L’Assegno sociale rappresenta un beneficio assistenziale indipendente dalla contribuzione e viene erogato a coloro che si trovano in difficoltà economiche e soddisfano i requisiti reddituali specificati dalla normativa.

Chi ha diritto all’Assegno sociale nel 2024?

L’Assegno sociale è destinato a coloro che, raggiunta l’età di 67 anni, possiedono un reddito pari a zero o inferiore a 6.542,51 euro annuali.

L’intero Assegno Sociale è concesso a chi non ha alcun reddito, così come alle persone sposate con un reddito coniugale inferiore a 6.542,51 euro, ovvero l’importo annuale totale dell’Assegno Sociale.

Per quanto riguarda l’Assegno Sociale ridotto, è attribuito a chi ha un reddito personale inferiore a 6.542,51 euro o un reddito familiare compreso tra 6.542,51 euro e 13.085,02 euro (il doppio del valore annuo dell’Assegno Sociale).

In questa circostanza, l’ammontare della prestazione si determina sottraendo il reddito personale o coniugale al massimo valore dell’Assegno Sociale. Ad esempio, con un reddito di 4.000 euro, spetterebbe un Assegno Sociale di 2.542,51 euro, pari a 195,58 euro al mese.

All’Assegno Sociale si aggiunge anche la maggiorazione sociale di 12,92 euro al mese per 13 mensilità per coloro che hanno meno di 75 anni, e di 20,66 euro per coloro che hanno 75 anni o più.

Per calcolare il reddito ai fini della maggiorazione sociale, vengono considerati anche il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e gli arretrati soggetti a tassazione separata, a differenza del reddito dichiarabile per ottenere l’Assegno Sociale.

Assegno sociale 2024, a quanto ammonta?

L’ammontare dell’Assegno Sociale, insieme alle altre prestazioni previdenziali e assistenziali, subisce variazioni annuali a seguito dell’applicazione di rivalutazioni.

Ogni anno, al fine di contrastare l’inflazione registrata nell’anno precedente e preservare il potere d’acquisto delle pensioni, gli importi subiscono una rivalutazione. Ad esempio, considerando il tasso di inflazione del 2022, che è stato dell’8,1%.

Tuttavia, va sottolineato che gli importi delle pensioni sono stati incrementati soltanto del 7,3%, poiché è stata considerata la rivalutazione provvisoria registrata a novembre 2022, non quella effettiva, pari all’8,1%, riscontrata a dicembre 2022.

Pertanto, a gennaio 2024, sugli importi delle pensioni, oltre alla rivalutazione 2023, è stato applicato uno 0,8% di conguaglio, derivante dalla differenza tra l’8,1% effettivo e il 7,3% provvisorio.

Escludendo la rivalutazione del 2023, il valore della prestazione ha raggiunto nel 2024 i 507,02 euro al mese, registrando un incremento di poco meno di 4 euro rispetto al 2023 (+ 0,8%).