La vertenza dei taxi in Italia non ha pace e intanto scoppia il caso del blog di Beppe Grillo. Nella discussione pubblica ci sono molti interventi. Si aggiunge anche quello di Stefano Esposito, deputato del Pd, che è stato chiamato a dire la sua ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto sui taxi e sul blog di Beppe Grillo il politico su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Fanno bene a scioperare i tassisti? Ha senso la polemica sorta intorno al blog di Beppe Grillo? Molta carne è al fuoco in questa attualità ed esprime la sua opinione Stefano Esposito, deputato del Pd. Di seguito i passaggi in diretta:
Sulla nuova protesta taxi a Roma: “La penso come l’Unione dei Consumatori. Lo sciopero è un diritto, ma capisco poco le ragioni di questa protesta in questa fase. Ci sono un po’ di sigle che hanno detto di no, altre che rischiano di far diventare lo sciopero una protesta della parte più estrema dei tassisti. Se ci fosse la volontà di affrontare e risolvere la questione, avrebbero potuto dire sì al confronto con Uber. Il rifiuto aprioristico è sempre sbagliato. Ho la sensazione che ci sia una frangia che tenda a politicizzare il tema, come era successo per gli ambulanti. Il tassista già non gode di un giudizio positivo nell’opinione pubblica, fossi in loro sarei un po’ più cauto. Lo sciopero è uno strumento estremo che si pratica nella misura in cui non si arriva ad un accordo, oggi lo vedo come incomprensibile. Una cosa che fa male ai cittadini e alla stessa categoria dei tassisti. Fossi nel ministro Delrio procederei nella strada intrapresa nell’ultimo incontro, secondo la tabella di marcia che aveva dato, quindi non farei un nuovo incontro”.
Sul datto che, secondo i suoi avvocati, Beppe Grillo «non ha alcun potere di direzione sul suo blog. Lo hanno scritto una memoria difensiva presentata in risposta a una denuncia del Partito Democratico per via di un post ritenuto offensivo pubblicato sul blog: “Siamo all’apoteosi dell’ipocrisia di Beppe Grillo –ha dichiarato Esposito-. Ritengo Grillo uno dei peggiori bugiardi che girano sulla piazza italiana. E’ evidente che a lui, che incassa un sacco di soldi da quel blog, fa comodo dire che quel blog è una comunità e lui risponde solo degli articoli espressamente firmati. Oltre ad essere un bugiardo è un vigliacco, si nasconde dietro l’anonimato e quando qualcuno non ci mette la faccia in politica lo giudico molto pericoloso e poco democratico. Invece di andare in tribunale e di provare che quello che aveva scritto ha un fondamento, fa scrivere al suo avvocato che il blog è una specie di porto di mare in cui ognuno scrive quello che vuole. Il blog di Grillo è lo strumento di comunicazione di una forza politica che chiede i voti, se il blog porta il nome di Beppe Grillo sicuramente lui risponde sul piano politico di quello che viene scritto. Il mio sito è gratis, così come quello del Pd, quando i cittadini vanno sul nostro sito non pagano il Pd”.
Sul caso Consip e sul ruolo di Lotti: “Sono culturalmente un garantista e lo sono stato sempre. Di fronte ad una presunta violazione del segreto d’ufficio vorrei avere la certezza che chi ha dichiarato questa cosa sia credibile con i magistrati. Personalmente ritengo che Lotti faccia bene a tenere la sua postazione. La senatrice Taverna ha detto che Lotti si sarebbe dimesso se fosse stato del M5S, perché c’è un codice che lo prevede… Credo che parlasse del codice pre-Raggi, quello che hanno modificato in fretta e furia dopo che al sindaco di Roma sono arrivati avvisi di garanzia. L’ipocrisia regna sovrana e le balle volano come palloncini pieni di elio al vento. Non ne posso più di questa ipocrisia”.
Su MDP che chiede la sospensione delle deleghe di Lotti: “Mi crea una tristezza infinita questo fatto –ha sottolineato Esposito-. A differenza di Speranza ho difeso Penati e Errani dal primo all’ultimo giorno e lo facevano anche loro, trovo tristissimo che per ragioni di speculazione politica, persone che hanno avuto una cultura garantista oggi tradiscono quella loro posizione”.
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