Il reddito alimentare del 2024, noto anche come bonus alimentare, rappresenta un supporto introdotto dalla Legge di Bilancio con l’obiettivo di:

  1. Contrastare gli sprechi alimentari;
  2. Fornire assistenza alle persone in condizioni di povertà estrema.

Il bonus alimentare consiste nella distribuzione gratuita di pacchi alimentari contenenti prodotti invenduti provenienti dai negozi di distribuzione alimentare, destinati alle persone in situazioni di povertà estrema.

Questi pacchi includeranno prodotti non adatti alla vendita a causa di:

  1. Confezioni danneggiate;
  2. Prossimità alla data di scadenza.

La finalità principale è prevenire lo spreco di circa 230.000 tonnellate di cibo invenduto nella grande distribuzione e assistere almeno 3 milioni di cittadini italiani attraverso i finanziamenti destinati al reddito alimentare del 2024.

Il Reddito alimentare, in questa prima fase sperimentale, è destinato soltanto ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

Come si fa ad avere il Pacco alimentare 2024?

Per inoltrare la domanda, è necessario inviare (entro il 31 marzo 2024) una richiesta di abilitazione all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Nel caso in cui l’utente non abbia mai utilizzato il portale Servizi Lavoro, dovrà effettuare l’accesso attraverso le credenziali Spid e successivamente inviare un’email al suddetto indirizzo, fornendo tutti i dati richiesti.

Il Ministero del Lavoro ha implementato un sistema informativo gestionale appositamente progettato per monitorare i prodotti alimentari e le fasi di presentazione, gestione, controllo e rendicontazione dei progetti, operativo già dal 22 febbraio.

Requisiti per richiedere il Pacco alimentare 2024

Il primo requisito per avere il Pacco alimentare è avere un ISEE al di sotto dei 15.000 euro.

Possono beneficiare della distribuzione alimentare gli stessi individui inclusi negli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma Fead. Inoltre, possono accedere a tali benefici anche altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali competenti o da altre organizzazioni del Terzo Settore operanti nell’area interessata.

Le persone beneficiarie del Reddito alimentare saranno identificate tramite gli elenchi redatti dalle organizzazioni del terzo settore attive sul territorio e dalle altre entità locali coinvolte nel Fondo europeo di aiuti agli indigenti (Fead). Spetterà ai Comuni coinvolti nella fase sperimentale presentare al Ministero i progetti per accedere al fondo, con la scadenza del bando fissata per il 31 marzo 2024. Se i risultati della fase sperimentale saranno positivi, il progetto potrebbe essere esteso a livello nazionale, distinguendosi chiaramente dalla carta acquisti.