È bastato l’annuncio dell’ingresso nelle contrattazioni di OKX per spingere Runecoin, un token coniato utilizzando il nuovo protocollo Runes e associato all’importante collezione RSIC Metaprotocol Ordinals, verso il suo nuovo massimo storico.

Un record raggiunto nel corso della notte, poco prima dell’esordio ufficiale sull’exchange centralizzato, coronato da una campagna a premi di 24 ore. Nel corso della stessa gli utenti interessati possono guadagnare una quota di token puntando i loro Bitcoin sulla piattaforma dello scambio. Runecoin sarà il primo token Runes elencato dall’exchange centralizzato, anche se già il mercato Web3 peer-to-peer di OKX supporta Runes.

Runecoin: cosa sta accadendo

Dopo l’annuncio di OKX, il prezzo di Runecoin è balzato al nuovo massimo storico di 29 satoshi, ovvero poco meno di 0,02 dollari per token. Considerato come la sua offerta totale sia attestata a quota 21 miliardi di esemplari, la capitalizzazione di mercato è quindi schizzata verso l’alto. Anche se per effetto di una successiva correzione a 24 satoshi, è scesa a 316 milioni di dollari. Tra i token coniati con il nuovo protocollo Runes risulta il più scambiato nel corso delle ultime 24 ore, non solo su OKX, ma anche su Magic Eden.

OKX, a sua volta, sta offrendo l’1,75% della fornitura totale, ovvero 367 milioni e mezzo di token, nell’ambito della campagna di premi di un giorno. I clienti che vi prenderanno parte, potranno quindi assicurarsene una quota prima dell’inizio ufficiale delle negoziazioni sull’exchange.

La campagna “Jumpstart” di OKX è congegnata allo stesso modo di quelle che avvengono periodicamente sul Launchpool di Binance. In pratica, permettono ai nuovi arrivi di essere presentati in pompa magna ai trader, i quali possono a loro volta acquistarli a prezzi di favore.

Runes è sempre più sulla cresta dell’onda

Il lancio del protocollo Runes è avvenuto il 19 aprile in concomitanza con l’ultimo halving di Bitcoin, il quarto della serie. È stato espressamente ideato da Casey Rodarmor, già noto per la creazione di un altro protocollo Bitcoin, Ordinals, per consentire le creazione di token fungibili, spesso sotto forma di meme coin, sulla blockchain più logeva.

In buona sostanza, la sua creazione risponde all’esigenza di andare a sostituire BRC-20, lo standard sperimentale costruito su Ordinals. Si tratta infatti di una versione che, non soltanto a detta del suo ideatore, è più funzionale rispetto alla precedente. Tanto da essere stato adottato da molti exchange centralizzati (CEX).

In particolare lo hanno fatto prima Gate.io e poi OKX. Un listing, quello avvenuto su quest’ultimo salutato con grande entusiasmo da Runecoin. Sulla pagina X del progetto, è infatti comparso il seguente post: “Si tratta di un risultato monumentale, che segna la prima quotazione di una runa Bitcoin su uno scambio leader. Questo enorme passo è in linea con la missione di Runecoin di avviare l’adozione, l’educazione e l’innovazione di Ordinals, Runes e Bitcoin.” Per poi aggiungere: “Questa non è solo una pietra miliare per la nostra comunità, ma un significativo passo avanti per l’intero ecosistema Runes.”

Runecoin, c’è molta attesa per capirne l’esito

Per quanto concerne Runecoin, fa parte di RSIC Metaprotocol, una raccolta di 21mila iscrizioni di Ordinals simili a NFT rilasciate gratuitamente a gennaio a beneficio di vari collezionisti degli stessi. Il progetto, ancora contornato da mistero, dovrebbe far parte di un gioco, in cui i possessori possono scegliere di estrarre i token.

Runecoin, a sua volta, sarebbe uno dei primi 10 token incisi tramite il protocollo Runes. I token sono stati poi consegnati ai possessori di RSIC la settimana scorsa dopo il loro lancio. Ora non resta che attendere per capire quale sarà l’accoglienza loro riservata dal mercato. Considerata la vera e propria febbre intorno a questa nicchia, ci potrebbero essere sorprese di non poco conto, per i loro possessori.