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Guerra a Gaza, Biden: “Gli Usa lanceranno aiuti dagli aerei”. Il Nicaragua denuncia la Germania all’Aja per il sostegno a Israele

Strage a Gaza di civili palestinesi, uccisi durante la distribuzione degli aiuti umanitari. Oltre 110 persone sono morte sotto il fuoco israeliano e altre 760 sono rimaste ferite, che ha fatto precipitare nel caos la popolazione. Ferma condanna internazionale per il brutale atto da parte dei Paesi dell’Onu e anche dalla Casa Bianca, fedele alleata di Israele.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres ha avviato un’indagine per accertare quanto accaduto ed eventuali responsabilità, mentre il portavoce del Dipartimento di Stato statunitense, Matthew Miller, ha dichiarato che il Paese esige risposte e che ha già provveduto a contattare il governo israeliano.

Il segretario generale dell’Onu loda Commissione europea per aiuti a Unrwa

22:25

Antonio Guterres, ha accolto positivamente la decisione della Commissione europea di stanziare 50 milioni di euro all’UNRWA:

“Questa decisione arriva in un momento difficile, e da quello che sappiamo questi aiuti fanno parte degli 82 milioni di euro che verranno dati attraverso Unrwa quest’anno”.

Meloni a Biden: “Coordinare azioni per evitare escalation”

21:16

“Dobbiamo coordinare le nostre azioni per evitare una escalation. A tal riguardo sosteniamo pienamente gli sforzi di mediazione statunitensi”.
Sono le parole di Giorgia Meloni rivolte al presidente Usa Joe Biden nei primi minuti del loro incontro alla Casa Bianca.

Gli Usa lanceranno aiuti a popolazione Gaza con gli aerei

20:15

Il Wall Street Journal ha svelato che gli Stati Uniti sono pronti a mettere in campo aerei per il lancio di aiuti umanitari a Gaza.

Gli Usa valutano un possibile invio aiuti a Gaza via mare da Cipro

19:15

Gli Stati Uniti stanno esaminando una possibile fornitura di assistenza a Gaza via mare da Cipro. Lo riporta Reuters.

Una delegazione parlamentare del M5S domenica sarà a Rafah

18:15

I deputati del Movimento 5 Stelle hanno deciso di partecipare a un’iniziativa promossa dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale. Domenica, una delegazione del Movimento, composta dai deputati Stefania Ascari, Carmela Auriemma, Dario Carotenuto e Arnaldo Lomuti, si recherà in Egitto per raggiungere il valico di Rafah.

Sudafrica contro Israele: “Massacro a Gaza viola l’ordinanza dell’Aja”

18:00

 “Il Sudafrica condanna il massacro di 112 palestinesi e il ferimento di altri centinaia mentre cercavano aiuti. Quest’ultima atrocità costituisce un’altra violazione del diritto internazionale e dell’ordinanza provvisoria della Corte internazionale di giustizia”.
Queste sono le parole del dipartimento per le relazioni internazionali e la cooperazione del Sudafrica.

A gennaio, il Paese aveva fatto un ricorso all’Aja per gli avvenimenti a Gaza. I giudici avevano ordinato a Israele di adottare tutte le misure in suo potere per impedire alle truppe di commettere un genocidio contro i palestinesi.

 

 

Una delegazione parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra nei prossimi giorni sarà a Rafah

17:15

Una delegazione dell’Alleanza Verdi Sinistra parteciperà alla missione organizzata dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale prevista in Egitto dal 3 al 6 marzo 2024. La delegazione sarà composta da Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e Franco Mari.

Nel corso della missione, sono programmati incontri con rappresentanti di organizzazioni non governative e della società civile palestinese attive nella Striscia di Gaza. Sono previste anche tavole rotonde con agenzie dell’ONU incaricate di fornire assistenza umanitaria nella regione e visite al valico di Rafah per discutere delle sfide legate alla distribuzione degli aiuti umanitari.

Tajani sugli aiuti umanitari: “Siamo pronti a fare ancora di più rispetto a quanto fatto finora.”

16:45

Antonio Tajani ha annunciato la sua intenzione di tenere un incontro con i rappresentanti della Croce Rossa Internazionale, della Mezzaluna Rossa e della FAO per coordinare gli aiuti umanitari per Gaza:

 

“Intendo coordinare le iniziative umanitarie a sostegno dei civili e proseguire quell’azione a sostegno dei bambini palestinesi che possono essere curati nel nostro Paese. Siamo pronti a fare ancora di più rispetto a quanto fatto finora.”

Egitto: “Speriamo in una tregua entro il 10 marzo”

15:44

Al Forum diplomatico di Antalya in Turchia, il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, spera che entro il 10 marzo, giorni di inizio del Ramadan, mese sacro per i musulmani, si riesca a raggiungere un accordo per la fine delle operazioni militari a Gaza:

Speriamo di poter arrivare alla cessazione delle ostilità e allo scambio di ostaggi. Tutti riconoscono che abbiamo un limite di tempo per avere successo prima dell’inizio del Ramadan

Schmit: “È un mondo pericoloso per i giovani. Vedere bambini uccisi è inaccettabile”

15:18

Nel suo discorso al Nazareno, il candidato leader dei Socialisti Ue e Commissario Ue al Lavoro, Nicolas Schmit ha dichiarato:

Vedere bambini uccisi in Ucraina come a Gaza non è accettabile. Mi rivolgo ai giovani, per voi è un mondo pericoloso ma siete la generazione meglio istruita di sempre, siete una generazione con idee chiare sull’ambiente, sulla pace, sulla solidarietà. Questa Europa è per voi. Serve un sì convinto all’Europa perché a destra invece il progetto è distruggere l’Europa e tornare ai tempi bui del nazionalismo e dei confini, questo non possiamo accettarlo

Nicolas Schmit

Una delegazione del Pd al valico di Rafah. Tra loro Boldrini, Zan e Orlando

14:51

Il Partito democratico ha annunciato che una sua delegazione si recherà al valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, nell’ambito della missione promossa dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Rete Aoi).

Questi i nomi dei componenti della delegazione:

  • Alessandro Zan
  • Ouidad Bakkali
  • Laura Boldrini
  • Susanna Camusso
  • Sara Ferrari
  • Valentina Ghio
  • Andrea Orlando
  • Rachele Scarpa
  • Arturo Scotto
  • Stefano Vaccari

Il gruppo arriverà al Cairo il 3 marzo, dove incontrerà organizzazioni diplomatiche e per la difesa dei diritti umani, per poi recarsi al valico di Rafah il giorno seguente, al seguito di un convoglio di aiuti umanitari. Qui, il 5 marzo, incontreranno le organizzazioni umanitarie attive a Gaza.

Concluso positivamente incontro a Mosca tra forze politiche palestinesi

14:39

L’incontro tenuto a Mosca tra le principali forze politiche palestinesi – tra cui Hamas, Jihad islamica, al-Fatah e Fronte popolare – si è concluso in uno spirito positivo, fa sapere l’agenzia di stampa Wafa.

Non sono stati raggiunti risultati concreti ma tutte le parti sono rimaste d’accordo circa la necessità di aggregarsi politicamente, nel segno dell’unità nazionale, all’interno dell’Olp, “unico legittimo rappresentante del popolo palestinese“.

Per quanto riguarda i loro obiettivi per il popolo palestinese, le associazioni politiche si sono mostrate concordi nella richiesta del ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza; nel respingere proposte di separare Gaza dalla Cisgiordania e da Gerusalemme o di allontanare il popolo palestinese dal territorio nazionale.

Siria, raid israeliano uccide comandante iraniano

14:25

Un raid aereo israeliano ha ucciso un comandante e due miliziani in Siria.

Il raid è avvenuto vicino alla città di Baniyas e, come riferito da fonti locali, avrebbe colpito una casa nella quale si erano rifugiate le milizie filo-Teheran.

Erdogan: “Occidente complice di Israele nello spargimento di sangue a Gaza”

14:18

Erdogan Gaza

Il premier turco Erdogan attacca l’Occidente, ritenendolo in parte responsabile per le morti nella Striscia di Gaza provocate dagli attacchi dell’esercito israeliano.

Queste le sue parole nel corso dell’intervento forum diplomatico di Antalya, nel sud della Turchia:

“I Paesi occidentali, che hanno dato sostegno a Israele fin dal primo giorno, hanno una parte nello spargimento di sangue“.

Erdogan parla apertamente di genocidio compiuto da Israele e ribadisce l’esigenza del riconoscimento di uno Stato palestinese che sia basato sui confini del 1967 e che abbia Gerusalemme Est come capitale.

Infine, sostiene che la Turchia è pronta a fare da “Paese garante” per la pace.

Brasile, Ministero degli Esteri contro Netanyahu: “Non ha limiti etici o legali”

14:07

Per la strage sulla folla di civili avvenuta a Gaza da parte dell’esercito israeliano, interviene anche il Ministero degli Esteri del Brasile. In una nota, il ministero denuncia che “l’umanità sta deludendo i civili di Gaza” e chiede di impedire che avvengano “nuovi massacri“, poi l’affondo contro Benjamin Netanyahu:

“Il governo Netanyahu dimostra ancora una volta, con parole e azioni, che l’operazione militare a Gaza non ha limiti etici o legali. Spetta alla comunità internazionale fermarlo e, solamente così, evitare nuove atrocità. Ogni giorno di esitazione moriranno sempre più persone innocenti”.

Il comunicato si conclude con una nuova richiesta di cessate il fuoco e di liberazione degli ostaggi.

Un migliaio in marcia verso Gerusalemme per gli ostaggi

14:00

Prosegue la marcia verso Gerusalemme di attivisti e familiari degli ostaggi per chiedere il ritorno a casa dei loro cari. Un migliaio di persone si sono messe in cammino tre giorni fa.

Conte, Meloni scavalcata da Biden si faccia consigliare

13:34

A Gaza si sta consumando una carneficina senza fine, un orrore veramente e non da ieri. Non dovevamo aspettare l’ultimo massacro, noi lo stiamo denunciando fin dall’inizio“. Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, a Chieti per la campagna elettorale in Abruzzo.

Fratoianni, “Netanyahu criminale guerra”, già 85mila firme

13:00

Ad oggi la petizione online per Netanyahu criminale di guerra ha raggiunto le 85mila firme, fra pochi giorni ne sono convnto superererà le 100mila firme: perchè fermare il governo Netanyahu è l’unico modo per fermare la disumanizzazione dei civili palestinesi. Quando un esercito, in questo caso l’esercito israeliano, spara sulla folla di donne e ragazzi che cercano cibo da un camion di aiuti, siamo ben oltre ogni limite. E serve subito un’inchiesta indipendente sulla carneficina“. Lo afferma Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra parlando del conflitto in corso in Medio Oriente.

CE: erogherà 50 milioni di euro all’Unrwa

12:05

La Commissione europea stanzierà all’Unrwa 50 milioni di euro per aiutare la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza, attraverso la coordinazione con la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Nel 2024 si prevedono altri 82 milioni di euro in sostegno dell’agenzia, portando l’ammontare complessivo a circa 150 milioni di euro.

Secondo quanto dichiarato dalla Commissione, i primi 50 milioni saranno erogati a partire dalla prossima settimana. Nella nota si legge che la Commissione ha deciso di attuare l’operazione alla luce delle pesanti accuse contro l’agenzia per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente, secondo le quali alcuni membri avrebbero preso parte agli attacchi del 7 ottobre.

Nel frattempo, una nuova ondata di aiuti umanitari provenienti da Egitto, Giordania e Francia sono stati lanciati anche oggi da aerei egiziani in volo sopra la striscia di Gaza. I media locali riferiscono di pacchetti di aiuti lanciati sopra l’area di Jabalya, ed in alcuni rioni di Gaza City. Purtroppo, gli abitanti rilevano che si tratta di quantità piuttosto limitate, equivalente circa a due camion.

“Cessate il fuoco”, l’appello di Haaretz

12:00

Il quotidiano Haaretz ha lanciato un appello per il cessate il fuoco e di tutte le operazioni militari in corso a Gaza, alla luce di quanto avvenuto ieri. Il giornale ha chiesto disperatamente il raggiungimento in tempi serrati di un accordo con Hamas per lo scambio di prigionieri, nel suo editoriale.

Sebbene ancora non siano state attribuite le responsabilità per la strage durante la consegna degli aiuti, Haaretz ha dichiarato che:

Quelle morti superflue dimostrano il livello di anarchia che la occupazione israeliana ha creato in quella area di Gaza. Un momento prima che Gaza diventi una nuova Somalia occorre riportare a casa gli ostaggi, consentire all’esercito di recuperare forze, avviare indagini sulle sua mancanze e riportare gli sfollati israeliani nelle loro abitazioni nel Negev e in Galilea. Questo è il momento di fermarsi

Israele ha bisogno di ulteriori 7 mila soldati

11:19

In un articolo del quotidiano Yediot Ahronot si legge che l’esercito israeliano necessita con urgenza una aggiunta di almeno 7 mila soldati, ulteriori rispetto a quelli già previsti nella prossima leva. L’IDF ha bisogno di nuova linfa per rimpolpare le fila sguarnite e fiaccate da 5 mesi di guerra e far fronte alle nuove minacce di Hamas.

Secondo le stime del quotidiano, l’esercito ha avuto circa 582 perdite e diverse migliaia di feriti, che non sono più in grado di tornare alle proprie unità. Una situazione difficile, aggravata dalla constatazione che le difese delle basi militari si sono rivelate insufficienti e che le difese aeree necessitano di un potenziamento con un incremento delle batterie Iron Dome, mentre le retrovie sono ancora sotto la minaccia non solo di Hamas, ma anche degli Hezbollah libanesi.

Von der Leyen: “Urge garantire trasparenza su quanto accaduto a Gaza”

11:15

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha pubblicato sul suo account ufficiale di X un post su quanto accaduto ieri sera a Gaza. Queste le sue parole

Sono profondamente turbata dalle immagini provenienti da Gaza. E’ necessario compiere ogni sforzo per indagare su quanto accaduto e garantire la trasparenza. Gli aiuti umanitari sono un’ancora di salvezza per chi ne ha bisogno e l’accesso ad essi deve essere garantito. Siamo al fianco dei civili, sollecitando la loro protezione in linea con il diritto internazionale

Nel frattempo, Israele ha comunicato l’uccisione di 450 terroristi di Hamas negli ultimi 10 giorni. Lo annuncia il portavoce Daniel Hagari, che afferma:

Dall’inizio della guerra abbiamo eliminato oltre 13 mila terroristi. L’esercito ha ‘smantellato le strutture militari’ della Brigata Khan Yunis di Hamas e sta completando l’opera nei vicini rioni di Amal ed Abassan. Nel nord della Striscia, le forze israeliane operano nel campo profughi Shati e nel rione Zeitun di Gaza City sulla base di nuove informazioni di intelligence

Israele libera a sorpresa 50 ostaggi palestinesi

10:00

I media locali hanno riportato la notizia che Israele ha liberato la scorsa notte a sorpresa circa 50 detenuti palestinesi, arrestato dal 7 ottobre. A dare per primi gli annunci, lo Shin Bet (sicurezza interna) e l’esercito con un comunicato, nel quale si legge che la decisione è giunta in seguito ad un sovraffollamento nelle carceri.

Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha scritto su X, smentendo la questione del sovraffollamento e sostenendo, in realtà, che la decisione è stata presa in segno di distensione in vista del Ramadan. Una mossa a suo parere errata, ha aggiunto, essendo avvenuta ”nel giorno in cui due ebrei sono stati uccisi in un attentato” in Cisgiordania.

Uccisi 2 militanti di Hezbollah

9:21

Hezbollah ha comunicato questa mattina l’uccisione di due combattenti in raid israeliani nel sud del Libano. Salgono a 222 il numero dei miliziani filo-iraniani uccisi dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas.

Alcune fonti di stampa libanesi e panarabe ritengono che siano più di 280 i combattenti di Hezbollah uccisi in Siria e Libano da ottobre a oggi.

Israele ha pubblicato i nomi degli ostaggi che non intende liberare

9:17

Channel 12 ha riportato la notizia secondo la quale Israele ha rilasciato all’Egitto l’elenco con i nomi degli ostaggi che non intende liberare, nonostante si raggiunga un accordo con Hamas. Attualmente, al Cairo è presente una delegazione israeliana per discutere con i funzionari egiziani i dettagli di un possibile accordo sul rilascio degli ostaggi. Previsti per la prossima settimana ulteriori colloqui.

Papa Francesco chiede il cessate il fuoco

9:14

Il presidente della Cei, monsignor Matteo Zuppi, ha rilasciato alcune dichiarazioni, in una intervista al Fatto Quotidiano, a seguito di quanto accaduto ieri a Gaza durante la consegna degli aiuti:

Papa Francesco ha chiesto da settimane il cessate il fuoco, e questo resta un appello fondamentale. Peraltro non è solo il Papa ma anche tanta parte della comunità internazionale a chiederlo. Senza mai dimenticare l’orrore del 7 ottobre e la condanna senza se e senza ma di quei fatti e la comprensione del significato che questi hanno generato per il popolo di Israele. Senza dimenticare la richiesta del rilascio degli ostaggi. Bisogna evitare che la violenza produca altra violenza

Monsignor Matteo Zuppi

Cina: “Dolore per le vittime, il Paese condanna la strage”

8:41

La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha espresso cordoglio per le vittime della strage di ieri sera a Gaza, sottolineando la solidarietà del Paese per i feriti e aggiunge:

La Cina è scioccata da questo incidente e lo condanna con forza

Mao Ning

Colombia: “A Gaza è in corso un olocausto”

7:49

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha definito quanto sta sta accadendo a Gaza un olocausto. Di fronte al nuovo massacro di palestinesi, il presidente ha pubblicato, attraverso il suo account X, un post nel quale si legge:

Mentre chiedevano cibo, oltre 100 palestinesi sono stati assassinati da Netanyahu. Questo si chiama genocidio e ricorda in questo modo l’Olocausto anche se alle potenze mondiali non piaccia riconoscerlo. Il mondo deve bloccare Netanyahu. La Colombia sospende qualsiasi acquisto di armi da Israele

Il ministero degli Esteri di Bogotà ha pubblicato un comunicato in cui sostiene che:

Lo Stato di Israele deve rispettare senza indugio i suoi impegni internazionali per quanto riguarda il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale, nonché le misure provvisorie richieste dalla Corte internazionale di giustizia

Raid israeliano sul campo profughi di Bureij

7:46

L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato la notizia di un raid israeliano sul campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia. Nell’attacco sono state uccide almento 4 persone, mentre sono diversi i feriti. Le bombre israeliane sono cadute sul campo alle prime luci dell’alba di oggi, 1 marzo, e hanno colpito una casa.

Nessun accordo al Cds dell’Onu sulla strage di Gaza: bloccato dagli Stati Uniti

7:31

Nessun accorso è stato raggiunto in sede di riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, riunitosi giovedì sera, 29 febbraio, a porte chiude dopo la strage a Gaza. La bozza del testo di condanna degli spari non ha ricevuto il benestare degli Stati Uniti e avanzato dall’Algeria, sebbene sottolineasse la profonda preoccupazione per le notizie secondo cui “oltre 100 persone hanno perso la vita dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco mentre la folla aspettava aiuti alimentari a sud-ovest della città di Gaza” e sottolineava la necessità di adottare tutte le misure necessarie per proteggere i civili e le infrastrutture civili.

Condannata la strage a Gaza: “Nuovo crimine contro l’umanità”

7:00

La Turchia ha denunciato “un nuovo crimine contro l’umanità” e considera questa tragedia:

La prova che [Israele] mira a distruggere consapevolmente e collettivamente il popolo palestinese

Indignati e sconvolti anche diversi Paesi arabi del Golfo, che puntano il dito contro Israele. Per gli Emirati Arabi Uniti:

Le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira un gruppo di migliaia di residenti palestinesi della Striscia di Gaza che aspettavano che arrivassero loro aiuti umanitari

Mentre il governo del Qatar ha condannato “l’atroce massacro commesso dall’occupazione israeliana contro civili indifesi”:

La continuazione dei crimini dell’occupazione, come parte della sua brutale guerra contro la Striscia di Gaza, dimostra giorno dopo giorno la necessità di un’azione internazionale urgente per porre immediatamente fine a questa aggressione senza precedenti nella storia recente

Condanna anche dal Kuwait, dove le autorità hanno denunciato “questo nuovo crimine commesso dalle forze di occupazione israeliane” e ribadito “la necessità di un cessate il fuoco immediato e urgente, per garantire l’ingresso di soccorsi e aiuti umanitari per i civili palestinesi indifesi“. Il governo della Giordania ha parlato di chiara violazione del diritto internazionale umanitario:

Questa tragedia si verifica quando non esiste una posizione internazionale per fermare questa guerra e questo massacro che Israele sta commettendo contro i palestinesi e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è incapace di prendere una decisione per farla cessare. Privare le persone degli aiuti umanitari costituisce una grave violazione del diritto umanitario internazionale

Il capo della diplomazia europea Josep Borrell ha chiesto “un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza” e denunciato “nuove carneficine” e morti “totalmente inaccettabili“. A Berlino, il capo della diplomazia tedesca Annalena Baerbock ha detto:

L’esercito israeliano deve garantire, dopo il crollo dell’ordine pubblico in gran parte della Striscia di Gaza, affinché possa avere luogo la distribuzione degli aiuti umanitari

Folla attorno al camion di aiuti a Gaza

Strage di civili a Gaza: oltre 110 morti durante la distribuzione degli aiuti

6:45

Una tragedia senza fine dilania la Striscia di Gaza. Questa notte una nuova inumana strage: 110 civili palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano, che ha trasformato il momento della distribuzione degli aiuti in un caos di paura e disperazione. Immediate le condanne internazionali, che sottolineano l’urgenza di un cessate il fuoco e chiedono fermamente risposte su quanto accaduto.

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha condannato fermamente l’episodio e ha avviato un’indagine indipendente per accertare le responsabilità. Così il suo portavoce, Stéphane Dujarric, ha dichiarato:

Non sappiamo esattamente cosa sia successo. Ma se queste persone sono state uccise dal fuoco israeliano, se sono state schiacciate dalla folla, o investite da camion, si tratta di atti di violenza, in un certo senso, legati a questo conflitto. I civili disperati di Gaza hanno bisogno di aiuto urgente, compresi quelli assediati nel nord dove le Nazioni Unite non sono state in grado di fornire aiuti per più di una settimana. Il Segretario generale è inoltre sconcertato dal tragico bilancio in termini di vite umane del conflitto a Gaza, che finora ha provocato più di 30 mila morti e 70 mila feriti. Tragicamente, un numero imprecisato di persone è sotto le macerie

Mentre il segretario stesso, in una conferenza stampa a Saint Vincent e Grenadine, un piccolo paese dei Caraibi, ha affermato:

Sono scioccato nell’apprendere che in un nuovo episodio della guerra a Gaza, 100 persone che erano in coda per ricevere aiuti umanitari sono state uccise. Penso che una situazione come questa meriti un’indagine indipendente ed efficace per identificare come ciò sia stato possibile e chi ne è responsabile

Convocato d’urgenza il Consiglio di sicurezza dell’Onu giovedì sera. Chiede risposte anche la Casa Bianca,fedele alleata israeliana. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha detto:

Siamo in contatto con il governo israeliano da questa mattina presto e sappiamo che è in corso un’indagine. Seguiremo da vicino questa indagine e faremo pressione per ottenere risposte

Aggiungendo che il presidente Joe Biden aveva discusso telefonicamente di questo episodio tragico e allarmante con l’emiro del Qatar e il presidente egiziano. Da Roma, AntonioTajani,capo della diplomazia ha postato su X un messaggio di cordoglio per le vittime della terribile strage:

Le tragiche morti a Gaza richiedono un cessate il fuoco immediato per consentire maggiori aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e la protezione dei civili

Anche il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha fermamente condannato l’atto, definendo “inaccettabile quanto accaduto a Gaza, dove decine di civili palestinesi sono morti mentre aspettavano il cibo. Ciò sottolinea l’urgenza di un cessate il fuoco“. A lui fa eco il presidente francese Emmanuel Macron, che ha espresso il suo sconcerto e chiesto “verità, giustizia e rispetto del diritto internazionale”.