Domanda di incentivo in busta paga per aumentare lo stipendio per chi maturi la quota 103 nel 2024, ecco le date a decorrere dalle quali presentare la pratica. L’Istituto di previdenza è intervenuto per fornire indicazioni sulle pensioni a quota 103 di quest’anno e, nella circolare emanata, chiarisce anche la decorrenza di presentazione della domanda per chi decida di rimanere al lavoro, rimandando la pensione. Si ricorda che, anche nel 2024, la maturazione della pensione a quota 103 prevede l’età minima di 62 anni unitamente all’aver versato 41 anni di contributi previdenziali.
Insieme alle indicazioni previdenziali, l’Inps ha dunque chiarito da quando decorre il bonus per l’azzeramento di quanto i lavoratori pagano in busta paga a titolo di contributi previdenziali a proprio carico, pari di norma al 9,19 per cento dello stipendio lordo. La data di decorrenza per richiedere il bonus dipende essenzialmente da chi sia il soggetto datore di lavoro, pubblico o privato.
Domanda incentivo in busta paga per chi maturi quota 103 nel 2024, ecco da quando presentarla
Per chi decida nel 2024 di non andare in pensione con la quota 103, pur avendone maturato i requisiti dell’età di 62 anni e dei contributi per 41 anni, c’è la possibilità di richiedere che i contributi da versare all’Inps a proprio carico finiscano in busta paga nello stipendio mensile. La percentuale di contributi a carico del lavoratore ammonta, di norma, al 9,19 per cento. Tale percentuale, fruendone in busta paga, non finisce tra i versamenti utili per la futura pensione come invece avviene per il taglio del cuneo fiscale che prevede un esonero contributivo parziale con percentuali del 6% e del 7%, valido per tutto il 2024 per tutti i lavoratori alle dipendenze.
L’Istituto di previdenza ha fornito indicazioni su come presentare domanda di rinuncia a uscire dal lavoro con la quota 103 e, di conseguenza, fruire dell’accredito della percentuale dei contributi nella busta paga mensile di lavoro. Si tratta di una scelta che può fare il lavoratore, secondo una valutazione della propria situazione retributiva e contributiva.
Domanda incentivo quota 103, chi può presentare richiesta di esonero contributivo 2024?
L’Inps chiama questo bonus “incentivo al posticipo del pensionamento”, in applicazione di quanto prevede il comma 140 dell’articolo 1, della legge numero 213 del 2023 (legge di Bilancio 2024) per i lavoratori che scelgano di proseguire l’attività lavorativa alle dipendenze, avendo facoltà di rinunciare all’accredito contributivo della quota di contributi previdenziali a proprio carico riguardanti l’Assicurazione generale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (Ivs) o altre forme sostitutive della stessa.
Date a partire dalle quali si può inviare richiesta di esonero contributivo, bonus ‘Maroni’
Per effetto di quanto spiega l’Inps nella circolare numero 39 del 27 febbraio 2024, i soggetti che maturino i requisiti per la pensione anticipata flessibile (quota 103) nel 2024, hanno la possibilità di richiedere l’esonero contributivo a partire dal:
- 2 agosto 2024, per chi lavori alle dipendenze di un datore di lavoro privato, con trattamento di pensione liquidato a circo dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria);
- 1° settembre 2024 per i lavoratori alle dipendenze di un datore di lavoro privato, qualora il trattamento di pensione sia corrisposto da una Gestione previdenziale differente da quella esclusiva dell’Ago;
- 2 ottobre 2024 per i lavoratori alle dipendenze di un’amministrazione pubblica (di cui al comma 2, dell’articolo 1, del decreto legislativo numero 165 del 2001) qualora il trattamento di pensione sia a carico della Gestione esclusiva dell’Ago;
- 1° novembre 2024 per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche (di cui al comma 2, dell’articolo 1, del decreto legislativo numero 165 del 2001) nel caso in cui il trattamento di pensione sia liquidato da una Gestione previdenziale differente da quella esclusiva dell’Assicurazione generale obbligatoria (Ago);
- per tutte le altre casistiche, la circolare dell’Istituto di previdenza rimanda a quanto si prevede nella comunicazione numero 82 del 22 settembre 2023.