Aste Titoli di Stato febbraio 2024: i risultati delle emissioni di BOT e BTP
Aste Titoli di Stato febbraio 2024: il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha emesso diversi titoli durante il corso del mese che abbiamo appena passato, così come lo stesso ha precedentemente annunciato anche all’interno dell’apposito calendario delle emissioni (pubblicato nel mese di dicembre 2023), ma anche all’interno del calendario delle emissioni in merito al primo trimestre 2024.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme quali sono i risultati per quanto riguarda le ultime aste dei Titoli di Stato che si sono svolte nel mese di febbraio dell’anno in corso, con l’indicazione delle relative caratteristiche ed, in particolare, del rendimento che i Titoli di Stato in emissione permettono di ricevere agli investitori che hanno deciso di prendere parte al collocamento dei medesimi.
Aste Titoli di Stato febbraio 2024: ecco i risultati delle ultime emissioni del MEF
Se ti stai chiedendo qual è l’andamento delle ultime emissioni dei Titoli di Stato all’interno di questo breve articolo di approfondimento troverai tutte le risposte a ciò che cerchi.
Nello specifico, sul sito web ufficiale del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sono stati pubblicati i risultati per quanto riguarda le aste Titoli di Stato che sono state effettuare nel mese di febbraio 2024.
I risultati delle ultime aste dei buoni che sono stati emessi da parte del MEF fanno riferimento a quanto era stato precedentemente comunicati ai potenziali investitori dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito a:
- il calendario delle emissioni dei Titoli di Stato che sono state svolte e che si svolgeranno durante il corso dell’anno 2024;
- il calendario relativo al mese di febbraio dell’anno in corso.
A tal proposito, quindi, ecco qui sotto l’elenco dei risultati per già che concerne le aste Titoli di Stato febbraio 2024:
- BTP 5 anni – scadenza 1° luglio 2029, asta del 28 febbraio 2024, emesso 3.750, richiesto 5.268, rendimento lordo 3,41%;
- BTP 10 anni – scadenza 1° luglio 2034, asta del 28 febbraio 2024, emesso 4.822, richiesto 6.429, rendimento lordo 3,91%;
- CCTeu 8 anni – scadenza 15 ottobre 2031, asta del 28 febbraio 2024, emesso 1.500, richiesto 2.604, rendimento lordo 5,20%;
- BOT 365 giorni – scadenza 13 settembre 2024, asta del 27 febbraio 2024, emesso 2.750, richiesto 4.453, rendimento lordo 3,769%;
- BOT 367 giorni – scadenza 14 ottobre 2024, asta del 27 febbraio 2024, emesso 2.750, richiesto 4.338, rendimento lordo 3,750%;
- BTP Short Term 2 anni – scadenza 28 gennaio 2026, asta del 23 febbraio 2024, emesso 5.200, richiesto 8.293, rendimento lordo 3,41%;
- BTP€i 5 anni – scadenza 15 maggio 2029, asta del 23 febbraio 2024, emesso 1.150, richiesto 2.318, rendimento lordo 1,73%;
- BTP€i 30 anni – scadenza 15 settembre 2041, asta del 23 febbraio 2024, emesso 575, richiesto 1.261, rendimento lordo 2,19%;
- BTP 20 anni – scadenza 1° settembre 2043, asta del 13 febbraio 2024, emesso 1.500, richiesto 2.261, rendimento lordo 4,38%;
- BTP 7 anni – scadenza 15 novembre 2030, asta del 13 febbraio 2024, emesso 2.000, richiesto 3.090, rendimento lordo 3,53%;
- BTP 7 anni – scadenza 15 giugno 2030, asta del 13 febbraio 2024, emesso 1.500, richiesto 2.571, rendimento lordo 3,48%;
- BTP 3 anni – scadenza 15 febbraio 2027, asta del 13 febbraio 2024, emesso 3.500, richiesto 4.852, rendimento lordo 3,15%;
- BOT 366 giorni – scadenza 14 febbraio 2025, asta del 9 febbraio 2024, emesso 9.900, richiesto 13.603, rendimento lordo 3,522%.
Sempre nel mese di febbraio 2024, inoltre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha effettuato anche la terza emissione del BTP Valore, che abbiamo seguito in maniera approfondita sempre qui sul sito web di Tag24.
A tal proposito, infatti, proprio nella giornata di venerdì 1° marzo 2024 il MEF ha comunicato la chiusura del periodo di collocamento che è iniziato il 26 febbraio 2023 e che ha generato introiti superiori a 18 miliardi di euro nelle casse dello Stato.
Malgrado le grandi entrate, però, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso di confermare i tassi cedolari minimi garantiti.