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Tag: Alluvione

Proroga contributi alluvione: scadenza slitta dal 16 settembre al 16 dicembre 2024, ecco per chi

Proroga contributi alluvione: con la pubblicazione del messaggio n. 3013 del 12 settembre 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito le istruzioni per ciò che concerne il pagamento della contribuzione in scadenza il 16 settembre 2024 da parte dei datori di lavoro agricoli che operano all’interno delle zone agricole di cui all’allegato n. 1 del decreto legge n. 61 del 2023, e successive modificazioni.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Entrate e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:

  • l’art. 9, commi 5, 5 bis e 5 ter, della legge n. 67 dell’11 marzo 1988, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1988)”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 61 del 14 marzo 1988;
  • l’art. 116, commi 8 e 9, della legge n. 388 del 23 dicembre 2000, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)”, la quale è stata successivamente pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario n. 219 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 302 del 29 dicembre 2000;
  • l’art. 1, comma 2, lett. b), del decreto legge n. 2 del 10 gennaio 2006, recante “Interventi urgenti per i settori dell’agricoltura, dell’agroindustria, della pesca, nonché in materia di fiscalità d’impresa”, il quale è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 8 dell’11 gennaio 2006, ed il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 81 dell’11 marzo 2006;
  • l’allegato n. 1 del decreto legge n. 61 del 1° giugno 2023, recante “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 ((nonché disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dai medesimi eventi))”, il quale è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 127 del 1° giugno 2023, ed il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 100 del 31 luglio 2023;
  • l’art. 2 del decreto legge n. 63 del 15 maggio 2024, recante “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”, il quale è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 112 del 15 maggio 2024, ed il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 12 luglio 2024.

Proroga contributi alluvione: proroga della scadenza per il pagamento della contribuzione INPS al 16 dicembre 2024

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dall’art. 2, comma 1, del sopra citato decreto legge n. 63 del 2024, e successive modificazioni, sono previste delle agevolazioni contributive per i datori di lavoro agricoli che operano nelle zone agricole che sono state colpite dall’alluvione che si è abbattuta sulle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche a partire dal 1° maggio 2023.

A tal proposito, pertanto, in attesa di ulteriori approfondimenti che saranno effettuati al fine di applicare in maniera corretta l’agevolazione economica in questione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) ha comunicato la proroga dal 16 settembre 2024 fino al 16 dicembre 2024 della data di scadenza per quanto riguarda il pagamento dei contributi INPS già tariffati con l’emissione del primo trimestre dell’anno in corso.

Questo slittamento della scadenza, nello specifico, spetta ai datori di lavoro agricoli che operano all’interno delle zone agricole di cui all’allegato n. 1 del decreto legge n. 61 del 1° giugno 2023, e successive modificazioni, ovvero dei territori che sono situati all’interno dei Comuni presenti nelle Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana, e che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali del 1° maggio 2023.

Alluvione Emilia Romagna 2024: modalità di fruizione del credito d’imposta

Alluvione Emilia Romagna 2024: con la pubblicazione del provvedimento n. 312076 del 25 luglio 2024 da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria stessa ha comunicato quelle che sono le modalità di fruizione del credito d’imposta che viene riconosciuto ai soggetti che hanno il via libera per beneficiare dei finanziamenti agevolati accordati in seguito all’alluvione che si è abbattuta sulla Regione Emilia Romagna, sulla Regione Toscana e sulla Regione Marche durante il corso del mese di maggio dell’anno 2023.

Il suddetto provvedimento dell’AdE, in particolare, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:

  • gli artt. 17 e ss. del decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997, recante “Norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto, nonché di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 174 del 28 luglio 1997;
  • l’art. 37, commi 49 ter e 49 quater, del decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”, il quale è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 153 del 4 luglio 2006, ed il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 4 agosto 2006;
  • gli artt. 20 sexies e 20 septies del decreto legge n. 61 del 1° giugno 2023, recante “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”, il quale è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 127 del 1° giugno 2023;
  • l’art. 1, commi da 435 a 439, della legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (c.d. Legge di Bilancio 2024), recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, la quale è stata pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario n. 40 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 303 del 30 dicembre 2023.

Alluvione Emilia Romagna 2024: credito d’imposta utilizzabile tramite compensazione o cessione

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dal sopra citato art. 1, comma 439, della Legge di Bilancio 2024, è prevista la concessione di un credito d’imposta in caso di accesso ai finanziamenti agevolati accordati secondo ciò che è stato stabilito dai successivi commi da 436 a 438 dello stesso articolo legislativo.

A tal proposito, in particolare, le normative sopra richiamate hanno previsto che il credito d’imposta in oggetto sia proporzionato, per ogni scadenza relativa al rimborso del finanziamento, all’importo ottenuto prendendo in considerazione sia il capitale che gli interessi dovuti, nonché tutte le spese che sono necessarie per ciò che concerne la gestione dei finanziamenti in questione.

Dopodiché, per quanto riguarda quelle che sono le modalità di fruizione del credito d’imposta riconosciuto per via dell’alluvione che si è abbattuta sull’Emilia Romagna, sulla Toscana e sulle Marche a partire dal 1° maggio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che quest’ultimo debba essere utilizzato dal beneficiario del finanziamento agevolato accordato con lo scopo di permettere il pagamento delle rate di rimborso del medesimo.

Pertanto, il soggetto finanziatore potrà recuperare le somme a lui spettanti attraverso l’istituto della compensazione con modello F24 a partire dal giorno successivo a quello della data di scadenza prevista per ogni singola rata del finanziamento.

La compensazione, in particolare, può essere effettuata seguendo quanto disposto dall’art. 17 del decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997, nonché in base alle indicazioni da noi fornite di recente all’interno di un apposito articolo di approfondimento, pubblicato sempre qui sul sito di Tag24.

In alternativa, il finanziatore può recuperare tali somme mediante la cessione del credito.

Alluvioni Emilia Romagna: le istruzioni INPS per il calcolo della disoccupazione agricola

Alluvioni Emilia Romagna: con la pubblicazione della circolare n. 22 del 26 gennaio 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito le istruzioni per quanto riguarda le modalità di calcolo dell’indennità di disoccupazione agricola che spetta ai lavoratori agricoli dipendenti che beneficiano dell’ammortizzatore sociale unico relativamente all’anno 2023.

La sopra citata forma di integrazione al reddito, nello specifico, è stata introdotta da quanto è stato disposto all’interno del decreto legge n. 61 del 2023 con l’obiettivo di garantire un sostegno alle imprese e ai lavoratori dipendenti che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali che si sono abbattuti in via eccezionale in Emilia Romagna a partire dal 1° maggio 2023.

La suddetta circolare INPS, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle disposizioni legislative che sono contenute all’interno dell’art. 7 del decreto legge n. 61 del 1° giugno 2023 (c.d. Decreto Alluvioni).

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il Decreto Alluvioni ed, in particolare, le istruzioni che sono state messe a disposizione da parte dell’Istituto per i soggetti interessati in merito al calcolo della disoccupazione agricola, ma anche e soprattutto per quanto riguarda i seguenti ambiti relativi alla medesima:

  • la platea dei soggetti beneficiari;
  • gli impatti della norma sul perfezionamento del requisito contributivo necessario ai fini dell’accesso all’indennità di disoccupazione agricola;
  • il calcolo e la retribuzione di riferimento che si deve prendere in considerazione ai fini del calcolo dell’importo da corrispondere ai soggetti beneficiari in base ai periodi di fruizione dell’ammonizzazione sociale unico.

Alluvioni Emilia Romagna: le istruzioni INPS ai fini del calcolo dell’indennità di disoccupazione agricola spettante per quanto riguarda l’anno 2023

La disoccupazione agricola viene riconosciuta ai soggetti beneficiari e viene versata ai medesimi per un numero di giornate pari a quelle che sono state lavorate durante il corso dell’anno di competenza della prestazione in oggetto (anno 2023), entro il limite massimo di 365 giornate (366 per quanto riguarda gli anni bisestili) del parametro annuo di riferimento.

Da questo importo, poi, l’INPS specifica che devono essere sottratti:

  • i periodi di lavoro agricolo e non agricolo, sia nel caso in cui il lavoratore operi con un contratto di lavoro dipendente che nel caso in cui operi con un contratto di lavoro autonomo;
  • le giornate indennizzate ad altro titolo, come ad esempio per le seguenti circostanze:
    • per malattia;
    • per maternità;
    • per infortunio;
    • per cassa integrazione;
  • le giornate non indennizzabili, come ad esempio per espatrio definitivo.

Per quanto riguarda il calcolo della disoccupazione agricola spettante per l’anno 2023 alle giornate di lavoro effettivo prestato dai lavoratori interessati devono essere aggiunti anche i periodi di fruizione dell’ammortizzatore sociale unico.

A tal proposito, però, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale chiarisce che tale incremento delle giornate da prendere in considerazione ai fini del calcolo, aggiungendo anche i periodi di fruizione dell’ammortizzatore sociale unico alle giornate lavorate, è valido esclusivamente nel caso in cui il beneficio in termini di giornate indennizzabili non sia superiore al limite massimo di 182 giornate per quanto riguarda l’anno 2023.

In caso contrario, invece, qualora venga superato il sopra citato limite i periodi relativi all’ammortizzatore sociale unico saranno neutralizzati.

La retribuzione di riferimento

Per quanto riguarda l’importo che deve essere corrisposto ai soggetti beneficiari dell’indennità di disoccupazione agricola, l’INPS utilizzerà come retribuzione di riferimento l’importo giornaliero percepito relativamente all’ammortizzatore sociale unico di cui all’art. 7 del decreto legge n. 61 del 2023.

Il comma 1 del suddetto articolo, in particolare, prevede che l’ammontare che viene erogato ai lavoratori dipendenti che operano all’interno del settore privato è pari a quello relativo alle integrazioni salariali disciplinate dall’art. 3, comma 5 bis, del decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015.

Brasile, violento temporale travolge Rio de Janeiro: almeno 9 morti

Un violento temporale si è abbattuto sulla citta di Rio de Janeiro, in Brasile, causando la morte di almeno 9 persone. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio. L’area a nord della metropoli costiera è stata interessata nelle ultime ore dalla caduta di intense piogge, che hanno causato allagamenti e frane. La protezione civile ha chiesto alla popolazione della zona colpita dal maltempo di non uscire di casa. Il grado di allerta sarebbe di 4 punti su una scala di 5. Sul web si moltiplicano i video dell’ondata di acqua che ha invaso la città e la campagna, bloccando la circolazione in tutta l’area. Previste nuove precipitazioni nelle prossime ore.

Intenso temporale si abbatte sull’area intorno a Rio de Janeiro: il maltempo in Brasile provoca almeno 9 vittime

Si moltiplicano le richieste di soccorso in città e nell’area intorno a Rio de Janeiro, colpita da una bomba d’acqua di dimensioni impressionanti. L’acqua che è scesa copiosa ha provocato il blocco totale della circolazione, rendendo l’arrivo dei soccorsi ancora più difficoltoso, soprattutto nelle zone di campagna. Diversi paesi dell’entroterra sono rimasti isolati.

I vigili del fuoco hanno reso noto che il bilancio delle vittime è di 9 morti, ma è destinato a salire a causa dell’arrivo di una nuova ondata di maltempo. Una donna ha perso la vita all’interno della sua casa, inondata dalle acque vicino il paese di Acari. Nella zona di Albuquerque, un uomo invece è stato travolto e ucciso da una frana. Un’altra persona sarebbe rimasta vittima di una scarica elettrica, mentre un uomo è annegato a Nova Iguaçu. Le notizie su altri decessi potrebbero aumentare a stretto giro data la gravità della situazione.

Nuove precipitazioni nelle prossime ore: popolazione locale in allerta

Nelle prossime ore si attendono nuove precipitazioni in tutta l’area. Per questa ragione, le autorità locali hanno diramato un comunicato che invita la popolazione a non abbandonare le proprie abitazioni e mantenere alta l’attenzione, soprattutto sulle strade interne, maggiormente colpite dal pericolo di frane. La protezione civile ha portato al grado 4 il livello di allerta, calcolato su una scala di 5 gradi complessivi. L’ondata di maltempo sta investendo da diversi giorni tutto il Sudamerica.

Proroga pagamento tasse, contributi e Rottamazione quater in Toscana e nelle zone alluvionate: così il rinvio 

Sulla proroga del pagamento delle tasse, contributi e Rottamazione quater in Toscana e nelle zone alluvionate, pesa la chiusura del Bilancio di fine anno. Non si potrà andare troppo in avanti nella sospensione delle scadenze fiscali, tributarie e contributive, come è già avvenuto nella stessa Toscana insieme all’Emilia Romagna e nelle Marche per le alluvioni di maggio scorso. Per il maltempo e i danni provocati il 2 novembre scorso, invece, il governo dovrebbe concedere di tempo una proroga mini, probabilmente non si andrà oltre al 20 dicembre 2023. 

Sulle alluvioni di maggio scorso, invece, i tempi sono stati più lunghi e il rimando è avvenuto a più riprese, arrivando all’attuale scadenza del 10 dicembre prossimo. Da notare che le scadenze sono prorogate per i Comuni inclusi nell’allegato al decreto “Alluvioni” (Dl 61 del 2023) che elenca i centri che beneficano delle proroghe fiscale, oltre ad aiuti in termini di sostegni a famiglie e imprese, perché risultati danneggiati. 

Proroga pagamento tasse, contributi e Rottamazione quater in Toscana e nelle zone alluvionate: così il rinvio 

Non ci sarà una proroga consistente nel pagamento di tasse, imposte, contributi e Rottamazione quater a favore delle imprese della regione Toscana per il maltempo e le alluvioni del 2 novembre scorso. Si era ipotizzato un differimento della scadenza che copriva buona parte del 2024, e invece si tratterà – con molta probabilità – di una scadenza mini che non dovrebbe andare oltre il 20 dicembre 2023. 

Le imprese dei settori produttivi, in particolare delle province di Firenze, Prato, Livorno, Pistoia e Pisa, maggiormente danneggiate dalle alluvioni di inizio mese richiedono con una certa veemenza di prorogare le scadenze interessate. Le difficoltà maggiori ad ottenere la proroga risiedono nella necessità di trovare le dovute coperture, in un periodo dell’anno nel quale il governo è impegnato a cercare risorse per chiudere la legge di Bilancio del 2024. 

Proroga pagamento tasse Toscana, qual è la nuova possibile scadenza?

La possibile nuova scadenza del 20 dicembre 2023 dovrebbe coprire i termini già scaduti i 16 novembre scorso, relativi al saldo dei debiti tributari con l’Agenzia delle entrate e contributivi con l’Inps. Una mini proroga interesserà anche gli acconti Ires, Irap e Irpef, la cui scadenza è fissata al 30 novembre 2023. Per buona parte delle partite Iva con ricavi e compensi non eccedenti i 170mila euro c’è la possibilità di posticipare il pagamento del secondo acconto Irpef al 16 gennaio 2024, con pagamento tutto in un’unica soluzione in quella data o in cinque rata da gennaio a maggio, sempre con versamento il giorno 16 (esclusi i festivi). Diversamente, il secondo acconto dovrà essere pagato entro il 20 dicembre prossimo. 

È difficile, quindi, pensare che possano esserci un rinvio di un semestre (del 2024) per tutti questi pagamenti. Le risorse necessarie per rimandare le scadenze fiscali e contributive ammonterebbero, secondo stime di Confindustria Toscana, a un miliardo di euro. Peraltro, dovrebbero essere rinviati anche i termini di pagamento della Rottamazione quater per i contribuenti che abbiano inviato domanda di definizione agevolata 2023 per il pagamento delle cartelle e che sia stata accettata. Peraltro, molti contribuenti potrebbero aver già pagato la prima rata della Rottamazione, in scadenza il 31 ottobre scorso con termine massimo al 6 novembre 2023. 

Pagamento imposte e contributi Emilia Romagna, Marche e Toscana, slittano tutte le scadenze: ecco entro quando pagare

I contribuenti delle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche avranno più tempo per effettuare gli adempimenti nei confronti del Fisco, nonché per il pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali. In sede di conversione del decreto legge “Proroghe” (Dl 132 del 2023), la scadenza ultima ha subito una rettifica dal 20 novembre 2023 al prossimo 10 dicembre.

Uno slittamento di 20 giorni che consentirà ai contribuenti delle tre regioni di affrontare le scadenze con più calma, data anche la densità di termini fiscali di fine novembre. Il decreto varato dal governo (Dl “Alluvioni”) all’indomani dell’emergenza maltempo, aveva sospeso i pagamenti fiscali, tributari e contributivi tra il 1° maggio e il 31 agosto 2023. Lo slittamento riguarda svariati pagamenti tributari, contributivi (previdenziali e assistenziali) e premi di assicurazione obbligatoria. Nell’elenco rientrano i pagamenti anche delle ritenute alla fonte previste dagli articoli 23 e 24 del decreto del Presidente della Repubblica numero 600 del 1973 e i versamenti delle trattenute inerenti le addizionali regionali e comunali dell’Irpef. 

Contributi a fondo perduto alluvionati: arriva il nuovo bonus Simest, domande da domani 21 novembre 2023 per uno dei due aiuti

Scattano i contributi a fondo perduto per gli alluvionati in Emilia Romagna, Toscana e Marche: i bonus saranno due e le domande potranno essere presentate già a partire da domani, 21 novembre 2023. Con qualche novità rispetto alle vecchie misure di sostegno alle imprese danneggiate da eventi climatici e sismici, per i ristori del 2023 alle tre regioni alluvionate nel maggio scorso andranno a regime una copertura per i danni materiali e un’altra misura per il rimborso sulle perdite di fatturato. Quest’ultimo bonus prevede la fruizione di contributi a fondo perduto per la perdita di reddito, diversamente dai danni materiali subiti. 

Per la presentazione delle domande si dovrà fare affidamento alla piattaforma messa a disposizione da Simest, la società del gruppo Cassa depositi e prestiti (Cdp) che stanzia risorse prevalentemente per l’export e l’internazionalizzazione delle imprese. 

Contributi a fondo perduto alluvionati: arriva il nuovo bonus Simest, domande da domani 21 novembre 2023 

La prima misura a sostegno delle imprese che abbiano subito danni dalle due alluvioni di maggio 2023 in Emilia Romagna, Toscana e Marche riguarda contributi a fondo perduto per le perdite materiali. La misura risulta allargata a tutte le imprese con il superamento del vecchio schema che ammetteva alla richiesta solo le piccole e medie imprese e le Mid cap. Da questa prima misura sono state escluse le società operanti in determinati settori produttivi, quali l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca. 

Ridotti anche i requisiti reddituali per l’ammissione al fondo: infatti, il fatturato estero richiesto è stato abbassato dal 10 al 3 per cento, percentuale che deve essere rapportata a quella del fatturato complessivo. Il massimo del contributo che si può ottenere è fissato in 5 milioni di euro, rispetto al milione e mezzo di euro elargito in precedenza. 

Fondo perduto alluvionati Emilia Romagna, domande imprese danneggiate: ecco per quali bonus

La novità a sostegno delle tre regioni alluvionate è l’istituzione di un nuovo bonus di Simest le cui domande si potranno presentare a partire da martedì 21 novembre 2023. Anche per questo bonus, da domani mattina alle ore 9:00 aprirà la piattaforma per la richiesta di ristori. La dotazione del fondo è pari a 300 milioni di euro, cifra destinata a ristorare le imprese dell’Emilia Romagna e dei territori limitrofi per le alluvioni di maggio scorso. 

Il nuovo bonus si configura nella misura di “ristoro fatturato”. Si tratta di contributi a fondo perduto che si possono richiedere come indennizzo per la perdita di reddito per un valore di almeno il 3 per cento rispetto al fatturato aziendale complessivo. Ammesse alla presentazione della domanda sono tutte le tipologie di aziende, senza distinzione di dimensioni, escluse quelle operanti in determinati settori produttivi, quali l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca. Ulteriore requisito è quello della sospensione parziale o totale dell’attività per un massimo di sei mesi dalla data in cui si  verificato l’evento del maltempo nel territorio dove si trovi localizzata l’impresa. 

A ristoro delle imprese che rientrino nei requisiti di questa seconda misura si potrà ottenere un contributo a fondo perduto fino a 5 milioni di euro. 

Requisiti per richiedere gli aiuti per le imprese danneggiate dalle alluvioni 

Le imprese dovranno scegliere per quale delle due misure presentare domanda. Infatti, non si può inoltrare la propria richiesta di bonus per entrambi gli aiuti. L’erogazione dei contributi avverrà nei dieci giorni susseguenti all’approvazione da parte del Comitato Agevolazioni, organo presieduto dal Maeci che amministra le risorse utilizzate per i ristori.

Accanto alle due misure, il ministero degli Esteri ha attivato una riserva da 400 milioni transizione ecologica e digitale del Fondo 394 che SIMEST gestisce per conto della Farnesina. La misura, rivolta non solo alle imprese esportatrici ma anche alle aziende della filiera produttiva, prevede condizioni dedicate, con accesso a una quota a fondo perduto del 10% e possibilità di destinare il 90% del finanziamento a spese per il rafforzamento patrimoniale.

Cassa integrazione alluvione Toscana: le istruzioni INPS per le domande di accesso

Cassa integrazione alluvione: con la pubblicazione del messaggio n. 3959 del 9 novembre 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito le istruzioni operative per quanto riguarda la presentazione delle domande che sono necessarie ai fini dell’accesso alla CIG.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali, fa riferimento alle disposizioni legislative che regolano l’accesso ai seguenti trattamenti di integrazione salariale:

  • la CIGO (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria);
  • l’assegno di integrazione salariale, il quale viene riconosciuto dai seguenti Fondi:
    • il Fondo di Integrazione Salariale (FIS);
    • i Fondi di solidarietà bilaterali, disciplinati da quanto viene disposto all’interno dell’art. 26 del decreto legislativo n. 148 del 2015, per evento oggettivamente non evitabile (EONE);
  • la CISOA (Cassa Integrazione Speciale Operai dell’Agricoltura), che viene disciplinata da quanto viene disposto all’interno dell’art. 8 della legge n. 457 del 1972.

Cassa integrazione alluvione Toscana: le istruzioni INPS per la presentazione delle domande di CIGO e di assegno di integrazione salariale da parte dei datori di lavoro in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, l’INPS ha fornito dei chiarimenti ai datori di lavoro che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali che si sono abbattuti recentemente in Toscana, ai fini della presentazione delle domande relative alla sospensione oppure alla riduzione dell’attività lavorativa in quelle specifiche giornate con eventi meteorologici avversi.

In particolare, i datori di lavoro interessati devono inserire all’interno dell’istanza l’apposita causale denominata “Incendi – crolli – alluvioni”, le quali fanno riferimento al verificarsi di eventi oggettivamente non evitabili (c.d. EONE).

Queste causali, nello specifico, possiedono le seguenti caratteristiche:

  • non c’è bisogno che il lavoratore abbia prestato la propria attività lavorativa per un periodo minimo di 30 giorni presso l’unità produttiva per quale il datore di lavoro richiede la CIGO o l’assegno di integrazione salariale;
  • il datore di lavoro non deve versare il contributo addizionale per la CIGO e per l’assegno di integrazione salariale;
  • la domanda può essere inviata entro il termine del mese successivo a quello in cui si è verificata l’alluvione, ovvero entro il 31 dicembre 2023;
  • l’informativa sindacale non è preventiva e, pertanto, basta comunicare le cause che hanno portato alla sospensione o alla riduzione dell’attività lavorativa, nonché la durata prevedibile del periodo in cui viene richiesta la concessione della CIGO o dell’assegno di integrazione salariale e il numero dei lavoratori interessati, alle RSA (rappresentanze sindacali aziendali), alla RSU (rappresentanza sindacale unitaria) o alle articolazioni territoriali delle associazioni sindacali che sono più rappresentative a livello nazionale.

L’INPS comunica che bisogna allegare un’apposita relazione tecnica alla domanda di accesso alla CIGO e all’assegno di integrazione salariale, in cui devono essere specificati i seguenti aspetti:

  • la tipologia di attività lavorativa;
  • le modalità attraverso le quali l’alluvione ha influito sul regolare svolgimento dell’attività lavorativa.

Qualora, poi, l’attività lavorativa non possa essere ripresa una volta terminati gli eventi meteorologici avversi, allora i datori di lavoro potranno inserire la causale “Impraticabilità dei locali anche per ordine di Pubblica Autorità all’interno della domanda di CIGO e assegno di integrazione salariale.

In allegato dovranno essere inviati il verbale oppure le attestazioni delle Autorità competenti che siano idonee ad accertare l’impraticabilità di svolgere l’attività lavorativa.

Le istruzioni INPS per la presentazione delle domande di CISOA da parte dei datori di lavoro in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa

I datori di lavoro agricoli, che hanno subito la sospensione dell’attività lavorativa a causa dell’alluvione in Toscana, dovranno inserire la causale “eventi atmosferici – cod. evento 01” all’interno della domanda per l’accesso alla CISOA.

In caso di riduzione dell’attività lavorativa per un periodo di tempo pari alla metà dell’orario giornaliero previsto dal contratto, invece, i datori di lavoro dovranno inserire la causale “CISOA eventi atmosferici a riduzione”.

Alluvione Toscana, commercialisti: “Chiesta la sospensione delle scadenze fiscali”

Alluvione Toscana: in seguito alle richieste che sono giunte da parte del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) per quanto riguarda la sospensione delle scadenze fiscali che sono previste per le popolazioni che si trovano nelle zone colpite dall’alluvione che interessa la Toscana, sono arrivate e sono in arrivo le prime misure urgenti.

A tal proposito, nello specifico, con la pubblicazione di un apposito comunicato stampa durante il corso della giornata di lunedì 6 novembre 2023, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha effettuato la prima richiesta esprimendo la propria vicinanza a tutti i cittadini che si trovano in quei territori, richiedendo per loro la sospensione dei rispettivi termini fiscali.

Tale comunicato stampa del CNDCEC, in particolare, richiede un intervento diretto da parte del Governo a tale scopo, proponendo e lanciando un’apposita sottoscrizione nei confronti dei propri colleghi che hanno subito delle conseguenze negative dagli eventi calamitosi che si sono abbattuti sulla Toscana, durante il corso della giornate comprese tra giovedì 2 novembre 2023 e sabato 4 novembre 2023.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme qual è il contenuto della lettera che è stata inviata da parte del presidente della categoria, Elbano de Nuccio, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, al Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, e al Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

Alluvione Toscana: la richiesta di sospensione delle scadenze fiscali da parte del CNDCEC

Come abbiamo accennato durante il corso del precedente paragrafo, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha richiesto all’Agenzia delle Entrate la sospensione delle scadenze fiscali per i cittadini che si trovano nelle zone dove si è abbattuta l’alluvione che ha colpito i territori della Toscana.

A tal proposito, tramite la pubblicazione del comunicato stampa del 6 novembre 2023, il Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ha chiesto alla Premier Giorgia Meloni, al Ministro e al Viceministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo, nonché al Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, la proroga delle scadenze fiscali per le zone della Toscana che sono state colpite dall’alluvione.

La richiesta del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nello specifico, verte sul fatto relativo all’introduzione di nuove misure urgenti che sono necessarie e che siano in grado di sospendere in maniera temporanea e per un periodo congruo i termini per quanto riguarda gli adempimenti e i versamenti tributari e contributi che sono scaduti nei giorni in cui si è verificato l’alluvione in Toscana.

Tale proroga, in particolare, si richiede debba riguardare, oltre agli adempimenti e ai versamenti dei contribuenti e le imprese che hanno la propria residenza oppure la propria sed legale o operative nei territori che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali, anche gli adempimenti e i versamenti che sono previsti per i professionisti che hanno in carico e che effettuano le operazioni per conto dei contribuenti colpiti dall’alluvione.

Questo per via della straordinarietà delle condizioni meteorologiche avverse e degli eventi alluvionali che si sono verificati e che hanno portato ad una situazione di estremo disagio e di difficoltà, la quale ha impedito il normale svolgimento dell’attività lavorativa delle imprese e dei professionisti.

Dopodiché, nella lettera inviata alle istituzioni il presidente del CNDCEC il discorso si estende anche al fatto che quello che è avvenuto nelle Province di Firenze, Pistoia e Prato è l’ennesimo evento calamitoso grave che colpisce il nostro Paese e che crea tragedie, disastri e numerose altre problematiche ai cittadini, alle imprese e ai lavoratori professionisti.

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Fiorentina-Juve e il mancato rinvio, Giani (Pres. Toscana): “La Lega Serie A prenda esempio dai ragazzi della Fiesole. Non c’è stata sensibilità”

La Toscana è in ginocchio. L’alluvione che l’ha colpita nella notte tra giovedì e venerdì scorso ha messo a dura prova l’intera Regione che da giorni ormai è incessantemente al lavoro per ristabilire una situazione vivibile. Firenze in tal senso non fa di certo eccezione ed è per questo che i ragazzi della curva Fiesole, oltre ad alcuni importanti esponenti delle Istituzioni, avevano richiesto a gran voce che la partita Fiorentina-Juventus potesse essere rimandata. Niente da fare, per decisione della Lega Serie A le due squadre sono scese regolarmente in campo domenica sera. Secondo l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, infatti, non esistevano motivi per non disputare il match. Una decisione che ha lasciato a molti l’amaro in bocca. Compreso il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che intervenendo ai microfoni di Radio Roma Sound, 90Fm, ha mostrato tutta la sua delusione rispetto all’accaduto.

Fiorentina-Juve, il mancato rinvio

Strade dissestate, case sconvolte, fango e rifiuti ovunque, famiglie ancora sfollate che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Questa è la fotografia della Toscana in questo momento. L’alluvione che l’ha colpita, mettendola in ginocchio, è una vera e propria tragedia e ha portato con sé ben 8 vittime. Le immagini sono raccapriccianti. Campi Bisenzio, Prato, Montemurlo e Seano sono i paesi simbolo dell’emergenza. Tutto è avvenuto nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre. La causa? Temporali violentissimi che hanno portato grandi quantità d’acqua per le strade e all’interno dei fiumi che, non riuscendo a tenere, sono esondati. Il miglioramento climatico di questi ultimi giorni, sta facendo tirare un primo sospiro di sollievo alle popolazioni colpite, ma l’emergenza è ancora tale e ci sarà da rimboccarli le maniche e lavorare ancora sodo per riportare una parvenza di normalità.

Mentre la Toscana si è fermata in blocco, però, e da tutte le Regioni intorno sono arrivati aiuti e volontari, il calcio ha deciso di andare avanti, dritto per la sua strada. Domenica sera infatti, allo stadio Artemio Franchi di Firenze, è andato in scena il match tra Fiorentina e Juventus, terminato 1 a 0 in favore della squadra di Allegri. La curva Fiesole aveva diramato, il giorno precedente all’evento sportivo, un comunicato stampa in cui aveva richiesto la possibilità di rinviare la partita. La Lega Serie A però ha valutato ogni possibilità, mettendo tutto sul piatto della bilancia. Da una parte la sensibilità verso l’emergenza, dall’altra i diritti tv e un calendario, sempre più fitto, considerando gli impegni nelle varie competizioni. Alla fine le due formazioni sono scese in campo, nella totale sicurezza degli addetti ai lavori e dei tifosi sugli spalti, ma questa decisione ha fatto indignare i toscani.

Parola al Governatore della Toscana, Eugenio Giani

Nonostante la decisione di far giocare la partita, però, la curva Fiesole ha scelto di non presentarsi al Franchi, continuando invece a dare il proprio supporto a chi ne aveva, in quel momento estremo bisogno. I video dei ragazzi che spalando il fango, intonano i cori da stadio solitamente rivolti alla viola, sono diventati presto virali e hanno fatto il giro dei social. Una presa di posizione netta e condivisa anche dal Sindaco di Firenze, tra gli altri. Proprio il primo cittadino, insieme al Governatore della Toscana, si erano infatti uniti alla richiesta dei tifosi. A seguito della risposta negative, dunque, non sono stati solo i tifosi della Fiorentina ad indignarsi. Intervenuto ai microfoni di Radio Roma Sound, nel corso della trasmissione Gli inascoltabili, anche il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha mostrato tutta la sua delusione rispetto alla decisione di non rimandare il match, mostrando poca sensibilità nei confronti di quanto avvenuto in Toscana.

“Su Fiorentina-Juventus mi aspettavo una maggiore sensibilità, tant’è vero che pur non avendo nessuna competenza in materia, mi ero esposto pubblicamente. Per motivi di opportunità mi aspettavo fosse sospesa e rinviata la partita, ma così non è stato e me ne dispiaccio. Ritengo che i ragazzi della curva Fiesole abbiano dato un grande esempio di testimonianza di valori e di come la loro aggregazione e il loro entusiasmo, non siano rivolti solo al tifo per la propria squadra del cuore. La Fiorentina è Firenze e Firenze è la Fiorentina, la nostra è una di quelle città che non hanno due squadre quindi vi è un senso d’identità fortissimo nella Fiorentina come espressione dei valori e della cultura di Firenze. I ragazzi non andando alla partita per andare a spalare il fango, hanno dato una ricchezza di testimonianza che qualcun altro invece non ha dato”.