Non solo maturità e aumento stipendi ai docenti, per il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara c’è un altro problema urgente da affrontare: quello delle aggressioni ai prof, divenute sempre più frequenti sia sotto il profilo verbale che fisico.
Un vero e proprio manifesto all’insubordinazione, che ha trovato il suo apice in due casi eclatanti di Ravenna e Rovigo, su cui ora prevarrà la linea della “tolleranza zero”.
C’è un recente, allarmante aumento degli episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico all’interno degli istituti
Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione
Aggressioni ai Prof, cosa dice la circolare del ministro Valditara
Le nuove indicazioni sono contenute all’interno di una circolare che viale Trastevere, sede del dicastero, ha inviato sia ai dirigenti scolastici sia ai Uffici Scolastici Regionali. Al suo interno, si legge, “il ministro Valditara richiederà all’Avvocatura generale dello Stato di rappresentare nei giudizi civili e penali i prof e i lavoratori della scuola” vittime di aggressioni da parte degli alunni. Più sotto, si specifica che “lo scopo è quello di tutelare la dignità professionale e l’incolumità di docenti e personale“.
Non si tratta di una novità assoluta ma di un passo avanti in una direzione ormai intrapresa. Già l’ex ministro Matteo Bussetti aveva cercato di tutelare il ruolo dei docenti quali “pubblici ufficiali” nell’esercizio della loro funzione di insegnamento in classe, proponendo di costituire il Ministero quale parte civile per dare credibilità al problema e assicurare un risarcimento danni congruo.
In ogni caso la denuncia passerà attraverso un iter di valutazione composto dall’Ufficio Scolastico Regionale che esaminerà il caso e lo inoltrerà eventualmente al Ministero e successivamente all’Avvocatura, a cui poi sarà demandata l’apertura della pratica. Dall’altra parte questa sorta di “atterraggio morbido” vuole anche essere un paracadute affinché i docenti si sentano liberi di condividere e di tutelarsi legalmente rispetto a episodi che ledono l’immagine personale e professionale, nonché la loro autorevolezza agli occhi degli studenti. C’è infatti il timore di molti casi “sommersi”, non emersi a galla proprio per la possibile mancanza di garanzie alle spalle.
Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti. La nostra priorità è riportare responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole
Giuseppe Valditara, ministro Istruzione