Giulio Scarpati nella mente di tutti sarà per sempre associato all’iconico ruolo del dottor Lele Martini di Un medico in famiglia, la fortunata fiction Rai che proprio lo scorso 6 dicembre ha festeggiato i 25 anni dalla messa in onda. TAG24, dopo averlo già in passato ospitato all’Unicusano, lo ha intervistato in occasione dei Cinecibo Awards. 

Giulio Scarpati intervista video sul ricordo di Un medico in famiglia 

Giulio Scarpati sorride quando gli chiediamo del suo rapporto con il cibo: “Adesso mangio molto meno, vorrei mangiare di più. Ho sempre avuto un gran rapporto con il cibo, mi piace tanto la andando avanti con l’età bisogna tenersi controllati. Sono negato per la cucina, ma mi piace mangiare”, le sue parole sulla tematica del Festival di Cinecibo. 

Il 6 dicembre di 25 anni fa è andata in onda la primissima puntata di Un medico in famiglia, è passata una vita tanto che Giulio Scarpati non se ne è quasi reso conto: “Non me lo ricordavo, perdonami perché è una cosa appunto di 25 anni fa ed è davvero passata una vita. Incontro sempre persone che ovviamente si ricordano di Un medico in famiglia, che mi  dicono sono cresciuti con noi e mii fa molto piacere ovviamente perché siamo diventati parte anche della loro infanzia o della loro adolescenza. Interpretando anche un papà questo sentimento si è rafforzato”.

Quando gli chiediamo se avessero pensato ad una reunion tutti insieme per questa ricorrenza, come hanno fatto ad esempio per i 40 anni di Vacanze di Natale spiega: “La produzione (Publispei) ha fatto un festeggiamento, non tanto per i 25 anni, era più una celebrazione generica ma in tanti ci siamo rivisti ma non eravamo proprio tutti perché è stato casuale. Un evento speciale? Non lo so perché si dovrebbe trovare una formula giusta, sarebbe bello per beneficenza”.

L’interprete di Lele Martini poi regala un aneddoto della giovanissima Eleonora Cadeddu, direttamente dalla prima stagione in cui Annuccia aveva appena due anni: “Una volta facendo una scena ed invece di chiamarla Annuccia, l’ho chiamata Lolla e lei ha si è fermata dicendomi tutta seria che avevo sbagliato il nome. Mi ha fatto  fatto questa bella lezione perché l’avevo chiamata con il suo vero nome invece che con quello del personaggio. Facevamo queste scene tra padre e figlia in cui mettevamo dentro tanto. La sintonia era davvero tanta con lei”.

Il ruolo che ha amato di più e i prossimi progetti

Giulio Scarpati non ha dubbi sul ruolo che porta nel cuore: “Il giudice ragazzino Rosario Livatino, quello sicuramente è rimasto nel mio cuore”,’poi annuncia che tornerà a teatro dopo il debutto di Billy Elliot al Teatro Sistina “Allora riprendiamo a Febbraio, Marzo, Aprile, forse un pezzetto di di Maggio andando in tour a Firenze, Torino, Milano. Il  30 di dicembre faccio un evento sulla Callas a Perugia con una soprano e un pianista. Al momento non ho progetti in televisione”.