Proteggere il proprio patrimonio dall’inflazione è possibile attraverso un investimento sicuro, con agevolazioni fiscali e rendimenti attraenti. I Buoni Fruttiferi di Poste Italiane rappresentano la soluzione ideale per le famiglie italiane.

In Italia, milioni di famiglie hanno sottoscritto uno o più Buoni Fruttiferi, uno strumento di risparmio garantito dallo Stato Italiano che assicura la protezione del denaro e la sua crescita nel tempo. Pur non offrendo rendimenti eccezionali, questa scelta riflette la regola generale degli investimenti: minori rischi, minori guadagni. Tuttavia, ciò non implica necessariamente rinunciare a cifre significative; è sufficiente selezionare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Buoni Postali per minorenni, quanto si guadagna?

I Buoni Fruttiferi dedicati ai minori rappresentano un’opportunità di guadagno considerevole. Poste Italiane ha aumentato il rendimento dei Buoni Fruttiferi per i minori dal 4,50% al 6%. Questo significa che un investimento potrebbe più che raddoppiare se il Buono fosse intestato a un bambino molto piccolo. I rendimenti sono fissi e crescenti, partendo dal 2,50% per un anno e sei mesi di possesso fino al 6% per diciassette e diciotto anni di possesso.

Genitori, zii, nipoti e amici di famiglia possono sottoscrivere il Buono presentando la tessera sanitaria, il documento di identità, il codice fiscale e la carta d’identità del minore intestatario. L’importo minimo è di 50 euro, mentre quello massimo raggiunge l’impressionante cifra di 1 milione di euro. Tra i benefici, spiccano la tassazione agevolata al 12,50% e l’assenza di costi di gestione o apertura.

Quanto si guadagna investendo 1000 euro?

E’ possibile conoscere fin da subito il rendimento futuro grazie a un simulatore disponibile sul portale ufficiale di Poste Italiane. Basta inserire l’importo e la data di nascita del bambino per ottenere una stima precisa del rendimento netto alla scadenza. Per esempio, con un investimento di mille euro per un minore nato il 1 marzo 2024, al compimento dei diciotto anni (1 marzo 2042), il ragazzo potrebbe ritirare 2.598,41 euro.