Mario Adinolfi è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto il leader del Popolo della Famiglia al telefono con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Clicca qui per ascoltare l’audio integrale
MARIO ADINOLFI E IL SUO ULTIMO LIBRO SUL TERRORISMO
“Storia del terrorismo in Italia, l’oblio delle vittime e il potere dei carnefici. Il tour per presentarlo partirà domani da Padova. Da Padova iniziarono nel 1974 gli omicidi delle Brigate Rosse. Il volantino di rivendicazione fu scritto da Renato Curcio. Lui fa l’editore, gli assassini sono liberi, nessuno ricorda le vittime. I terroristi hanno causato una lunga scia di sangue e di dolore completamente dimenticata. I terroristi vengono considerati dalla stampa come parte di un album di famiglia. Notate la differenza con cui sono stati trattati i mafiosi rispetto ai terroristi. Per i mafiosi è stato fatto il 41bis, il carcere duro, sono morti in carcere. I terroristi sono liberi, perché persone contigue ad un certo ambiente giornalistico, perché ad alcuni giornalisti torna alla mente la loro gioventù. Per questo viene consegnato agli stessi terroristi il compito di raccontare quella storia. Questo accade solo in Italia”.
A PROPOSITO DEL CALO DEMOGRAFICO CHE STA INVESTENDO IL NOSTRO PAESE
“Questa è la principale emergenza del Paese. Noi con questo calo demografico siamo finiti. Non è una mia fissazione, calo demografico significa colonne del welfare che si sgretolano. Non avremo più le risorse per sostenere ciò che oggi consideriamo normale. Quando ci sono più morti rispetto ai neonati vuol dire che come società sei destinato al crollo dei pilastri del welfare nel giro di 20 anni. E questo dramma riguarda soprattutto i più i giovani. Attenzione, datevi da fare, fate sti ragazzini, non siate gay. Cercate di riprodurvi in maniera normale. E’ una cosa utile alla patria. E’ necessario per la patria, sacrificatevi”.