Poteva toccare anche a lui. O meglio, sarebbe dovuto toccare anche a lui. Pietro Grasso, già presidente del Senato e giudice, sarebbe infatti dovuto essere il terzo obiettivo individuato alla mafia, dopo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E oggi, nell’anniversario della strage di Via d’Amelio, proprio Grasso è intervenuto ai nostri microfoni, regalandoci un commosso ricordo dei suoi due amici e colleghi.
Lo ha fatto nella giornata in cui sia la premier Giorgia Meloni che la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein sono andate a Palermo, per partecipare alle commemorazioni in ricordo del giudice. Per quanto riguarda il primo ministro, non sono mancate le polemiche in merito alla questione della riforma della giustizia, che Sergio Mattarella ha appena firmato garantendo così l’avvio dell’iter burocratico, e che nei giorni passati aveva destato le proteste anche da parte delle famiglie Falcone e Borsellino.
Ricordo Borsellino, Grasso: “Quando morì Falcone, Paolo mi abbracciò e mi disse: Oggi finisce una parte della nostra vita” | VIDEO INTERVISTA
Non è un caso, allora, che Pietro Grasso ci abbia tenuto a iniziare la sua dichiarazione proprio stemperando tutte le polemiche: “ Lascerei fuori le polemiche. Dobbiamo concentrarci su quello che è il messaggio”. Un messaggio oltremodo chiaro per l’ex presidente del Senato: “Serve un’etica che allontani il puzzo del compromesso e della complicità e che – aggiunge – possa far sentire un profumo di libertà”.
Poi però il ricordo si sposta sulla sfera personale. Grasso racconta degli ultimi momenti passati insieme ai due amici e colleghi: “Ricordo quando Paolo uscì dal PS dove avevano portato Falcone dopo la strage di Capaci. Mi abbracciò senza sapere che dopo 57 giorni sarebbe toccato a lui”. E in quell’abbraccio, ci racconta commosso l’ex magistrato, ci fu il momento per un ultimo messaggio dal valore inestimabile: “Una parte della nostra vita finisce oggi”.
Quel valore oggi è stato tramandato nelle nuove generazioni, anche grazie alla memoria e all’azione di persone come Grasso: “Sicuramente è nata una coscienza collettiva che prima non esisteva. Oggi c’è chi vuole e può schierarsi dalla parte di Falcone e Borsellino. Tante persone hanno potuto alzare la testa e guardare con maggiore speranza al futuro”.
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Paolo Borsellino, il ricordo di Pietro Grasso. E sulla riforma Nordio: “Non condivido nulla”
L’ultima battuta, inevitabile, è invece sulla riforma della giustizia proposta dal ministro Carlo Nordio: “Non condivido nessuno dei punti della riforma”. Un commento senza possibilità di mediazione, a cui Grasso ha poi aggiunto: “Tutto quello che è stato proposto non accelerano il lento progredire della giustizia, vero problema del nostro sistema”.
Ma poi il tempo delle polemiche si interrompe immediatamente, per lasciare spazio solo al commosso – e sacrosanto – commiato.