Ci sono novità sul caso di Liliana Resinovich, la pensionata 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste: ieri, 28 febbraio, la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” ha mandato in onda la testimonianza di un’albergatrice che sostiene di aver conosciuto la donna e il marito Sebastiano Visintin, avanzando dei sospetti sul ruolo che quest’ultimo potrebbe aver avuto nella vicenda.
A “Chi l’ha visto?” le rivelazioni di una nuova testimone sul caso di Liliana Resinovich
La nuova testimone, titolare di una struttura ricettiva, ha affidato ai microfoni del programma condotto da Federica Sciarelli su Rai Tre le seguenti rivelazioni:
Sebastiano e Liliana li ho conosciuti nel 2017. Negli anni 2020-2021 venivano almeno due volte al mese e oltre all’ospitalità era nato un rapporto di amicizia. Quando ho saputo che Liliana era scomparsa ci sono rimasta molto male. Il giorno 18 o 19 di dicembre 2021 ho chiamato Sebastiano. A seguito delle mie domande più insistenti si è innervosito e improvvisamente mi ha detto testuali parole: ‘È stato un incidente’, poi si è ripreso e mi ha detto: ‘Cosa sto dicendo, sono fuori di testa, non so più quello che dico’.
Non è tutto. La donna ha anche parlato di alcune confidenze che Liliana le avrebbe fatto sul marito, chiedendole di poter avere dei letti separati nelle camere che, anche in futuro, avrebbero condiviso. Una versione che smentirebbe quella di Sebastiano Visintin, che fin dall’inizio delle indagini riguardanti la morte della 63enne sostiene invece che il loro rapporto fosse idilliaco.
A confermarlo, un episodio che si sarebbe verificato nel luglio 2021 proprio all’interno dell’albergo di cui la coppia era ospite.
Sebastiano ha scaricato le valigie e invitato Liliana a portarle in camera. Liliana non ha preso immediatamente le borse per portarle via e lui ha fatto un urlo molto forte e ha lanciato lo zaino in modo aggressivo a terra. Lei si è abbassata per prenderlo. Non avevo mai visto Sebastiano con gli occhi fuori dalle orbite, era molto arrabbiato faceva veramente paura. In quel momento ho visto che a Liliana veniva da piangere,
ha riferito la testimone, avanzando dei sospetti sul ruolo che l’uomo potrebbe aver avuto nella vicenda. Raggiunto da un’inviata di “Chi l’ha visto?”, Sebastiano ha però smentito la sua ricostruzione (che dovrà, comunque, essere passata al vaglio degli investigatori), sostenendo di non poter credere a ciò che ha detto e di voler solo sapere cosa sia successo a sua moglie.
Il fascicolo di indagine è per omicidio volontario contro ignoti
Al momento la Procura sta indagando con l’ipotesi di reato di omicidio volontario contro ignoti, ma i sospetti si concentrano, in particolare, sugli uomini della vita di Liliana: non solo il marito, ma anche l’amico di lunga data Claudio Sterpin, che fin dal ritrovamento del corpo della 63enne sostiene di aver avuto con lei una relazione extraconiugale.
È stato lui tra i primi a parlare dei problemi di coppia che affliggevano Liliana e Sebastiano, dichiarando che la donna volesse lasciarlo e costruirsi una nuova vita insieme a lui, come sembra dimostrare il fatto che avesse cercato online “come divorziare senza avvocato” e un appartamento da prendere in affitto. Dal suo canto, Sebastiano nega che tra loro ci fossero mai stati dissapori: il racconto di Claudio sarebbe, secondo lui, frutto della sua fantasia.
Si attendono risposte dalla nuova autopsia
Per ora il caso di Liliana resta un vero e propio “giallo”. Al di là delle ricostruzioni contraddittorie rese da coloro che la conoscevano, sono tanti, infatti, gli interrogativi che avvolgono la sua morte. Interrogativi a cui si cercherà di dare una risposta una volta avuto l’esito della nuova autopsia effettuata sulla sua salma riesumata.
Se ne è occupato un pool di esperti guidato dalla dottoressa Cristina Cattaneo, incaricata dal gip Luigi Dainotti di compiere i nuovi accertamenti dopo la riapertura delle indagini, che inizialmente avevano ipotizzato che Liliana potesse essersi suicidata.
Bisogna chiarire quando è morta e come. Secondo i familiari potrebbe essere stata uccisa subito dopo essere scomparsa e poi tenuta in un luogo freddo. Quando è stato ritrovato nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste il suo corpo era, infatti, in buono stato di conservazione.
L’altra ipotesi è che la donna sia morta pochi giorni prima del ritrovamento del cadavere, dopo essere stata sequestrata. Ipotesi che è stata avanzata anche per Antonella Di Massa, la 51enne di Ischia trovata morta ieri, 28 febbraio, a 12 giorni dalla sua scomparsa.