Chi è Antonella Soldo, la contestatrice di Matteo Salvini che oggi, 5 giugno 2024, ha fatto irruzione nella sala conferenze della stampa estera regalando al leader della Lega una piantina di cannabis? Esperta in advocacy e in politiche pubbliche sugli stupefacenti, è la coordinatrice dell’associazione Meglio Legale. Impegnata in politica da sempre con i Radicali, è anche componente dell’associazione Luca Coscioni. Ha 37 anni, è originaria della Puglia, vive a Roma e ora è candidata nella lista Stati Uniti d’Europa (in quota Più Europa) nella Circoscrizione Nord Est per le prossime elezioni europee. A Tag24, racconta come è nata l’idea del blitz anti-proibizionista nel corso della conferenza stampa del vicepremier di questa mattina.
Cannabis, chi è la contestatrice di Salvini Antonella Soldo
Antonella Soldo, l’attivista anti-proibizionista di Matteo Salvini, già il 29 maggio aveva preso parte con Riccardo Magi a un flash mob davanti Montecitorio durante il quale i militanti di Più Europa hanno distribuito diverse bustine di cannabis ai passanti. Lo scopo di quell’iniziativa, come quello di oggi, 5 giugno, è di difendere la filiera economica nata in Italia negli ultimi anni con la cannabis legale.
D Antonella Soldo, obiettivo raggiunto?
R “Direi di sì. Anche se, in realtà, io nemmeno lo sapevo che Matteo Salvini avesse una conferenza nella sala della stampa estera”.
D Si è trovata, almeno dal suo punto di vista, al posto giusto al momento giusto.
R “Ero andata al Senato per depositare le firme per una legge di iniziativa popolare. Mi hanno avvisato che Salvini era proprio lì per la conferenza e mi sono detta: ‘Vabbè, devo andarci’“.
D Un blitz improvvisato.
R “Le cose migliori accadono sempre per caso”.
D Che reazione ha avuto Matteo Salvini quando l’ha vista irrompere?
R “Continuava a ripetere ‘la droga fa male, la droga fa male’. E mi ha fatto subito portare via dalla scorta”.
Il regalo della piantina (confusa col basilico)
D Lei però è stata lesta a far passare il messaggio della sua battaglia: gli ha regalato anche una piantina…
R “La cosa divertente è che credeva fosse una piantina di basilico”.
D Basilico?!
R “L’ha guardata e ha detto: ‘Ah! E’ basilico, grazie! Io amo il pesto!’“
D Una allucinazione.
R “In un certo qual senso, però, Salvini aveva ragione: la piantina che gli ho regalato droga quanto drogherebbe una piantina di basilico”.
D Sembrava basilico, era cannabis.
R “Cannabis prodotta a Padova. Me l’avevano data degli imprenditori”.
D Salvini le ha detto: ‘Se vuole farsi una canna, se la faccia a casa sua”.
R “Criminalizza una piantina innocua e non sa nemmeno che chi vuole farsi una canna, anche a casa sua, la deve comprare dalla mafia. In ogni caso, non si tratta di fare il sindacato dei consumatori…”
D Di cosa allora?
R “Si tratta di evidenziare che il Governo di Meloni e Salvini ha introdotto un emendamento al decreto Sicurezza che mette a rischio la filiera economica nata con la cannabis legale: 15 mila posti di lavoro, lo stesso numero dei tassisti”.
D Il consiglio finale di Salvini, in ogni caso, è stato ‘fai l’amore, non farti le canne’. Lo rassicuriamo?
R “Una uscita cafona: che ha voluto dire? Il classico ‘scopa di più’?
D Si è sentita offesa?
R “Salvini rappresenta in modo indegno le istituzioni. Non ci faccio nemmeno più caso, non riesce nemmeno più a far sentire offesi”.
D Un ministro inoffensivo.
R “Un ministro che ha reagito in maniera scomposta davanti a una contestazione perché ormai non sono nemmeno più abituati a subirla”.
D Li accusati che fanno propaganda a tambur battente.
R “Per questo sono contenta di avergli rubato anche il microfono, almeno per qualche istante”.