Guerra a Gaza, attacco contro una scuola a Nuseirat: 15 vittime. Israele: “Continueremo a combattere Hamas fin quando non avremo liberato gli ostaggi”
Potrebbe salire ulteriormente il bilancio delle vittime civili del campo profughi di Khan Younis, dopo l’attacco aereo israeliano di questa notte, 14 luglio 2024.
È il 282esimo giorno di Guerra a Gaza, oggi 14 luglio 2024. Mentre i raid dell’esercito israeliano continuano a devastare le città nella Striscia, il premier Benjamin Netanyahu guarda all’America: “Sono sconvolto per l’attentato a Donald Trump” ha detto su X.
Hamas, invece, denuncia la morte di almeno 90 morti e 300 feriti nel bombardamento dell’IDF sul campo profughi di Khan Younis.
Gaza, attacco contro una scuola a Nuseirat: 15 vittime
L’esercito israeliano ha condotto un attacco contro una scuola a Nuseirat, causando la morte di almeno 15 persone. La maggior parte delle vittime del raid avvenuto nella Striscia di Gaza sarebbero donne e bambini.
Israele, annunciate nuove esercitazioni militari
L’esercito israeliano nella giornata di domani 15 luglio 2024 effettuerà un’esercitazione militare ad Emek HaYarden, nella zona nord del Paese. A riferirlo è Haaretz.
Libano, raid delle forze armate israeliane: colpite infrastrutture Hezbollah
Le forze aeree israeliane hanno colpito alcune infrastrutture terroristiche di Hezbollah nelle zona sud del Libano. Nello specifico – si legge su Ynet – sarebbero state colpite le aree di Mia al-Jabal, Mani Hayyan e Aita Al-Shaab.
Israele: “Combatteremo Hamas fin quando non libereremo gli ostaggi”
L’esercito israeliano sarà in grado di combattere anche dopo un’eventuale tregua con Hamas. Ad assicurarlo è Herzi Valevi, capo di stato maggiore dell’IDF citato dal Times of Israel. Le forze armate israeliane non smetteranno di lavorare per liberare gli ostaggi ma allo stesso tempo non rinuncerà agli attacchi contro Hamas fin quando non avrà raggiunto questo obiettivo.
Gaza, 38mila morti dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas
Sarebbero circa 38mila i morti registrati nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, giorno dell’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Allo stesso tempo – scrive Al Jazeera – più di 88mila persone sarebbero rimaste ferite.
Hamas dopo il raid d’Israele: “Deif è ancora vivo”
Hamas ha annunciato che Mohammed Deif, uno dei capi militari dell’organizzazione, è ancora vivo nonostante l’attacco condotto ieri da Israele a Mawasi. Il raid ha causato la morte di 90 persone tra cui c’è anche Rafaa Salameh, uno dei principali collaboratori di Deif.
Hamas: “Non ci siamo ritirati dai colloqui sul cessate il fuoco”
Hamas nega di essersi ritirata dai colloqui per il cessate il fuoco nella striscia di Gaza dopo l’attacco condotto dalle forze israeliane a Khan Younis, che ha causato la morte di almeno 90 civili.
Netanyahu denuncia minacce di omicidio contro lui e la sua famiglia: “Minaccia alla democrazia”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha denunciato minacce di omicidio e violenza contro lui, la sua famiglia e altri funzionari, definendole una minaccia diretta alla democrazia. Ha trasferito la denuncia al consulente legale del governo e alla procura dello Stato.
Bombardamento israeliano su scuola Unrwa Abu Arban: 15 morti e 80 feriti
Arrivano i bilanci e i dettagli sul bombardamento israeliano che ha colpito una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, causando almeno 15 morti e circa 80 feriti. L’attacco ha colpito la scuola Abu Arban, dove centinaia di sfollati si erano rifugiati per sfuggire ai combattimenti nella regione.
Raid israeliano uccide Rafa’a Salameh, comandante di Hamas e ideatore del massacro del 7 ottobre
Le forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno confermato l’uccisione di Rafa’a Salameh, comandante della brigata Khan Yunis di Hamas, in un raid israeliano. Salameh, stretto collaboratore di Mohammed Deif, è stato uno degli ideatori del massacro del 7 ottobre ed era coinvolto in numerosi attacchi contro Israele.
Bombardamento israeliano su scuola Unrwa Abu Arban: 15 morti e 80 feriti
Arrivano i bilanci e i dettagli sul bombardamento israeliano che ha colpito una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, causando almeno 15 morti e circa 80 feriti. L’attacco ha colpito la scuola Abu Arban, dove centinaia di sfollati si erano rifugiati per sfuggire ai combattimenti nella regione.
Raid israeliano colpisce scuola a Gaza: numerose vittime e feriti
Un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola nella Striscia di Gaza, provocando numerose vittime e feriti. Secondo le autorità sanitarie locali, l’incidente ha causato diverse morti e numerosi feriti tra gli studenti e il personale scolastico.
Netanyahu condanna l’attentato a Trump: “Un assassinio alla democrazia Usa”
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha condannato duramente l’attentato contro l’ex presidente Donald Trump, descrivendolo non solo come un crimine atroce ma anche come un attacco diretto alla democrazia americana. Netanyahu ha espresso sollievo per il fatto che Trump sia sopravvissuto e ha augurato una pronta guarigione all’ex presidente degli Stati Uniti.
Attentato in Israele: 4 feriti, due in condizioni gravi
Un attentato nella zona centrale di Israele ha causato quattro feriti, di cui due in condizioni gravi. L’attacco è avvenuto quando un aggressore ha investito un uomo in attesa dell’autobus all’incrocio di Nir Zvi, per poi fare un’inversione e colpire altre persone alla fermata dall’altra parte della strada. La polizia ha confermato che l’attentatore, un palestinese di Gerusalemme Est, è stato “neutralizzato” dagli agenti presenti nelle vicinanze.
Hamas punta il dito contro Netanyahu: “Non vuole la pace”
Arriva la smentita da parte di Hamas circa un suo presunto stop ai negoziati per il cessate il fuoco. Secondo alcune fonti, Hamas avrebbe lasciato i negoziati dopo l’attacco israeliano di questa mattina sul campo profughi di Khan Younis.
Tuttavia, la stessa organizzazione ha smentito le voci, ribadendo, anzi, che sarebbe proprio un eventuale abbandono l’obiettivo di Netanyahu, il premier israeliano:
Uno degli obiettivi dell’escalation contro la nostra nazione da parte di Netanyahu e del suo governo è quello di bloccare la strada verso un accordo che fermi l’aggressione contro il nostro popolo, e questo è chiaro a tutti
I colloqui, per una possibile tregua e il rilascio degli ostaggi, tra Israele e Hamas, riprenderanno a Doha questa settimana.
IDF distrugge tunnel utilizzati da Hamas sotto Rafah
L’IDF ha dichiarato di aver individuato e distrutto alcuni tunnel sotterranei sotto la città di Rafah. Lo ha confermato il portavoce militare che ha spiegato che “raid sono stati condotti contro una postazione di lancio di missili anti tank e un’altra cellula di uomini armati“.
Tuttavia, operazioni dell’esercito israeliano sono in atto in queste ore anche Gaza City, dove sono stati “uccisi numerosi uomini armati in scontri ravvicinati“.
Lammy, ministro degli Esteri Gb, oggi in Israele: incontrerà Netanyahu e poi Abbas a Ramallah
David Lammy, neo ministro degli Esteri britannico, è in visita oggi in Israele.
Il Jerusalem Post riferisce che incontrerà il primo ministro israeliano Netanyahu per poi recarsia Ramallah, in Cisgiordania, per un colloquio con il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas.
Meia Israele: nessuna comunicazione ufficiale da Hamas per stop ai negoziati
Israele non ha ancora ricevuto una comunicazione ufficiale circa la decisione di Hamas di abbandonare i negoziati.
Lo riferiscono i media israeliani secondo i quali il governo di Tel Aviv resta convinto che, sebbene a breve possa esserci uno stop alle trattative, Hamas tornerà presto a discutere a causa della pressione militare esercitata da Israele.
Esponenti governo israeliano: “Minacce a Trump come quelle a Netanyahu”
Gli elementi più estremisti del governo israeliano ritengono che ci sia una somiglianza tra l’attentato a Donald Trump e il clima di odio verso il presidente Netanyahu.
Lo sottolinea Shlomo Karhi, ministro delle Comunicazioni, sostenendo che “l’attentato al presidente Trump arriva dopo l’incitamento incessante contro di lui negli Stati Uniti“, molto simile alla “grave istigazione contro il primo ministro, sua moglie e suo figlio“.
Un odio che, ritiene, è “più vicino che mai all’attuazione“.
Giudizio analogo da parte di Amichay Chikli, ministro per gli Affari della Diaspora, secondo il quale in Israele ci sarebbe una campagna “spaventosamente identica” contro Netanyahu.
Hamas: capo militare è vivo dopo l’attacco israeliano di ieri
Sarebbe vivo il capo militare di Hamas Mohammed Deif, dopo l’attacco aereo di Israele avvenuto ieri sul campo profughi di Khan Younis che intendeva ucciderlo.
Lo riferisce un alto funzionario dei miliziani, secondo cui “Deif sta bene e supervisiona direttamente le operazioni dell’ala militare di Hamas“.
Hamas lascia i negoziati per il cessate il fuoco a causa dei “massacri” di Israele
Hamas sta lasciando i negoziati in corso sulla tregua a Gaza.
Lo riferisce un alto funzionario dei miliziani, sostenendo che l’iniziativa è dovuta ai “massacri” israeliani e all’atteggiamento di Israele nelle trattative.
L’ordine sarebbe arrivato direttamente dal leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a causa della politica “di procrastinazione” di Tel Aviv e dei “continui massacri contro civili disarmati“.
Netanyahu “sconvolto” per l’attentato a Trump
Coon un post su X, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso solidarietà nei confronti di Donald Trump, vittima di un attentato durante un comizio:
Sara e io siamo rimasti scioccati da quello che appare essere stato un attentato al presidente Trump. Preghiamo perché si riprenda presto
Sara and I were shocked by the apparent attack on President Trump. We pray for his safety and speedy recovery.
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) July 13, 2024
Attacchi sul campo profughi di Khan Younis
L’IDF ha attaccato il campo profughi di Khan Younis, questa notte 14 luglio 2024. Almeno 300 sarebbero i feriti e 90 i morti sotto il bombardamento.
Egitto e Turchia condannano il raid e affermano: “Complica i negoziati per il cessate il fuoco“.
Tuttavia, l’esercito israeliano ha dichiarato che l’obiettivo, Mohammed Deif, capo dell’ala militare di Hamas, sia rimasto “gravemente ferito” e che Rafaa Salameh, comandante della Brigata di Khan Younis, sia stato ucciso. I miliziani, però, smentiscono il ferimento di Deif.