Paul Pogba ha ricevuto una squalifica di 4 anni dopo la positività al testosterone riscontrata lo scorso autunno. Il centrocampista francese, che era stato sospeso dalla Juventus e dal Tribunale Nazionale Antidoping in attesa della decisione, è risultato positivo a un controllo effettuato al termine di Udinese-Juventus dello scorso 20 agosto, in cui il classe 1993 non era sceso in campo. Dopo aver deciso di non procedere con il patteggiamento, il Tribunale Nazionale Antidoping ha inflitto la squalifica a Paul Pogba: se dovessero essere confermati i quattro anni, la carriera dell’ex Manchester United sarebbe a rischio. Intanto, il centrocampista bianconero è tornato a parlare su Instagram.
Pogba, il post Instagram dopo la squalifica per doping
Nella giornata di giovedì 29 febbraio, il Tribunale Nazionale Antidoping ha notificato a Paul Pogba la squalifica di quattro anni per la positività al testosterone. Il centrocampista francese, infatti, era risultato positivo a un controllo effettuato lo scorso 20 agosto, in occasione della sfida tra Udinese e Juventus al Bluenergy Stadium di Udine. L’ex Manchester United aveva chiesto anche le controanalisi, che avevano confermato l’esito. Già dallo scorso settembre il francese era stato sospeso in attesa della decisione ufficiale. Paul Pogba, nonostante avesse ammesso di aver assunto in maniera accidentale il farmaco contestato e che non sapesse fosse contrario alle normative antidoping, ha deciso di non patteggiare e ricevere una pena ridotta.
Poche ore dopo la notifica della squalifica di quattro anni, Paul Pogba è tornato a parlare. L’ex centrocampista del Manchester United ha affidato a un post Instagram il suo pensiero in merito alla vicenda. Inoltre, il francese ha anche confermato che farà ricorso presso il TAS di Losanna:
Oggi sono stato informato della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping e ritengo che la sentenza sia errata. Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato che tutto quello che ho costruito nella mia carriera da giocatore professionista mi sia stato tolto. Quando sarò libero da restrizioni legali l’intera storia sarà chiara, ma non ho mai preso consapevolmente o deliberatamente integratori che violano le normative antidoping. Da atleta professionista non farei mai nulla per migliorare le mie prestazioni utilizzando sostanze vietate e non ho mai mancato di rispetto o imbrogliato altri atleti e tifosi di nessuna delle squadre per cui ho giocato o contro. In conseguenza della decisione annunciata oggi farò ricorso davanti al Tribunale arbitrale per lo sport”.
I prossimi passi
Oltre a Paul Pogba, la notifica della squalifica è arrivata anche alla Juventus. La società bianconera, che fin dallo scorso settembre si era mostrata come estranea alla vicenda, ha preso atto della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping. Per il momento, non sono ancora arrivate comunicazioni ufficiali e i legali bianconeri dovranno studiare il da farsi. Una possibilità sempre più concreta è la risoluzione contrattuale, che permetterebbe ai bianconeri di risparmiare tanti milioni e abbassare il monte ingaggi (Paul Pogba aveva un contratto da 8,5 milioni di euro).
Il francese, come ammesso anche nel post Instagram, procederà con il ricorso. Presso il TAS di Losanna impugnerà la decisione che, nel suo caso, corrisponde al massimo della pena possibile. Ci saranno ancora mesi movimentati per il francese. All’alba dei trentuno anni, la carriera del centrocampista bianconero è sempre più vicina alla conclusione.