Nel panorama degli investimenti alternativi, la filatelia emerge come una frontiera ricca di opportunità. Kruso Kapital S.p.A., innovatore nel settore finanziario e quotata sul prestigioso mercato EGM Pro di Borsa Italiana, ha recentemente ampliato il proprio portfolio includendo i francobolli tra gli asset finanziari. Questa mossa si concretizza con la messa all’asta di una selezione della rinomata “Collezione Cuneo” il 22 febbraio, tra cui spicca un rarissimo francobollo del Governo Provvisorio di Parma del 1859, stimato tra i 600.000 € e i 750.000 €. Ma investire in francobolli conviene? È un’opportunità che può essere presa seriamente in considerazione?

Investire in francobolli: la crescita degli investimenti in beni rifugio

L’ultimo decennio ha visto un’impennata nell’interesse verso gli investimenti in beni rifugio, dimostrando come anche aree di nicchia, tradizionalmente appannaggio di appassionati, possano attrarre l’attenzione di investitori alla ricerca di diversificazione per il proprio portafoglio. La filatelia, con il suo fascino intramontabile e la storia che ogni francobollo porta con sé, rappresenta un terreno fertile per chi cerca di combinare passione e potenziale di guadagno.

Il collezionismo di francobolli, un tempo considerato un semplice hobby, sta vivendo una trasformazione, con pezzi storici e di rilevante interesse che raggiungono quotazioni inaccessibili per molti. Esempi illustri come il cosmogramma Apollo 14, aggiudicato per 30 mila euro, testimoniano la vitalità e il dinamismo di questo mercato.

La filatelia si distingue per il suo duplice valore: culturale e finanziario. I francobolli sono testimoni della storia, dall’emissione del primo penny black inglese nel 1840, narrando eventi politici, economici e sociali. La comprensione approfondita della storia dietro ogni pezzo è fondamentale per chi desidera esplorare la filatelia non solo come hobby, ma anche come investimento. Rari esemplari, come l’Error of colour o le lettere storiche, possono raggiungere valutazioni significative, rendendo la filatelia un campo attraente per gli investitori.

Perché investire in francobolli

Investire in francobolli offre diversi vantaggi: il valore di certi pezzi tende a crescere nel tempo, rappresentano un solido bene rifugio contro le fluttuazioni di mercato, e il loro fascino è destinato a perdurare, garantendo interesse e domanda costanti. La diversificazione del portafoglio attraverso l’acquisto di francobolli può dunque essere una strategia vincente per mitigare rischi e scoprire nuove opportunità di guadagno.

Come scegliere i francobolli giusti nei quali investire

Non tutti i francobolli sono uguali: rarità, conservazione, e domanda sono fattori chiave nella valutazione di un francobollo come investimento. La rarità può derivare da vari fattori, tra cui errori di stampa o tirature ridotte, mentre lo stato di conservazione è cruciale per determinarne il valore. La scelta di francobolli da collezione richiede conoscenza, passione e un occhio attento alle dinamiche di mercato.

La ricerca del francobollo giusto per investire inizia quindi con la comprensione dei fattori che ne determinano la rarità e il valore. Francobolli che commemorano eventi storici unici, presentano errori di stampa o sono stati emessi in tirature limitate tendono ad essere particolarmente ricercati.

Entrando più nello specifico, e riepilogando, la rarità di un francobollo può essere influenzata da diversi elementi, tra cui:

  • Momenti storici: i francobolli che catturano un evento storico irripetibile spesso guadagnano valore nel tempo.
  • Errori di stampa: le anomalie nella produzione possono trasformare un francobollo ordinario in una gemma ricercata dai collezionisti.
  • Tiratura limitata: una bassa quantità di francobolli emessi accresce la loro desiderabilità.

Le condizioni di conservazione: a cosa bisogna stare attenti

Un francobollo, per essere considerato un investimento valido, deve essere impeccabilmente conservato. I criteri per valutare la conservazione includono:

  • Integrità dei dentelli: essenziali per la valutazione, devono essere completi e uniformi.
  • Centratura perfetta: una distribuzione equilibrata dei margini attorno alla vignetta è indice di alta qualità.
  • Qualità della carta e dei colori: la carta deve essere priva di danni, mentre i colori devono mantenere la loro vividezza originale.
  • Gomma integra: per i francobolli nuovi, la gomma sul retro deve essere in condizioni originali e non ingiallita.

La distinzione tra francobolli “nuovi” e “usati” gioca un ruolo chiave, con i primi che mantengono la gomma originale e i secondi che presentano un annullo. È cruciale considerare anche lo stato di conservazione, evitando pezzi con difetti significativi che ne deprezzerebbero il valore.

Trend di mercato e opportunità d’investimento

Il mercato filatelico è in continua evoluzione, con trend che si spostano in base agli interessi dei collezionisti e agli avvenimenti storici. Attualmente, settori come gli antichi stati italiani e la posta aerea internazionale stanno vivendo un momento di particolare interesse. La storia postale, in particolare, attrae gli investitori per la sua capacità di raccontare storie attraverso i francobolli su lettera.

Investire in francobolli richiede di valutare il capitale disponibile, con una predilezione per pezzi accessibili. Tra questi, il Penny Black (1840) del Regno Unito, mostra la regina Vittoria e varia tra 100 e 200 euro. I francobolli del periodo dell’inflazione tedesca (1920) sono apprezzati per il loro contesto storico, con valori intorno ai 300 euro. Pre-unione, i francobolli degli Stati italiani sono ricercati, con prezzi in aumento. Rari sono quelli della Rivoluzione Culturale Cinese (anni ’60/’70), vietati da Mao, valgono circa 500 euro. Infine, il francobollo di Re Willem III dei Paesi Bassi (1849-1870) raggiunge circa 7.000 euro.