Investment Management Exemption: decreto del MEF in Gazzetta, le linee guida
Investment Management Exemption: con la pubblicazione del provvedimento n. 68665 del 28 febbraio 2024 da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria stessa ha specificato quelle che sono le linee guida per l’applicazione alla remunerazione ricevuta per l’attività svolta in Italia dal soggetto residente o dalla stabile organizzazione nel territorio dello Stato, le quali sono state approvate attraverso la pubblicazione in Gazzetta di un apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Il suddetto provvedimento dell’AdE, in particolare, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:
- l’art. 2359 del c.c. (codice civile), recante “Società controllate e società collegate”;
- l’art. 162 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 22 dicembre 1986 (c.d. Testo Unico delle Imposte sui Redditi – TUIR), il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 302 del 31 dicembre 1986;
- il decreto legislativo n. 239 del 1° aprile 1996, recante “Modificazioni al regime fiscale degli interessi, premi ed altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, pubblici e privati”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 102 del 3 maggio 1996;
- il decreto del Ministero delle Finanze del 4 settembre 1996, recante “Elenco degli Stati con i quali e’ attuabile lo scambio di informazioni ai sensi delle convenzioni per evitare le doppie imposizioni sul reddito in vigore con la Repubblica italiana”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 220 del 19 settembre 1996;
- il decreto legislativo n. 471 del 18 dicembre 1997, recante “Riforma delle sanzioni tributarie non penali in materia di imposte dirette, di imposta sul valore aggiunto e di riscossione dei tributi, a norma dell’articolo 3, comma 133, lettera q), della legge 23 dicembre 1996, n. 662”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 5 dell’8 gennaio 1998;
- il decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, recante “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 71 del 26 marzo 1998;
- il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) del 14 maggio 2018, recante “Linee guida per l’applicazione delle disposizioni previste dall’articolo 110, comma 7, del Testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di prezzi di trasferimento”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 118 del 23 maggio 2018;
- l’art. 1, comma 255, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” (c.d. Legge di Bilancio 2023), la quale è stata pubblicata all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 303 del 29 dicembre 2022;
- il decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze del 22 febbraio 2024, recante “Disciplina in materia di presunzione legale relativa alla non configurabilità di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato di un veicolo di investimento non residente che si avvale di servizi di supporto all’attivita’ di investimento svolti da altri soggetti (investment management exemption)”, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 53 del 4 marzo 2024.
Investment Management Exemption: il decreto del MEF con le linee guida OCSE
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dalle normative sopra richiamate, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato quelle che sono le linee guida ai fini dell’applicazione alla remunerazione ricevuta per quanto riguarda coloro che prestano servizi nel rispetto del principio di libera concorrenza.
Il metodo per la determinazione dei prezzi di trasferimento viene deciso in base ai seguenti criteri:
- punti di forza e di debolezza di ogni metodo a seconda della circostanza specifica;
- l’adeguatezza del metodo a seconda delle caratteristiche dell’operazione più rilevanti a livello economico;
- la disponibilità di informazioni affidabili;
- il grado di compatibilità.