Le elezioni legislative in Iran si terranno venerdì, 1marzo 2024. Questo è il primo voto dopo le proteste del 2022, in seguito all’uccisione di Mahsa Amini.

Elezioni legislative in Iran dell’1 marzo 2024

L’1 marzo 2024, gli iraniani si receranno alle urne per eleggere i membri della 12esima legislatura e dell’Assemblea degli esperti, un’organo chiave incaricato di selezionare il leader supremo dell’Iran.

Dalle ultime elezioni del 2020, il Paese è stato colpito dalle sanzioni internazionali che hanno aggravato la situazione economica e dalle proteste tra il 2022 e 2023 che hanno aumentato le tensioni politiche.

L’affluenza alle urne

L’Iran elegge ogni 4 anni i membri del Parlamento e ogni 8 anni l’Assemblea degli esperti. 61 milioni su 84 hanno il diritto di voto. L’affluenza alle elezioni del 2020 è stata del 42% la più bassa mai registrata dopo la rivoluzione del 1979.

I politici conservatori stanno conducendo una campagna per mobilitare i cittadini iraniani per le elezioni del 2024 dato che l’affluenza è un importante indicatore per l’elité politica al fine di legittimarsi. Secondo un sondaggio recente, la maggioranza degli intervistati si sono dichiarati indifferenti alle elezioni.

Il ruolo del Parlamento in Iran

Il Parlamento iraniano, ovvero, l’Assemblea consultiva islamica, è composto da 290 membri. Una parte dei seggi è assegnata alle minoranze. Le candidature sono valutate dal Consiglio dei Guardiani.

Nei mesi passati le candidature di circa 49mila persone sono state registrate sulle piattaforme online, ma ne sono state rifiutate più di 30mila in quanto non ritenute conformi con i “valori e principi” della regime.

I conservatori nella scena politica

Non si regista l’alternanza di elité nella scena politica iraniana e questo è uno dei motivi del disinteresse per le elezioni. Al prossimo turno elettorale del 2024 partecipano 4 partiti conservatori o ultra-conservatori che già dominano il Parlamento.

Sono state accetatte le candidature di alcuni politici riformisti. Le figure dell’ala riformista hanno criticato più volte la trasparenza del processo elettorale, mentre alcuni hanno invitato gli elettori a boicottare le urne.

La scelta del leader supremo

L’Assemblea degli esperti composta da 88 membri, tutti sesso maschile, ha il compito di eleggere, supervisionare e, se necessario, revocare il leader supremo e ha l’ultima parola in tutte le questioni di stato.

In seguito al voto di venerdì, potrebbe arrivare anche l’elezione di un nuovo leader supremo. L’ayatollah Ali Khamenei, 84 anni, è stato eletto nel 1989 dopo la morte di Ruhollah Khomeini, fondatore della Repubblica islamica.

Khamenei mantiene la sua popolarità e un certo grado di legittimità ma durante gli ultimi anni ci sono state spesso speculazioni sul suo stato di salute. Non può nominare il suo successore ma, secondo gli analisti, vorrebbe garantire un nome già dentro il sistema di potere iraniano.