Questione legge elettorale. Vittorio Feltri la sintetizza così: “La patata è tornata nel cesto degli ortaggi”. Su Radio Cusano Campus il direttore di Libero critica Renzi. “Ormai è un astro morente”, dice. Prima di aggiungere: “Col sì al referendum del 4 dicembre avremmo fatto un passo in avanti”.
VITTORIO FELTRI SU LEGGE ELETTORALE, VACCINI E SCUOLA. ASCOLTA QUI L’INTERVISTA INTEGRALE
Sulla legge elettorale: “La patata era bollente, ora si è raffreddata. E’ tornata nel cesto della verdura. I quattro maggiori partiti hanno dimostrato di essere inadeguati, hanno litigato, hanno mandato tutto in vacca. Ne esce male la casta, il ceto politico, totalmente incapace di affrontare temi che riguardano la loro stessa vita. I parlamentari sono così stupidi che pensano di vincere le elezioni approvando una legge elettorale utile a loro, senza capire che in teoria basterebbe solo prendere più voti. SI parla di legge elettorale da dieci anni in Italia, nessuna è riuscita a soddisfare il ceto politico. Ora sicuramente non si voterà a settembre, ma nemmeno ad ottobre. Ad uscirne peggio è assolutamente la casta, in cui metto anche il Movimento Cinque Stelle, partito che vive sulle proprie contraddizioni ma ciò nonostante continua a guadagnare consensi. La gente è stanca della politica ma continua a scegliere Grillo perché lo considera il male minore”.
SU RENZI VITTORIO FELTRI E’ CATEGORICO
“Renzi è quello che ci rimette di più. Era il principale fautore di questo accorda, da qualche tempo ormai non ne azzecca una. Siamo davanti a un leader ridimensionato, sembrava un astro nascente, ora è un astro morente. Ha commesso tanti errori, ma è stato anche aiutato a commetterne. Può anche darsi che riesca a rimettersi in piedi, ma non vedo come”.
LA STOCCATA DI VITTORIO FELTRI A NAPOLITANO
“Pensavo fosse morte, ho scoperto ora che è ancora vivo. E’ riuscito ancora a dare una zampata, non lo apprezzo particolarmente, però è un fatto che è un uomo ancora non stanco di fare politica, per questo potrei anche ammirarlo”.
SUL REFERENDUM
“Se avesse il sì le cose sarebbero andate in modo diverso. Renzi sarebbe in sella, non avremmo più questo bicameralismo così accentuato. Renzi ha sbagliato perché doveva abolire il senato completamente e invece lo ha abolito appena appena. Mi rendo conto che le sue non erano riforme meravigliose, ma sarebbe stato meglio comunque avere delle brutte riforme che nessuna riforma. Se fosse passato il sì avremmo fatto due passi avanti e uno indietro. Invece così come sono andate le cose abbiamo fatto un passo avanti e due indietro”.
SULLA DISCUSSIONE LEGATA AI VACCINI, VITTORIO FELTRI DICE QUESTO
“Sono favorevole, l’esperienza mi insegna che dove si fanno i vaccini è molto più difficile che si sviluppino certe malattie.Naturalmente dal punto di vista statistico ci possono essere alcuni casi in cui il vaccino fa male, ma siamo a livelli infinitesimali, mentre le persone che non si ammalano più sono tantissime”.
IN CHIUSURA SI E’ PARLATO DI SCUOLA
“I compiti a casa non li facevo quasi mai, mi limitavo a copiarli, sono sempre stato indolente e pigro. Tutte le riforme che sono state fatte al sistema scolastico italiano portano a rimpiangere la riforma Gentile, l’unico uomo che aveva messo davvero mano alla scuola italiana. Tutti i suoi successori sono riusciti a demolire un impianto che funzionava. Una scuola che non impone più lo studio della grammatica e della sintassi sfornerà sempre più spesso dei ragazzi totalmente sprovveduti”.