La Tassa sui Rifiuti, nota come TARI, è incaricata di finanziare i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Ogni proprietario o inquilino di immobili ad uso abitativo, commerciale o industriale è tenuto al pagamento di questa imposta, calcolata in base a specifici criteri che tengono conto delle dimensioni dell’immobile e del tipo di attività svolta. Vediamo in dettaglio come viene calcolata la TARI, le sue scadenze precise per il 2024 e le modalità di pagamento disponibili.

TARI 2024: come si calcola

Il calcolo della tassa sui rifiuti si basa su due componenti principali:

  • Quota fissa: è determinata dalla superficie dell’immobile occupato e riflette i costi fissi legati alla gestione dei rifiuti, inclusi gli investimenti e le spese operative dell’ente gestore. Questo componente assicura che ogni immobile contribuisca al finanziamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in modo proporzionale alla sua dimensione;
  • Quota variabile: viene calcolata in base alla quantità e al tipo di rifiuti generati. Essa dipende anche dal numero di individui residenti nell’immobile, quindi dalla composizione del nucleo familiare, e mira a riflettere la quantità di rifiuti prodotta. Maggiore è il numero di occupanti, maggiore sarà la quota variabile da pagare, seguendo il principio “chi più inquina, più paga”.

Ogni Comune stabilisce le tariffe applicabili attraverso delibere del consiglio comunale, tenendo conto dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Pertanto, per un calcolo preciso della TARI dovuta, è necessario consultare le tariffe pubblicate sul sito ufficiale del proprio Comune.

Scadenze TARI 2024: le date da tenere a mente

Le scadenze per il pagamento della TARI variano in base alle decisioni di ogni singolo Comune. Tuttavia, un calendario tipo per il 2024 prevede:

  • Primo acconto: entro il 30 aprile 2024. Questo pagamento rappresenta una frazione dell’imposta annuale stimata, spesso calcolata come una percentuale della tassa dovuta nell’anno precedente.
  • Secondo acconto: entro il 31 luglio 2024. Una seconda rata che copre un ulteriore segmento dell’imposta dovuta per l’anno in corso.
  • Saldo: da versare entro il 16 dicembre 2024, basato sul calcolo definitivo della tassa per l’anno, con eventuale conguaglio rispetto agli acconti già versati.

Utenze domestiche e non domestiche

La TARI distingue tra utenze domestiche e non domestiche:

  • Utenze domestiche: il calcolo per le abitazioni private si basa sulla superficie dell’immobile e sul numero di occupanti, considerando anche garage, cantine e posti auto associati all’abitazione.
  • Utenze non domestiche: per attività commerciali, industriali, artigianali, e altre categorie come ospedali o scuole, il calcolo tiene conto sia della superficie occupata sia della tipologia di attività svolta, per riflettere l’effettivo impatto ambientale.

Per le utenze domestiche, è prevista la possibilità di suddividere il pagamento in più rate, con scadenze specifiche per gli acconti e per il saldo. Ad esempio, gli acconti possono essere fissati per il 29 aprile, il 31 maggio e il 28 giugno, con un’opzione per il versamento in un’unica soluzione il 31 maggio. Il saldo finale deve essere corrisposto entro il 16 dicembre.

Per le utenze non domestiche, le percentuali di acconto e saldo possono differire, riflettendo il diverso impatto ambientale e i diversi volumi di rifiuti prodotti.

TARI 2024: modalità di pagamento

Dal 2024, il tradizionale modello F24 lascia spazio al sistema PagoPA, una piattaforma di pagamento elettronico gestita da Soris che semplifica e unifica i versamenti verso la pubblica amministrazione. I contribuenti possono effettuare i pagamenti attraverso vari canali, inclusi i prestatori di servizi di pagamento aderenti al circuito PagoPA e i Punti Gialli Soris, garantendo flessibilità e accessibilità.

Il pagamento della TARI può avvenire tramite diverse modalità:

  • Bollettini postali: specifici moduli precompilati inviati ai contribuenti o scaricabili dal sito del Comune, da versare presso uffici postali o banche convenzionate.
  • MAV: Pagamento tramite MAV (Pagamento Mediante Avviso), facilmente reperibile presso gli sportelli bancari o postali.
  • Bonifico bancario: utilizzando le coordinate bancarie fornite dal Comune, con causale specifica che identifica il contribuente e l’anno di riferimento del pagamento.
  • Online: attraverso i portali dei servizi telematici offerti dai Comuni, che permettono il pagamento diretto tramite carte di credito o debito.
  • Domiciliazione bancaria: opzione che consente il pagamento automatico delle rate direttamente dal conto corrente del contribuente, evitando il rischio di dimenticanze o ritardi.

Agevolazioni e riduzioni

È importante sottolineare che molti Comuni offrono agevolazioni, riduzioni o esenzioni per determinate categorie di contribuenti, come nuclei familiari numerosi, soggetti a basso reddito o imprese che adottano pratiche virtuose nella gestione dei rifiuti.

Si raccomanda di verificare sul sito del proprio Comune o contattare gli uffici competenti per accedere a tutte le informazioni necessarie per beneficiare di eventuali sconti sulla TARI.

Per il 2024, sono previste specifiche agevolazioni per nuclei familiari numerosi e per cantieri di lunga durata, come quelli che superano i sei mesi. Un’esenzione parziale è inoltre prevista per le famiglie con più di quattro componenti e abitazioni di dimensioni contenute (inferiori a 80 mq).

Sanzioni e prescrizione TARI 2024

La mancata o tardiva pagamento della TARI può comportare sanzioni, ma è possibile accedere al ravvedimento operoso entro un anno dal termine, beneficiando di condizioni più favorevoli. Inoltre, la TARI non pagata va in prescrizione dopo cinque anni dall’anno successivo a quello di imposta.

Pertanto, se non si dovesse pagare la TARI 2024, la prescrizione interviene dopo 5 anni a partire dal 2025, quindi nel 2030 la tassa non sarebbe più dovuta, in mancanza di cartelle esattoriali, notifiche e avvisi di pagamento.