LuxWorld è una piattaforma che si propone di fornire ai propri utenti un’esperienza di viaggio molto diversa da quella cui hanno abituato le tradizionali agenzie. A fare da base per la sua realizzazione una applicazione decentralizzata Web3 la quale va a mixare al viaggio in sé stesso NFT e ricompense in asset virtuali. Un modello Travel to Earn che presenta molti punti di interesse, sia per chi viaggia che per i proprietari delle strutture visitate. Alle ricompense, infatti, sono associati sia coloro che affrontano il viaggio che i proprietari dei luoghi visitati.
LuxWorld: cos’è e cosa si propone
L’obiettivo che si sono posti gli sviluppatori di LuxWorld è di largo respiro: dare vita ad una app Web3 in grado di rilanciare l’industria globale dei viaggi. Industria andata in crisi nel corso della pandemia di Covid e non ancora tornata ai livelli precedenti.
Il modello di business adottato per riuscire a centrare l’ambizioso obiettivo di partenza è il Travel to Earn, viaggiare per guadagnare. Un modello simile al Move to Earn lanciato da STEPN, che dopo il declino di questo progetto è ora riproposto e rivisitato da LuxWorld.
In pratica, i viaggiatori sono premiati con token LUX per recarsi in luoghi specifici, come i proprietari delle posizioni che si saranno iscritti all’app. Gli uni e gli altri, per poter essere effettivamente ricompensati, sono a loro volta obbligati a scaricare l’app sul proprio smartphone e abilitare la geolocalizzazione, dopo aver creato un proprio account.
Grazie alle connessioni GPS, i viaggiatori possono quindi procedere alla registrazione della propria posizione e fare il check-in in luoghi specifici. Una volta effettuato quest’ultimo, possono convalidarlo all’interno della catena nella veste di transazione.
Il nodo di check-in, la rappresentazione su blockchain della struttura visitata, viene a sua volta registrato dai proprietari. Può essere un albergo, una struttura turistica oppure una casa affittata. Per ognuna di queste strutture ricettive viene formulata una scheda contenente informazioni, sul modello di AirBnb.
Per incrementare i propri guadagni, visitatori e proprietari hanno facoltà di aggiornare i propri account facendo ricorso a livelli multipli. Per poter avanzare di livello i parametri considerati sono il numero di check-in effettuati e gli NFT portati in qualità di bagaglio nel caso dei visitatori, il numero degli stessi che hanno effettuato il check-in nella loro struttura per quanto riguarda i proprietari.
All’interno della piattaforma è anche presente un marketplace in cui gli utenti possono acquistare NFT. I token non fungibili possono essere utilizzati non solo dai viaggiatori, ma anche dai proprietari, per i propri nodi. Nel futuro dovrebbe essere possibile anche il noleggio di bagagli, in modo da permettere agli utenti l’affitto degli NFT ad altri utenti, in modo da creare una fonte di entrata aggiuntiva. un meccanismo che per alcuni versi assomiglia allo staking, permettendo agli interessati di crearsi una rendita passiva. In tutti i casi ricordati le transazioni vedono l’impiego del token nativo LUX.
Le prospettive per il futuro
LuxWorld si propone un obiettivo molto ambizioso: diventare una sorta di AirBnb su blockchain. Il meccanismo che propone è il Travel to Earn, viaggiare per guadagnare. Un meccanismo mutuato dal Move to Earn su cui è fondato STEPN, per molti versi.
Se l’obiettivo è molto ambizioso lo è soprattutto per una semplice constatazione: i viaggi nell’era post Covid sono ancora in difficoltà. Basta in effetti vedere le statistiche di Eurostat per notare come il turismo non sia ancora tornato ai livelli precedenti alla pandemia globale.
In un quadro ancora non del tutto ristabilito, LuxWorld prova a inserirsi con una proposta tecnologicamente molto avanzata. E che, soprattutto, premia chi viaggia molto, proponendo ricompense non solo ai visitatori, ma anche ai gestori e proprietari delle strutture visitate. Si tratta quindi di un progetto estremamente interessante, il quale potrebbe giovarsi del pieno ristabilimento del settore ormai in atto.