Sull’Incidente di Casal Palocco è sceso il silenzio ormai da qualche settimana, ovvero da quando Mattia Di Pietro si è presentato a Piazzale Clodio per essere interrogato dal GIP. Le immagini del terribile schianto, in cui ha perso la vita il piccolo Manuel e in cui sono rimaste ferite fortunatamente la mamma e la sorellina, sono ancora negli occhi di tutti con l’attesa che è tutta sull’esito della maxi perizia. TAG24 ha contattato in esclusiva l’avvocato Antonella Benveduti, legale proprio del giovane youtuber accusato di omicidio stradale.
Incidente Casal Palocco Mattia Di Pietro ai domiciliari, l’intervista esclusiva all’avvocato Benveduti
Antonella Benveduti legale di Mattia Di Pietro ai microfoni di TAG24 spiega: “Come sta il ragazzo? È ai domiciliari. Stiamo vivendo una fase di stasi, ci siamo fermati all’interrogatorio”, confermando come l’ultimo aggiornamento sia proprio quello relativo alla visita a Piazzale Clodio dello scorso 27 giugno che tanta mediaticità aveva creato. A proposito della maxi perizia sono uscite delle indiscrezioni, ma ancora nulla di ufficiale “Non ci sono ancora aggiornamenti in merito alle consulenze tecniche, io non posso dire nulla perché non so nulla neppure io. Siamo in fase di indagine e tutti siamo in attesa della consulenza, non possiamo sapere i tempi di indagini e del deposito della stessa”.
Le ultime notizie sull’indagine e la perizia
Ci sono ancora molti aspetti da chiarire per quanto riguarda l’incidente di Casal Palocco, uno su tutti a quanto viaggiasse effettivamente la Lamborghini e se la Smart su cui viaggiava il piccolo Manuel avesse effettivamente inserito la freccia. L’avvocato parla di attesa, ma secondo le prime carte processuali è emerso come la velocità eccessiva della Lamborghini e la violenza dell’impatto contro la Smart sono avvalorate dall’assenza di tracce di frenata prima dello stesso e dallo spostamento di oltre 21 metri della city car a seguito del violento impatto. Bisogna anche chiarire se il gruppo di youtuber The Borderline, il cui canale è stato chiuso da Google, stesse in quel momento registrando un video e se questo abbia contribuito allo schianto. Tutti questi chiarimenti potranno arrivare soltanto al termine della perizia tecnica, che però non è ancora stata depositata con i tempi che sembrerebbero essersi allungati.
Le accuse a Mattia Di Pietro e le distanze prese dagli amici
Ricordiamo che Mattia Di Pietro è accusato di omicidio stradale proprio a seguito della morte del piccolo Manuel, con gli amici con cui ha realizzato tanti video, che hanno preso immediatamente le distanze. Gli altri ragazzi avevano invitato, secondo le loro testimonianze, Di Pietro a rallentare su quel tratto di strada con il limite decisamente inferiore agli oltre 100Km/h a cui sembra andasse la Lamborghini Urus. Non resta che attendere che la maxi perizia metta tutto nero su bianco.