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Tag: bonus mamma

Bonus mamme lavoratrici 2024: nuova app per la comunicazione diretta all’INPS per l’esonero contributivo

Bonus mamme lavoratrici 2024: con la pubblicazione del messaggio n. 1702 del 6 maggio 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato il rilascio di una nuova applicazione informatica ai fini dell’invio della comunicazione dei codici fiscali dei figli da parte delle lavoratrici madri con un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, che hanno almeno tre o più figli e che possono, dunque, fruire dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali in oggetto.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Entrate, dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, e dalla Direzione Centrale Organizzazione, fa riferimento alle disposizioni legislative che sono contenute all’interno dell’art. 1, commi da 180 a 182, della legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (c.d. Legge di Bilancio 2024), recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, la quale è stata pubblicata nel Supplemento ordinario n. 40/L della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 303 del 30 dicembre 2023.

Bonus mamme lavoratrici 2024: l’INPS rilascia una nuova utility per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, ecco come accedere

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dai sopra citati commi da 180 a 182 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2024, l’INPS ha comunicato di aver rilasciato una nuova applicazione informatica al fine di consentire alle lavoratrici madri interessate di comunicare in maniera diretta all’Istituto stesso alcune informazioni che sono necessarie per beneficiare del bonus mamme lavoratrici 2024.

Nello specifico, l’accesso alla nuova app denominata Utility Esonero Lavoratrici Madri può essere effettuato recandosi sul sito web ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale seguendo il percorso “Imprese e Liberi Professionisti > Esplora Imprese e Liberi Professionisti > Strumenti > Vedi tutti > Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) > Utilizza lo strumento”, previa autenticazione mediante l’utilizzo delle proprie credenziali digitali, ovvero:

  • lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), almeno di livello 2;
  • la CIE (Carta di Identità Elettronica) 3.0;
  • la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Dopo aver effettuato l’accesso all’interno dell’applicazione informatica sopra richiamata le lavoratrici madri interessate potranno procedere con l’indicazione dei codici fiscali oppure, in loro assenza, dei dati anagrafici relativi ai propri figli.

Tale applicazione, in particolare, è stata introdotta da parte dell’Istituto con lo scopo di consentire la comunicazione diretta esclusivamente da parte delle lavoratrici madri per le quali sono presenti all’interno degli archivi dell’INPS i flussi di denuncia Uniemens in cui i rispettivi datori di lavoro hanno indicato la fruizione dell’esonero in questione con i relativi codici di conguaglio, senza però aver inserito i codici fiscali dei figli delle mamme beneficiarie.

Per semplificare la compilazione della nuova applicazione informatica con i dati che sono necessari l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale procederà con l’invio alle lavoratrici madri interessate di un’apposita comunicazione via email (posta elettronica ordinaria).

Nello specifico, tale comunicazione sarà recapitata esclusivamente a coloro che sono già beneficiarie del bonus mamme lavoratrici 2024, che hanno già effettuato la registrazione all’interno dei servizi online che vengono messi a disposizione da parte dell’INPS sul proprio sito web ufficiale e che hanno già indicato il proprio indirizzo email sul quale ricevere le comunicazioni dall’Istituto stesso.

In alternativa, le mamme lavoratrici che sono impossibilitate ad accedere alla suddetta utility oppure che sono sprovviste del codice fiscale e delle credenziali digitali per l’autenticazione dovranno necessariamente recarsi in maniera fisica presso la Struttura INPS competente sul territorio ricordandosi di portare con sé tutta la documentazione integrativa necessaria al fine di consentire agli operatori dell’Istituto di procedere con le opportune verifiche per quanto riguarda la fruizione dell’esonero contributivo in oggetto.

Assegno di maternità 2024: qual è l’importo per il 2024? La circolare INPS

Assegno di maternità 2024: con la pubblicazione della circolare n. 40 del 29 febbraio 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato quelli che sono i nuovi importi e il nuovo limite di reddito che è previsto per l’anno in corso per quanto riguarda la misura relativa all’assegno di maternità che viene concesso da parte dei Comuni, in seguito alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) che è stata comunicata dall’ISTAT (Istituto nazionale di statistica).

La suddetta circolare INPS, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno del comunicato ufficiale dell’ISTAT del 16 gennaio 2024, nonché all’interno di un apposito comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia, il quale è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 31 del 7 febbraio 2024.

La circolare in oggetto, inoltre, si riferisce anche a quanto è stato disposto dall’art. 74 del decreto legislativo n. 51 del 26 marzo 2001, nonché dalla legge n. 81 del 5 febbraio 1992.

Assegno di maternità 2024: l’INPS comunica quali sono gli importi e i requisiti economici da rispettare per beneficiare della misura

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia ha comunicato che la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) pubblicata da parte dell’ISTAT è pari al 5,4%.

A tal proposito, dunque, l’importo dell’assegno mensile di maternità che viene riconosciuto per le nascite, per gli affidamenti preadottivi e per le adozioni senza affidamento, che sono avvenuti e che avverranno nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, è stato rivalutato in misura pari a 404,17 euro.

Il beneficio economico in oggetto, nello specifico, viene erogato per un periodo di 5 mesi, generando un entrata complessiva per i soggetti beneficiari pari a 2.020,85 euro.

Per quanto riguarda le modifiche relative ai requisiti economici che sono state apportate a partire dal 1° gennaio 2024, poi, l’INPS comunica che il valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ai fini della concessione dell’assegno di maternità deve essere necessariamente pari a 20.221,13 euro.

Assegno di maternità dei comuni

Per approfondire meglio tutto ciò che riguarda la misura relativa all’assegno di maternità valido per l’anno 2024, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale specifica che tale prestazione assistenziale viene concessa da parte dei Comuni e successivamente pagata da parte dell’INPS stessa.

Nello specifico, in base a quanto viene disposto dall’art. 74 del decreto legislativo n. 51 del 26 marzo 2001, l’assegno di maternità di base (c.d. “assegno di maternità dei comuni”) viene riconosciuto ai seguenti soggetti:

  • i cittadini italiani;
  • i cittadini di un Paese estero che si trova all’interno dell’Unione Europea (UE);
  • i cittadini di un Paese estero che si trova al di fuori dell’Unione Europea (UE), a patto che questi ultimi siano in possesso del titolo di soggiorno previsto.

A tal proposito, inoltre, l’Istituto comunica che i cittadini stranieri interessati a beneficiare della misura in oggetto hanno la possibilità di rivolgersi al proprio Comune di appartenenza al fine di ricevere tutte le informazioni che sono necessarie per quanto riguarda l’ottenimento della specifica tipologia di permesso di soggiorno utile per ricevere l’assegno di maternità.

Ad ogni modo, un requisito che i sopra citati soggetti devono necessariamente possedere sotto l’aspetto economico è quello relativo al conseguimento di un reddito complessivo annuo entro una determinata soglia fissata dal proprio Comune di residenza.

Inoltre, i richiedenti non devono essere beneficiari di nessun trattamento previdenziale e non devono già essere beneficiari di un altro assegno di maternità concesso dall’INPS.

Quando arrivano gli arretrati del bonus mamma in busta paga?

Grande novità del 2024, molte lavoratrici si chiedono quando arrivano gli arretrati del bonus mamma in busta paga. Una buona parte riceverà gli arretrati insieme alla retribuzione del mese di febbraio, corrisposta nel mese di marzo; l’altra parte riceverà gli arretrati con la busta paga di marzo (in questo caso, gli arretrati spettanti saranno di ben due mensilità).

La risposta alla domanda è arrivata dall’Inps, con la pubblicazione di alcune FAQ sullo sgravio contributivo per le lavoratrici con figli. Nel testo vengono chiariti diversi dubbi in merito alla novità dell’ultima manovra finanziaria, tra cui l’arrivo degli arretrati.

Ecco quando arrivano gli arretrati del bonus mamma

Molte donne lavoratrici che soddisfano tutti i requisiti non hanno ancora ricevuto il bonus mamma in busta paga. Trattandosi di un esonero contributivo e non di un vero bonus come lo intendiamo, il beneficio sarà visibile direttamente in busta paga.

Come chiarisce la circolare dell’Inps n. 27, pubblicata il 31 gennaio 2024, i datori di lavoro hanno tempo tre mesi dalla sua pubblicazione per effettuare gli adeguamenti necessari per gli arretrati delle mensilità di gennaio e febbraio 2024.

L’esonero delle suddette mensilità potrà essere recuperato nei flussi Uniemens del mese di marzo, aprile e maggio 2024.

Se si presenta la domanda durante l’anno, si possono recuperare anche gli arretrati dal mese di gennaio? L’esonero contributivo spetta a decorrere dal mese di gennaio, solo se la madre, a tale data è in possesso dei requisiti. Al contrario, se il presupposto legittimante, ovvero i requisiti, si concretizzano durante l’anno, il bonus mamma spetta solo dal mese di realizzazione dell’evento.

Per chi arrivano gli arretrati a marzo

Una buona parte delle lavoratrici con figli riceveranno gli arretratati del bonus mamma con la busta paga del mese di febbraio, corrisposta nel mese di marzo.

Il bonus mamma è una misura che spetta a tutte le lavoratrici in possesso dei requisiti, a partire dal mese di gennaio 2024. Non si tratta di una misura automatica, ma spetta solo presentando l’autocertificazione al datore di lavoro. Quindi, per molte lavoratrici la misura potrebbe essere disponibile già con la busta paga del mese di febbraio e con gli arretrati del mese di gennaio.

Non tutte le donne lavoratrici con figli, però, pur avendo ricevuto nella busta paga relativa al mese di febbraio il bonus mamma relativo al mese di competenza, non hanno ricevuto gli arretrati di gennaio.

Il datore di lavoro ha di tempo i mesi di marzo, aprile e maggio 2024 per poter effettuare gli opportuni adeguamenti relativamente agli arretrati del mese di gennaio e di febbraio 2024.

Da quando spetta il bonus mamma

Come abbiamo appena anticipato, il bonus mamma spetta a partire dal 1° gennaio 2024, se la madre lavoratrice è già in possesso di tutti i requisiti.

Quando, invece, la lavoratrice non è in possesso già dal mese di gennaio dei requisiti, allora l’esonero spetta dal mese di nascita del secondo o del terzo figlio oppure dal mese in cui è stato instaurato il rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Questa seconda alternativa, riguarda il caso in cui la donna abbia già due o tre figli, ma non abbia ancora un contratto da lavoro dipendente.

La misura ha durata fino al 31 dicembre 2026 e fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo di tre figli. Per quanto riguarda, invece, le madri di due figli spetta fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo e dura solo per quest’anno.

In ogni caso, si tratta di un esonero dalla contribuzione previdenziale e spetta fino ad un massimo di 3000 euro annui, riparametrato mensilmente.

Si rimanda a Bonus mamma 2024: felicità smisurata per le lavoratrici! Aumenta lo stipendio anche alle neo mamme. Conferma dell’INPS nella circolare n. 27