Una vita nel tennis, una vita a giocare, commentare, a volte anche a litigare e polemizzare, ma soprattutto a tenere bene in mente le persone a cui ha voluto bene e che non dimentica. E il tennis dove, lui grandissimo campione, ne ha visti altrettanti giocare, primeggiare e ritirarsi diventando leggende. Spesso viene interpellato per parlare proprio di tennis, e non solo, ma troppo spesso si dimentica la grandezza di un personaggio come Nicola Pietrangeli.
Ora per tutti c’è Jannik Sinner, ma per anni, per tantissimi anni, è stato proprio lui l’immagine del tennis italiano, anche quando c’erano Panatta, Bertolucci e via dicendo. Si parla sempre di un signore classe 1933, 91 anni, brontolone, vero, ma di una dolcezza, con una testa e una lucidità da far invidia a chi di anni ne ha 20, 30 e così via.
Non sono stati giorni semplicissimi per il buon Nicola che ha visto andare via Susanna, la sua ex moglie e da poco Lea Pericoli, altro monumento del tennis italiano, ma per Nicola Pietrangeli era l’amica di sempre, “una vera e propria sorella, nel vero senso della parola“.
A Tag24 racconta un po’ lo stato d’animo di un uomo che sa di non poter contare più su una persona a cui voleva davvero bene: “Per anni si è fantasticato su di me e su di lei, dicendo una marea di cose che erano tutte sciocchezze, tra me e Lea non c’è mai stato niente di niente, manco un bacio, davvero, ci volevamo bene e ci confrontavamo su tutto. A volte stavamo le ore a parlare al telefono, anche a discutere su cose importanti e su fesserie“.
Nel tennis hanno fatto tutto, giocato insieme e anche raccontato partite in diretta televisiva, ed “era divertente giocare insieme e fare le telecronache, anche se per un po’ abbiamo dovuto smettere di fare i doppi misti perché lei diceva che quando giocava con me, gli tiravano addosso, non so perché, ma alla fine decidemmo di non giocare più, ma restava sempre una sorella e mi mancherà tantissimo. Spero che col tempo venga ricordata per le grandi cose che ha fatto e per la dedizione e la passione che ha sempre messo in tutto quello che faceva, soprattutto nel tennis“.
Per Pietrangeli non esistono più persone come Lea Pericoli, soprattutto nel mondo del tennis, anche perché “in campo e anche nella vita era elegante in tutto, neanche si doveva sforzare perché era di una classe immensa“.
Nicola Pietrangeli sull’addio di Rafa Nadal: “Sulla terra battuta, un Dio, nessuno sarà mai come lui”
Nicola Pietrangeli non le manda a dire, per questo viene spesso interpellato solo per fargli fare polemica, ultimamente soprattutto su Sinner. Ma lui non ci sta. “C’è sempre qualcuno che tenta di farmi mettere in cattiva luce su Jannik, ma io non ci casco più, lui sa quanto bene gli voglio e quanto lo stimi come grandissimo campione, che si fottano gli altri che cercano di farmi polemizzare con lui, ma lo sa perché succede?“, si domanda Nicola Pietrangeli che poi spiega sempre con una lucidità e una raffinata intelligenza: “Nella mia vita non mi sono mai nascosto e quello che penso, lo dico sempre, ma non mi sono mai sognato di denigrare o di oscurare un ragazzo meraviglioso come Sinner, sono un po’ avanti negli anni, un po’ sofferente a volte, ma mica sono stupido, come qualcuno magari pensa…”.
E in effetti qualche buontempone ci prova spesso a mettere zizzania, tra Pietrangeli e Sinner, ma i due hanno parlato e il giovane campione e numero uno al mondo sa bene come la pensa Pietrangeli che sul tennis e sul momento è rimasto un po’ amareggiato non tanto per il ritiro di Nadal, anche perché “si sapeva da tempo e l’aveva detto anche Rafa che questo sarebbe stato il suo ultimo anno“, no la delusione di Nicola Pietrangeli è un’altra ed è più pronfoda.
Già perché lui ama il tennis e sapendo che non ci sarà più uno come Nadal, naturalmente è dispiaciuto, ma ammette: “E’ dura quando devi dire basta e devi decidere di finirla perché la verità è che noi tennisti, ma credo noi che abbiamo sport per una vita, non smetteremo mai di gareggiare, di andare in campo e di sfidare mondo e avversario, quindi è dura, lui è stato davvero un gigante, uno dei 3 o 4 più grandi del mondo e della storia del tennis“.
Per Pietrangeli, Nadal è stato “il Dio in assoluto sulla terra rossa, non c’è stato e non credo ci sarà mai uno così forte come lui su questa superficie“, poi però bisogna fare i conti con la realtà e con la vita del campione, tanto che lo storico tennista è dispiaciuto per come si stava quasi trascinando: “Non si poteva vedere che, magari, usciva al primo o secondo turno, col giocatore giovane che scendeva in campo avendo la possibilità di battere Nadal, capito? Uno sconosciuto giocava e diceva ho battuto Nadal e questo non può andare bene per una leggenda come Rafa, non è giusto per lui e per il campione che è“.
Con lo spagnolo il rapporto è particolare, ci sono tante foto di Nadal e Pietrangeli che si abbracciano, soprattutto dopo una vittoria a Montecarlo, “una delle tante, io ho perso il conto di quanti ne ha vinti, ma questo ragazzo è eccezionale, lui era cresciuto nel mito di Santana, un altro grande tennista spagnolo, che era mio fratello e glielo diceva sempre, credo che anche per questo Rafa ogni volta mi veniva incontro e mi abbracciava sempre con grande educazione, rispetto e affetto, ma ha fatto bene a smettere adesso, ha vinto tanto di quella roba che non si può contare e raccontare. Una leggenda del tennis“.
Si, una leggenda il tennista spagnolo come Federer, ma anche Nicola Pietrangeli lo è, soprattutto nella storia del tennis italiano ed è giusto che venga ricordato e celebrato nel modo che merita, anche perché si fa un po’ troppo poco, pensando ad altro, ma in verità Nicola Pietrangeli è stato ed è uno dei monumenti del tennis azzurro.