Partirà martedì prossimo, 10 settembre 2024, la possibilità per le imprese interessate di presentare domanda per il bonus Ricerca e sviluppo del Sud Italia. Per questa misura, il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha stanziato 470 milioni di euro che andranno a finanziare le attività delle aziende delle regioni di Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria e Basilicata per i progetti di ricerca industriale e si sviluppo sperimentale.

Le imprese ammissibili ai contributi potranno essere di qualsiasi dimensione (piccola, media o grande) e appartenere ai settori produttivi dell’industria, dell’agroalimentare, dell’artigianato, dei servizi alle industrie e della ricerca.

La procedura di invio della richiesta degli incentivi è a sportello. I progetti da presentare devono possedere le caratteristiche delineate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI) o di evoluzione delle stesse.

Bonus ricerca sviluppo 2024 per le imprese del Sud Italia: di cosa si tratta?

Si potranno presentare dal 10 settembre prossimo le domande per richiedere il nuovo bonus Ricerca e sviluppo, la misura riservata alle imprese di qualsiasi dimensione con sede operativa in una delle regioni del Sud Italia. L’incentivo consente di sostenere la realizzazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo.

Pertanto, i progetti presentati devono ricalcare le linee tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI), ovvero essere idonei a individuare le traiettorie di sviluppo tecnologico e applicativo della ricerca stessa.

Quante risorse sono a disposizione delle imprese per la ricerca?

Per questa misura, il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha stanziato 470 milioni di euro, resi disponibili, in particolare, nelle cifre di:

  • 328 milioni di euro per le concessioni di finanziamenti agevolati, a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno delle imprese a gli investimenti in ricerca (FRI);
  • 145,43 milioni di euro per la fruizione delle imprese di contributi diretti alla spesa, a valere sulle risorse residuate a seguito della chiusura dei programmi operativi 2007-2013.

Il decreto ministeriale che ha istituito la misura il 14 settembre 2023, ammette alla richiesta dei bonus le imprese che esercitano la propria attività nel settore industriale, agro-industriale, artigianale e di servizi alle industrie. Inoltre sono ammessi ai finanziamenti anche i Centri di ricerca. La presentazione dei progetti di ricerca e sviluppo potrà avvenire in maniera singola o congiunta.

Quali sono le attività rientranti nel bonus ricerca sviluppo 2024?

Gli incentivi a sostegno della misura per supportare Ricerca e sviluppo del Mimit finanzia le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI), con particolare attenzione ai:

  • materiali avanzati e nanotecnologie;
  • tecnologie delle scienze della vita;
  • sistemi avanzati di produzione;
  • fotonica e micro o nano elettronica;
  • connessione e sicurezza digitale;
  • intelligenza artificiale.

Contributi a fondo perduto del 30% e maggiorazioni del 10%: a quali imprese spettano?

La richiesta degli incentivi, con erogazione come contributi a fondo perduto per la Ricerca e lo sviluppo delle imprese del Sud Italia, avrà quale risultato la fruizione di incentivi, di differente entità, a seconda delle dimensioni aziendali. Infatti, le piccole imprese possono richiedere incentivi nella misura massima del 30% delle spese sostenute e ammissibili al contributo. Per le imprese di media dimensione, il contributo scende al 25%, mentre per le grandi imprese l’incentivo è del 15%.

Tuttavia, si prevede un sistema di maggiorazioni del 10% per i progetti presentati nella formula del partenariato, all’interno del quale sia presente una piccola o media impresa (Pmi). In alternativa, la maggiorazione può essere fruita dall’impresa o dalle imprese che abbiano presentato congiuntamente il progetto se i risultati dello stesso garantiscano un’ampia diffusione oppure siano accessibili a un prezzo di mercato a condizioni non esclusive e non discriminatorie.

Bonus ricerca sviluppo, come presentare domanda dal 10 settembre 2024?

Infine, la misura prevede anche un sistema di finanziamenti agevolati per la parate non coperta del contributo a fondo perduto e, in ogni modo, per una percentuale dei costi che può arrivare al 50%. Il finanziamento è concesso da Cassa depositi e prestiti (Cdp), a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (Fri).

All’interno del portale istituzionale del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) è presente il decreto istitutivo della misura, le modalità di erogazione del bonus e le domande frequenti relative al bonus (FAQ).