E’ tornato a far paura, il vaiolo delle scimmie. Si era pensato che il virus fosse stata debellato o quanto meno controllato nel 2022, con farmaci e vaccini appositi, ma adesso c’è una variante che sta incutendo timore e preoccupazione. A diffondere comunicati e notizie non proprio rassicuranti è l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, dopo il caso acclarato in Svezia, ci ha messo poco ad avere dati che contrastano un minimo sulla rassicurazione che quanto accaduto nel paese svedese possa essere circoscritto.
E non sembra essere così, almeno a quanto ha fatto trapelare l’Organizzazione mondiale della Sanità visto che ha dichiarato e fatto ampiamente capire che presto potrebbero essere confermati in Europa, quindi non solo in Svezia, altri casi di Mpox Clade 1, la variante e il termine scientifico che tanti virologi e immunologhi preferiscono dare al vaiolo delle scimmie. “Meglio classificarlo in questo modo, altrimenti si potrebbe creare solo confusione“, il parere illustre di tanti scienziati tra cui la professoressa Capua.
Vaiolo delle scimmie, ecco i sintomi principali
La sensazione, come sempre in questi casi, che i medici e gli scienziati dell’Oms sappiano più di quel che dicono e si preparano ad affrontare un problema che potrebbe creare più di qualche apprensione nel mondo occidentale, dopo che giovedì la Svezia ha annunciato il primo caso di questo tipo legato al vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa.
A ufficializzare la possibilità che non sia solo la Svezia, ma possono esserci altri casi in Europa è lo stesso Oms che “conferma dell’mpox Clade 1 in Svezia è un chiaro riflesso dell’interconnessione del nostro mondo… è probabile che nei prossimi giorni e settimane si verifichino altri casi importati di Clade 1 nella regione europea“. E’ la presa di posizione dell’ufficio regionale europeo dell’OMS che sta cercando di capire la situazione e soprattutto di avere più dati in merito anche perché già nel 2022 qualcuno sottovalutò la vicenda e per non incorrere in un errore del genere, stavolta non si trascura nulla.
Alcuni aspetti da non trascurare sono le cause e soprattutto i sintomi che si avevrtono con questo virus per chi è contagiato. Il vaiolo delle scimmie, già nel 2022, si trasmetteva attraverso contatti fisici come i rapporti sessuali, ma pure attraverso il contatto cutaneo e anche per vie aeree. Come primi sintomi si avvertono quelli simili all’influenza, ma ci potrebbero anche essere delle lesioni cutanee e, secondo gli esperti e dati diffusi dall’Oms e commentati da alcuni virologi potrebbe essere mortale su una scala che può essere dal 4 fino a un 10% dei pazienti.