Prosegue il “botta e risposta” tra Fedez e il Codacons. Una diatriba, quella tra il rapper e l’associazione che perdura ormai da più di quattro anni, a causa di una dichiarazione del 2020: “Sono nullatenente, è tutto intestato alle mie società”.
Da questa frase, è stato presentato un esposto alla Guardia di Finanza da parte dell’ente per il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori per effettuare delle verifiche fiscali sulle molteplici aziende del cantante.
Fedez, arrivano le scuse del Codacons: “Non era intenzione del Codacons accusarlo”
È stato rimosso oggi dal sito web del Codacons, il comunicato stampa nel quale l’associazione accusava il cantante di evasione fiscale.
La rimozione è avvenuta (secondo indiscrezioni di fonti vicine alle aziende del 34enne) per una denuncia avvenuta in Tribunale, a seguito della richiesta di immediata cancellazione da parte dei legali dell’artista.
Il presidente dell’ente Carlo Rienzi, ha inviato una lettera di scuse a firma dell’associazione, nella quale ha affermato che non era assolutamente intenzione del Codacons accusare l’imprenditore di evasione fiscale o di altre condotte illecite.
Perché Fedez ha querelato il Codacons?
Fedez ha intrapreso azioni legali contro l’associazione, sia per il reato di per calunnia che per diffamazione.
L’artista, sposato con l’influencer Chiara Ferragni e ormai saturo ormai per i continui attacchi ricevuti dall’ente ha dichiarato:
“Da tempo il Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana nei confronti di Fedez per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti. Tutte le contestazioni mosse si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente”.