L’exchange decentralizzato Bluefin lancerà il suo token di governance, BLUE, nell’ormai prossimo mese di luglio, dopo aver ottenuto finanziamenti per un totale di 17 milioni di dollari dal suo inizio, nel 2020. Tra coloro che hanno contribuito in tal senso, spicca il colosso del trading Flow Traders, anche se non è stato reso noto l’ammontare del finanziamento.
I proventi derivanti dal lancio del token faranno da base ai piani di sviluppo della piattaforma, che prevedono una espansione oltre il commercio dei perpetuals e lo sviluppo di un ecosistema DeFi. A sottolinearlo è stata la stessa azienda, in una dichiarazione rilasciata a Coindesk.
Bluefin lancia BLUE: di cosa si tratta?
Bluefin è un exchange decentralizzato (DEX), il quale rende possibile agli utenti scambi swap perpetui di criptovaluta sulla rete Sui. In tale veste si è affermato come uno dei maggiori scambi di derivati sulla stessa blockchain
A rendere possibile tale risultato, è stato in particolare la conquista di oltre il 70% della sua quota di mercato, che ha attirato non poche attenzioni. Nel suo piano di sviluppo, ha quindi deciso di raccogliere finanziamenti esterni, che sono affluiti copiosi, raggiungendo i 17 milioni di dollari. Tra i contributori c’è anche Flow Traders, colosso del trading che ha ravvisato grandi potenzialità nell’exchange decentralizzato.
Un piano di sviluppo in cui un ruolo chiave è detenuto da BLUE, il token che sta per essere lanciato sul mercato. Ad esso sarà affidato il compito di coadiuvare l’azienda nella decentralizzazione dei processi decisionali, proponendo incentivi a utenti e collaboratori.
A commentare il prossimo lancio di BLUE, è stato il co-fondatore della piattaforma di scambio, Zabi Mohebzada, con queste parole: “La nostra visione è quella di accelerare l’adozione della finanza decentralizzata portando sul mercato uno scambio sostenibile, potente e di facile utilizzo.”
La crescita degli exchange decentralizzati
Gli scambi decentralizzati, noti anche come DEX, sono diventati estremamente popolari nel corso del crypto winter. A sospingerne le fortune i clamorosi crac cui sono andati incontro quelli centralizzati come FTX, che nel disastro provocato hanno inghiottito decine di miliardi di dollari depositati sui proprio wallet dagli utenti.
Il motivo di questa crescente popolarità, è da ravvisare nel fatto che i loro clienti continuano a controllare i propri asset, senza doverne consegnare le chiavi private alla piattaforma. Basta infatti aprire il conto e collegare il portafogli allo scambio per iniziare il proprio trading. I DEX, infatti, sono autoeseguibili, potendo coordinare lo scambio di risorse digitali tra utenti utilizzando algoritmi automatizzati e rinunciando all’elemento umano.
Gli swap perpetui in cui si è specializzato Bluefin, sono prodotti finanziari esclusivi delle criptovalute, e in buona sostanza rappresentano essenzialmente contratti futures senza alcuna data di scadenza.
BLUE è l’utility token di Bluefin
Il token BLUE, all’interno del sistema che abbiamo descritto, fungerà da utility token. Sarà cioè utilizzato per tutte le operazioni interne alla piattaforma e conferirà diritti di voto ai suoi possessori, per quanto concerne alcuni aspetti della vita aziendale.
Per quanto concerne la tokenomics, avrà una fornitura massima pari ad un miliardo di esemplari. Di essi, 116 milioni andranno a formare la fornitura iniziale, almeno stando a un documento visionato da CoinDesk.
Gli investitori e il team di Bluefin avranno un periodo di vesting di tre anni con un lockup che scadrà un anno dopo il lancio iniziale il mese prossimo. Il piano prevede anche l’allocazione del 32,5% del token sotto forma di incentivi agli utenti. Un quantitativo il quale sarà suddiviso tra airdrop, ricompense di trading, disposizioni di liquidità e future iniziative rivolte alla crescita del DEX.
Lo scambio prevede inoltre di lanciare un aggregatore per lo scambio di asset digitali spot e “Bluefin Pro”, il quale offrirà scambi a margine incrociato ed esecuzioni più rapide.
Tra coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi, sono presenti alcuni hedge fund di rilievo. Tra di essi spiccano Brevan Howard Digital, Tower Research, Cumberland DRW e Susquehanna International Group. Invogliati con tutta evidenza dai dati relativi ai volumi di scambio collezionati nel corso dell’anno da Bluefin, superiori ai 25 miliardi di dollari. Cui occorre aggiungere ricavi mensili superiori a un milione di dollari.