Gianluigi Molteni, in arte Luis, è stato un attore italiano, scomparso il 28 febbraio 2024 all’età di 73 anni.

Chi era Luis Molteni?

Il viso alla Danny DeVito, con un’anima sarcastica, ironica e coraggiosa. Molteni ha costruito un solido terreno culturale nel panorama cinematografico italiano, con la sua fisicità che lo ha reso uno dei migliori attori di secondo piano in circolazione.

La passione per il teatro ha segnato l’inizio della carriera di Luis Molteni nel lontano 1979, con lo spettacolo “Quelli di Grok”, che ha portato avanti fino al 1985. Il palcoscenico è diventato la sua dimora principale, arricchita da produzioni come “Nutella amara” (1986-1987), “Arti Mestieri” (1988-1991), “A piedi nudi nel parco” (1993-1994, diretto da Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini), “Igloo” (1997-1998), “Irma la dolce” (2002), “Scherzi d’amore” (2004, con Francesca Reggiani e Rolando Ravello) e “La guerra dei Roses” (2007-2008) diretto da Ugo Chiti. Nel mondo della televisione, ha partecipato al programma “Quo vadiz?” (1984) diretto da Maurizio Nichetti, affiancato da Sydne Rome, Umberto Smaila, Franco Oppini, Nini Salerno, Luca Barbareschi, Angela Finocchiaro e Don Lurio.

Il debutto cinematografico con Maurizio Nichetti ha visto Molteni protagonista di commedie atipiche come “Ladri di saponette” (1989) e “Palla di neve” (1995). Dopo la serie tv “Scusate l’interruzione” (1990), ha partecipato a pellicole come “Le nuvole sotto il cuscino” (1991) e “Nero” (1992), seguite dai film di Carlo Verdone “Perdiamoci di vista!” (1994) e “Viaggi di nozze” (1995).

Nel 1998, ha recitato in produzioni straniere come “Padrona del suo destino” e in “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore. Molteni è stato particolarmente apprezzato da Dario Argento, comparendo in tre delle sue opere: “Il fantasma dell’opera” (1998), “Il cartaio” (2004) e “Giallo” (2009). Altri titoli della sua filmografia includono “Venti” (1999), “In principio erano le mutande” (1999), “Come te nessuno mai” (1999), “Guardami” (1999) di Davide Ferrario, “Libero Burro” (1999) e il film tv “I giudici – Vittime eccellenti” (1999). A suo agio nel genere del thriller grazie al suo aspetto fisico unico, ha recitato anche per Alex Infascelli in “Almost Blue” (2000) e “Il siero della vanità” (2004). La sua carriera ha proseguito con film come “Il trionfo dell’amore” (2001), “Streghe verso Nord” (2001), “Pinocchio” (2002) di Roberto Benigni – dove ha interpretato l’Omino di burro -, “Il trasformista” (2002), “Che ne sarà di noi” (2004), “Manuale d’amore” (2005) e “Tutti all’attacco” (2005). Attivo anche in televisione con apparizioni in telefilm come “Elisa di Rivombrosa” (2003), “Don Matteo” (2004) e “Crimini – Terapia d’urto” (2006), Molteni ha continuato a recitare al cinema per registi come Carlo Vanzina e Leonardo Pieraccioni. Dopo aver fatto parte del cast del toccante “Dieci Inverni”, è tornato nel 2011 con il thriller di Dario Argento “Giallo/Argento” e nel 2012 ha interpretato le commedie “100 metri dal Paradiso” e “Workers – Pronti a tutto”.

Malattia

La causa della morte dell’attore non è stata resa pubblica e non era noto se soffrisse di una particolare malattia.

Vita privata

Da sempre molto riservato riguardo alla sua vita privata, l’attore non era sposato e non aveva figli.

Altezza

Luis Molteni era alto 1 metro e 57 centimetri.