È scomparso, all’età di 85 anni, il noto giornalista Fabrizio Zampa, storica firma in ambito musicale del giornale italiano Il Messaggero sin dal 1970. A dare la notizia della sua dipartita oggi, martedì 4 luglio 2023, è stato lo stesso quotidiano romano, che lo ha ricordato con grande affetto e gli ha dato l’ultimo saluto. Zampa è morto nella clinica Ars Medica, situata nella Capitale, dove era ricoverato da tempo.
Addio a Fabrizio Zampa
Alla notizia della morte del giornalista, sono apparsi subito tanti messaggi di cordoglio per la famiglia, ma anche svariati post sui social che ricordano la storia e la carriera di Fabrizio. In particolare, molto commovente è il pensiero pubblicato oggi dall’amico e collega di Zampa, Marco Molendini (marito di Lorenza Foschini). Quest’ultimo ricorda il cronista ed esperto in ambito musicale su Facebook.
Fabrizio era “inarrestabile”, scrive Molendini sui social. Ma oggi se n’è andato, all’età di 85 anni. Egli aveva questo soprannome dai tempi del programma di successo con Renzo Arbore “L’Altra Domenica”. Programma in cui il giornalista svolgeva il ruolo di inviato. Aveva a quell’epoca già una carriera invidiabile alle spalle e il suo nome era molto conosciuto. Il papà di Fabrizio era Luigi, indimenticabile regista molto famoso che qualcuno di voi si ricorderà ancora oggi.
Zampa si era fatto riconoscere nel mondo del giornalismo, della musica e della televisione. Per lui non si trattava solo di lavoro, ma anche di passioni. È stato un grande protagonista del giornale Il Messaggero. Un uomo “leggendario”, come racconta ancora il collega Marco Molendini sui social.
L’inarrestabile Fabrizio Zampa si è fermato. Se ne è andato a 85 anni dopo una vita in musica. Lo chiamava “inarrestabile” Renzo Arbore ai tempi dell’Altra domenica di cui Fabrizio era uno degli inviati. L’ho conosciuto più o meno a quei tempi, quando sono arrivato al Messaggero.
E ancora nel post pubblicato oggi su Facebook di Marco si legge:
Lui era già una firma con una lunga storia: non solo il papà, il grande regista Luigi Zampa, ma le sue avventure musicali, i Flippers di cui era il batterista fin da giovanissimo (lo si intravede in una sequenza di Totò, Peppino e la dolce vita) al fianco di Lucio Dalla, Franco Bracardi, Massimo Catalano, Jimmy Polosa.
I successi di Zampa
Il ricordo del giornalista prosegue passando in rassegna i vari successi ottenuti nel corso della carriera. Tra le tante cose fatte da Fabrizio, c’è stata anche una proficua collaborazione con l’indimenticabile Edoardo Vianello.
Ha accompagnato Edoardo Vianello in hit come I Watussi. E poi Arbore e la tv, il Papocchio, dove aveva contribuito alla sceneggiatura. Ebbe successi anche come attore. Per non dimenticare le sue amicizie nel mondo della musica.
Chi conosceva il giornalista ed esperto d’arte lo definiva come un uomo inarrestabile e pieno di voglia di fare e di vivere. Il post di Marco sui social termina infatti in questo modo:
Fabrizio Zampa era inarrestabile e pieno di entusiasmi, la musica, la fotografia, la tecnologia (è stato uno dei più affascinati dall’arrivo dei computer), i tropici, i banani, Cristiana. Fabrizio è stato un protagonista di un Messaggero leggendario, un riferimento di una redazione singolare e fortissima, con Gigi Vaccari, Gloria Satta, Rita Sala, Paolo Zaccagnini, Guglielmo Biraghi, Renzo Rian, Teodoro Celli. Un ricordo indelebile. Ciao Fabrizio.
Un giornalista “ad alta tecnologia” e con il pollice verde
Forse non tutti sanno che Fabrizio Zampa del Messaggero è stato uno dei primi giornalisti nel nostro Paese a prestare molta attenzione alla tecnologia. Questa era un’altra delle sue passioni. Il cronista infatti era sempre molto aperto alle novità e alle sperimentazioni, soprattutto in campo musicale. Era un uomo dalle tante risorse e dai tanti interessi.
Concludiamo infine raccontandovi un’ultimissima curiosità sul suo conto. Come riferiscono i suoi parenti, amici e colleghi, egli era anche una persona con un buon “pollice verde”. Quando aveva tempo infatti si dedicava anche a quest’altro campo.