L’elezione di Alessandra Todde ha messo il vento in poppa ad Elly Schlein e compagni, non solo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali nelle regioni, ma anche per l’effetto trascinamento alle prossime europee. Non a caso un dirigente di peso come Andrea Orlando invita Giuseppe Conte a non subordinare le europee alle regionali: “Il punto fondamentale e’ che oggi Conte pensi ancora piu’ alle regionali che alle europee. Ma le europee vengono dopo e andranno meglio se vanno bene le regionali”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Roberto Speranza che chiede a Conte “maggiore generosita’” invitando i Cinque Stelle a mettere da parte “i pregiudizi” su Angelo Chiorazzo, candidato in Basilicata.
Si punta all’accordo con i 5 Stelle anche per il futuro
Fonti parlamentari Pd ostentano ottimismo sulla possibilita’ di centrare un accordo tra dem e Cinque Stelle, proprio in virtu’ di quanto fatto vedere in Sardegna. Tra i dem si accarezza anche l’idea di proporre al Movimento il nome dello stesso Speranza, legato da Conte dai tempi del governo giallorosso. Una ipotesi che, pero’, non sembra convincere l’ex ministro della Sanita’. Ipotesi che, tuttavia, Speranza non sembra prendere nemmeno in considerazione. In Abruzzo, invece, l’accordo nel campo del centrosinistra dovrebbe reggere e fonti Pd si dicono fiduciose circa la possibilita’ di sfruttare “l’effetto Sardegna” per strappare un’altra Regione alla destra. Una impresa che rimane proibitiva, viene spiegato, ma non piu’ impossibile. Rimane, invece, in salita la strada che porta a un candidato unico in Piemonte, dove pesano gli anni passati su fronti opposti dalle due forze politiche. Sull’onda dell’entusiasmo, scommettono fonti parlamentari dem, potrebbe arrivare a breve anche l’ufficializzazione della candidatura di Elly Schlein al Parlamento di Bruxelles. La segretaria, viene riferito, non avrebbe cambiato idea sull’opportunita’ di schierarsi per fare da ‘locomotiva’ al treno del Pd, cosi’ da massimizzare il risultato dei dem. Tuttavia, rimane l’incertezza sulle modalita’ di questa candidatura. Un suo posizionamento da capolista farebbe da tappo alla candidatura di altre donne, per l’effetto della regola della parita’ di genere. Da qui i mal di pancia registrati settimane addietro tra alcune potenziali candidate Pd.