Vladimir Luxuria nuova testimonial di Coconuda. Ne ha parlato la diretta interessata questa mattina su Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto a Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio nel corso di ECG. 

VLADIMIR LUXURIA: “COCONUDA? LE COSE SONO ANDATE COSI'”

“Mi hanno chiamata e mi hanno spiegato qual era il loro progetto. Non solo quello di avere una nuova testimonial per una marca di abbigliamento femminile, ma anche lanciare messaggi sull’accettazione di sé, del proprio corpo, della propria condizione e dell’orgoglio di essere donna, sia per quelle che lo sono nate che per quelle che hanno dovuto fare una battaglia per conquistare il diritto di riconoscersi e farsi riconoscere come donna”.

PER LEI E’ UNA GRANDE VITTORIA

“Verso i 16 anni ho iniziato ad indossare i primi capi femminili, quelli che mia sorella mi prestava con generosa complicità. Lo facevo di nascosto, uscivo di casa con abiti maschili, mettevo gli abiti femminili in una borsa, all’epoca c’erano le cabine telefoniche, che sono state i miei primi camerini. Entravo uomo e uscivo in abiti femminili, sfidando il giudizio sociale. Sono passata da una fase in cui dovevo farlo di nascosto a una fase in cui a 52 anni lo farò sui cartelloni pubblicitari. Ho ricevuto diverse critiche, ne vedrete delle belle ma ne sentiremo delle solite. Ho notato che alla fine il pregiudizio sull’identità di genere è talmente forte che la questione della mia età è passata totalmente in secondo piano. Nessuno ha scritto che sono stata nominata testimonial di una marca d’abbigliamento a 52 anni”.

PRENDE IL POSTO DI ANNA TATANGELO

“Coconuda nomina una testimonial ogni anno, sempre diversa. Una volta c’era Aida Yespica, poi è arrivata Raffaella Fico, poi Anna Tatangelo. Nessuna sfida tra di noi, anzi. Quando ero direttrice artistica del gay village l’ho anche invitata a cantare”.

“SARO’ UNA TESTIMONIAL MOLTO FEMMINILE”

“Sarò una testimonial molto femminile. Alla faccia di tutti quelli che dicono che una come me non può rappresentare la femminilità. Li farò rosicare peggio di un castoro”.

Clicca qui per ascoltare l’intervista integrale