Con la circolare n. 39 del 27 febbraio 2024, l’INPS ha fornito le istruzioni in merito alla pensione anticipata flessibile, elencando una serie di indicazioni da seguire per chi matura i requisiti nell’anno 2024. Andiamo a vedere cosa dice la recente circolare INPS in merito.
Pensione anticipata flessibile 2024: circolare Inps
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti modifiche per l’accesso alla pensione anticipata, stabilendo che, a partire dal 2024, sarà possibile accedervi al raggiungimento dei 62 anni di età con almeno 41 anni di contributi. Questa misura, denominata “pensione anticipata flessibile“, segue le regole del calcolo contributivo e pone un limite massimo al valore lordo mensile dell’assegno, pari a quattro volte il trattamento minimo. Tale opzione è disponibile per i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, e per i lavoratori autonomi, con tempistiche di decorrenza che variano a seconda della categoria di appartenenza: sette mesi dopo il raggiungimento dei requisiti per il settore privato e autonomi, nove mesi per il pubblico impiego.
Pensione anticipata flessibile 2024: decorrenza e calcolo dell’assegno
La pensione anticipata flessibile prevede una fase di attesa differenziata prima della decorrenza del trattamento, a seconda della tipologia di lavoratore: i dipendenti del settore privato e i lavoratori autonomi vedranno il proprio assegno decorrere dopo sette mesi dalla maturazione dei requisiti, mentre per i dipendenti pubblici il termine è esteso a nove mesi.
TIPOLOGIA LAVORATORE | FINESTRA DI ATTESA DALLA MATURAZIONE DEI REQUISITI |
Lavoratore dipendente del settore privato | 7 mesi |
Lavoratore autonomo | 7 mesi |
Lavoratore dipendente pubblico | 9 mesi |
La determinazione dell’importo della pensione segue le regole del sistema contributivo, con un tetto massimo fissato per evitare disparità eccessive e garantire equità nel trattamento dei pensionati.
Cumulo dei periodi assicurativi
Un’ulteriore novità introdotta riguarda la possibilità di cumulare i periodi assicurativi maturati in diverse gestioni previdenziali per raggiungere il requisito contributivo necessario per la pensione anticipata flessibile. Questa opzione amplia le possibilità per molti lavoratori di accedere prima alla pensione, valorizzando tutti i contributi versati nel corso della vita lavorativa. La legge stabilisce inoltre criteri specifici per la valorizzazione dei periodi assicurativi coincidenti, assicurando che ogni contributo venga considerato equamente ai fini del calcolo dell’assegno pensionistico.
Calcolo e accesso alla pensione anticipata: requisiti specifici e facoltà di opzione
Riepilogando, la Legge di Bilancio 2024 ha introdotto una nuova formula per la pensione anticipata, rivolta a chi, nel corso dell’anno, raggiunge i 62 anni d’età con almeno 41 anni di contributi. Questo cambiamento permette di accedere alla pensione anticipata flessibile, calcolata secondo le regole del sistema contributivo. La novità risiede nel fatto che, per la prima volta, il calcolo della pensione non si appoggia ai criteri stabiliti dalla legge del 24 dicembre 2012, ma rinvia al decreto legislativo del 30 aprile 1997. Questo approccio mira a rendere il sistema più equo e adattato alle esigenze attuali dei lavoratori, anche attraverso l’opzione di cumulo dei periodi assicurativi.
Per accedere alla pensione anticipata nel 2024, è necessario soddisfare specifici requisiti anagrafici e contributivi. Un aspetto rilevante è l’esclusione della contribuzione volontaria ai fini del calcolo del requisito contributivo, se si opta per l’accesso tramite la facoltà di opzione prevista dalla legge del 1995. Inoltre, la pensione anticipata flessibile stabilisce un tetto massimo all’importo mensile, che non può superare quattro volte il trattamento minimo. Questo limite intende garantire un equilibrio tra il sostegno economico ai pensionati e la sostenibilità del sistema previdenziale.
Incentivi al posticipo
La differenziazione della decorrenza in base alla tipologia di lavoratore riflette la volontà di adeguare il sistema alle diverse realtà lavorative, come solitamente avviene in questi casi. In aggiunta, la legge introduce incentivi per chi decide di posticipare il pensionamento oltre la maturazione dei requisiti nel 2024, offrendo la possibilità di rinunciare all’accredito dei contributi previdenziali IVS a proprio carico, stimolando così la permanenza nel mondo del lavoro.