Il leader dell’opposizione in Ciad, Yaya Dillo, è stato ucciso ieri, 28 febbraio 2024, a causa delle ferite riportate nell’attacco alla sede del suo partito. Il procuratore, Oumar Mahamat Kedelaye, durante una conferenza stampa alla capitale, N’Djamena, ha confermato l’accaduto. La giunta militare ciadiana aveva accusato il Partito socialista senza frontiere, guidato da Yaya Dillo, dell’attacco del 27 febbraio contro gli uffici dell’Agenzia per la sicurezza nazionale.
Ciad, ucciso l’oppositore Yaya Dillo in una spatatoria a N’Djamena
Nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2024, un attacco aveva preso di mira la National Security Agency, nella capitale, N’Djamena, provocando diversi feriti. La giunta militare al potere del Ciad aveva ritenuto responsabili gli “elementi” del partito giudato dall’oppositore ucciso, Yaya Dillo.
Nella giornata di ieri, il governo ciadiano aveva rassicurato i cittadini affermando che la situazione fosse “completamente sotto controllo”. Secondo il procuratore, Mahamat Kedelaye, durante l’assalto alla sede del Partito socialista senza frontiere, sono state uccise 26 persone incluso Dillo.
Il leader dell’opposizione, nel 2021, era sfuggito ad un tentativo di arresto, nel quale sua madre e uno dei suoi figli avevano perso la vita.
Le elezioni del 6 maggio 2024
Il caos politico è così scoppiato a pochi mesi dalle elezioni presidenziali del 6 maggio. Nel 2021, Idriss Deby Itno, che era al potere da 30 anni, è stato ucciso per mano dei ribelli al fronte. Successivamente, suo figlio, Mahamat Idriss Deby, ha preso la guida del Paese.
Yaya Dillo, il cugino di Idriss Deby Itno, aveva denunciato la giunta militare per le accuse infondate sull’attacco definendole una “messa in scena”.
Nel comunicato stampa del 28 febbraio, il governo militare ha affermato che “qualsiasi persona che cerchi di interrompere il processo democratico in corso nel paese sarà perseguita e assicurata alla giustizia”.