avranno la loro chance nella tappa di domani, ma la pressione rimane alta per tutte le concorrenti, consapevoli del livello di competizione e della necessità di eccellere in ogni segmento della corsa. La tensione e l’eccitazione crescono man mano che il Giro d’Italia Women avanza, promettendo ancora molte emozioni e sorprese.

Ciclismo, Marta Cavalli dimessa dall’ospedale dopo essere stata investita

Marta Cavalli è stata dimessa dall’ospedale dopo il grave incidente che l’ha coinvolta ieri, mentre si allenava in bicicletta in compagnia di un amico. L’incidente è avvenuto sulla strada provinciale 234 Codognese, in direzione Maleo, vicino al fiume Adda e a una rotatoria. Secondo fonti locali, il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente si sarebbe immesso nella rotatoria, evitando un altro ciclista che era con la vincitrice dell’Amstel Gold Race e della Freccia Vallone 2022, ma colpendo la stessa Marta Cavalli. Dopo l’impatto, la ciclista è caduta a terra ed è stata soccorsa dalla Croce Rossa, che l’ha trasportata all’ospedale di Cremona per accertamenti. L’azzurra ha riportato dolori al collo e alla schiena, ma non ha mai perso i sensi.

Questo incidente è il secondo stagionale per la 26enne di Cremona. A gennaio, durante un allenamento, era già caduta riportando una microfrattura alla gamba che l’aveva costretta a una lunga pausa. La sua stagione è iniziata solo a marzo, e da allora ha gareggiato poco. Al momento dell’incidente, non erano previste sue partecipazioni imminenti a competizioni.

La FDJ-SUEZ annuncia che Marta Cavalli è stata dimessa

La squadra FDJ-SUEZ ha diffuso la notizia del ritorno a casa di Marta Cavalli tramite un post sui social network: “Ieri Marta Cavalli è rimasta coinvolta in un incidente stradale mentre andava in bici con gli amici in Italia. Fortunatamente, dopo essersi sottoposta a osservazione medica 24 ore su 24 in ospedale, possiamo confermare che non è stata diagnosticata alcuna frattura. Marta è stata autorizzata a tornare a casa per continuare la sua guarigione. Tutta la squadra è con lei!”.

Il fatto che Marta Cavalli sia tornata a casa senza fratture è sicuramente una splendida notizia. L’augurio è che riesca a tornare presto anche in bici, al fine di poter puntare ai prossimi appuntamenti stagionali. La FDJ-SUEZ ha espresso tutto il suo supporto alla ciclista, confermando l’importanza della sua guarigione completa.

Marta Cavalli dimessa dall’ospedale, un recupero importante

Marta Cavalli è considerata una delle promesse più brillanti del ciclismo femminile. La sua presenza al Giro d’Italia Women era molto attesa, e il suo incidente ha sollevato molta preoccupazione tra i fan e gli addetti ai lavori. Fortunatamente, l’assenza di fratture significa che la sua guarigione potrebbe essere più rapida del previsto. Il fatto che l’azzurra abbia dovuto rinunciare alla campagna del nord a causa del primo incidente è stata già una brutta notizia: purtroppo, il fatto che la Vuelta Femenina si era conclusa con un ritiro, aveva fatto sì che le attenzioni sul Giro d’Italia Women fossero più alte.

La sicurezza

Questo incidente, purtroppo, riapre il dibattito sulla sicurezza dei ciclisti sulle strade. Gli eventi che coinvolgono i ciclisti, specialmente durante gli allenamenti, sono un promemoria costante dei pericoli che affrontano. La comunità ciclistica chiede continuamente misure più severe e una maggiore attenzione alla sicurezza stradale.

Un futuro di speranza

Il supporto alla giovane ciclista è stato unanime, con messaggi di incoraggiamento arrivati da tutto il mondo del ciclismo. Marta Cavalli, che ha dimostrato grande talento e determinazione nel corso della sua carriera, è ora concentrata sulla sua guarigione. L’obiettivo è tornare in sella il prima possibile, con la speranza di partecipare ai prossimi eventi ciclistici e continuare a costruire sulla sua promettente carriera. Il ritorno a casa di Marta Cavalli rappresenta un messaggio di speranza per tutti gli appassionati di ciclismo. La giovane ciclista ha davanti a sé un futuro promettente, e il suo ritorno alle competizioni sarà accolto con grande entusiasmo. La FDJ-SUEZ, insieme ai suoi fan, rimane al suo fianco, pronta a supportarla in ogni fase del suo recupero.

Giro d’Austria 2024, muore in gara il ciclista Andrè Drege

Un grave lutto ha colpito il Giro d’Austria 2024: un ciclista in gara muore dopo essere uscito di strada durante la discesa del Großglockner. Inizialmente, il nome del corridore non era stato reso pubblico, ma in seguito alla notifica ai familiari, è stato confermato che si tratta di André Drege, un membro di spicco del Team Coop – Repsol. Drege, considerato uno dei più promettenti del suo team, avrebbe dovuto passare nel World Tour con il Team Jayco – AlUla.

Ciclista muore al Giro d’Austria 2024

L’organizzazione del Giro d’Austria sta valutando l’interruzione della corsa, decisione che verrà presa in accordo con la famiglia del ciclista. Non sono stati divulgati dettagli precisi sulla dinamica dell’incidente, avvenuto durante una lunga discesa che ha segnato la giornata di gara. Filippo Ganna ha vinto la tappa su Diego Ulissi, ma le cerimonie di premiazione sono state annullate non appena si è saputo della tragedia. Purtroppo, questo non è il primo decesso nella storia del Giro d’Austria, che ha visto altre due morti di ciclisti in gara nel corso degli anni. Questo incidente riapre il dibattito sulla sicurezza nelle discese, specialmente in un momento in cui si ricorda il primo anniversario della morte di Gino Mäder al Giro di Svizzera.

L’incidente in corsa

La tappa era iniziata bene per André Drege, che faceva parte del gruppo di testa. Purtroppo, durante la discesa successiva alla salita, è avvenuto l’incidente fatale. Nonostante la gravità della caduta non fosse stata comunicata immediatamente, Drege è stato trasportato d’urgenza in ospedale in eliambulanza con gravi ferite. L’organizzazione della gara ha confermato che il ciclista era in condizioni critiche, ma non ha fornito ulteriori dettagli sulla dinamica dell’incidente, sul quale la polizia locale ha avviato un’indagine.

Esami sulla bici

I compagni di corsa che erano vicini a Drege al momento della caduta sono stati interrogati, e verrà effettuato un esame approfondito della sua bicicletta. La famiglia del ciclista sta raggiungendo l’Austria e sarà loro la decisione finale sull’opportunità di continuare la corsa, in collaborazione con il team e l’organizzazione. Un annuncio ufficiale sulla prosecuzione della gara sarà dato domenica mattina, dopo una riunione preliminare. Il tragico incidente ha scosso profondamente la comunità ciclistica, evidenziando ancora una volta i pericoli legati alle discese. La sicurezza dei ciclisti è una priorità e, in seguito a eventi come questo, si intensificano le discussioni su come migliorare le misure di protezione.

Il talento di Andrè Drege, il ciclista morto al Giro d’Austria 2024

Il ciclista André Drege muore al Giro d’Austria 2024. A soli 25 anni, era considerato un talento emergente nel mondo del ciclismo. La sua morte rappresenta una perdita immensa non solo per il Team Coop – Repsol, ma per l’intero sport. La sua carriera promettente, con il passaggio al professionismo ormai vicino, era seguita con grande interesse dagli appassionati e dagli addetti ai lavori. La reazione del mondo del ciclismo è stata di profondo cordoglio e solidarietà nei confronti della famiglia di Drege e del suo team. Molti corridori hanno espresso il loro dolore e il loro sostegno sui social media, ricordando il giovane ciclista come un grande talento e una persona eccezionale.

Nel frattempo, il Giro d’Austria 2024 resta in una fase di stallo, in attesa di una decisione definitiva. La sicurezza e il benessere dei corridori sono al centro delle preoccupazioni, e la decisione di continuare o meno la corsa sarà presa con la massima attenzione e rispetto per la memoria di André Drege. La comunità ciclistica si stringe attorno alla famiglia di Drege, al suo team e a tutti coloro che sono stati toccati da questa tragedia. Il ricordo di André Drege continuerà a vivere nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di vedere il suo talento emergere sulle strade delle gare ciclistiche.

Giro d’Italia 2025, quasi certa la grande partenza dall’Albania

La grande partenza del Giro d’Italia 2025 potrebbe avvenire dall’Albania. Il Paese balcanico ha superato il Friuli-Venezia Giulia nella corsa per assicurarsi l’onore di ospitare la grande partenza della Corsa Rosa il prossimo maggio. L’Albania, secondo le indiscrezioni, avrebbe fatto un’offerta tre volte superiore a quella friulana, che si era proposta di ospitare il via del Giro d’Italia 2025 con una grande partenza da Trieste, che non ospita la corsa dal grande arrivo finale del 2014. Dopo queste tre tappe in Albania, la corsa si trasferirebbe in nave in Italia, ripartendo dall’Abruzzo con la quarta frazione. Ancora non è possibile sapere se dall’Abruzzo il Giro dirotterà verso sud o se inizierà la sua salita verso il nord Italia.

Giro d’Italia 2025, una possibile partenza dall’Albania

Questa scelta rappresenterebbe un’importante novità nella storia del Giro d’Italia, segnando una delle rare occasioni in cui la corsa inizia al di fuori dei confini italiani. La decisione di partire dall’Albania non solo sottolinea l’espansione e l’internazionalizzazione della corsa, ma anche l’interesse crescente di nuovi Paesi nel diventare parte del prestigioso evento ciclistico.

Parallelamente, sembrano confermate le indiscrezioni riguardanti la partenza della Vuelta a España 2025 dal Piemonte. Le prime due tappe della grande corsa a tappe spagnola si svolgeranno in Italia: una con partenza e arrivo a Torino e un’altra nelle Langhe. Successivamente, la corsa prenderà la direzione della Francia prima di rientrare in Spagna, quindi non dovrebbero esserci trasferimenti in aereo per i corridori.

Il Tour 2025 torna in Italia

L’edizione 2024 del Tour de France ha preso il via dall’Italia, e anche quella del 2025 potrebbe includere tappe nel nostro paese. Nell’ultimo periodo è infatti emersa la notizia che si fa sempre più probabile l’ipotesi di un arrivo di tappa a Varese per la Grande Boucle del prossimo anno. Inoltre, gli organizzatori del Tour de France stanno considerando un possibile traguardo sul Colle delle Finestre, dove a fine agosto si concluderà il Tour de l’Avenir, la corsa giovanile più importante al mondo. Questo evento potrebbe servire come test in vista di un futuro arrivo del Tour.

Queste scelte riflettono una tendenza crescente dei Grandi Giri di esplorare nuove località e di aumentare la loro presenza internazionale, favorendo l’interesse globale e attirando nuove audience. Per l’Albania, ospitare la grande partenza del Giro d’Italia rappresenta un’opportunità straordinaria per mettere in mostra il proprio territorio e le proprie bellezze naturali, promuovendo il ciclismo e lo sport in generale.

La Vuelta a Espana in Piemonte

Il 2025 promette quindi di essere un anno ricco di novità e sorprese per il ciclismo. Il Tour de France potrebbe includere tappe italiane con arrivi a Varese o sul Colle delle Finestre. Nel frattempo, l’Albania sembra pronta ad accogliere con entusiasmo la partenza del Giro d’Italia, proponendo un’offerta significativa per ospitare le prime tre tappe della corsa. Infine, la Vuelta a España conferma il suo esordio in Piemonte, con due tappe italiane che daranno il via alla competizione prima di attraversare la Francia e rientrare in Spagna.

Queste novità non solo arricchiscono il calendario ciclistico, ma rafforzano anche i legami internazionali tra i vari paesi coinvolti, promuovendo lo sport e creando nuove opportunità per i fan di seguire le loro corse preferite in località diverse e affascinanti.

Tour de France, Cassani: “In Italia partenza straordinaria. Nonostante tutto, siamo un punto di riferimento mondiale”

Nei giorni scorsi ha sofferto e oggi ha stupito tutti. Mark Cavendish, a 39 anni, conquista la trentacinquesima vittoria che gli consente di diventare il corridore con più successi di tappe al Tour de France. In testa alla classifica però resta Pogacar, l’uomo da battere e il più atteso. Per commentare la partenza del Tour de France dall’Italia e fare un primo bilancio dopo cinque tappe, Davide Cassani, ex ciclista, commentatore televisivo e dirigente sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24. 

Tour de France la quinta tappa, e l’avvio in Italia: Cassani a Tag24 

Per la prima volta nella storia, sabato scorso il Tour de France ha preso il via dall’italia, per la gioia indescrivibile degli appassionati, ma attirando anche la curiosità di migliaia di persone alla prima esperienza. Il ciclismo italiano non sta vivendo certo il suo momento migliore, ma un evento straordinario come questo potrebbe essere d’aiuto al movimento per avvicinare nuovi atleti e scovare nuovi talenti. Per commentare la partenza del Tour de France dall’Italia e fare un primo bilancio dopo cinque tappe, Davide Cassani, ex ciclista, commentatore televisivo e dirigente sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24. 

Non era mai successo prima, ma finalmente quest’anno il Tour de France ha preso il via dall’Italia. Cosa rappresenta questo per il movimento?

“E’ stata una partenza straordinaria, perché non era mai successo e perché attraverso il Tour de France, che è l’evento ciclistico più importante del mondo, siamo riusciti ad onorare quei campioni che hanno vinto e che hanno portato in alto il nostro Paese. Credo che questa sia stata davvero una bella cosa. E poi siamo riusciti a far vedere, in giro per il mondo, le nostre bellezze e le nostre eccellenze. Credo che questo sia stato un messaggio molto bello e sono felice che sia stata accettata la proposta e la candidatura dell’Italia, per fare questa partenza”.

È un modo anche per avvicinare più persone possibili a questo tipo di sport, che ne ha bisogno?

“Assolutamente sì, perché i grandi eventi sono comunque veicolo di pubblicità. Ho sempre detto che mi sono innamorato del ciclismo quando sono andato a vedere un campionato del mondo. L’evento ti genera curiosità su quella specialità e su quella disciplina e mi auguro che il Tour de France possa esser stato utile per trasmettere un po’ di passione nei confronti di questo sport”.

Anche perché in Italia ne abbiamo bisogno, di passione e di nuovi atleti, visto anche il momento?

“Ne abbiamo bisogno perché non stiamo di certo vivendo un buon momento dal punto di vista dei campioni. Purtroppo ora siamo in difficoltà e spero che questo Tour possa servire anche per dare sempre più luce al ciclismo”. 

I risultati del Tour

Siamo arrivati alla quinta tappa e si può fare un primo bilancio. C’è qualcosa che finora la sorpresa, oppure i grandi nomi hanno rispettato le aspettative?

“Mi aspettavo assolutamente un Pogacar così, ed è andato esattamente come tutti avevano previsto. Credo che l’unica sorpresa potrebbe essere Vingegaard, che dopo la caduta terribile di aprile è riuscito comunque a presentarsi in ottime condizioni e adesso è terzo in classifica. Sto andando molto bene Remco Evenepoel, anche se credo che per lui dovremo aspettare la terza settimana. I favoriti comunque hanno rispettato il pronostico. L’unico che ho visto un po’ in difficoltà, anche a Bologna ad esempio, è Primož Roglič. Di salite però ce ne sono ancora tante”.

A proposito di salite, piuttosto complicate le tappe italiane?

“Sono state belle, avvincenti, tirate e tra l’altro si sono disputate con un caldo incredibile. Questo le ha rese ancora più difficili. Soprattutto la tappa di Bologna, San Luca, ma anche quella di Rimini, sono state molto belle e interessanti. È stato bello veder vincere Bardet, a 33 anni e al suo ultimo tour”.

Le tappe italiane e il movimento

Ha fatto riferimento alla tappa di San Luca, Bologna, che è la sua città. Un’emozione particolare per lei?

“Assolutamente sì. Mai pensavo di poter vedere il Tour sulle mie strade. Poteva essere un sogno, e invece è stato proprio così. Per me è davvero bello”.

Abbiamo parlato degli atleti italiani, ma in questo momento non ci sono neanche le nostre squadre. Questo dato preoccupa?

“Nonostante il momento, siamo comunque un movimento che rimane un punto di riferimento per il ciclismo mondiale, però non abbiamo una squadra di livello e non abbiamo una squadra al Tour de France. Abbiamo soltanto sette corridori, quando circa vent’anni fa ne avevamo 50. Questo deve far riflettere”.

Questo dipende dal fatto che il ciclismo sia diventato mondiale, mentre prima era prettamente europeo?

“Certo che sì. Una volta il ciclismo era una questione tra noi, gli spagnoli, i francesi e i belgi mentre in questo momento è totalmente mondiale, con squadre che arrivano dall’Arabia Saudita, piuttosto che dall’America. Ovviamente anche i corridori, e tutto questo si è normalizzato”. 

Giro d’Austria 2024, De Pretto si impone a Bad Tatzmannsdorf

La prima tappa in linea del Giro d’Austria 2024 si è conclusa con un trionfo italiano grazie a Davide de Pretto. Il corridore del Team Jayco AlUla ha vinto il veloce sprint finale a Bad Tatzmannsdorf, superando di un soffio il portoghese Rui Oliveira della UAE Team Emirates. Questo successo rappresenta il primo grande traguardo nella carriera professionistica di De Pretto. A completare il podio è stato il giovane tedesco Niklas Behrens del Lidl-Trek. La top five è stata completata da due italiani: Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), mentre Federico Biagini (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) si è piazzato settimo, consolidando così una forte presenza italiana tra i primi dieci.

Giro d’Austria 2024, show di De Pretto

La vittoria di tappa di De Pretto ha portato anche un cambiamento significativo nella classifica generale. Max Walscheid, compagno di squadra di De Pretto, è passato in testa grazie ai tre secondi di abbuono guadagnati lungo il percorso. Il tedesco del Team Jayco AlUla ha superato Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che ha ottenuto due secondi di abbuono durante la giornata ma non è riuscito a mantenere il comando. Rui Oliveira, grazie agli abbuoni ottenuti all’arrivo, è riuscito a risalire la classifica, trovandosi ora a pari tempo con i due leader.

Gli attacchi

La tappa ha visto un’animata sequenza di attacchi. Un gruppo di sette corridori – Jelle Johannink (TDT-Unibet), Lukas Rüegg (Vorarlberg), Tim Wafler (Tirol-KTM), Jan Käspar (ATT Investments), Dominik Röber (P&S Metalltechnik Benotti), Halvor Sandstad Utengen (Coop-Repsol) e Luca Dreßler (Lotto-Kern Haus) – ha preso il comando, guadagnando fino a tre minuti di vantaggio. Tuttavia, il gruppo principale ha iniziato a recuperare terreno, riassorbendo i fuggitivi a poco più di 40 km dall’arrivo. In questo frangente, Cameron Rogers del Lidl-Trek, che era in testa alla generale dopo il successo nel prologo, si è staccato dal gruppo, perdendo così ogni possibilità di mantenere la maglia di leader.

De Pretto, trionfo al Giro d’Austria 2024

La parte finale della corsa è stata caratterizzata da una serie di scatti e controscatti. La Ineos Grenadiers ha imposto un ritmo sostenuto, soprattutto lungo i brevi strappi che caratterizzavano l’ultimo tratto del percorso. Tuttavia, è stato Davide de Pretto a fare la differenza negli ultimi chilometri. A tre chilometri dal traguardo, il vicentino ha tentato un primo allungo, venendo poi riassorbito dal gruppo. L’ultimo chilometro ha visto un’accelerazione di Niklas Behrens (Lidl-Trek), ma Rui Oliveira (UAE Team Emirates) e, soprattutto, Davide de Pretto sono riusciti a superarlo.

Superato Oliveira

De Pretto ha avuto la meglio su Oliveira per pochi centimetri, conquistando così la sua prima vittoria da professionista. La vittoria di Davide de Pretto non solo ha segnato un importante traguardo personale per il giovane italiano, ma ha anche rimescolato le carte nella classifica generale, con Max Walscheid che ha preso il comando. Il successo italiano, la strategia dei team e gli attacchi finali hanno reso questa tappa memorabile e promettono ulteriori sorprese nelle prossime giornate di gara. I tifosi e gli appassionati di ciclismo possono guardare con interesse alle prossime tappe, attendendo ulteriori colpi di scena e sfide appassionanti tra i corridori. La competizione è ancora lunga e ogni giorno potrebbe portare nuove sorprese e cambiamenti nella classifica generale.

Campionato italiano gravel 2024, vincono Zoccarato e Borghesi

Il terzo Campionato Italiano Gravel 2024, tenutosi nella suggestiva località di Golferenzo nell’Oltrepò Pavese, ha visto trionfare Giada Borghesi e Samuele Zoccarato, con oltre 300 atleti in gara. La competizione ha confermato le aspettative, regalando emozioni e spettacolo.

Campionato italiano gravel 2024, Zoccarato vince al maschile

Samuele Zoccarato ha impiegato 4 ore, 18 minuti e 20 secondi per riconquistare il titolo di Campione Italiano Gravel. Il ciclista padovano, che aveva inaugurato l’albo d’oro della competizione nazionale nel 2022 ad Argenta (FE), ha dominato i 126 km del percorso, composto da tre giri di un circuito tecnico e impegnativo. La svolta della gara è arrivata durante la seconda tornata, quando Zoccarato ha sferrato l’attacco decisivo che gli ha permesso di arrivare al traguardo in solitaria. Il vincitore ha affermato che è stata una gara dura, con un percorso bello e tecnico. Ha sofferto un po’ a tenere il passo di chi pratica anche MTB o Gravel tutto l’anno, ma ha gestito bene le energie e attaccato al momento giusto.

Il secondo posto è stato conquistato da Luca Colnaghi, compagno di squadra di Zoccarato nella VF Group Bardiani CSF Faizanè, che ha superato Filippo Agostinacchio durante l’ultima salita prima del traguardo. Agostinacchio, campione italiano di Ciclocross U23 della Beltrami TSA Tre Colli, ha dovuto accontentarsi del terzo posto a causa di un problema tecnico con il deragliatore, ma si è detto comunque soddisfatto della sua performance.

Borghesi si impone tra le donne

Nel primo ‘GP Borgo dei Gatti’, la vittoria è andata a Giada Borghesi, talentuosa ciclista trentina classe 2002. Nonostante una caduta recente al Campionato Italiano su strada e un virus intestinale, Borghesi ha mostrato la sua forza imponendosi sulle avversarie. Dopo aver corso gran parte della gara insieme alla compagna di squadra Carlotta Borello e alla biker Debora Piana, Borghesi ha sferrato l’attacco decisivo negli ultimi chilometri, arrivando al traguardo in solitaria. Borghesi ha spiegato di essere rimasta tranquilla per quasi tutta la gara per non rischiare, ma nel finale ha attaccato grazie alle energie conservate. La campionessa d’Italia è davvero contenta di essersi riconfermata, dimostrando una buona condizione nonostante il malanno.

Il podio femminile del campionato italiano gravel 2024 è stato completato da Carlotta Borello e Debora Piana. Quest’ultima, biker vicentina trapiantata in Trentino, ha espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando come la disciplina del Gravel sia una buona preparazione per le gare di MTB.

Italiano gravel 2024, i risultati dei Master

Tra gli atleti Master, Lorena Zocca ha riconfermato il suo titolo di campionessa italiana nella categoria femminile W4, realizzando il miglior tempo assoluto. Nel settore maschile, Nicolò Ferrazzo ha ottenuto il miglior tempo nella categoria M1. Da menzionare anche Silvano Janes, che ha conquistato il suo 49° titolo nazionale nella categoria Master 8.

Il Campionato Italiano Gravel di Golferenzo si è concluso con le performance dell’eclettico biker Vittorio Brumotti, lasciando un’impressione positiva tra tutti i partecipanti. Emanuele Bombini, a capo del comitato organizzatore, ha ricevuto numerosi complimenti, incluso quelli del presidente della Commissione Fuoristrada della Federciclismo, Massimo Ghirotto, e del CT della nazionale di Ciclocross e Gravel, Daniele Pontoni. Le emozioni in Oltrepò Pavese non finiscono qui. Oggi è previsto il passaggio del Tour de France, mentre il 24 agosto si terrà la nuova edizione della Freccia dei Vini, un evento attesissimo dagli appassionati di ciclismo.

Il Tour de France parte dall’Italia, Moser: “Un evento che aiuta il ciclismo, ma non abbiamo corridori nelle prime posizioni”

Il Tour de France n°111 è già partito e per la prima volta nella storia lo ha fatto dall’Italia. Tre appuntamenti in programma, all’insegna dello spettacolo e dell’entusiasmo, per i tanti appassionati di questo sport. Migliaia di persone hanno risposto presente e già nei giorni precedenti al via, che è andato in scena a Firenze, hanno invaso le sedi di partenza ed arrivo, per vivere un appuntamento che si preannuncia unico. Per commentare la partenza del Tour de France dall’Italia, Francesco Moser, ex ciclista, che con 273 vittorie su strada da professionista risulta a l’italiano con il maggior numero di successi, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Tour de France in Italia: Moser commenta a Tag24

Il Tour de France è partito e questa volta lo ha fatto dall’Italia. Non era mai accaduto prima, in 110 edizioni e finalmente è arrivato il momento che tutti gli appassionati stavano aspettando. Da oggi e fino a domenica 21 luglio, andrà in scena la corsa più importante della stagione. Tre tappe in programma: la prima da Firenze a Rimini, renderà omaggio a Gino Bartali, attraversando i luoghi per lui più rappresentativi, ma non solo. Sarà infatti dedicata anche a Gastone Nencini, vincitore di una edizione della Grande Boucle. La seconda, da Cesenatico a Bologna, per ricordare Marco Pantani. La terza, da Piacenza a Torino, in memoria di Fausto Coppi. La sfida è già partita e i favoriti sono sempre gli stessi. Per commentare la partenza del Tour de France dall’Italia, Francesco Moser, ex ciclista e vincitore di un Giro d’Italia e diverse classiche, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Per la prima volta nella storia il Tour de France è partito dall’Italia. Che cosa rappresenta questo per il nostro Paese?

“Il Tour e anche il Giro son partiti praticamente sempre dall’estero, e invece questa volta, finalmente direi, è toccato anche all’Italia. C’è stata questa intesa tra le varie Regioni, Emilia, Toscana e Piemonte, che si sono accordate per fare queste tappe e per ricordare i vincitori italiani del Tour. Il giusto tributo ai grandi campioni di questo sport, nei luoghi di Bartali, Nencini, Pantani e Coppi. Il percorso è anche difficile e la tappa di oggi è già entrata nel vivo. Ci sono già dei distacchi pesanti e con questo caldo non è certo semplice correre. Cavendish è un velocista ed era partito molto bene, ma poi è andato in difficoltà. Sono tutte salite e discese e la corsa sarà dura fino alla fine”.

Grosso entusiasmo da parte degli appassionati di questo sport, ma anche la curiosità di chi non lo aveva mai seguito prima. Il fatto che si parta dall’Italia, può aiutare il movimento?

“Tutte le manifestazioni aiutano. E’ chiaro che ci sarebbe stata ancora più visibilità se avessimo avuto dei nostri corridori nelle prime posizioni. Tutto può essere uno stimolo, ma in questo momento rispetto agli anni passati, abbiamo qualche problema in più. D’altronde abbiamo solo 7 corridori al Tour e vedremo se Bettiol riuscirà o meno a vincere una tappa. Occhi puntati anche su Ciccone, che proverà a ripetere quanto di buono fatto lo scorso anno, con la vittoria della maglia a pois. Questo sarebbe già un grande risultato. Resta però il fatto che non stiamo vivendo un buon momento, anche perchè non abbiamo squadre e non ce n’è neanche una italiana al Tour. Questo dovrebbe farci pensare”.

I favoriti sono sempre gli stessi?

“Assolutamente sì, come al solito direi Pogacar su tutti. Vedremo come sta Vingegaard e se ha recuperato da questa caduta, che non è certo stata banale. Già la tappa di oggi ci darà qualche indicazione in più, anche perchè non parliamo di una gara semplice”.

Come deve fare l’Italia per tornare a sfornare grandi campioni?

“Bella domanda, credo che solo il tempo possa dare una risposta. Ci sono cicli che si aprono e si chiudono e non c’è nulla di automatico. Adesso poi il ciclismo è diventato mondiale ed è molto più difficile di una volta. prima era uno sport di livello europeo, mentre adesso c’è molto più competizione e questo complica tutto. Vedremo se succederà qualcosa, non possiamo fare altro che aspettare”.

Campionato italiano ciclismo 2024: percorso e favoriti della gara in linea

Il Campionato Italiano 2024 di ciclismo su strada si terrà domenica 23 giugno in Toscana. Quest’anno, la competizione è organizzata dall’Unione Sportiva Larcianese e la gara coincide con la “Per Sempre Alfredo,” solitamente tenuta a marzo. La corsa partirà da Firenze, attraversando un percorso ondulato e un circuito finale in saliscendi, da affrontare quattro volte prima di concludere a Sesto Fiorentino. Al termine dei 228 chilometri, si determinerà il nuovo campione italiano, successore di Simone Velasco, vincitore dell’anno scorso.

Campionato italiano ciclismo 2024, il percorso

Il percorso parte dal piazzale Michelangelo a Firenze, proseguendo verso la Valdisieve e il Mugello per il primo tratto in linea. I ciclisti affronteranno un circuito a Scarperia, con due passaggi sulla salita dell’Arrabbiata (500 metri al 9%), vicino all’autodromo, e poi la salita de Le Croci di Calenzano (2,2 km al 5,4%). La discesa verso Calenzano porterà i corridori alla prima ascesa di via di Baroncoli, cruciale dato che sarà ripetuta cinque volte nel circuito finale.

Il circuito finale di 16 chilometri prevede nuovamente la salita di via dei Baroncoli, lunga 3,6 chilometri con una pendenza media del 6,2%. L’ultimo passaggio in cima avverrà a 8,6 chilometri dall’arrivo, in gran parte in discesa, con un rettilineo finale di circa 800 metri. Qui potrebbe verificarsi una volata ristretta o la vittoria di un attaccante solitario.

I favoriti

Il percorso è ideale per corridori adatti alle classiche collinari. Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) è tra i favoriti, correndo in casa e con una buona condizione recente, nonostante i problemi al Giro di Svizzera. Andrea Vendrame (Decathlon-Ag2R La Mondiale) è un altro forte candidato, grazie alle sue capacità di resistenza e buon spunto veloce.

Anche Andrea Bagioli (Lidl-Trek) è un favorito, alla ricerca del primo grande successo stagionale. Giovanni Aleotti (Bora-hansgrohe), fresco vincitore del Giro di Slovenia, potrebbe tentare un attacco solitario. Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels) e Simone Velasco (Astana Qazaqstan), campione uscente, sono altri nomi da tenere d’occhio. Velasco, in particolare, sarà motivato a difendere il titolo. L’Astana schiera anche Samuele Battistella, capace di attacchi a lunga gittata, e Christian Scaroni. Davide Ballerini potrebbe trovare il percorso troppo duro, ma è in buona forma. La UAE Team Emirates ha Diego Ulissi, Filippo Baroncini e Alessandro Covi, tutti capaci di fare la differenza con iniziative personali.

Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) potrebbe sfruttare uno strappo decisivo, mentre Matteo Trentin (Tudor) punterà sulla sua esperienza e velocità. Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty) è versatile, e Davide de Pretto (Jayco-AlUla) sarà supportato da Filippo Zana e Alessandro de Marchi. Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Davide Formolo (Movistar), Gianni Moscon (Soudal-QuickStep), Edoardo Affini (Visma|Lease a Bike) e Stefano Oldani (Cofidis) sono altri nomi di rilievo.

Le squadre italiane Professional avranno un ruolo cruciale. La Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè schiera 17 corridori, con Filippo Fiorelli, Martin Marcellusi e Alessandro Tonelli tra i favoriti. La Polti-Kometa potrebbe muoversi da lontano con Mirco Maestri, Davide Bais e Mattia Bais. La Corratec-Vini Fantini punterà su Valerio Conti, Davide Baldaccini e Kristian Sbaragli. Inoltre, Thomas Pesenti (JCL Team Ukyo), Marco Tizza (Bingoal WB) e Sergio Meris (MBH Bank Colpack Ballan) proveranno a ottenere risultati di prestigio.

Campionato italiano ciclismo 2024, la corsa in diretta tv

Il campionato italiano di ciclismo 2024, per quanto riguarda la prova in linea, vivrà la propria partenza alle 11:55. L’arrivo è stimato tra le 17:08 e le 17:40. Sarà possibile seguire l’evento in diretta TV dalle 16:00 alle 18:15 su Rai2, dalle 15:45 alle 17:45 su Eurosport e Discovery+, e dalle 16:45 alle 17:30 su Eurosport 1.

Campionato italiano ciclismo 2024, Elisa Longo Borghini fa pokerissimo

Pokerissimo di maglie tricolori per Elisa Longo Borghini: la portacolori della Lidl-Trek, che oggi ha corso con la divisa delle Fiamme Oro, si è aggiudicata il suo quinto titolo italiano, trionfando in solitaria dopo una cavalcata trionfale di circa 30 km. Dopo la delusione della cronometro, dove l’azzurra ha chiuso in seconda posizione in seguito a una penalità, Longo Borghini ha corso senza alcun timore la gara in linea, dove partiva da favorita principale. Sul traguardo toscano di Scarperia, l’azzurra si è imposta superando il duo della UAE Adq, composto da Chiara Consonni, che ha chiuso in seconda posizione, ed Eleonora Camilla Gasparrini, che è salita sul terzo gradino nel podio. Grazie a questo piazzamento, la Gasparrini ha conquistato la maglia tricolore delle Under 23: i due titoli, quello Elite e quello Under 23, vengono infatti assegnati al termine della medesima gara.

Quinto successo per Elisa Longo Borghini al campionato italiano

Elisa longo Borghini conferma quindi di essere l’azzurra più forte, ancora una volta, per il quinto anno. L’azzurra è tornata in gara al Tour de Suisse, gara che è stata dominata da Demi Vollering, ma dove la nostra portacolori è riuscita ad ottenere due ottimi secondi posti, segno del fatto che è stato proseguito anche in questo periodo di stacco dopo le classiche il grande lavoro volto ad arrivare al top della forma in occasione di Parigi 2024. Ricordiamo infatti che elisa Longo Borghini ha vinto la medaglia di bronzo a Rio 2016 e a Tokyo 2020: la terza medaglia olimpica sarebbe un grande sogno che potrebbe realizzarsi nella capitale francese.

UAE Team Adq sul podio

La conquista dei due gradini del podio da parte delle due portacolori della UAE Team Adq, Chiara Consonni ed Eleonora Camilla Gasparrini, conferma che la formazione emiratina sta svolgendo davvero un ottimo lavoro nel corso di questa stagione. Entrambe le ragazze hanno dimostrato che possono dire la loro in volata, anche al cospetto delle velociste più forti al mondo. Chiara Consonni, tra l’altro, sarà una delle ragazze che difenderanno i colori azzurri a Parigi 2024 nell’inseguimento a squadre su pista, quindi la sua preparazione si sta dividendo su entrambe le discipline, la strada e la pista.

Il ritorno di Elisa Balsamo

Elisa Longo Borghini ha vinto il campionato italiano in Toscana con 13 secondi di vantaggio sul resto del gruppo. Nella volata delle battute ottiene la quarta piazza finale Rachele Barbieri, che chiude davanti a Letizia Borghesi. E’ da segnalare il sesto posto di Elisa Balsamo: per la portacolori della Lidl-Trek, il campionato italiano ha sancito il rientro alle corse dopo la terribile caduta occorsa alla Vuelta Burgos. Nella gara in linea di Parigi 2024, Balsamo, campionessa del mondo nel 2021, dovrebbe rivestire il ruolo di co-capitana della formazione azzurra insieme a Elisa Longo Borghini, quindi è normale che su di lei ci sia stata molta apprensione. La caduta in Spagna è stata davvero molto brutta, in quanto è finita contro le transenne, ma la partecipazione al campionato italiano è senza dubbio una bella iniezione di fiducia per la piemontese. Da adesso in poi bisognerà lavorare per cercare di arrivare nella miglior condizione possibile nella capitale francese.