Il Reddito Alimentare è stato avviato nelle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo come un progetto di sostegno per contrastare lo spreco alimentare e fornire aiuto a coloro che si trovano in condizioni di povertà estrema.

Questa iniziativa prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari contenenti prodotti invenduti provenienti dai negozi della distribuzione alimentare, che altrimenti verrebbero eliminati.

Cosa c’è nel pacco alimentare?

Il Reddito Alimentare coinvolge la collaborazione con gli Enti del Terzo Settore presenti sul territorio per garantire la consegna di pacchi alimentari agli individui in condizioni di povertà assoluta.

Il termine “invenduto” si riferisce a cibi che, per esempio, a causa di confezioni danneggiate o prossimità alla scadenza, vengono scartati quotidianamente dai supermercati e dalle catene della grande distribuzione. Questo approccio mira anche a ridurre lo spreco di cibo.

Il sistema alla base del Reddito Alimentare può essere sintetizzato nei seguenti punti:

  1. Recupero di cibo di buona qualità, ma invenduto, dai supermercati e ipermercati aderenti;
  2. Utilizzo delle scorte alimentari invendute per creare pacchi alimentari con beni di prima necessità destinati alle persone in condizioni di povertà;
  3. Prenotazione dei pacchi attraverso un’app da parte degli aventi diritto o consegna diretta presso i domicili delle categorie fragili, come anziani e persone non autosufficienti.

I pacchi conterranno beni di prima necessità, come pasta, latte, uova, biscotti e altri prodotti invenduti.

Come fare richiesta per il pacco alimentare?

Per presentare la domanda, è necessario inviare una richiesta di abilitazione all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

Per facilitare l’accesso al reddito alimentare, i pacchi potranno essere prenotati tramite un’applicazione smartphone (al momento non ancora disponibile), e ritirati presso uno dei centri di distribuzione designati dai Comuni.