L’esultanza contro i tifosi dell’Al Shabab aveva fatto il giro del mondo, sollevando un polverone attorno a Cristiano Ronaldo. Oggi, a quattro giorni di distanza, è arrivata la squalifica per il fuoriclasse portoghese. CR7 salterà la sfida dell’Al Nassr contro l’Al Hazem e dovrà pagare una multa di 2.600 euro. Inoltre, l’ex Juventus sarà costretto a rimborsare 5.000 euro al club saudita per le spese necessarie per finanziare il reclamo contro lo stop.

Al Nassr, Cristiano Ronaldo squalificato: l’esultanza dopo i cori pro Messi

Durante la partita di domenica scorsa Ronaldo si era rivolto ai sostenitori avversari con un gestaccio: prima si era portato le mani alle orecchie e poi nelle parti intime. La reazione era nata in seguito al coro dei tifosi, che inneggiavano al suo eterno rivale Leo Messi. Il Comitato Etico e di Disciplina della Federcalcio dell’Arabia Saudita non lo ha risparmiato ed è scattato il provvedimento.

@tag24byunicusano L'esultanza contro i tifosi dell'Al Shabab aveva fatto il giro del mondo, sollevando un polverone attorno a Cristiano Ronaldo. Oggi, a quattro giorni di distanza, è arrivata la squalifica per il fuoriclasse portoghese. CR7 salterà la sfida dell'Al Nassr contro l'Al Hazem e dovrà pagare una multa di 2.600 euro. Inoltre, l'ex Juventus sarà costretto a rimborsare 5.000 euro al club saudita per le spese necessarie per finanziare il reclamo contro lo stop. I filmati diventati presto virali sui social, mostravano Cristiano Ronaldo con una mano all'orecchio e l'altra che eseguiva un ripetuto gesto volgare nella zona del pube, apparentemente rivolto ai sostenitori avversari dell'Al Shabab che cantavano "Messi, Messi", rivale di lunga data di CR7. #tag24 #cristiano #cristianoronaldo #ronaldo #alnassr ♬ suono originale – Tag24 | Quotidiano Unicusano

La strana giustificazione di CR7

La commissione di disciplina saudita ha già avvisato che non ci sarà la possibilità di fare appello. Subito dopo le polemiche Cristiano Ronaldo aveva provato a giustificarsi con una scusa quanto mai assurda e lontana dalla realtà: “In Europa è un gesto che rappresenta forza, non è per nulla offensivo”. D’altronde, anche a distanza di migliaia di chilometri, la rivalità con Messi rimane viva e non può proprio essere ignorata.