Francesco Borrelli, 50 anni, storico ambientalista di Napoli, nemmeno ora che è un deputato in quota Alleanza Verdi e Sinistra ha perso l’abitudine di fare politica a modo suo: spesso restando lontano dai palazzi istituzionali, ma rimanendo a strettissimo contatto con il territorio. Armato di cellulare, Borrelli organizza dei veri e propri blitz nei luoghi dove, secondo lui, è più forte l’esigenza di ripristinare la legalità. Così, negli anni, è diventato un vero e proprio incubo per i parcheggiatori abusivi, ad esempio. O per chi, soprattutto ora che è iniziata l’estate, occupa abusivamente gli spazi pubblici delle spiagge e della costa napoletana. Questo, sempre a suo rischio e pericolo. Anche se da novembre del 2022 gli è stata assegnata la scorta. Tant’è che giusto ieri, 20 giugno 2024, ha subito l’ennesima aggressione in seguito alla quale è stato costretto a ricorrere alle cure di un Pronto Soccorso. Raggiunto da Tag24.it, ha raccontato che è la quarantesima volta che viene mandato in ospedale. Ma che, tutto sommato, sta bene: “Sono solo incazzato”, ha confessato.
Francesco Borrelli, il deputato per la quarantesima volta mandato in ospedale
Ma perché Francesco Borrelli, ieri, è stato costretto per la quarantesima volta a fare ricorso alle cure mediche? Il deputato dei Verdi diventato popolare per le continue denunce sui social, è stato colpito a un occhio da una bottigliata a Mappatella Beach, il tratto di costa napoletano tradizionalmente libero. Borrelli era intervenuto a difesa dei gestori regolari dei chioschi perché subiscono la concorrenza sleale degli abusivi. Ma, come si evince da una nota che ha pubblicato sulla sua seguitissima pagina Facebook, le cose non sono andate al meglio:
“Borrelli aggredito al Mappatella Beach dagli abusivi legati al clan della Torretta. Il parlamentare viene colpito in volto e costretto dalla polizia ad abbandonare il luogo. Gli aggressori si vendicano sui titolari del chiosco regolare. “Io costretto ad andare via mentre loro restano lì e dettano la loro legge criminale. Non finisce qui, ne parlerò al Questore…”
Nello specifico, poi, Borrelli, a Tag24.it, ha raccontato: “Al Mappatella Beach resistono i nuovi servizi installati per i bagnanti normodotati e i diversamente abili. Ma, purtroppo, anche gli abusivi che fittano sedie e ombrelloni e che vendono bibite illegalmente. Così, durante l’ultimo sopralluogo sulla spiaggia alla Rotonda Diaz, mentre documentavo la loro presenza, sono stato aggredito da loro. È stata una delle donne del gruppo a scagliarsi contro di me mentre gli altri familiari mi insultavano e minacciavano. Prima hanno tentato di bagnarmi con delle secchiate d’acqua, poi si sono avvicinati e lanciato contro delle bottiglie da mezzo litro piene d’acqua. Una delle quali mi ha colpito a un occhio e mi ha obbligato ad andare al Pronto soccorso dell’ospedale Nuovo Pellegrini”. Risultato: altri dieci giorni di prognosi. “Ora sto bene – ha continuato Borrelli – ma sono incazzato. Così ho deciso di ripassarci. Del resto, ho identificato chi mi ha aggredito. E voglio controllare se gli abusivi sono già tornati”. Ieri, paradossalmente, quando la situazione si è fatta pericolosa, è stato lei costretto ad andare via… “Sono stato portato via dalla Polizia e dalla scorta. Ma forti di avere riavuto il campo libero, gli abusivi sono tornati e si sono vendicati con i gestori regolari degli chalet: hanno aggredito anche loro”. Per questo Francesco Borrelli si dice “incazzato”.
Borrelli: “I miei video in diretta social intimoriscono più della presenza delle istituzioni”
Borrelli, poi, ha continuato così: “E’ la quarantesima volta che mi mandano all’ospedale. Ma di aggressioni verbali e di minacce ne ho ricevute almeno il triplo”. Ma da quanto tempo ha escogitato questo metodo di fare politica sul territorio? “Da quando ho capito che i video, anche quando non c’erano le dirette su Facebook, spesso sono anche più efficaci della presenza degli uomini delle istituzioni”. I video rappresentano uno specchio che mette chi delinque sotto gli occhi di tutti…: “Hanno paura proprio di questo. Ma io non mi farò mai intimorire. Anche se chi vive in un sistema illegale e criminale alla fine ha sempre gli stessi metodi”.