Quali sono sono le tipologie di contrazioni e quando si capisce che manca poco al parto? Vediamo insieme che cosa accade e a cosa fare attenzione.

Quando si capisce che manca poco al parto?

Il periodo che precede il parto è un momento cruciale e delicato per le donne in gravidanza. È naturale chiedersi quando si avvicina il momento del parto e quali segnali indicano che è imminente. Quando si capisce che manca poco al parto?

Scarsa mobilità del bambino

Quando il bambino si posiziona più in basso nell’utero, la madre può percepire un aumento della pressione nella zona pelvica e avvertire una sensazione di pesantezza. Questo può indicare che il bambino si sta preparando per il travaglio.

Perdita del tappo mucoso

Il tappo mucoso è una sostanza gelatinosa che sigilla il collo dell’utero durante la gravidanza. La sua perdita, che può manifestarsi come una secrezione vaginale di consistenza densa e talvolta con tracce di sangue, è un segno che il corpo sta iniziando a prepararsi per il parto.

Rottura delle acque

La rottura delle membrane amniotiche, comunemente nota come “rottura delle acque”, è un chiaro segno che il parto è imminente. Questo può manifestarsi con la fuoriuscita di liquido amniotico dalla vagina, che può essere accompagnata da contrazioni uterine.

Contrazioni regolari e dolorose

Le contrazioni uterine regolari, accompagnate da un aumento della frequenza e dell’intensità nel corso del tempo, sono uno dei segnali più evidenti che il parto è iniziato. Le contrazioni possono inizialmente essere lievi e irregolari, ma diventano più regolari e dolorose man mano che il parto si avvicina.

Dilatazione del collo dell’utero

Durante il travaglio, il collo dell’utero si dilata progressivamente per consentire il passaggio del bambino attraverso il canale del parto. Un esame vaginale eseguito da un operatore sanitario può confermare se il collo dell’utero si sta effettivamente aprendo in preparazione al parto.

Quali sono le tipologie di contrazioni?

Ci sono diverse tipologie di contrazioni che una donna incinta al termine dovrebbe conoscere, alla quale fare molta attenzione:

  • Contrazioni di Braxton Hicks: Queste contrazioni, spesso denominate “contrazioni finte”, possono verificarsi nel corso della gravidanza e sono caratterizzate da una sensazione di indurimento dell’addome. Tuttavia, le contrazioni di Braxton Hicks non sono regolari, non aumentano in intensità nel tempo e tendono a essere meno dolorose rispetto alle contrazioni del travaglio.
  • Contrazioni del travaglio: Le contrazioni del travaglio sono contrazioni uterine regolari e dolorose che indicano l’inizio del parto. Queste contrazioni si verificano a intervalli regolari e diventano più intense e ravvicinate nel corso del tempo. Le contrazioni del travaglio sono accompagnate da una sensazione di dolore che si irradia dall’addome verso la parte bassa della schiena e possono durare da 30 a 60 secondi.
  • Contrazioni premature: Le contrazioni premature, o contrazioni che si verificano prima della 37ª settimana di gravidanza, possono essere un segno di travaglio pretermine. Queste contrazioni possono verificarsi a intervalli regolari e possono essere accompagnate da altri segnali di travaglio imminente, come la perdita del tappo mucoso o la rottura delle acque.
  • Contrazioni prodromiche: Le contrazioni prodromiche, anche conosciute come “falso travaglio”, possono verificarsi nei giorni o settimane precedenti il parto effettivo. Queste contrazioni possono essere simili alle contrazioni del travaglio, ma tendono a essere meno regolari e persistenti nel tempo. Le contrazioni prodromiche possono causare disagio e irritabilità, ma non portano all’effettivo inizio del travaglio.

Cosa accade durante il parto?

Durante il travaglio e il parto, il corpo della donna sperimenta una serie di cambiamenti fisiologici per facilitare la nascita del bambino. Questi cambiamenti includono:

  • Dilatazione del collo dell’utero: Il collo dell’utero si dilata gradualmente per consentire il passaggio del bambino attraverso il canale del parto. Questo processo può richiedere ore o anche giorni, a seconda del corpo della donna e delle circostanze specifiche del parto.
  • Contrazioni uterine: Le contrazioni uterine si intensificano e diventano più regolari nel corso del travaglio. Queste contrazioni aiutano a spingere il bambino verso il basso nel canale del parto e ad espandere il collo dell’utero per consentire la nascita.
  • Espulsione del bambino: Una volta che il collo dell’utero si è completamente dilatato, la donna sperimenta l’urgenza di spingere durante le contrazioni per facilitare l’espulsione del bambino. Questa fase del travaglio può richiedere uno sforzo fisico significativo da parte della madre, ma alla fine porta alla nascita del bambino. Ci sono anche delle situazioni che possono favorire la madre con un parto senza dolore.
  • Espulsione della placenta: Dopo la nascita del bambino, la placenta viene espulsa attraverso l’utero con contrazioni uterine. Questo processo, noto come “decrusceramento”, completa il processo di parto.

Ovviamente queste sono informazioni generali, ogni donna è diversa e si possono riscontrare situazioni differenti. L’importante è rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia e valutare quello che sta accadendo.