La figlia di Alain Delon, Anouchka, si è espressa con sollievo, ma anche e soprattutto con stupore dopo il recente sequestro di quello che si è rivelato un vero e proprio arsenale di armi da fuoco e munizioni al domicilio dell’iconico attore di 88 anni, a Douchy-Montcorbon, nel Loiret. Questa situazione intricata ha riportato all’attenzione del pubblico i rapporti, già travagliati, che intercorrono tra i membri della famiglia Delon.

Sequestro di armi ad Alain Delon, i figli si accusano: crescono le tensioni in famiglia

Ad esprimersi è stato il legale di Anouchka Delon, Frank Berton, dichiarando che la sua cliente era si a conoscenza del fatto che suo padre fosse in possesso di armi, ma che di certo non si aspettava fossero 72 (da fuoco) e più di 3 mila munizioni. La perquisizione è stata portata avanti a partire da una segnalazione del giudice tutelare ed è culminata nell’accusa di detenzione illegale di armi e di munizioni.

Anouchka Delon, a seguito di quanto accaduto, avrebbe parlato apertamente, nel corso di un’intervista ad ELLE, di comportamenti discutibili da parte dei suoi due fratelli, sottolineando:

“Anthony e Alain-Fabien sanno bene che detesto le armi, amate invece da mio padre, dalla virilità di un’altra età, motivo per cui ne ha una collezione. Loro vanno in giro per casa armati, i miei fratelli credono nel Far West”.

Sono prontamente arrivate le risposte dall’altra parte. In modo più particolare, Anthony ha scritto sui social un preciso appunto alla sorella:

“Hai passato la scorsa estate a sparare con una pistola col tuo fidanzato, ex membro del gruppo di intervento della gendarmeria nazionale e capo della sicurezza a Douchy, salvo poi riportarla a casa tua a Ginevra, in ricordo di papà”.

Anche Alain-Fabien, che è stato condannato nel 2013 a causa di un incidente con un’arma da fuoco, è in parte coinvolto nelle accuse incrociate tra i fratelli. La situazione ha portato ad uno scontro su Instagram, che ha messo in luce le varie tensioni all’interno della famiglia Delon.

L’appello alla privacy della figlia di Alain Delon: “Lasciatelo morire in pace”

In risposta alle accuse dei fratelli, Anouchka ha difeso il padre, se stessa e respinto tutte le critiche:

“Se mio padre non parla è perché non vuole. Non è che non può, è che non vuole. Penso che abbia voglia, a 88 anni, come dice lui, di morire in pace. E quello che sta succedendo è tutt’altro: lasciatelo morire in pace”

Ha condiviso, inoltre, il suo profondo disagio per le continue liti mediatiche e le minacce di morte ricevute recentemente, a seguito di quanto si è scoperto sulle armi detenute dal papà. Anouchka avrebbe inoltre espresso il suo disappunto in merito alle battaglie pubbliche della famiglia Delon. Le ha messe a paragone con quelle della famiglia di Johnny Hallyday, che ha considerato, addirittura, più discrete.

” Loro almeno hanno avuto la decenza di farsi a pezzi dopo la sua morte”.

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