Se molte persone sono attratte dal BTP Valore, pochi prestano attenzione a fornire al risparmiatore tutte le informazioni essenziali da considerare, specialmente per quanto riguarda i rischi.
Comunemente, gli investimenti nel mercato obbligazionario sono considerati più sicuri rispetto a quelli azionari, grazie al capitale garantito alla scadenza. Ad esempio, se si acquistano attualmente BTP Valore per un importo di 1.000 euro, in fase di emissione con scadenza nel 2030, si otterranno indietro interamente i 1.000 euro investiti, con un aumento del 0,7% grazie al premio fedeltà, oltre a beneficiare delle cedole trimestrali (soggette a tassazione).
Questo può sembrare allettante, ma per comprendere appieno la situazione, è essenziale conoscere in dettaglio tutti i rischi associati al BTP Valore.
Btp Valore 2024, quali sono i rischi?
I rischi legati ai titoli di Stato si manifestano su vari livelli, ed è fondamentale illustrarli dettagliatamente per il bene del lettore interessato al BTP Valore:
- Fluttuazioni dei Tassi di Interesse Il primo fattore è correlato alle variazioni dei tassi di interesse. In un contesto economico in cui i tassi di interesse aumentano, il valore di mercato del BTP Valore tenderebbe a diminuire poiché gli investitori preferirebbero altri BTP con cedole più elevate. Il tasso cedolare per i titoli di Stato, incluso il meccanismo step-up caratteristico del BTP Valore, è fisso o predeterminato. Attualmente, non sembra probabile un aumento dei tassi della BCE, e la breve durata media del BTP in analisi (6 anni) attenua il rischio. Tuttavia, è un aspetto da considerare, specialmente per chi potrebbe necessitare di liquidare l’investimento prima della scadenza. Chi mantiene il titolo fino alla scadenza in un contesto di aumento dei tassi non subisce perdite, poiché riceve il capitale investito alla scadenza e continua a percepire le cedole come previsto. Tuttavia, chiunque abbia bisogno di liquidare l’investimento, magari per affrontare spese improvvise o necessità impreviste, sarebbe costretto a vendere sul mercato a un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto (in fase di emissione si acquista al valore nominale, ovvero 100), registrando quindi delle perdite.
- Rischio Legato all’Emittente Un ulteriore elemento di rischio è rappresentato dalla possibilità di insolvenza dell’emittente, che nel caso del BTP Valore è lo Stato italiano. In sostanza, quando si investe in titoli di Stato, occorre considerare la remota eventualità che l’Italia possa dichiarare fallimento e non riuscire a onorare integralmente i propri debiti con i creditori. Attualmente, l’Italia è al quinto posto nella classifica mondiale per il rapporto deficit/PIL più elevato. Sebbene l’ipotesi di un default italiano sia remota, rimane comunque un rischio che non può essere trascurato.
- Assenza di Diversificazione Un rischio significativo da considerare è la mancanza di diversificazione nel portafoglio degli investimenti. La facilità di accesso all’acquisto del BTP Valore, che richiede semplicemente l’apertura del proprio home banking o la visita in banca o alle Poste, può incoraggiare gli investimenti autonomi direttamente sul mercato. Questo comporta il rischio che investitori poco esperti, privi di conoscenze approfondite sui mercati finanziari e di consapevolezza sulle precauzioni necessarie, possano acquistare BTP Valore senza una comprensione completa dei rischi coinvolti. Se sei un risparmiatore che preferisce investire in titoli di Stato percepiti come più sicuri, la scelta è tua. Tuttavia, per proteggere i tuoi investimenti e i tuoi fondi, è consigliabile diversificare gli emittenti, considerando non solo i BTP ma anche titoli di Stato di altri paesi, e gestire le scadenze in modo bilanciato, evitando di concentrarsi esclusivamente su periodi brevi o medio-lunghi.
- Comunicazione Ambigua Un ulteriore insidia si nasconde dietro una comunicazione poco chiara riguardo al funzionamento del BTP Valore, rischiando di cadere nell’ambito dell'”ingannevole”. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), insieme alle principali testate nazionali fino ai blog di settore, presenta il BTP Valore come un investimento estremamente conveniente per i piccoli risparmiatori. Tuttavia, considerando l’impatto dell’inflazione e osservando il contesto di mercato, il rendimento offerto da questo particolare BTP – almeno stando ai minimi tassi cedolari garantiti attualmente – sembra allineato con quanto già disponibile sul mercato, o comunque non notevolmente più vantaggioso. Infine, è importante evidenziare la mancanza di chiarezza nello spot pubblicitario attualmente in onda in televisione. Il messaggio veicolato suggerisce che si tratti di un investimento con rendimenti immediati, tanto da permettersi subito una lussuosa crociera. Tuttavia, questa prospettiva è realizzabile solo in presenza di un considerevole investimento iniziale. A titolo esemplificativo, per ottenere un rendimento di 5.000 euro alla scadenza, nel 2030, sarebbe necessario investire almeno 20.000 euro oggi. In definitiva, appare chiaro che il BTP Valore non rappresenta una svolta rivoluzionaria per il risparmiatore, ma piuttosto una delle molte opzioni disponibili sul mercato, da valutare e inserire con discernimento in un portafoglio di investimenti ben diversificato.