Guido Castelli (Fdi) sarà il nuovo commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016 in sostituzione di Giovanni Legnini, giunto a fine mandato. Il Governo cambia pagina dunque sulla gestione del post terremoto nel Centro Italia e scoppiano le polemiche. È durissima la protesta del vescovo di Norcia-Spoleto, monsignor Renato Boccardo: “La non riconferma di Legnini è uno schiaffo ai terremotati. Non ho nulla contro il nuovo commissario, ma credo che l’operazione sia figlia di una politica scellerata e di basso livello che passa sopra le teste della gente”, ha affermato. Il presidente della Conferenza episcopale umbra rincara poi chiedendo spiegazioni a palazzo Chigi: “l governo ci spieghi il senso di questo avvicendamento, visti i risultati ottenuti in questi anni dal commissario Legnini, che ha dimostrato di essere persona seria e capace”.
Guido Castelli sostituisce Giovanni Legnini come commissario post terremoto. Chi è, le reazioni alla nomina.
Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli Piceno, è stato accolto con entusiasmo dai due governatori di FdI di Abruzzo e Marche, Marco Marsilio e Francesco Acquaroli. Protestano invece le opposizioni, in particolar modo il Pd, che accusa il governo di non aver dato ascolto ai sindaci, alle forze sociali ed economiche, ai comitati e alle associazioni delle zone colpite dal sisma “che chiedevano con forza che il lavoro del commissario Legnini non fosse interrotto“. E in effetti egli ultimi mesi anche i vari comitati di terremotati hanno chiesto la conferma di Legnini. L’associazione “Arquata e le altre” ribadisce la sua posizione: “Colpisce, in questa decisione, la totale indifferenza del governo per le istanze dei terremotati e degli stessi sindaci del cratere. Pochi mesi in più di tempo per Legnini non avrebbero inficiato il prestigio e l’autorevolezza del senatore Castelli, né la sua possibilità di subentrare nel ruolo dando modo al predecessore di completare alcuni atti importanti”. Sono più pacate le reazioni della presidente della Regione Umbria e del sindaco di Norcia. La leghista Donatella Tesei e il primo cittadino forzista Nicola Alemanno salutano comunque con dispiacere Legnini. Dalle parole della governatrice traspira il rammarico per la sostituzione dell’ex commissario “Ha fatto molto bene. Insieme abbiamo velocizzato la ricostruzione. Ci sono stati finora degli ottimi e concreti risultati ed è necessario continuare a essere efficaci. Bisogna proseguire il lavoro di squadra che abbiamo fatto”. Tesei, ad ogni modo, si dice convinta che Castelli possa “continuare nella ricostruzione con lo spirito attuale. È una persona – conclude – che conosce la metodologia e il territorio, che ha esperienza e capacità”. Dello stesso avviso il sindaco Alemanno: “Anche l’amico Castelli è membro della cabina di coordinamento sisma, nell’ambito della quale ha apportato un fattivo ed importante contributo. Insieme si potrà continuare a lavorare per il futuro del centro Italia”. Il primo cittadino di Norcia, però, spende una lunga serie di elogi per Legnini: “Al commissario, con il quale abbiamo condiviso e vissuto due anni particolarmente intensi e decisivi per la ricostruzione del Centro Italia, va un grande e sincero grazie. Grazie per essersi messo a disposizione, per aver ascoltato gli amministratori, per aver reso concrete le istanze dei territori ed essersene fatto portavoce ed alfiere in prima persona nei confronti del governo e del parlamento. Non sono stati due anni semplici – ricorda ancora Alemanno – e la nomina di Legnini avvenne quando il mondo stava per affrontare una delle emergenze più complicate dell’ultimo secolo e inaspettate quale è stata la pandemia. Con Legnini però, quando tutto si era fermato, in sede di Cabina di coordinamento sisma non abbiamo perso un solo istante. C’era il cantiere più grande d’Europa da ricostruire – conclude Alemanno – e ci siamo incontrati, seppur da remoto, quotidianamente per accelerarne l’iter”. Indubbiamente un segnale di stima e ammirazione.
Il commiato di Legnini
“Al senatore Castelli vanno i miei auguri di buon lavoro, insieme alla piena disponibilità a favorire un ordinato passaggio di consegne”, ha detto Legnini. “In 34 mesi – ha ricordato – sono state presentate 15mila domande di contributo per la ricostruzione, approvati e finanziati oltre 10 mila cantieri privati e anche la ricostruzione pubblica, dove contiamo centinaia di cantieri aperti e oltre mille prossimi all’apertura, è ben avviata. Il lavoro da fare è però ancora tanto e diverse sono le difficoltà da superare, gran parte delle quali dovute alla congiuntura del mercato dell’edilizia”.