A pochi giorni dallo stop al rifinanziamento dell’incentivo al Superbonus 110%, la Commissione banche avvia un’inchiesta sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi.
“A seguito di numerose segnalazioni ed esposti ricevuti, l’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario ha stabilito di inviare alle principali banche nazionali un questionario per verificare la corretta operatività del sistema bancario italiano”.
Superbonus 110%, l’inchiesta riguarda 13 istituti di credito
Colpo di coda inaspettato sul Superbonus al 110%: niente proroga degli incentivi ma avvio dell’indagine conoscitiva della Commissione banche relativa ai bonus edilizi erogati dall’esecutivo nell’ultimo biennio. Lo spiega Carla Ruocco, presidente della Commissione ed ex membro del M5s:
“Attraverso la corretta compilazione del questionario, le 11 banche di riferimento (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Iccrea, Mediobanca, Cassa Centrale Banca, Bper, Monte dei Paschi, Credem, Banca popolare di Sondrio, Banca Carige) più la Cassa depositi e prestiti e le Poste dovranno fornire entro l’11 luglio dati e informazioni su base trimestrale dei crediti acquisiti”.
Tra i dati e le informazioni richieste dovranno sicuramente comparire il numero di richieste ricevute, annullate e erogate nonché i tassi di sconto applicati e le tempistiche di registrazione:
“Grazie al nostro sistema di segnalazione abbiamo riscontrato un significativo peggioramento dei tassi di sconto applicati alla cessione dei crediti e una forte riluttanza da parte degli istituti bancari ad accogliere le pratiche presentate. Abbiamo pertanto ritenuto imprescindibile indagare più a fondo per fotografare la situazione attuale e avviare apposite audizioni o proposte legislative in Parlamento”.
Confartigianato lamenta: “Perché accanirsi contro un settore in crescita?”
Aldilà della parte più giudiziaria c’è anche un risvolto economico e occupazionale calcolato da Confartigianato: ebbene, il calo di lavoratori in assenza di cessione del credito sarebbe pari al 40%. L’associazione ritiene inoltre che oltre 5 miliardi di euro siano bloccati nei cassetti fiscali con un rischio enorme per quasi 50mila lavoratori.
“Il blocco dei crediti, le continue regolamentazioni in materia di bonus edilizi e la volontà del Governo di non prorogare il superbonus colpiscono un settore che, anche grazie a queste misure di sostegno, ha rimesso in moto il mercato del lavoro negli ultimi due anni. In due anni abbiamo registrato un aumento pari 176mila addetti, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno”.