Stadio della Roma a Pietralata intervista esclusiva di TAG24 a Massimiliano Umberti, il Presidente del Municipio IV. L’approvazione alla pubblica utilità è stato un passaggio fondamentale per il futuro del progetto del nuovo stadio della Roma che dovrebbe sorgere nell’area accanto a Via di Monti Tiburtini, individuata dal club giallorosso come nuovo sito dopo il fallimento del progetto Tor Di Valle.
Un’area che fa già parte di un progetto di riqualificazione tra il Tecnopolo di Pietralata che vedrà anche lo Studentato della Sapienza, ma il pomo della discordia per i residenti contrari è che il nuovo stadio della Roma cancellerebbe parte delle aree di verde previste. La giunta capitolina guidata da Gualtieri dovrà dunque ora valutare i 29 pareri che sono stati posti dal Municipio e che invitano alla prudenza, come ha sottolineato proprio ai nostri microfoni Massimiliano Umberti primo a proporre la zona di sua competenza già nel 2021. Al presidente sono state portate pure le rimostranze del Comitato Monti di Pietralata contrario al nuovo impianto, con le criticità maggiori rappresentate da espropri e parcheggi.
Stadio della Roma a Pietralata Massimiliano Umberti intervista video a Presidente IV Municipio
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Presidente è arrivato un sì dal Municipio IV nonostante le criticità che lei ha evidenziato, è ancora convinto della proposta che ha portato avanti nel 2021?
“Noi non abbiamo votato sì al progetto, ma all’interesse pubblico e quando si tratta di riqualificare un’area questo c’è. Ora ci sarà bisogno di studiare le criticità che abbiamo evidenziato“.
Questa non è riqualificazione, ma una speculazione secondo i comitati perché ci sono già dei piani previsti e studiat.
“Quell’area è dal 1960 che è in quello stato, il progetto SDO è antecedente e nel 2008 è stato deciso di far cadere quel progetto con il nuovo piano regolatore facendo diffondere per la città il centro direzionale orientale. Il progetto è a cubatura zero, non aumenta nulla rispetto al piano regolatore. Certamente c’è una variante, ma non con aumento di cubature”.
Le case che si trovano, a Via dei Legumi ad esempio, nel perimetro dello stadio saranno espropriate? Cosa accadrà?
“Non so come intende muoversi il dipartimento di urbanistica, prima di tutto bisognerà verificare la legittimità di quelle case e nel caso cui sia così deduco che verrà previsto un indennizzo per non lasciare nessuno per strada. Io mi sento di fare da garante per i cittadini”.
Noi siamo stati dai cittadini che sono molto arrabbiati, hanno evidenziato come non hanno acqua nelle case ma solo pozzi privati, non hanno gas perché per l’allaccio gli hanno chiesto 80 mila euro e stanno con la bombola. Hanno evidenziato come nessuno del Municipio sia mai andato a sentire le loro ragioni, lei si sente di promettere qualcosa?
“Nella legittimità di quelle costruzioni daremo massimo supporto e solidarietà, ma devono essere legittime”.
Il piano parcheggi, mi sembra ottimistico pensare che bastino 2500 posti auto per un club in sold out da oltre un anno con 62 mila spettatori. Per andare all’Olimpico regna il parcheggio selvaggio.
“La legge prevede circa 30 mila posti, cioè un posto auto ogni 2 persone. È utopistico pensare a quei numeri perché in quell’area fare tutti quei parcheggi, la soluzione è un sistema radiale lungo le metro per poter andare con i mezzi. La Metro Quintiliani poi verrà chiusa durante le partite”.
In questa città la Metro A chiude alle 21:30, chi va al Sistina non può tornare a casa, bisogna anche garantire la qualità dei mezzi pubblici come accade a Londra?
“I mezzi pubblici vanno adattati non solo per lo stadio, ma per rispetto della grande tifoseria romanista. Non è normale che oggi nel migliore dei casi si debba parcheggiare a 2km a piedi dallo stadio per camminare a piedi. Lo stadio va reso confortevole, lo stiamo facendo anche per i tifosi della Roma perché lo meritano”.
Una Zona ZTL per lo stadio è fattibile viste le tante domeniche ecologiche, volete interdire la zona alle auto?
“Non ci ho pensato, ma il nostro sistema già lo prevede. Vogliamo creare una cinta per raggiungere lo stadio con i mezzi. Vorremmo solo 5 mila auto nel perimetro dello stadio”.
FDI si è astenuto mentre il M5S ha votato convintamente no anche per il rischio idrogeologico. Io ho visto un costone molto friabile tagliato per allargare l’ex strada sterrata che portava a Stazione Tiburtina per renderla a due corsie per migliorare la viabilità. I residenti dicono che dei massi cadono, c’è un rischio?
“Quello idrogeologico è un non problema perché abbiamo già dei pareri scientifici. Il M5S dice sempre no, noi abbiamo dato la pubblica utilità e ci sarà tempo per valutare il progetto. Ci sarà tempo di dire no se non ci convince, li si trattava davvero di dire se era utile. Mi sono parsi molto poco preparati sulla materia”.
Il Sindaco Gualtieri che parere ha dato dopo la pubblica utilità? Con la Roma vi siete sentiti? Anche loro non sono mai venuti nella zona.
“Qui senza il Municipio lo Stadio non si fa, sia in termini di oneri sul territorio sia per la risoluzione dei problemi evidenziati. Il Municipio IV ha fatto una sponda la Roma mettendola in condizione di fare lo Stadio, ora ci devono ascoltare su tutto per arrivare la quadra. Ho sentito il Sindaco a cui ho espresso le mie perplessità sul progetto generale, ora l’aggiunta e l’assessore dovranno valutarle e entreranno nella delibera da affrontare nell’assemblea capitolina”.
Sente ancora questo progetto suo oppure è un progetto del Sindaco che si appoggia su Pietralata? Il Comitato dice che è suo
“Mi descrivono come una persona che guarda molto al futuro, nel 2021 ho detto una cosa che si è verificato. Questa è una decisione di tutti, lavoriamo come una squadra dal sindaco all’ultimo dei consiglieri. Tutti pensiamo che questa possa essere un’area valida”.
Noi non abbiamo mai sentito la voce della famiglia Fridkin, lei ha avuto modo con il sindaco di parlare con loro. I tifosi rischiano di illudersi dopo Tor di Valle? Vedo che anche lei parla un po’ con gli occhi del tifoso.
“Il progetto è nelle mani della Roma, lo dico in modo molto chiaro. La politica lo stadio lo vuole fatto bene, non siamo quelli del no. Con l’Assemblea Capitolina la palla passa alla Roma, i 29 pareri vanno smussati perché ora lo stadio non si può fare e la Roma deve risolvere quei punti. Questo non è un progetto solo per la Roma, ma per la città e risolvere parte dei suoi problemi. Se tutto andrà bene e l’iter sarà corretto a fine 2024 avremo la prima pietra e nel 2026 avremo lo stadio”.