Nato il 29 febbraio 1972 a Pesaro, Gioachino Rossini è stato, senza dubbio, uno dei più grandi compositori italiani: come racconta la sua biografia, iniziò a farsi notare per la sua bravura e per il suo estro da giovanissimo. Ebbe poi una carriera costellata di successi grazie alla nascita e alla creazione di decine e decine di opere. Oggi ricorre l’anniversario della sua nascita.
Chi era Gioachino Rossini: la biografia
Figlio di papà Giuseppe, fervente sostenitore della Rivoluzione francese e abile musicista, e di mamma Anna, che di lavoro faceva la cantante, Gioachino Rossini nacque a Pesaro (da qui il soprannome “Il Cigno di Pesaro”) e crebbe in una famiglia di semplici origini.
All’età di 10 anni lasciò la sua città natale e si trasferì con i genitori nel piccolo paesino di Lugo, in provincia di Ravenna. Qui iniziò ad avvicinarsi alla musica.
Successivamente la famiglia si trasferì a Bologna, dove studiò canto per la prima volta. Imparò inoltre a suonare il pianoforte. All’età di 14 anni si iscrisse al Liceo musicale bolognese, mostrando sin da subito particolari doti.
Si appassionò alle composizioni di Haydn, Mozart, Palestrina e Cimarosa. Iniziò, proprio in questi anni, a scrivere le sue prime composizioni. Era giovanissimo.
Come racconta la sua biografia, quando l’artista non aveva neanche vent’anni aveva già visto rappresentate alcune delle sue opere. L’esordio ufficiale fu nel 1810 a Venezia con La cambiale di matrimonio.
Successivamente scrisse altre decine e decine di opere, diventando un compositore molto famoso e amato. Ebbe grandi successi con La pietra del paragone, La gazza ladra, L’italiana in Algeri, Semiramide. Dovette affrontare anche quelli che oggi chiameremmo “flop”.
Rossini fu direttore del teatro San Carlo di Napoli. Successivamente si spostò all’estero, precisamente a Parigi, dove le sue opere furono accolte quasi sempre in modo trionfale.
Nel 1824 diventò direttore della musica e della scena presso il Teatro della commedia italiana, con l’obbligo di comporre anche per l’Opera nella capitale francese.
Qui compose Il viaggio a Reims, Comte Ory, Guglielmo Tell e molto altro ancora.
Abbandonò poi, all’improvviso, il teatro d’opera a causa di una crisi personale e creativa. Non smise però mai di lavorare e creare testi di inestimabile valore.
Negli ultimi anni della sua vita decise di ritornare a Bologna per motivi politici. Qui nel 1839 ricevette l’incarico di Consulente perpetuo onorario in quello che poi sarebbe divenuto il Conservatorio della città.
Il compositore si spense per un cancro al retto. Per tale malattia venne operato due volte. Gli interventi, tra l’altro gli causarono una pericolosa infezione. Morì nella sua villa di Passy, nei pressi di Parigi, il 13 novembre 1868.
Le sue spoglia riposano nella Basilica di Santa Croce, a Firenze.
Le opere
- I testi più famosi del Cigno di Pesaro sono:
- Il barbiere di Siviglia
- Guglielmo Tell
- La Cenerentola
- La gazza ladra
- Petite messe solennelle
- Duetto buffo di due gatti
- Otello
- Maometto secondo
- L’italiana in Algeri
- Semiramide
- Largo al factotum
- Tancredi
- Il viaggio a Reims
- Il turco in Italia
- Il barbiere de Siviglia
- Armida
- La scala di seta
- Messa di Gloria
- Il Conte Ory
- Mosè in Egitto
- La donna del lago
- Sei sonate a quattro
- Ermione
- Il signor Bruschino
- La cambiale di matrimonio
- Elisabetta, regina d’Inghilterra
- Duetto per Violoncello e Contrabasso
- Moïse et Pharaon
- Eduardo e Cristina
- La pietra del paragone
- L’assedio di Corinto
- Ricciardo e Zoraide
- Zelmira
- Aureliano in Palmira
- Adina
- L’occasione fa il ladro
- Bianca e Falliero
- La boutique fantasque
- Matilde di Shabran
- Adelaide di Borgogna
- L’equivoco stravagante
Moglie e figli
Dal 1815 al 1822 il compositore visse a Napoli, dove si legò al soprano Isabella Colbran, primadonna nei più famosi teatri partenopei. Si sposarono nel 1822, ma poi si lasciarono circa 15 anni dopo.
Il compositore visse anche a Parigi. Fu qui che conobbe Olympe Pelissier. Nel 1946 convolarono a nozze, dopo la morte della sua prima moglie.
L’artista non ebbe figli.